le vele del Kuwait, a sera, sono spettacolari.
io sono andata a vedere il Cirque du Soleil, Alla vita.
credo sarebbe stato bellissimo se il teatro all'aperto fosse stato all'altezza dello spettacolo che si andava a presentare.
a parte il fatto che andando in Iran o in Oman, credo, avrei potuto vederlo gratis e molto meglio di come ho fatto. le terrazze dei suddetti padiglioni danno dritte dritte sul palcoscenico, all'aperto e completamente all'aperto senza alcuna schermatura.
io invece ho dovuto loottare con i soliti malsani, gente che va a teatro con il cappello e la visiera alzata oppure genitori più agitati dei figli che si alzano dalla sedia 15 volte in un'ora.
il teatro non è strutturato in modo adeguato, le sedie sono scomode ma, soprattutto, non disposte in modo inclinato, discendente, digradante.
sono una nana, ho visto poco, nulla di quel che accadeva sul palco, ho chiesto di togliere cappelli, ho invocato la madonna perchè impartisse buon senso a genitori e figli, ma niente...
quel che volava e saliva su ordini superiori del palco l'ho visto pienamente, la musica era bellissima, gli acrobati eccelsi, la scenografia e idea scenica notevoli. come sempre.
negli spettacoli del Cirque du Soleil c'è sempre una parte di narrazione teatrale che rende unica la rappresentazione. in questo caso era ovviamente legato al cibo, alla nutrizione, alla nascita delle piante, allo sviluppo dei semi, all'inizio della vita.
ho colto qualcosa, goduto poco.
sono stata contenta lo stesso, expo mi mette allegria.
fonte: nuovateoria.blogspot.it
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