31/01/21

la squadra, il compasso e... il Movimento 5 Stelle

 


La voce Delle Voci - LE RIVELAZIONI DEL GRAN MAESTRO GIULIANO DI BERNARDO / MASSONERIA, ECCO TUTTE LE CONNECTION

di Federico Cenci

Che vi siano evidenti analogie tra l’ex Guru del Movimento 5 Stelle e la Massoneria è ormai un fatto conclamato.

Mancava solo che a dirlo fosse un noto e autorevole “fratello di loggia”. Ovvero, l’ex Gran Maestro del Grande oriente d’Italia e fondatore della Gran loggia regolare, Giuliano Di Bernardo. In un’intervista rilasciata a “Panorama”, rivela il comune sentire che lo lega ai Casaleggio: “La loro visione e la mia sono molto simili”.

Il Mito anti-sistema che aleggia intorno al Movimento 5 Stelle

Sarebbe curioso, a questo punto, ascoltare la voce di coloro i quali finora avevano liquidato certe “affinità esoteriche” come il frutto di un mero sensazionalismo giornalistico, strumentalmente orientato per servire gli interessi della casta politica a screditare gli “scomodi” grillini. A questi ostinati sostenitori del Movimento 5 Stelle, non resta che farsene una ragione: di scomodo, nel loro partito, non v’è altro che la figura più in alto nelle gerarchie, quella del “burattinaio”, come “Panorama” definisce il defunto Gianroberto Casaleggio.

Certo, è vero che Di Bernardo, parlando dell’ormai famoso informatico milanese, precisa: “Non mi risulta che sia stato massone”. Tuttavia, osserva come l’obiettivo dei Casaleggio sia identico o quasi a quello massonico: “Entrambi riteniamo che nel futuro dell’umanità scompariranno le differenziazioni ideologiche, religiose e politiche. Per me a governare sarà una comunione di illuminati, presieduta dal tiranno illuminato, per Casaleggio a condurre l’umanità sarà la Rete”.

Movimento 5 Stelle tra masse ed élite

Proseguendo la lettura dell’intervista, si evince poi qualcosa di ancora più curioso. Le affinità con la massoneria risultano oltremodo sottili quando Di Bernardo dice: “Grillo si rivolge alle masse; Casaleggio, invece, con il suo messaggio parla a un’élite”. Tra le righe di questa affermazione è presente l’essenza forse più profonda dell’ideale massonico, cioè la dualità. Da un lato Grillo, che con i suoi strepiti e il suo parlar triviale lusinga il popolo e manifesta le finalità dichiarate; da un altro Casaleggio, che con i suoi modi enigmatici cela le finalità inespresse e inesprimibili, se non, sotto forma di messaggi in codice, a una ristretta cerchia di “iniziati”.

Casaleggio al Fatto Quotidiano: "Piano inglese per governo Letta e Napolitano-bis" - Il Fatto Quotidiano

Cerchia di “iniziati” cui appartiene Di Bernardo, che ha infatti colto al volo gli arcani cenni d’intesa di Casaleggio. “Io non votavo da 20 anni – afferma – ma sono tornato a farlo e ho dato la mia preferenza al Movimento 5 Stelle. E molte delle persone che conosco e che condividono la mia ‘visione’ del mondo, hanno fatto lo stesso”. Di Bernardo, dall’alto del suo grado massonico, rivolge poi un richiamo a quell’intransigenza e a quello snobismo tipici di chi si sente membro di una setta: “L’importante è che i Casaleggio non si facciano corrompere, che non accettino il compromesso con le altre forze politiche. Il rinnovamento deve essere radicale”.

Ma chi sono questi Illuminati?

Da ciò che dice Di Bernardo trapela anche la conferma delle insinuazioni circa gli stretti rapporti tra Movimento 5 Stelle e lobby d’oltreoceano. Dopo le esplicite aperture di credito da parte dell’ambasciatore americano a Roma, David Thorne, e della banca d’affari Goldman Sachs, ecco uscire alla luce del sole i mormorii che solitamente si scambiano i massoni al chiuso delle loro logge“Casaleggio – dichiara Di Bernardo – ha certamente il sostegno di ambienti del mondo angloamericano, come mi hanno confermato alcuni referenti statunitensi. Illuminati? Persone a loro vicine”.

È lo stesso Di Bernardo a svelare qualcosa in proposito, nel libro-inchiesta sulla massoneria di Ferruccio Pinotti, “Fratelli d’Italia” (Bur, 2007): “I referenti sono negli Stati Uniti; sono le più importanti famiglie, quelle che hanno sempre dettato la storia, la cultura e la politica degli Usa, che hanno sviluppato al loro interno una società riservata che nasceva da una comunanza di intenti e di ‘valori’ che poi si è manifestata anche nella finanza. Questo perché gli Illuminati americani hanno sempre svolto un ruolo importante nella finanza internazionale”. Ma se all’ex Gran maestro gli si chiede di pubblicare un elenco degli affiliati italiani, risponde picche, poiché – dice – “le liste possono essere strumentalizzate”.

Chissà che questo timore di strumentalizzazioni non riveli qualche esclusiva inenarrabile, per esempio, la presenza dei nomi di chi tira i fili del fenomeno politico del momento. Qualche indizio in merito lo forniscono di nuovo i cronisti di “Panorama”, riusciti a mettersi in contatto con un esponente romano degli Illuminati, di cui non rivelano l’identità, che negli anni scorsi avrebbe conosciuto Beppe Grillo tramite un monsignore ligure residente in Vaticano (sic!). I due, da bravi sapienti di criptiche dottrine, avrebbero conversato a lungo del “Nuovo Ordine Mondiale”, di campi elettromagnetici e persino di incontri ravvicinati del terzo tipo.

Suggestioni sugli Extraterrestri

Come se non bastassero gli elementi finora raccolti a rendere stravaganti e misteriosi i vertici del Movimento 5 Stelle, ecco spuntare suggestioni sugli extraterrestri. Pertanto, uno stretto collaboratore di Casaleggio intervistato dal settimanale della “Mondadori” sostiene di aver riconosciuto su un raccoglitore nell’ufficio del guru uno strano simbolo, riconducibile a Enoch. Il “Libro di Enoch” è un testo apocrifo molto caro ai massoni il quale – secondo l’interpretazione di alcuni esoteristi – fa risalire le origini dell’umanità agli alieni.

Di Bernardo dice e non dice… ma fa capire, nascondendo tra le righe delle sue parole, che è dietro le quinte che bisogna sbirciare per comprendere le dinamiche di ciò che avviene sul palcoscenico. Proprio su quel palcoscenico in cui un comico genovese ha costruito le sue fortune.

Articolo di Federico Cenci

Fonte: https://ilfarosulmondo.it/la-squadra-il-compasso-e-il-movimento-5-stelle/

https://www.conoscenzealconfine.it/la-squadra-il-compasso-e-il-movimento-5-stelle/

fonte: ALTRA INFORMAZIONE

danni, effetti collaterali e morte legati ai vaccini Covid...


Se la Big Tech censura chiunque parli della verità sui danni causati dai vaccini, è anche perché non vogliono che si scopra quanto siano pericolosi i vaccini covid.
Negli Stati Uniti e nel mondo, la gente muore a causa dei vaccini Covid-19. Molti altri soffrono di orribili convulsioni, paralisi parziale e altri bizzarri effetti collaterali e vengono ricoverati in ospedale.
Ecco una raccolta di alcune storie recenti sui pericoli dei vaccini Covid.19

- Un'infermiera portoghese di 41 anni muore due giorni dopo aver ricevuto il vaccino Covid della Pfizer. Suo padre dice che "vuole delle risposte".

- Un medico messicano è ricoverato in ospedale dopo aver ricevuto il vaccino Covid.

- Centinaia di israeliani infettati dal Covid-19 dopo aver ricevuto il vaccino Pfizer/BioNTech.


- Un medico di Miami di 56 anni "perfettamente sano" è morto 16 giorni dopo aver ricevuto il vaccino Covid-19 della Pfizer. Sua moglie è certa che la morte sia dovuta all'iniezione, mentre il gigante farmaceutico sta indagando sulla prima morte sospetta legata al vaccino.

- Un uomo israeliano di 75 anni muore due ore dopo aver ricevuto il vaccino Covid-19.

- Un uomo svizzero muore dopo aver ricevuto il vaccino della Pfizer.

- Un uomo di 88 anni collassa e muore diverse ore dopo aver ricevuto il vaccino.

- Migliaia di persone infette dopo aver ricevuto il vaccino Covid-19.


- Personale ospedaliero senza allergia precedente in terapia intensiva con una reazione grave dopo aver ricevuto il vaccino Pfizer Covid.

- Quattro volontari sviluppano la paralisi (facciale) di Bell dopo aver ricevuto il vaccino Covid-19 della Pfizer, spingendo la FDA a raccomandare una "sorveglianza dei casi".


- Un'indagine è aperta sulla morte di 23 persone in case di cura norvegesi pochi giorni dopo aver ricevuto il vaccino Covid della Pfizer.


- Centinaia di persone vengono mandate al pronto soccorso dopo aver ricevuto il vaccino covid.

- Le autorità statunitensi segnalano ulteriori gravi reazioni allergiche ai vaccini COVID-19.


- L'NHS ha chiesto che il vaccino non sia dato a persone con una storia di reazioni allergiche.

- COVID-19: Una singola dose di vaccino comporta un "rischio aumentato" di nuove varianti di coronavirus, avvertono gli esperti sudafricani.

- Il CDC riferisce che almeno 21 americani hanno subito reazioni allergiche pericolose per la vita con il vaccino covid della Pfizer.

- Una donna soffre di effetti collaterali del vaccino COVID.19

- Gli effetti collaterali del vaccino COVID sono più comuni dopo la seconda dose.

- La Bulgaria riporta 4 casi di effetti collaterali dal vaccino covid della Pfizer.

- Due dipendenti del NHS soffrono di una reazione allergica al vaccino Pfizer.

- I vaccini coronavirus sembrano causare 50 volte più reazioni avverse dei vaccini antinfluenzali dopo la prima delle due dosi.

- "Non ci credo nemmeno per un secondo" - Jeff Gundlach pone questioni sul dichiarato tasso di efficacia del 95% del vaccino covid.

- I medici avvertono degli effetti collaterali del vaccino covidico "Non saranno una passeggiata" - Jeff Gundlach


- Professoressa Dolores Cahill: Perché la gente comincerà a morire pochi mesi dopo la prima vaccinazione mRNA.

- Quali prove di vaccinazione? La sperimentazione è appena iniziata.

 

 

06/01/21

vaccino Covid - "si rischia una reazione avversa fatale"

 

Il parere di Loretta Bolgan, della Harvard Medical School di Boston: “Alterazioni epigenetiche e infertilità”

Mentre si ascolta Loretta Bolgan parlare del vaccino, la sensazione è quella di una roulette russa. Laurea in chimica e tecnologia farmaceutiche, dottorato in scienze farmaceutiche e research fellow alla Harvard Medical School di Boston. È ricercatrice industriale per aziende che producono kit diagnostici e si è occupata di registrazione di farmaci.

La dott.ssa Bolgan teme, nell’ordine, “un rischio gravissimo di reazione avversa fatale; il pericolo di reazioni autoimmuni, di malattie gravi a carico del sistema nervoso; la possibilità che si verifichino alterazioni epigenetiche, ovvero capaci di modificare l’espressione dei geni. Infine, l’ipotesi che possa essere attaccato il sistema riproduttivo con lo spettro dell’infertilità”.
“Sono sempre stata per la libertà vaccinale e terapeutica, ma questa volta sono assolutamente contro l’autorizzazione del vaccino. Non è stato rispettato alcun principio di precauzione. La popolazione farà da cavia“.

Dottoressa, perché è così allarmata?

Perché non ci sono i requisiti per mettere in commercio questi vaccini. Quando mancano dati certi si usa il principio di precauzione. Qui non è stato applicato. Nei fatti, nonostante le rassicurazioni dei produttori, è stata fatta una sperimentazione molto parziale e non esistono dati certi. E rischiamo di scoprire le conseguenze una volta inoculato il vaccino. In particolare, il rischio gravissimo di reazione avversa fatale. Tutti i vaccini contro la SARS sono stati bloccati, perché gli animali morivano di complicazione polmonare fatale una volta reinfettati.

Cos’è una reazione avversa fatale?

Una reazione avversa fatale avviene quando il nostro sistema immunitario reagisce potenziando la malattia per cui ci stiamo vaccinando. Ovvero, scatenando la malattia da cui dovremmo proteggerci. Ma qui ci sono due tipi di problemi: il tipo di virus utilizzato per fare il vaccino e i rischi dovuti al fatto che iniettiamo materiale genetico senza avere studi a riguardo. In linea teorica il vaccino dovrebbe essere sicuro, se il virus non mutasse. Ma il virus muta…
Libri e varie...

Andiamo per gradi… Ci può spiegare perché il pericolo starebbe nel tipo di virus usato per fare il vaccino?

Partiamo dal vaccino di Oxford. Prevede la produzione di un vettore in cui viene inserito un frammento della spike, ovvero la sequenza genetica che dovrebbe portare alla produzione di anticorpi e che è stata sintetizzata chimicamente a partire dalle sequenze fornite dai cinesi. Ma il virus si è modificato profondamente nel passaggio da uomo a uomo. Inoltre, essendo un virus a RNA, ha la proprietà di formare delle popolazioni di mutanti minori. Sono “quasi specie” che si formano dentro la persona quando si infetta ed entrano in competizione fra loro. In sostanza, possono produrre una resistenza verso il vaccino ma, ancor peggio, una selezione di mutanti più pericolosi e contagiosi. La persona rischia di infettarsi con virus più pericolosi.

Che probabilità ci sono che questo accada?

Il punto è questo, non lo sappiamo. La sperimentazione animale è stata condotta con il ceppo originario del virus, non con quello attuale. Il rischio è quello di iniettare materiale genetico senza una sperimentazione certa. Faccio un altro esempio. Il frammento con materiale genetico entra nella cellula e viene tradotto in proteina dal sistema ribosomale. Teoricamente dovrebbe restare a livello di citoplasma. Il rischio è che questo RNA non si trasformi solo in proteina, ma anche in DNA a doppia elica e che venga portato all’interno del nucleo, producendo effetti imprevedibili. Ripeto, non abbiamo una sperimentazione in grado di dircelo. Rischiamo che tutto questo si scopra una volta che le persone sono state vaccinate.

Ci sta dicendo che le persone faranno da cavie?

Nonostante il vaccino sia fatto per non integrarsi con il nostro DNA, nei fatti non ci sono studi e non possiamo sapere cosa accadrà. Il materiale genetico ingegnerizzato, quando iniettato, può scatenare reazioni avverse di immunopatologia violenta, ovvero creare quella tempesta di citochine per cui il COVID-19 si è rivelato letale. Oppure potrebbero verificarsi alterazioni epigenetiche, che significa una modifica dell’espressione dei geni. Non mutazioni della sequenza, ma cambiamenti nel modo in cui i geni vengono espressi.

Lei ha parlato del potenziamento della malattia che invece si dovrebbe combattere. In che modo si sostanzia questo rischio?

Il vaccino viene creato per produrre anticorpi, ma non è sterilizzante, cioè non evita l’infezione e la trasmissione del virus. Ci stanno dicendo che è efficace al 95% ma contesto questo dato: si tratta della capacità di formare anticorpi vaccinali, ma nessuno garantisce che sia protettivo. Fino a prova contraria la persona può comunque infettarsi ed essere contagiosa. Sostengono che la persona venga protetta dalla malattia, ma non lo sappiamo perché hanno scelto modelli animali che non hanno sviluppato la complicazione.

Domandiamoci perché i vaccini contro la SARS furono bloccati. Gli studi su animali, che devono sempre precedere quelli sull’uomo, ci dicono che essi morivano di complicazione polmonare fatale una volta reinfettati. Il vaccino era visto come fonte di reazione avversa quindi venne bloccato. Qui hanno vaccinato gli animali con un antigene che ha le sequenze del virus di Wuhan ma, lo ripeto, il virus circolante è mutato. Nessuno ha condotto questo studio in modo tale da rassicurarci. I vaccini messi in commercio ci dicono solo se una persona è in grado di produrre anticorpi vaccinali, sul resto abbiamo la totale incertezza. Dovremmo fare un monitoraggio a lungo termine, ma negli studi clinici è stato previsto un monitoraggio attivo molto corto, da 7 a 15 giorni.

Cosa si vede, in 7 o 15 giorni?

Nella scheda tecnica troveremo rossori, indurimento nella sede d’iniezione, febbre, inappetenza o anafilassi (allergia grave) come reazioni acute. Le reazioni autoimmuni non si vedono subito, si vedono più in là nel tempo. In particolare, le reazioni autoimmuni potrebbero verificarsi soprattutto con i richiami. Potremmo avere risposte che peggiorano progressivamente. Mi spiego. Questo virus forma anticorpi autoimmuni e questo è documentato in letteratura. Significa che oltre ad anticorpi contro il virus si formano anticorpi contro le proteine umane. Quando si ha una reazione del sistema immunitario alle proteine umane, si ha una reazione autoimmune. Gran parte delle proteine oggetto dell’attacco autoimmune sono del sistema nervoso centrale. Ciò significa l’insorgere di SLA, sclerosi, e altre patologie gravissime. Ma questo non possiamo saperlo, se non facciamo una farmacovigilanza attiva nel tempo. Inoltre non sono affatto note le azioni a danno dell’apparato riproduttivo.

Vuole dire infertilità?

Si, ma non solo. La velocità con cui lo hanno prodotto mi lascia il dubbio che non lo abbiano adeguatamente purificato da alcuni residui di lavorazione. E anche qui mi spiego. Dopo aver sintetizzato il pezzettino di sequenza genetica e creato il vettore, devono produrlo in grande quantità per fare il vaccino. 300 milioni di dosi non possono essere fatte per sintesi, bisogna trovare un sistema che replica questo pezzettino in quantità industriali. Per questo si usano le linee cellulari. Ebbene, il vaccino ad adenovirus di Oxford viene prodotto utilizzando linee cellulari immortalizzate. In particolare linee cellulari fetali potenzialmente cancerogene. Se rimangono residui di lavorazione nel vaccino è molto pericoloso. Il DNA fetale ha alta capacità di integrarsi nel DNA dell’ospite ed essendo immortalizzato porta con sé geni mutati che potrebbero innescare la cancerogenesi. E poi rimane il problema evidenziato da uno studio dell’ISS, della vaccinazione antinfluenzale.

Cosa c’entra l’antinfluenzale?

Tre anni fa ho segnalato al sottosegretario del Ministro della Salute uno studio dell’ISS, in cui si dimostrava che l’incidenza di polmoniti gravi aumentava del 50% nei vaccinati con l’antinfluenzale. Lo studio riportava inoltre il 12% in più di mortalità nei vaccinati, per potenziamento della malattia (*).

Può trattarsi anche di una coincidenza ma varie città in cui hanno anticipato di due mesi l’antinfluenzale, dopo sono diventate zone rosse. Ho portato l’evidenza tre anni fa, ho segnalato il pericolo di potenziamento della malattia e non l’hanno considerato. Anzi, dopo due mesi sono partiti con la campagna vaccinale senza tener conto di questo grave rischio. Come per il vaccino antinfluenzale, anche per il vaccino anti-covid, oltre i rischi noti e potenziali, non sappiamo quanto dura la sua azione.

Vuol dire che non sappiamo per quanto tempo espleta il suo effetto protettivo?

Esatto. Sembra che la durata sia bassissima, ovvero di qualche mese. Ad esempio, il vaccino con vettore adenovirale forma anticorpi contro il vettore stesso, non si possono fare richiami. L’adenovirus viene riconosciuto dal sistema immunitario e non possiamo usare lo stesso vettore. Non possiamo fare richiami. Gli anticorpi protettivi, ammesso che si formino, restano limitati nel tempo, massimo due o tre mesi. Un altro problema è che quando comincia a replicarsi per produrre la proteina, l’adenovirus “sputa” fuori il pezzettino di sequenza dell’antigene che gli hanno messo dentro. Quindi si replica l’adenovirus ma non la sequenza, ci sono perciò problemi di inefficacia dovuti alla modalità di costruzione del vaccino.

E sul problema della conservazione cosa ci dice?

Il vaccino va inoltre conservato a meno ottanta gradi ed è di importanza vitale che ciò avvenga. Il materiale genetico degradato è fortemente infiammatorio. Scatena una reazione infiammatoria molto violenta. Quindi inoculare un vaccino degradato risulta pericolosissimo.

Articolo di Monica Camozzi

(*) Per maggiori informazioni:

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/29616677/

https://www.onb.it/2018/11/02/vaccini-antinfluenzali-risposte-ed-efficacia-per-fasce-di-eta/

Fonte: https://www.affaritaliani.it/coronavirus/vaccino-covid-si-rischia-una-reazione-avversa-fatale-711866.html
 

vaccino Covid - le contraddizioni AIFA-Pfizer su fertilità, gravidanza e allattamento


Si è discusso molto in questi mesi sui tempi record in cui sono stati realizzati e approvati i primi vaccini per il Covid-19.
Molti esperti del settore avevano sottolineato all’inizio della diffusione del virus che sarebbero stati necessari almeno due anni per avere un vaccino contro il nuovo virus.
Queste previsioni sono state polverizzate con la realizzazione di molti vaccini in appena un anno.
Ci si chiede dunque se il periodo impiegato sia stato sufficiente per effettuare tutti i test necessari ad assicurare la distribuzione di un prodotto sicuro.
Il dibattito pubblico è molto acceso su questo tema: la sperimentazione del vaccino è stata troppo breve?Mentre ci si interroga su questo tema, la vaccinazione è già iniziata.

Il primo paese ad aver dato il via alla vaccinazione della popolazione è stato il Regno Unito, il giorno 8 dicembre. A partire dal 27 dicembre anche l’Italia ha iniziato la somministrazione.

Il vaccino scelto è stato il BNT162b2, sviluppato da Pfizer/BioNTech. Si tratta di un vaccino a RNA o vaccino a mRNA, cioè di un nuovo tipo di vaccino che agisce inserendo frammenti di mRNA nelle cellule umane. Queste vengono così indotte a produrre antigeni di organismi patogeni che poi stimolano una risposta immunitaria adattativa.

Sul sito governativo del Regno Unito www.gov.uk sono stati pubblicati i documenti relativi all’approvazione normativa di questo vaccino Pfizer/BioNTech per il Covid-19, nominato come BNT162b2.

La pagina web dedicata titola così: “Informazioni per gli operatori sanitari e il pubblico sul vaccino Pfizer/BioNTech”. All’interno del file PDF è presente vario materiale informativo sul vaccino. Ad aver attirato l’attenzione è stato in particolare il documento chiamato “Information for healthcare professional on Pfizer BioNTech Covid-19 vaccine”. Tradotto: “Informazioni per gli operatori sanitari sul vaccino Pfizer BioNTech Covid-19”

Qui sono indicate le informazioni basilari del vaccino BNT162b2, con specifiche tecniche, modalità d’uso ed eventuali controindicazioni ed effetti collaterali.
Molti dubbi li ha posti il punto 4.6 dove vengono affrontati i temi della gravidanza, della fertilità e dell’allattamento.

In particolare, nel documento si legge che: “I dati sull’uso del vaccino mRNA COVID-19 BNT162b2 non esistono o sono limitati. Gli studi di tossicità riproduttiva sugli animali non sono stati completati”.
Quindi il documento prosegue precisando che:
“Il vaccino mRNA COVID-19 BNT162b2 non è raccomandato durante la gravidanza. Per le donne in età fertile, la gravidanza deve essere esclusa prima della vaccinazione. Inoltre, alle donne in età fertile deve essere consigliato di evitare la gravidanza per almeno 2 mesi dopo la seconda dose”.
Il documento sul sito del governo, inoltre, specifica che “non è noto se il vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 sia escreto nel latte umano“. Per questa ragione “i rischi per i neonati/bambini non possono essere esclusi“, quindi viene sconsigliato l’uso durante l’allattamento.

A lasciare le maggiori perplessità è però l’ultima frase del punto 4.6 che così recita: “Non è noto se il vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 abbia un impatto sulla fertilità“.

Il vaccino in Italia

Da quando è iniziata la somministrazione anche in Italia, sono disponibili informazioni e risposte alle domande frequenti sui canali ufficiali del Governo italiano.

Il sito aifa.gov.it affronta la questione dell’uso del vaccino sulle donne in gravidanza o che stanno allattando.

La risposta ci appare subito in contraddizione con quanto riportato dal sito inglese, perché recita: “Il vaccino non è controindicato e non esclude le donne in gravidanza dalla vaccinazione

Sebbene, dunque, “i dati sull’uso del vaccino durante la gravidanza sono tuttora molto limitati” il Governo italiano sembra quasi invitare alla somministrazione in quanto “la gravidanza potrebbe rendere maggiormente a rischio di COVID-19 grave“.

E per quanto riguarda l’allattamento? “Sebbene non ci siano studi sull’allattamento al seno – si legge su aifa.gov.it – sulla base della plausibilità biologica non è previsto alcun rischio che impedisca di continuare l’allattamento al seno”.

Italia contro Regno Unito: stesso vaccino, indicazioni diverse. Com’è possibile?

Ma non finisce qui. La nota informativa che viene consegnata in Italia a chi si sottopone alla vaccinazione, riporta al punto 4 questa dicitura: “Il vaccino non può essere somministrato alle donne in gravidanza e in fase di allattamento”.

Di chi fidarsi? Della nota informativa o del sito ufficiale dell’Agenzia Italiana del Farmaco?

A chiusura della stessa nota informativa poi la frase che desta maggiori perplessità. Circa il vaccino “non è possibile al momento prevedere danni a lunga distanza”.