29/06/17

l'antica vita quotidiana negli affreschi del castello di Issogne


Issogne è un piccolo borgo immerso nella tranquillità della Valle d'Aosta. Il paese è noto per il suo famoso castello, situato sulla destra idrografica della Dora Baltea. 

Da una rapida visione dell'esterno, il castello ci appare come una dimora signorile rinascimentale, in netto contrasto con l'austero castello di Verrès, posto sul lato opposto del fiume che attraversa la valle. La storia di questo luogo riporta ad un lontano passato. Il primo documento ove è citato il castello di Issogne è una bolla di Papa Eugenio III del 1151, che attesta la presenza di una casaforte di proprietà del vescovo di Aosta. Le prime attestazioni della presenza di edifici in questo luogo dovrebbero risalire al periodo dell'occupazione romana della valle. Con molta probabilità ad Issogne vi era una villa romana, simile a quella rinvenuta ad Aosta, fin dal I secolo.




La storia dell'edificio monumentale non può essere staccata da quella del luogo nel quale fu costruito. La casaforte di proprietà del vescovo conobbe le fiamme nel 1333 quando un assalto, da parte dei signori di Verrès, con il fuoco provocò seri danni alla struttura.
Issogne rimase sede vescovile sino al 1379, quando il vescovo infeudò il signore di Verrès, Ibleto di Challant. Questo passaggio diede il via ai lavori di rifacimento e ristrutturazione della casaforte, che nel breve volgere di qualche anno divenne una dimora elegante, improntata allo stile del gotico cortese. 


Ibleto morì nel 1409 lasciando feudo e castello al figlio Francesco, che ottenne, nel 1424, dai Savoia il titolo di primo conte di Challant. Non avendo figli maschi, alla morte di Francesco, avvenuta nel 1442, il castello passò nelle mani della figlia Caterina che dovette cedere i possedimenti, nel 1456, al cugino Giacomo, che ottenne il titolo di secondo conte di Challant. Gli anni che seguirono furono quelli dello splendore e dei lavori di sistemazione e ammodernamento del castello, le cui stanze videro ospiti illustri, tra i quali l'imperatore Sigismondo di Lussemburgo e il Re di Francia Carlo VIII. Il momento più elevato del luogo si ebbe con Filiberto di Challant, agli inizi del XVII secolo.


A partire dagli anni successivi iniziò un lungo declino che ebbe il suo massimo nel 1802 con la morte dell'ultimo conte di Challant. L'estinzione della casata provocò l'abbandono del castello, che fu spogliato dei suoi arredi. Nel 1872 l'allora proprietario, il barone de Vautheleret, fu costretto a cedere all'asta l'edificio, che fu acquistato dal pittore torinese Vittorio Avondo, che ebbe cura di restaurarlo e di cercare i mobili originali sul mercato antiquario. Avondo donò il castello allo Stato Italiano nel 1907.
Dal 1947 divenne di proprietà della Regione Valle d'Aosta.
Il motivo di maggior interesse risiede nei magnifici affreschi databili nel periodo a cavallo tra il Quattrocento e il Cinquecento.
Le lunette del porticato sono decorate con affreschi raffiguranti le botteghe artigiane e scene di vita quotidiana del tempo. Sono pitture dense di realismo e le persone, e le scene nelle quali sono ambientate le loro vite, sono rappresentate con umorismo. Gli affreschi costituiscono un'importante testimonianza iconografica dell'epoca a cavallo tra XV e XVI secolo.


La lunetta del corpo di guardia mostra diversi soldati seduti a tavola intenti a giocare a carte in compagnia di alcune prostitute, mentre le loro armi sono appese alla rastrelliera addossata alla parete.


La lunetta del mercato mostra un'affollata vendita beni provenienti dagli orti. Accompagnano la scena numerosi clienti e venditori abbigliati nei costumi dell'epoca.
L'affresco che riguarda il fornaio è altamente interessante: il pane è infornato poco dopo aver completato l'impasto e il beccaio gira lo spiedo. L'umorismo della scena è dato dalla figura di un gatto intento a rubare la carne dallo spiedo. Il termine beccaio trae da becco ovvero il maschio della capra. Il beccaio è colui che macella e vende animali per la vendita al pubblico. Possiamo paragonarlo al moderno macellaio. Assunse importanza nel medioevo, sia il termine che l'attività, perché la carne di capra era la sola di cui si facesse uso comunemente.


Nella bottega del sarto vengono misurate e tagliate pezze di tessuto. Sugli scaffali, alle spalle dello speziale, sono raffigurati numerosi vasi di medicinali e altri medicamenti. Lo speziale nel medioevo era colui che si occupava della preparazione delle medicine. All'interno del suo negozio effettuava vendita anche delle erbe medicinali. Inoltre nella spezieria, la bottega dello speziale, si potevano trovare profumi, essenze, colori utilizzati per le pitture, cere, candele, carte e inchiostri. Questa attività era una delle più redditizie in epoca medievale, anche per la vendita di torte o altri preparati dolci, in cui lo speziale si dilettava.


Nella bottega del salumiere sono raffigurate alcune forme di formaggio della tipica forma della fontina, considerate la più antica raffigurazione del tradizionale formaggio valdostano.
L'intero ciclo di affreschi è attribuito ad una artista conosciuto come Maestro Colin, in virtù di un graffito nella lunetta del corpo di guardia che identifica il Magister Collinus come l'autore dell'opera e l'autore dei dipinti della cappella del primo piano del castello.
Una delle caratteristiche del castello di Issogne, oltre agli affreschi medievali, sono i numerosi graffiti lasciati nel corso dei secoli dai visitatori e dagli ospiti del castello.


I graffiti, incisi sulle pareti con punte metalliche, sono presenti in tutto il castello, ma in particolare nel porticato e nei corridoi. I graffiti più particolari riguardano i commenti alle opere del Magister Collinus e l'epitaffio per la morte del conte Renato di Challant, avvenuta nel 1565. Curiose le incisioni riguardanti massime sulla vita o sul denaro e le confessioni di innamorati.
Vi sono scritte di ospiti sollevati dalla loro partenza dal castello.

Questo non avviene nella nostra quotidianità poiché questo edificio rappresenta un dono delle epoche passate che deve essere preservato e visitato.  

Fabio Casalini

fonte: https://viaggiatoricheignorano.blogspot.it/

Bibliografia

Enrico D. Bona, Paola Costa Calcagno, Castelli della Valle d'Aosta, Istituto geografico De Agostini-Serie Görlich, 1979


Omar Borettaz, I graffiti nel castello di Issogne in Valle d'Aosta, Priuli & Verlucca, 1995

Justin Boson, Le château d'Issogne, Novara, Istituto Geografico De Agostini, 1964.

Francesco Corni, Segni di pietra. Associazione Forte di Bard, 2008

25/06/17

dittatura vaccinale in Italia



di Gianni Lannes

Il belpaese si ritrova una ministra della salute come l'ex ballerina di fila berlusconiana poi a braccetto dello striminzito partito di Alfano, Beatrice Lorenzin neanche laureata, ma appena diplomata, che il 29 settembre 2014 ha preso direttamente ordini dalla White House (Obama). In seguito, nel 2015, Matteo Renzi ha presentato a Verona il piano, attesta un comunicato della Glaxo Smith Kline, la multinazionale inglese (tra le più corrotte al mondo) che ha investito un miliardo di euro sui vaccini in Italia, e deve far cassa sulla salute di neonati, bambini e adolescenti italiani, ma non solo.


Il vero dramma è che l’Italia non ha più alcuna sovranità e non vanta una classe politica libera e indipendente, ma analfabeta e sottomessa alle speculazioni economiche. Ecco il mio ragionamento sociologico. 
La Lorenzin che ha confuso pubblicamente virus con batteri, non si rende conto che il suo decreto legge (approvato ma non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale) dettato negli States fa regredire il ministero della sanità, a quando prima della sua istituzione (Legge 296/1958) la malattia era prevista tra le competenze del ministero degli interni, perché considerata un problema di ordine pubblico. Ma a che serve tale dicastero se tutto è ridotto a tagli finanziari, a trattamenti sanitari obbligatori, a linee guida coercitive e fallimentari? Considerarare i vaccini come una questione di ordine pubblico nasconde l’errore grave di considerare i genitori come dei soggetti sociali irresponsabili per definizione, vale a dire dei criminali incoscienti che mettono a repentaglio l’integrità sanitaria della nazione.  Oggi molto più di ieri, i genitori devono proteggere i propri figli da insidie e minacce che una volta proprio non esistevano: alimentari, ambientali, sociali, speculativi, e per giunta anche da quelle possibili che potrebbero derivare dalle cure mediche e quindi anche dai vaccini.
I vaccini non sono perfetti. Negare l’imperfezione non è scientifico. Per governare tutte le complessità etico-medico-sociali non bastano le evidenze scientifiche. Se fosse così semplice non si capirebbe perché la clinica non sia classificata tra le discipline nomotetiche anziché tra quelle idiografiche. I vaccini sono problemi idiografici, e ne converrà anche il dottor Burioni del famigerato San Raffaele fondato da don Verzè. Ma siccome il decreto legge tra l’altro strombazzato e poi approvato il 19 scorso dal consiglio dei ministri ma non pubblicato in Gazzetta Ufficiale perché il capo dello Stato non l’ha controfirmato, è convinto del contrario, ne deduco che rispetto alla sua stupidità, la realtà prima o poi presenterà il conto. Il ricorso alla coercizione sarà un meccanismo efficace ad accrescere il grado di copertura vaccinale nel belpaese? Questo decreto legge considera neonati, bambini e adolescenti alla stregua di macchine. 

I comportamenti delle persone nelle complessità sociali che riguardano le proprie libertà, il proprio corpo, la propria integrità, i propri figli, tendono ad essere pro-eretici (hairetikós: che sceglie): gli esseri umani tendono a fare scelte personali, non ad obbedire come soldati agli ordini assurdi e pericolosi.
Che il calo della copertura vaccinale (fenomeno comune, anche come entità, all’intera Europa, quindi a una intera società del vecchio continente) riguardi prima di ogni cosa proprio i vaccini obbligatori, significherà pur qualcosa. O no? Vedere la nostra disorientata società in declino come un mero oggetto, significa non tenere in nessun conto le problematiche che accompagnano la composizione sociale di una comunità e quindi le diversità che vi sono in essa. 

Il decreto legge annunciato ma non mostrato nella sua interezza, è spaventosamente banale e presume che al comando dell’autorità segua infallibilmente la cieca obbedienza. Neanche in guerra si obbedisce a ordini che calpestano l'etica. I vaccini non possono essere intesi solo come una questione scientista, peggio ancora impositiva. Trasformare i vaccini in trattamento sanitario obbligatorio significa obbligare le persone a subire certe pratiche mediche come se vi fosse: una emergenza tale da giustificare misure eccezionali, l’impossibilità di percorrere strade diverse dalla coercizione, una preclusione  a priori al ricorso alla consensualità e alla consapevolezza. Tutto l’affare si gioca intorno a questioni fondamentali come i propri figli, la loro salute, la loro integrità, sociali come il ruolo di un genitore e il significato sociale della genitorialità più in generale. Possibile mai che non si comprenda la gravità di definire obblighi che, in quanto tali, scalzano di fatto la patria potestà. Il decreto a ben vedere è una forma di patria potestà surrogata per inesistenti ragioni di salute pubblica. Non serve non avere il libretto delle vaccinazioni per perdere la patria potestà essa è messa in mora automaticamente nel momento in cui si obbligano i genitori a fare dei TSO ai loro figli. Ma veramente si pensa che il problema sia quello dei genitori critici? Cosa chiedono i supposti genitori incoscienti? Non di essere obbligati a sottoporre i loro figli a trattamenti sanitari misteriosi di cui non conoscono e temono i meccanismi, ma di essere sicuri, di avere anamnesi accurate, un vero sistema di farmaco vigilanza, medici attenti, cautela clinica, una informazione vera completa non reticente e non contraddittoria. E lo Stato che fa? Anziché farne i primi attori della profilassi condiziona loro la patria potestà con degli obblighi punitivi. Tutto questo è talmente abnorme da far venire il sospetto che il decreto legge sia stato pensato ben oltre gli ambiti strettamente scientifici della questione vaccini. Sarà un caso ma esso è stato elaborato dopo che il Global Health Security Agenda il 29 settembre 2014, ha designato l’Italia quale capofila per i prossimi cinque anni delle strategie e campagne vaccinali nel mondo. In ogni caso, dietro ai vaccini c’è una montagna di denaro, prestigio internazionale, potere per le persone nelle istituzioni, per cui l’Italia per prima si doveva presentare sul palcoscenico internazionale con la divisa del repressore implacabile. Anche una persona distratta comprende che l’obbligatorietà istituzionale è funzione degli investimenti, ovvero è una garanzia ancor prima che per la profilassi per l’affare farmaceutico. Ma il partito democratico, anche recentemente non era forse contrario all’obbligatorietà vaccinale?

Perché la popolazione italiana deve subire gli  insopportabili limiti culturali di gran parte dei medici italidioti che non masticano addirittura la lingua inglese, non studiano, non si qualificano e pretendono di infliggere rischi e pericoli ai minori? 

Se siamo di fronte a una preoccupazione, e non a un'emergenza, perché mai adottare un decreto legge, che è strumento utilizzabile solo in casi di necessità e urgenza? Otto giorni fa la ministra Lorenzin dichiarava: «Qualora vi sia una situazione di allarme, c’è il potere di ordinanza, che certamente non ho timore di esercitare». Insomma, mentre da un lato Gentiloni cercava di tenere bassi i toni, Lorenzin evoca possibili allarmi. Parole, allerta, preoccupazione, ma il decreto legge ancora non c’è.

Andando poi a spulciare i dati ufficiali degli anni passati emerge che i danni da vaccino sono in crescita galoppante. Nel 2003 vi erano in tutto 740 casi, nel 2015 si è passati a 7.892. Se i numeri non sono un’opinione, l’aumento è del 966 per cento. Le scelte di questo governo da barzelletta sono istigazioni alla guerra civile. Ora bisogna combattere concretamente per garantire la libertà di pensiero e di scelta terapeutica. I regimi si abbattono sempre. La storia è fatta dalle minoranze attive non dai rassegnati al peggio.

riferimenti:


https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=%27ASIA %27%20-%20autoimmune%2Finflammatory%20syndrome


autismo?

Il VACCINO PUO' SCATENARE AUTISMO? NON LO DICE UN COMPLOTTISTA MA IL FOGLIETTO ILLUSTRATIVO!!!

















Una delle reazioni avverse ai vaccini può essere l’autismo. Non lo dice Giorgio Tremante, non lo dice il complottista di turno, lo dice direttamente il bugiardino di un vaccino trivalente prodotto dalla Sanofi-Pasteur. Sta lì, nella lista delle reazioni avverse, infilato distrattamente fra le convulsioni e la cellulite.

Dal bugiardino del vaccino Tripedia, che potete scaricare direttamente dal sito della FDA americana, leggiamo:

“Adverse events reported during post-approval use of Tripedia vaccine include idiopathic thrombocytopenic purpura, SIDS, anaphylactic reaction, cellulitis, autism, convulsion/grand mal convulsion, encephalopathy, hypotonia, neuropathy, somnolence and apnea.”

Traduzione: “Reazioni avverse denunciate durante l’utilizzo post-approvazione del vaccino Tripedia includono: purpura trombocitopenica idiopatica, sindrome da morte improvvisa del lattante, reazione anafilattica, cellulite, autismo, convulsioni/epilessia, encefalopatia, ipotonicità, neuropatie, sonnolenza, interruzione del respiro.” […]



Il bugiardino fa poi seguire una frase molto ambigua: “Events were included in this list because of the seriousness or frequency of reporting. Because these events are reported voluntarily from a population of uncertain size, it is not always possible to reliably estimate their frequencies or to establish a causal relationship to components of Tripedia vaccine.”

Traduzione: “Questi casi sono stati inclusi nella lista per la loro gravità o per la frequenza delle denunce. Poiché questi episodi sono stati riferiti volontariamente da un numero imprecisato di persone, non è sempre possibile stimare in modo affidabile la loro frequenza o stabilire una relazione causale con i componenti del vaccino Tripedia.”

In altre parole: arrivano queste denunce, ma noi le mettiamo semplicemente in un cassetto, senza contarle nè verificarle. Inoltre, anche se questi disturbi sono elencati fra le “reazioni avverse” al nostro vaccino, non è possibile dimostrare che il vaccino ne sia la causa. Quindi noi continueremo a produrlo. Però intanto ci pariamo il culo, e se per caso vuoi denunciarci per aver causato l’autismo a tuo figlio, noi potremo sempre dire che ti avevamo avvisato.

Massimo Mazzucco

PS: Il bugiardino dice anche: “The vaccine is formulated without preservatives, but contains a trace amount of thimerosal.” Traduz.: “Il vaccino è preparato senza conservanti, ma contiene quantità tracciabili di Thimerosal.” Ricordate, i famosi “trace amounts” del Thimerosal “scomparso”?


Fonte: Luogocomune
http://terrarealtime2.blogspot.it/2017/05/il-vaccino-puo-scatenare-autismo-non-lo.html

fonte: http://alfredodecclesia.blogspot.it/

20/06/17

Macugnaga ovvero Z'Makanà in lingua walser


Macugnaga, Z'Makanà in Titsch, la locale lingua walser, è un grazioso paese situato ai piedi della parete Est del Monte Rosa con poco più di 500 abitanti. 
Qui il tempo sembra essersi fermato, grazie all'architettura locale che fonde sapientemente legno e pietra, donando al paesaggio l’aspetto caratteristico dei paesi walser. 
L'idioma dei walser è una particolare variante del dialetto tedesco meridionale ed è simile allo svizzero tedesco nella sua forma più arcaica.


Ancora oggi sono visibili le tipiche abitazioni walser sparse sul territorio comunale, molte delle quali restaurate con approccio conservativo, mantenendo i basamenti in pietra, la struttura e gli interni in legno di larice, i balconi in legno ed il tetto in pietra a due falde, fatto interamente con lastre di beola, dette anche "piode", o più raramente di scandole di larice. 


All'interno delle abitazioni sono state ripristinate per il riscaldamento degli ambienti, le stufe in pietra ollare, detta "ofe", situate a piano terra, che in genere riportano la data di costruzione dell'abitazione. 


Un tipico esempio di questa architettura è il Museo Alts Walserhuus van zer Burfuggu che si trova nella frazione Borca, oppure la casa Walser più antica situata a Dorf. Macugnaga è un comune sparso, cioè la sua denominazione è diversa da quella della frazione in cui ha sede l'ente locale. 


Una caratteristica quasi unica di questo luogo, che fa anche un po’ sorridere, è che il territorio comunale si estende dai 946 ai 4.633 metri della cima del Monte Rosa. 


Le frazioni che compongono l’abitato di Macugnaga sono molte: Borca, Dorf, Fornarelli, Isella, Mondelli, Motta, Opaco, Pecetto, Pecetto Inferiore, Pestarena, Quarazza, Ripa, Ronco, Stabioli, Staffa (sede comunale), Testa. 


Così tante frazioni, così pochi abitanti, un peccato vista la bellezza del territorio, ancora incontaminato, che offre molte possibilità di escursione e di fare sport.


Le passeggiate che si possono fare a Macugnaga sono tantissime e molto varie, dalle più tranquille per famiglie a quelle più impegnative per alpinisti esperti. Una su tutte è quella, tristemente nota, che permette di giungere in vetta alla maestosa montagna attraverso il canalone Marinelli, ma questa è un’altra storia, per citare qualcuno....

Estate e inverno ci regalano paesaggi mozzafiato, con feste tipiche che ci riportano ai tempi passati, alle tradizioni walser, come la Fiera di San Bernardo, celebrata ogni estate durante il primo week-end di luglio. 

La caratteristica principale di questa fiera è rappresentata dall’affluenza di numerosi artigiani provenienti non solo dalle vallate del Monte Rosa, ma anche dalla Valle d'Aosta, dal Piemonte, dalla Lombardia, dalla vicina Svizzera e dall’Alto Adige, che espongono e mettono in vendita sculture in legno e in pietra, ceramiche, ricami, cesti intrecciati, ferri battuti, attrezzi da lavoro e riproduzioni miniaturizzate delle casette Walser, veri gioielli realizzati con pazienza e passione. 


Non posso esimermi dal parlare della tradizione culinaria. A Macugnaga si possono mangiare piatti tipici della cucina alpina, come la polenta concia, un misto di formaggio e burro fuso per i palati più fini, o la pasta walser, fatta con patate e lardo, o i formaggi tipici prodotti negli agriturismi e nelle latterie di zona. 
Chi non avesse ancora visitato Macugnaga lo dovrebbe fare in inverno, con sua Maestà il Rosa nel pieno del suo splendore, con le case walser innevate e rese ancora più caratteristiche, con il Fil da Fer caldo. La pace e il silenzio di questo luogo riconciliano con la vita. Impariamo a conoscere la nostra tradizione e la bellezza dei luoghi a due passi da casa nostra.


Rosella Reali

fonte: https://viaggiatoricheignorano.blogspot.it/

vaccini e 5LB


Vaccini e 5LB: quello che non ci hanno mai detto!
Premessa
Stanco di pubblicare articoli sul tema vaccini e vedere persone ancora piene di dubbi e paure mi accingo a fare una breve disamina dell’argomento vaccini alla luce delle 5 leggi biologiche in modo da far comprendere nel profondo la questione.
A tal proposito rappresento che la conoscenza delle 5 Leggi Biologiche è imprescindibile per chiunque, medici compresi, per comprendere i processi del corpo e le sue reazioni in maniera del tutto nuova, precisa e verificabile, contrariamente agli innumerevoli dubbi ed ipotesi della medicina ufficiale, ecco perché chi parla di 5 Leggi biologiche viene osteggiato ed attaccato con ogni mezzo, cosa che accade anche a chi mette in dubbio il dogma vaccinale.

Oggi non voglio parlare di cosa contengano i vaccini, anche se magari lo accennerò e neanche di come vengano immessi in commerciodue aspetti che già da soli farebbero desistere chiunque dal fare le vaccinazioni ed opporsi con cognizione di causa alle persuasioni ed imposizioni di mamma sanità.

No, oggi, a modo mio, cioè diretto e semplice poi starà ad ognuno approfondire, vi parlerò di come i vaccini siano inutili contro le malattie, sia quelle virali che quelle batteriche, in modo tale da mettere la parola fine a questo scempio sia dei nostri corpi che della nostra intelligenza.

A proposito, se ancora credete nella medicina ufficiale e i suoi metodi e studi è meglio che non leggiate oltre questo articolo se al contrario siete consapevoli che la medicina odierna è sottosopra, come dice il titolo di un libro che ho letto, allora buona lettura.
Vaccini per le malattie da virus
E’ giusto ricordare che per le malattie virali, concetto già fuorviante ma tant’è, non ci sono farmaci che possano debellare quelle tremende bestioline che dicono ci infettano e ci assalgono in ogni maniera, in dette circostanze infatti la medicina ufficiale adotta dei palliativi in modo tale da abbattere i sintomi e consentire al paziente di superare la malattia. Già questo dovrebbe farci pensare che alla malattia in realtà non ci pensano i farmaci bensì il nostro corpo in autonomia.

Appare però vero che negli ultimi anni i signori del male, ops volevo dire della malattia, ops ho sbagliato di nuovo della salute, si sono inventati farmaci talmente potenti che pare riescano anche a debellare i virus, farmaci così potenti che hanno delle conseguenze altrettanto potenti in fatto di effetti collaterali che sono ben indicate nei bugiardini che nessuno legge. Anche in questi casi essenzialmente non si tratta di uccidere i virus, ma di interrompere ogni processo patologico del corpo attraverso miscugli chimici che in seguito daranno effetti negativi ben peggiori del male stesso.

I signorotti che si fanno beffe di noi e della nostra salute non possono combattere in nessun modo i virus e per quanto possa sembrare assurdo questo è perfettamente logico, normale, ovvio, in quanto che gli esserini diabolici chiamati Virus di fatto non sono degli esserini, no, essi non vivono, non mangiano, non si riproducono, non si muovono, non infettano, non attaccano nessuno, bensì, udite uditesono prodotti dal nostro corpo a seguito di un processo biologico sensato di ripristino(leggasi malattia) che interessa in linea di massima i tessuti collegati al foglietto embrionale ectoderma, cioè i tessuti evolutivamente più recenti degli organi e dei tessuti del corpo, tessuti che assolvono la funzione di “relazione” e “territorio”, per comprendere meglio quest’ultimo concetto sarebbe meglio leggere questo articolo [QUIalla sezione “approfondimento sui conflitti mente-corpo” e la 3^ LB [QUI].

In definitiva i virus non sono causa di malattia come ci ripetono ossessionatamente bensì sono una conseguenza di essa, si tratta infatti di residuati proteici cellulari(scarti cellulari generati nel corso dei processi di ripristino) che vengono rilevati negli esami diagnostici motivo per il quale vengono anche accusati di esserne la causa; nella Nuova Medicina(delle 5LB) questo viene definito “effetto cicogna”. Comprendere davvero come funziona(?) la ricerca medico-scientifica ci fa capire bene perché essa è completamente fallace.

Dimenticavo di precisare che tutte le immagini che ci vengono mostrate raffiguranti virus sono false, artefatte o deliberatamente create per mostrarci un organismo che in realtà non è tale e mantenere in piedi la farsa in argomento; comprendo che questo desti sconcerto, ma non è certo la cosa peggiore che mamma sanità è abituata a fare.

Quindi riguardo ai vaccini che ci proteggono da questo o da quell’altro malefico virus viene da chiedersi perché ce li fanno? E funzionano?

La verità purtroppo fa male, molto male, ce li fanno per scopi diversi dal voler salvaguardare la nostra salute, ma ne ho già parlato a sufficienza in merito quindi vado avanti. Essi funzionano nella stessa misura che se non venissero fatti, infatti non garantiscono la protezione totale contro quella malattia anzi spesso la inducono proprio loro, ma lo fanno per il nostro bene perché ci dicono che così ci fortifichiamo, ma allora non è meglio fortificarsi con la malattia originale? No quella potrebbe farti molto male, anzi potrebbe ucciderti; queste le scuse deliranti e non certo scientifiche a cui la maggior parte delle persone viene indotta a credere ciecamente.
Vaccini per le malattie da batteri (e microbi vari)
Oggi sappiamo bene che i vaccini hanno debellato alcune pericolose malattie del passato e grazie al cielo chi ha fatto il vaccino tali patologie non le contrarrà più!
Sembra un traguardo notevole e bisogna riconoscere che i vaccini in tale contesto non sembra abbiano fallito, ma è doveroso puntualizzare tutti gli aspetti di questo trionfo.

batteri e microbi vari al contrario dei virus non sono inanimati, infatti essi sono esseri viventi simbionti all’uomo il quale ne contiene all’interno molte migliaia di specie e tantissimi trilioni di numero. Un numero così ragguardevole che supera anche quello delle cellule dell’essere umano stesso e qui allora viene da considerare che se fossero anche solo minimamente malevoli saremmo morti ancor prima di nascere, ma cosa volete queste sono considerazioni inutili per comprendere la salute e la malattia. 

La medicina ufficiale ci dice che abbiamo nel nostro interno microbi buoni e microbi cattivi e quando i buoni sono pochi rispetto ai cattivi non essendoci più un bilanciamento i cattivi la farebbero da padrone e ci attaccherebbero!
Una favoletta simpatica che sembra architettata per i bambini della scuola elementare che però pare vada bene anche per gli adulti ed intelligenti esseri umani di questo pianeta a cui viene ripetuta così tante volte e fatta studiare anche nelle università di medicina che pertanto è diventata una verità dogmatica. 

Ci dicono anche che a volte anche i buoni si possono trasformare in cattivi ed attaccarci adducendo motivazioni che destano ilarità se si pensa a quanti decenni di ricerche sono stati impiegati in tutto il mondo per giungere a risposte approssimative.
Questa favola dei germi cattivi non regge neanche per un secondo se, come ampiamente dimostrato dalla stessa ricerca medico-scientifica, tali microorganismi sono simbionti all’uomo, infatti un organismo simbionte non attacca mai chi lo ospita perché chi lo ospita gli da vita e il simbionte in cambio gli offre un servizio, quindi perché i “cattivi” ci attaccherebbero? Che servizio ci stanno offrendo in cambio?

Semplice questi esserini non ci stanno attaccando, assolutamente no! Ma allora cosa stanno facendo?
Purtroppo le attività dei microbi simbionti che comportano sintomi(cioè malattia) vengono viste come un attacco considerato che i microbi vengono trovati in loco dalle analisi diagnostiche, come accade per i virus altro “effetto cicogna”, e visto che si trovano nel luogo ove si è verificato un danno biologico del corpo gli attribuiscono la causa della malattia! Sara vero?

I batteri, micobatteri, funghi ecc che popolano il nostro corpo sono utilizzati dal cervello(mente subconscia che sovrintende a tutti i processi di guarigione(anche qui leggasi malattia)per le operazioni chirurgiche di madre natura, demoliscono e ricostruiscono i tessuti a richiesta del cervello in relazione alle percezioni dell'individuo.
In relazione al tessuto interessato, endoderma o mesoderma, vengono inviati la specialità di microbi più utili per demolire(ridurre) o ricostruire(aumentare) le dimensioni di un tessuto o organo interessato da un conflitto biologico(leggere stress per semplificare) al fine di consentire il superamento del conflitto-pericolo(vedere QUI).
Considerate le conoscenze illogiche e spesso antiscientifiche fornite(anche ai medici che sono stati formati con la medicina allopatica, meccanicistica e riduzionistica nonché alla teoria dei germi) dalla medicina ufficiale il discorso non è ben comprensibile quindi per sintetizzare al massimo vi dico che ad ogni tipo di stress reagisce la parte del corpo che svolge la funzionalità attinente allo stress percepito e il corpo per far fronte a tale stress, per superare il momentaneo conflitto psico-biologico, riduce o aumenta le funzionalità del tessuto o organo e se ciò non dovesse essere sufficiente riduce o aumenta addirittura le dimensioni di quel tessuto o organo e per fare ciò si avvale dei miliardi di miliardi di microbi simbionti che popolano il corpo. Ecco il loro servizio che ci offrono in cambio dell’ospitalità!
Quindi questi esserini a seconda del percepito dell’individuo sono inviati sul posto a dare il loro reale contributo e lavorare per noi, per la nostra sopravvivenza.

C’è da precisare che noi cogliamo la loro attività solo quando essa comporta dei sintomi marcati(malattie) e proprio in quel caso, cioè in presenza di sintomi, si è in presenza inequivocabile di un procedimento di ripristino(guarigione) dei tessuti alterati precedentemente senza sintomi. La MU chiama tale situazione malattia e prevede la somministrazione di farmaci che vanno ad uccidere questi microbi rendendo vano il loro lavoro di ricostruzione o demolizione(se c’è tessuto in eccesso). Fortuna che il corpo non è stupido e completa comunque il processo, ma in maniera più soft e con tempi più lunghi.

Perché tutto questo discorso?
Per capire che i vaccini, come i farmaci, che vanno ad intaccare ed uccidere i nostri microbi simbionti non fanno altro che debellare alla radice ogni traccia di tali tipi di microbi (es. tubercolosi) questo comporta che i sintomi generati da quel batterio-microbi non verranno mai più e, come sostiene la MU, la malattia è stata debellata!

Ma questo non comporta nulla?
Questo annientamento di microbi simbionti ed utili ad un particolare processo biologico di ripristino comporta che quel riequilibrio naturale del corpo non potrà più avvenire e il corpo in vari modi cerca di metterci una toppa come può (ad esempio in caso di cisti –tessuto ghiandolare creato per aumentare la produzione- non saranno smantellate, ma verranno incapsulate e ridotta l’irrorazione sanguigna, ma non saranno rimosse).

Quindi anche nel caso in cui i vaccini vadano a contrastare dei microbi-batteri non fanno in realtà un gran lavoro anche se la malattia(sintomo) è debellata; questo tuttavia va bene alla maggior parte delle persone che vittime di paure indotte delle malattie mortali invece di comprendere il corpo ed aiutarlo a giungere al naturale conclusione dei sintomi preferiscono annientare un parte di esso.

Chiaramente tutto questo discorso è una sintesi estrema che non può tener conto di ogni situazione, quindi prima di farvi delle domande sappiate che approfondendo pian piano la conoscenza dei processi biologici del corpo attraverso le 5LB le risposte si troveranno e saranno tutte bio-logiche, non illogiche come quelle a cui ci hanno abituati ormai da troppo tempo.


Concludendo
Il fatto che i vaccini abbiamo debellato alcune malattie è reale, tuttavia questo non significa che questa sia stata l'opzione migliore in quanto essi impediscono (per la distruzione di un particolare ceppo di batteri) il ripristino dei tessuti danneggiati dai processi biologici, pertanto l’equilibrio corporeo non ci sarà mai più; in sintesi essi impediscono la naturale autoguarigione che la medicina ufficiale chiama con un nome davvero inopportuno: malattia.

Quando la malattia arriva ci sono metodi per farla giungere alla sua naturale soluzione, contenendo i sintomi del paziente in qualsiasi modo purché correlati alla loro intensità (quindi anche con farmaci) facendo però bene attenzione a non bloccare del tutto il ripristino in corso o peggio avviare attraverso l’assunzione di farmaci sbagliati, l’ulteriore danneggiamento dei tessuti, ma tutto ciò la MU non lo può fare perché non conosce i processi biologici in atto quando c’è una qualsiasi malattia quindi si inventa le cose più strane e in proposito dei vaccini le più deleterie.

Cosa non da meno la MU non tiene in considerazione la mente nel corso della cura di una malattia pertanto essa presa com’è da mille paure, soprattutto nelle gravi malattie, danneggia ulteriormente il corpo in un circolo vizioso da cui spesso non se ne esce a testa alta(vivi).

Tuttavia chi gestisce la MU sa bene l’influsso della mente sul corpo e quindi incrementa le paure dell’individuo per farlo rimanere intrappolato in uno stato di perenne “allerta” che genera malattia (vedasi QUI); in tale situazione si fanno inimmaginabili guadagni e cosa non da meno si tiene sotto stretto controllo tutta la popolazione che è “presa” dal dover lottare per sopravvivere!

Sempre alla luce delle 5LB c’è da dire che i vaccini, nonostante la loro oggettiva inefficacia e tossicità a volte possono essere favorevoli alla salute, infatti quando si comprendono i processi della percezione umana si intuisce che la paura indotta della malattia può fare più danni della stessa vaccinazione e in detti casi la vaccinazione elimina la paura e riduce le patologie a cui il corpo è soggetto per l’ansia di un brutto male.

Quanto sopra in aggiunta agli altri importanti e controversi aspetti sul tema vaccini, trattati negli articoli correlati, e cioè: i profitti illimitati (con gli indotti) che genera tale commercio; il controllo attuato sulla popolazione attraverso la paura delle epidemie; gli scopi più occulti; le norme legislative che impongono le vaccinazioni e proteggono i produttori dei medesimi; i numerosi e a volte gravi effetti collaterali e non per ultimo le “tonnellate” di sostanze abominevoli in essi contenute che farebbero inorridire chiunque, componenti che nulla hanno a che fare con il curare la malattia. Tutti elementi che è doveroso tener presente per farsi venire un legittimo dubbio.

Credo che sia ora di acquisire piena consapevolezza su questo argomento da parte di tutti quantomeno per sfuggire all’elemento paura, che è il più pericoloso per la nostra salute e anche per evitare il pressante controllo del sistema e l’intossicazione spregevole dei nostri corpi.

Una volta acquisita la consapevolezza di tutto ciò diventa più semplice decidere cosa fare per vivere meglio ed evitare inutili paure.
Marcello Salas

fonte http://compressamente.blogspot.it/2017/04/vaccini-e-5lb-quello-che-non-ci-hanno.html

fonte: http://alfredodecclesia.blogspot.it/