26/11/16

i segreti dell'Antartide

Che ci fosse un segreto da svelare in Antartide, non lo pensavano solamente la Chiesa e le Società iniziatiche del medioevo ma anche il Terzo Reich nazista che organizzò una spedizione dai risvolti mai chiariti. Che cosa si nasconde tra i ghiacci del continente antartico?
I nazisti in Antartide e la leggenda della città subantartica.
Il continente antartico era praticamente sconosciuto al mondo occidentale sino alle grandi esplorazioni di fine ‘900.
In quest’epoca molte nazioni presero a interessarsi della sua esistenza e iniziarono a rivendicare la loro sovranità su varie parti del territorio antartico senza tuttavia rendere effettivamente esecutive le loro deliberazioni.
Nel dicembre del 1938 spettò alla Germania nazista dichiarare la sua sovranità su un’area dell’Antartico orientale che battezzò con il nome di “Neuschwabenland” ovvero “Nuova Svevia”. Un’area di 600.000 chilometri quadrati scoperta già nel 1931 dai norvegesi, ma mai occupata e studiata a fondo. Solo dopo la Seconda guerra mondiale, con la sconfitta della Germania nazista, la zona in questione venne rivendicata nuovamente dalla Norvegia e prese il nome di “Terra della Regina Maud”.
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Un gruppo di ufficiali nazisti sul ponte della Schwabenland
All’epoca degli eventi, per quanto si evince dalle cronache del tempo, la Germania nazista organizzò con una nave, la Schwabenland, una spedizione che aveva lo scopo, apparentemente dichiarato, di studiare in maniera più approfondita il continente antartico. Facevano parte della spedizione un buon numero di biologi, cartografi e ingegneri.
La nave, comandata dal capitano Alfred Ritscher, con il supporto di due idrovolanti raggiunse il Polo Sud il 20 gennaio 1939. Alla spedizione era stato invitato anche l’ammiraglio statunitense Byrd, per via dell’esperienza accumulata con le sue precedenti esplorazioni del Polo Sud, che tuttavia rinunciò a parteciparvi.
Una volta arrivati sul continente antartico, si ha notizia che i nazisti, nel corso delle loro esplorazioni, effettuassero alcune scoperte inaspettate: rilevarono aree libere dai ghiacci e la presenza di sorgenti calde, ma soprattutto rilevarono, sempre secondo le cronache del tempo, la presenza di un canale sottomarino che tagliava in due il continente antartico. Probabilmente il “Grande Rift Antartico” studiato nel nostro secolo. Quel che segue è cronaca raccolta da varie testimonianze dell’epoca e da diretti testimoni che l’hanno documentata.
Durante le loro esplorazioni, i nazisti rilevarono che la spaccatura subantartica sfociava in una serie di grotte poste al di sotto dei ghiacci dell’Antartide. A seguito di questa scoperta, si dice che Hitler ordinasse, nel 1940, la costruzione di una base antartica destinata a dare appoggio strategico agli U-Boot, i sottomarini da guerra impegnati negli oceani del pianeta ad attaccare i convogli alleati.
Il logo della spedizione nazista al Polo Sud
Il logo della spedizione nazista al Polo Sud
In questo sistema di grotte i nazisti avrebbero costruito in due anni una base denominata “Base 211” poi ribattezzata “Neu Berlin”. Una vera città sotto il ghiaccio, comprensiva di alloggiamenti, magazzini militari e ospedale. Un grande complesso alimentato in parte con l’energia geotermica, oggi riscoperta come energia alternativa e usata in molte abitazioni civili dell’Europa.
Secondo altre voci, sorte dopo la fine della Seconda guerra mondiale, questa base avrebbe poi ospitato in parte i gerarchi e i criminali di guerra nazisti sfuggiti alla cattura degli Alleati.
La presunta scoperta del canale transantartico, e tutte le voci relative all’esistenza di basi di U-Boot, probabilmente sostenute dalla propaganda nazista del tempo, alimentarono la credenza che dall’Antartide si aprisse un varco che conduceva all’interno della Terra andando a sostenere la teoria della “Terra Cava”.
Una teoria che prevedeva che l’interno della Terra fosse completamente vuoto e che sul guscio interno esistessero continenti e oceani come sulla superficie, il tutto illuminato da un piccolo Sole. L’interno della Terra sarebbe stato abitato dagli antichi progenitori dell’umanità che avrebbero accolto con amicizia i nazisti considerandoli i continuatori della “razza eletta”.
L’idea sembrava coincidere in parte con le antiche tradizioni che vedevano i sopravvissuti dell’Antico Eden rimasti nella terra d’origine, riparati all’interno di confortevoli caverne subantartiche.
I territori dell’Antartide rivendicati dal Nazismo con il nome di “Nuova Svevia”, la “Neuschwabenland”, che al termine della Seconda guerra mondiale venne ribattezzata “Terra della Regina Maud”. Qui i nazisti ritenevano che esistesse nel sottosuolo una serie di caverne in cui poter realizzare la “Base 211”, poi ribattezzata "Neu Berlin", per dare appoggio agli U-Boot I territori dell’Antartide rivendicati dal Nazismo con il nome di “Nuova Svevia”.
I territori dell’Antartide rivendicati dal Nazismo con il nome di “Nuova Svevia”.
Le cronache del tempo in effetti riportavano che i nazisti si fossero imbattuti nella loro esplorazione sotterranea in una città abitata da una antica razza di umani e di creature sauroidi che convivevano da sempre pacificamente all’interno del continente antartico.
Se questa narrazione fosse vera, visto come si è conclusa la Seconda guerra mondiale, non si può certo pensare che i nazisti abbiano avuto un qualsiasi aiuto da parte di costoro. Anzi, risulta che i nazisti non realizzarono mai completamente la loro base ed evacuarono l’Antartide prima ancora della fine del conflitto mondiale, probabilmente dissuasi dai suoi custodi.
La missione High Jump degli USA in Antartide
Conclusa la Seconda guerra mondiale, il 2 dicembre 1946 anche gli Stati Uniti organizzarono una spedizione verso l’Antartide. L’operazione, questa volta ricca di mezzi e di uomini, era stata progettata dal “United States Navy Antarctic Developments Program” della US Navy statunitense e battezzata “High Jump Operation”.
Alcuni sottomarini nazisti U-Boot tra i ghiacci dell’Antartico
Alcuni sottomarini nazisti U-Boot tra i ghiacci dell’Antartico
L’operazione era stata esposta come una missione esplorativa del continente antartico e il comando simbolico era stato affidato all’ammiraglio americano Richard Byrd, che in precedenza aveva condotto varie esplorazioni sul territorio antartico, sebbene il vero comandante della missione fosse l’ammiraglio Richard Cruzen. Ma più che una missione scientifica la spedizione “High Jump” sembrava avere caratteristiche decisamente proprie di un intervento militare.
L’operazione comportava una vera e propria task force costituita dalla portaerei Philippine Sea, da due cacciatorpediniere, la USS Brownsen e la USS Henderson, da due rompighiaccio, la USCGC Burton Island e la USCGC Northwind, da quattro navi di appoggio logistico, USS Yankee, USS Canisted, USS Merrick e USS Capacan, una nave per comunicazioni, la USS Mount Olympus, un sommergibile, l’USS Sennet di classe Balao, e da due navi per appoggio idrovolanti, la USS Currituck e la USS Pine Island. In tutto la task force era completata da dodici idrovolanti, sei elicotteri e 4.700 marines.
Inevitabile chiedersi che cosa gli USA stavano cercando in Antartide. Erano preoccupati di verificare l’eventuale presenza ancora operativa della presunta base nazista Base 211 di appoggio agli U-Boot che avrebbero potuto attuare inaspettati azioni di pirataggio anche dopo la fine del conflitto mondiale? Oppure stavano cercando di stabilire un contatto con le misteriose creature rettiloidi che dimoravano in Antartide, la cui esistenza era stata rivelata agli Alleati dai gerarchi nazisti catturati?
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Un “Fliegender Scheiben“, uno dei velivoli ad ala circolare che, secondo il controverso diario dell’Ammiraglio Byrd, sarebbero stati posseduti dai nazisti in una base segreta dell’Antartico
Era previsto che la missione avrebbe dovuto operare in Antartico per 18 mesi, invece inspiegabilmente ebbe termine solo dopo tre settimane, nel febbraio del 1947. Al suo ritorno dall’Antartico, l’ammiraglio Byrd, nel corso di una intervista, rilasciò una sorprendente dichiarazione all’agenzia di stampa International News Service sulla nave USS Mount Olimpus, che fu poi pubblicata il 5 marzo 1947 dal quotidiano cileno El Mercurio. In questa intervista Byrd dichiarava che gli Stati Uniti avrebbero dovuto rimanere in uno stato di “allerta continua” per “fronteggiare la possibilità di un attacco ostile che potrebbe provenire da entrambi i poli”. Non spiegò mai il significato di questa sua asserzione, ma era evidente che veniva messa in relazione a quanto la missione “High Jump” poteva aver trovato sul continente antartico. In ogni caso il segreto militare era stato invocato dal governo americano su tutto quanto poteva riguardare l’operazione “High Jump” e non si seppe mai più nulla delle eventuali scoperte fatte dagli americani in Antartide.
Intorno alla missione “High Jump” sono sorte in seguito voci sensazionalistiche e sono nate varie leggende che riportano come nel corso di questa spedizione l’ammiraglio Byrd fosse entrato nella presunta cavità interna della Terra e avesse incontrato gli antichi abitanti dell’Eden e i gerarchi nazisti da essi ospitati come rifugiati.
La raffigurazione nativa di un “Katchina”, una creatura sauroide.
La raffigurazione nativa di un “Katchina”, una creatura sauroide.
Addirittura risulterebbe che i nazisti gli mostrarono velivoli di tecnologia avanzatissima, i “Fliegender Scheiben”, apparecchi ad ala circolare descritti all’epoca come veri e propri “dischi volanti” simili a quello che Adamski dichiarò di aver fotografato negli anni ’50 nel deserto dell’Arizona.
Alla sua morte, all’Ammiraglio Byrd venne attribuito un diario segreto che lui stesso avrebbe completato il 24 dicembre 1956. Un documento che sarebbe stato rinvenuto dal capo archivista del “Polar Byrd Research Center” dell’università di COLUMBUS dell’Ohio.
In questo diario Byrd narrava che, mentre sorvolava con il suo aereo la distesa antartica, venne coinvolto in una sorta di “tempesta magnetica” simile a quelle ipotizzate per le navi scomparse del “Triangolo delle Bermude” e di essere entrato nella profonda cavità terrestre guidato da oggetti volanti a forma discoide che recavano le insegne della svastica nazista.
Ad acuire maggiormente le voci di segreti di stato e di complotti in atto per nascondere quanto era stato trovato nell’Antartide, nel 1949 accadde che il Segretario della Marina Americana Forrestal, fautore dell’operazione’High Jump, venne trovato morto a seguito di quello che allora venne ritenuto un suicidio inspiegabile e imputato ad un inaspettato collasso nervoso
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La portaerei “Philippine Sea” della missione “High Jump Operation”.
Una base segreta nell’Antartico? Nazisti o rettiliani?
Le vicende antartiche dei nazisti e dell’Ammiraglio Byrd riecheggiano ancora oggi a distanza di anni e prendono corpo nell’idea che in Antartide esista una base segreta di oggetti volanti non identificati.
In parte questa credenza prende spunto dalla base militare 211 realizzata dalla Germania nazista in Antartide che, oltre a costituire una base logistica per gli U-Boot, avrebbe dovuto anche ospitare le “V7”, i “Reichsflugscheiben”,velivoli ad ala circolare, l’arma segreta con cui il Führer avrebbe tentato di sovvertire all’ultimo l’esito della Seconda guerra mondiale.
La vicenda si lega alle voci riportate dagli ambienti nazisti secondo le quali i nazisti del Terzo Reich, durante le esplorazioni del ’39, avrebbero incontrato proprio sul continente antartico una razza aliena che già dimorava sul continente di ghiaccio e che usava aeromobili di forma discoidale che ispirarono i tecnici tedeschi per costruire la loro ultima arma segreta.
Un rapporto di scambio che non dovette durare molto, visto che i nazisti abbandonarono ben presto l’Antartide per realizzare altre basi in Argentina.
L’idea di una base subantartica di oggetti volanti a forma discoide ha comunque superato l’ipotesi di un’origine nazista e oggi esistono molte documentazioni che portano a considerare che invece l’Antartide potrebbe ospitare una base di creature aliene o almeno ritenute tali.
In questo caso si potrebbe parlare ancora una volta dei rettiliani che dall’origine dei tempi avrebbero condiviso l’antico Eden con la specie umana e che oggi dimorerebbero ancora insieme le profonde caverne subantartiche in confortevoli rifugi.
La loro tecnologia sarebbe molto più avanzata di quella del genere umano, che nei millenni ha dovuto subire una regressione culturale e scientifica causata, dopo l’abbandono dell’Eden, dal suo peregrinare sulla superficie della Terra alla ricerca di nuovi ambienti in cui sopravvivere.
Non mancano infatti gli avvistamenti dei cosiddetti UFO, gli “Unidentified Flying Objects”, che sarebbero stati visti più volte sorvolare il cielo dell’Antartide, oppure emergere dalle acque circostanti.
L’Ammiraglio Richard Byrd.
L’Ammiraglio Richard Byrd.
Ma non sono solo dichiarazioni di cultori dell’argomento o di occasionali testimoni. Nel gennaio 2011, uno dei primi comunicati emessi dall’organizzazione “WikiLeaks” di Julian Assange, nota per aver divulgato nell’anno precedente vari segreti di tutte le nazioni, riportò che nelle stanze del Cremlino moscovita circolava un rapporto preparato per il Presidente Medvedev dalla “Russian Space Forces” (VKS), 45th Division of Space Control.
WikiLeaks riportava la notizia di vari cablogrammi segreti degli Stati Uniti che dettagliavano come questi, dal 2004, stessero ingaggiando una vera e propria guerra contro degli oggetti volanti non identificati che sembravano avere la loro base sul continente antartico o in ogni caso nell’oceano australe che lo circondava.
In relazione a questo rapporto, gli USA stabilirono un livello di allerta militare il 10 giugno 2004 dopo che un considerevole gruppo di UFO, “emerso all’improvviso” dall’oceano australe si avvicinò a Guadalajara, in Messico, a 1600 chilometri dal confine americano. Senza tuttavia che accadesse altro, poiché gli UFO furono visti ritornare alla loro base nell’oceano circumpolare.
Secondo il rapporto presentato al Presidente Medvedev, il pericolo immediato era rappresentato dall’emersione improvvisa di queste grandi flotte di UFO, che provocavano onde enormi causate dalla loro uscita improvvisa da quella che veniva ritenuta essere la loro base sottomarina.
Il rapporto citava, in merito a questi eventi, il caso del Clelia II, una nave da crociera antartica con un centinaio di persone a bordo, che nel dicembre del 2009 avrebbe rischiato di affondare quando venne coinvolta dalle gigantesche onde prodotte dall’emersione improvvisa di oggetti non identificati che uscivano dalle acque dell’oceano circumpolare.
Per via dell’urto di un’onda alta quasi dieci metri, uno dei motori della nave venne messo fuori uso. In quell’occasione vennero anche interrotti temporaneamente i sistemi di comunicazione e l’elettricità di bordo.
A fronte di quanto WikiLeaks ha rivelato è inevitabile ricordare quanto ebbe a dichiarare l’ammiraglio Byrd al suo ritorno dall’Antartico con la missione militare “High Jump”, ovvero che gli Stati Uniti avrebbero dovuto rimanere “in uno stato di allerta continua” paventando una minaccia che poteva provenire da entrambi i poli.
Cosa si nasconde realmente sul continente antartico? E’ possibile che siano solo tutte coincidenze fortuite?
Julian Assange, dopo aver rivelato attraverso WikiLeaks il contenuto del cablogramma segreto degli USA, è stato arrestato. Un’altra coincidenza?
La portaerei “Philippine Sea” della missione “High Jump Operation”.
Uno dei sottomarini della “High Jump Operation” tra i ghiacci dell’Antartide
Il diario di bordo dell’ammiraglio Byrd
Dalle note del suo diario di bordo, della quarta spedizione polare, traggo alcune frasi dalle quali ci ha rivelato come egli abbia acquisita una coscienza straordinaria su tante realtà sia umane che planetarie, attraverso il suo “contatto” con quelle Civiltà Superiori.
Devo scrivere questo diario di nascosto e in assoluta segretezza. Riguarda il mio volo antartico del 19 Febbraio dell’anno 1947. Verrà un tempo in cui la razionalità degli uomini dovrà dissolversi nel nulla e si dovrà allora accettare l’ineluttabilità della Verità. Io non ho la libertà di diffondere la documentazione che segue, forse non vedrà mai la luce, ma devo comunque fare il mio dovere e riportarla qui con la speranza che un giorno tutti possano leggerla, in un mondo in cui l’egoismo e l’avidità di certi uomini non potranno più sopprimere la Verità“.
…”Distese di ghiaccio e neve sotto di noi, notate delle colorazioni giallognole con disegni lineari. Alterata la crociera per un migliore esame di queste configurazioni colorate, notate anche colorazioni violacee e rossastre“.
…”Sia la bussola magnetica che la girobussola cominciano a ruotare e ad oscillare, non ci è possibile mantenere la nostra rotta con la strumentazione. Rileviamo la direzione con la bussola solare, tutto sembra ancora a posto. I controlli sembrano lenti nel rispondere e nel funzionare, ma non c’è indicazione di congelamento“.
…”29 minuti di volo trascorsi dal primo avvistamento dei monti, non si tratta di un’allucinazione. È una piccola catena di montagne che non avevamo mai visto prima“.
…”Oltre le montagne vi è ciò che sembra essere una vallata con un piccolo fiume o ruscello che scorre verso la parte centrale. Non dovrebbe esserci nessuna valle verde qua sotto! C’è qualcosa di decisamente strano e anormale qui! Dovremmo sorvolare solo ghiaccio e neve! Sulla sinistra ci sono grandi foreste sui fianchi dei monti. I nostri strumenti di navigazione girano ancora come impazziti“.
…”Altero l’altitudine a 1400 piedi ed eseguo una sterra virata completa a sinistra per esaminare meglio la valle sottostante. È verde con muschio ed erba molto fitta. La luce qui sembra diversa. Non riesco più a vedere il Sole. Facciamo un altro giro a sinistra e avvistiamo ciò che sembra essere un qualche tipo di grosso animale. Assomiglia ad un elefante! NO!!! Sembra essere un mammuth! È incredibile! Eppure è così! Scendiamo a quota 1000 piedi ed uso un binocolo per esaminare meglio l’animale. È confermato, si tratta di un animale simile al mammuth“.
…”Incontriamo altre colline verdi. L’indicatore della temperatura esterna riporta 24 gradi centigradi. Ora proseguiamo sulla nostra rotta. Gli strumenti di bordo sembrano normali adesso. Sono perplesso circa le loro reazioni. Tento di contattare il campo base. La radio non funziona“.
…”Il paesaggio circostante sembra livellato e normale. Avanti a noi avvistiamo ciò che sembra essere una città!!! È impossibile! L’aereo sembra leggero e stranamente galleggiante. I controlli si rifiutano di rispondere! Mio Dio!! Alla nostra destra e alla nostra sinistra ci sono apparecchi di uno strano tipo. Si avvicinano e qualcosa irradia da essi. Ora sono abbastanza vicini per vedere i loro stemmi. E’ uno strano simbolo. Dove siamo? Cosa è successo? Ancora una volta tiro decisamente i comandi. Non rispondono!!! Siamo tenuti saldamente da una sorta di invisibile morsa d’acciaio“.
…”La nostra radio gracchia e giunge una voce che parla in inglese con accento che sembra decisamente nordico o tedesco! Il messaggio è: – Benvenuto nel nostro territorio, Ammiraglio. Vi faremo atterrare esattamente fra sette minuti. Rilassatevi, Ammiraglio, siete in buone mani. – Mi rendo conto che i motori del nostro aereo sono spenti. L’apparecchio è sotto uno strano controllo ed ora vira da sé“.
…”Riceviamo un altro messaggio radio. Stiamo per cominciare la procedura di atterraggio, ed in breve l’aereo vibra leggermente cominciando a scendere come sorretto da un enorme, invisibile ascensore“.
…”Alcuni uomini si stanno avvicinando a piedi all’aereo. Sono alti ed hanno i capelli biondi. In lontananza c’è una grande città scintillante, vibrante di tinte dei colori dell’arcobaleno. Non so cosa succederà ora, ma non vedo traccia di armi su coloro che si avvicinano. Sento ora una voce che mi ordina, chiamandomi per nome, di aprire il portellone. Eseguo“.
antartica6-11Dopo questi appunti, tratti dal “diario di bordo”, l’Ammiraglio annota cosa successe:
…”Da questo punto in poi scrivo gli eventi che seguono richiamandoli alla memoria. Ciò rasenta l’immaginazione e sembrerebbe una pazzia se non fosse accaduto davvero. Il tecnico ed io fummo prelevati dall’aereo ed accolti in modo cordiale. Fummo poi imbarcati su un piccolo mezzo di trasporto simile ad una piattaforma ma senza ruote! Ci condusse verso la città scintillante con estrema celerità. Mentre ci avvicinammo, la città sembrava fatta di cristallo. Giungemmo in poco tempo in un grande edificio, di un genere che non avevo mai visto prima. Sembrava essere uscito dai disegni di Frank Lloyd Wright, o forse più precisamente da una scena di Buck Regers!
Ci venne offerta un tipo di bevanda calda che sapeva di qualcosa che non avevo mai assaporato prima. Era deliziosa. Dopo circa 10 minuti, due dei nostri mirabili ospiti vennero nel nostro alloggio invitandomi a seguirli. Non avevo altra scelta che obbedire. Lasciai il mio tecnico radio e camminammo per un po’ fino ad entrare in ciò che sembrava essere un ascensore. Scendemmo per alcuni istanti, l’ascensore si fermò e la porta scivolò in alto silenziosamente! Procedemmo poi per un lungo corridoio illuminato da una luce rosa che sembrava emanare dalle pareti stesse! Uno degli esseri fece segno di fermarci davanti ad una grande porta. Sopra di essa c’era una scritta che non ero in grado di leggere. La grande porta scorse senza rumore e fui invitato ad entrare. Uno degli ospiti disse: – Non abbiate paura, Ammiraglio, state per avere un colloquio con il Maestro -. Entrai ed i miei occhi si adeguarono lentamente alla meravigliosa colorazione che sembrava riempire completamente la stanza. Allora cominciai a vedere quello che mi circondava. Ciò che mostrò ai miei occhi era la vista più stupenda di tutta la mia vita. In effetti era troppo magnifica per poter essere descritta. Era deliziosa. Non credo che esistano termini umani in grado di descriverla in ogni dettaglio con giustizia. I miei pensieri furono interrotti dolcemente da una voce calda e melodiosa: “Le do il benvenuto nel nostro territorio, Ammiraglio”. Vidi un uomo dai lineamenti delicati e con i segni dell’età sul suo viso. Era seduto ad un grande tavolo. Mi invitò a sedermi su una delle sedie. Dopo che fui seduto, unì le punte delle sue dita e sorrise. Parlò di nuovo dolcemente e disse quanto segue: – L’abbiamo lasciata entrare qui perché lei è di nobile carattere e ben conosciuto nel mondo di superficie, Ammiraglio. – Mondo di superficie! Quasi rimasi senza fiato!
“Si – ribattè il Maestro con un sorriso – lei si trova nel territorio degli Ariani, il Mondo sommerso della Terra. Non ritarderemo a lungo la sua missione, e sarete scortati indietro sulla superficie e un poco oltre senza pericolo. Ma ora, Ammiraglio, le dirò il motivo della sua convocazione qui. Il nostro interessamento cominciò esattamente subito dopo l’esplosione delle prime bombe atomiche da parte della vostra razza, su Hiroshima e Nagasaki, in Giappone. Fu in quel momento inquietante che spedimmo sul vostro mondo di superficie i nostri mezzi volanti.
I Flugelrads, per investigare su ciò che la vostra razza aveva fatto. Questa è ovviamente storia passata, Ammiraglio, ma mi permetta di proseguire. Vede, noi non abbiamo mai interferito prima d’ora nelle guerre e nella barbarie della vostra razza, ma ora dobbiamo farlo in quanto voi avete imparato a manipolare un tipo di energia, quella atomica, che non è affatto per l’uomo. I nostri emissari hanno già consegnato dei messaggi alle potenze del vostro mondo, e tuttavia esse non se ne curano. Ora voi siete stato scelto per essere testimone qui che il nostro mondo esiste. Vede, la nostra cultura e la nostra scienza sono avanti di migliaia di anni rispetto alle vostre, Ammiraglio”. Lo interruppi: “Ma tutto ciò che cosa ha a che fare con me, Signore!”. Gli occhi del Maestro sembrarono penetrare in modo profondo nella mia mente, e dopo avermi studiato per un po’ rispose: “La vostra razza ha raggiunto il punto del non ritorno, perché ci sono alcuni tra voi che distruggerebbero il vostro intero mondo piuttosto che rinunciare al potere così come lo conoscono…”.
Annuii e il Maestro continuò: “Dal 1945 in poi abbiamo tentato di entrare in contatto con la vostra razza, ma i nostri sforzi sono stati accolti con ostilità: fu fatto fuoco contro i nostri flugelrads. Si, furono persino inseguiti con cattiveria e animosità dai vostri aerei da combattimento. Così ora, figlio mio, le dico che c’è una grande tempesta all’orizzonte per il vostro mondo, una furia nera che non si esaurirà per diversi anni. Non ci sarà difesa nelle vostre armi, non ci sarà sicurezza nella vostra scienza. Imperverserà fino a quando ogni fiore della vostra cultura sarà stato calpestato e tutte le cose umane saranno disperse nel caos. La recente guerra è stata soltanto un preludio a quanto deve ancora avvenire alla vostra razza. Noi qui possiamo vederlo più chiaramente ad ogni ora… crede che mi sbagli?”. “No – risposi – è già successo una volta nel passato; giunsero gli anni oscuri e durarono per cinquecento anni”. “Si, figliolo mio – replicò il Maestro – gli anni oscuri che giungeranno ora, per la vostra razza, copriranno la Terra come una coltre, ma credo che qualcuno tra voi sopravviverà alla tempesta, oltre questo non so! Noi vediamo in un futuro lontano riemergere, dalle rovine della vostra razza, un mondo nuovo, in cerca dei suoi leggendari tesori perduti, ed essi saranno qui, figlio mio, al sicuro in nostro possesso. Quando giungerà il momento ci faremo nuovamente avanti per aiutare la vostra cultura e la vostra razza a vivere.
Forse per allora avrete appreso la futilità della guerra e della sua lotta… e dopo quel momento, una parte della vostra cultura e scienza vi saranno restituite così che la vostra razza possa ricominciare. Lei, figlio mio, deve tornare nel Mondo di Superficie con questo messaggio…”.
Con queste parole conclusive il nostro incontro sembrava giungere al termine. Per un attimo mi sembrò di vivere un sogno… eppure sapevo che quella era la realtà, e per qualche strana ragione mi inchinai lievemente, non so se per rispetto od umiltà. Improvvisamente mi resi conto che i due fantastici ospiti che mi avevano condotto qui erano di nuovo al mio fianco. “Da questa parte, Ammiraglio”, mi indicò uno di Loro. Mi girai ancora una volta prima di uscire e guardai il Maestro. Un dolce sorriso era impresso nel suo anziano viso delicato. “Addio, figliolo mio”, mi disse, e fece un gesto soave con la sua esile mano, un gesto di pace ed il nostro incontro ebbe definitivamente termine. Uscimmo velocemente dalla stanza del Maestro attraverso la grande porta ed entrammo ancora una volta nell’ascensore. La porta si abbassò silenziosamente e ci muovemmo subito verso l’alto.
Uno dei miei ospiti parlò di nuovo: “Ora dobbiamo affrettarci, Ammiraglio, in quanto il Maestro non desidera ritardare oltre il vostro programma previsto e dovete ritornare dalla vostra razza con il suo messaggio”. Non dissi nulla, tutto ciò era quasi inconcepibile, e una volta ancora i miei pensieri si interruppero non appena ci fermammo. Entrai nella stanza e fui di nuovo con il mio tecnico radio. Aveva un’impressione ansiosa sul suo volto. Avvicinandomi dissi: “È tutto a posto, Howie, è tutto a posto”. I due esseri ci fecero segno verso il mezzo in attesa, salimmo e presto giungemmo al nostro aereo. I motori erano al minimo, e ci imbarcammo immediatamente. L’atmosfera era ora carica di una certa aria di urgenza. Dopo che il portellone fu chiuso, l’aereo fu immediatamente trasportato in alto da quella forza invisibile fino a quando raggiungemmo i 2700 piedi. Due dei mezzi aerei erano ai nostri fianchi ad una certa distanza facendoci planare lungo la via del ritorno. Devo sottolineare che l’indicatore di velocità non riportava nulla, nonostante ci stessimo muovendo molto rapidamente.
…Ricevemmo un messaggio radio: “Ora vi lasciamo, Ammiraglio, i vostri controlli sono liberi. Wiedersehen!!!”. Guardammo per un istante i flugelrads fino a quando non scomparvero nel cielo blu pallido. L’aereo sembrò improvvisamente catturato da una corrente ascensionale. Ne riprendemmo immediatamente il controllo. Non parlammo per un po’, ognuno di noi era immerso nei propri pensieri.
…Sorvoliamo nuovamente distese di ghiaccio e neve, a circa 27 minuti dal campo base. Inviamo un messaggio radio, ci rispondono. Riportiamo condizioni normali… normali. Dal campo base esprimono sollievo per aver nuovamente stabilito il contatto.
…Atterriamo dolcemente al campo base. Ho una missione da compiere.
…11 Marzo 1947. Ho appena avuto un incontro di Stato Maggiore al Pentagono. Ho riportato interamente la mia scoperta ed il messaggio del Maestro. È stato tutto doverosamente registrato. Il Presidente ne è stato messo al corrente. Vengo trattenuto per diverse ore ( 6 ore e 39 minuti per l’esattezza). Sono accuratamente interrogato dalle Top Security Forces e da una équipe medica. È un travaglio!!! Vengo posto sotto stretto controllo attraverso i mezzi di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti d’America. Mi viene rammentato che sono un militare e che quindi devo obbedire agli ordini.
…Ultima annotazione: 30 Dicembre 1956. Questi ultimi anni trascorsi dal 1947 ad oggi non sono stati buoni… Ecco dunque la mia ultima annotazione in questo diario singolare. Concludendo, devo affermare che ho doverosamente mantenuto segreto questo argomento, come ordinatomi, durante tutti questi anni. Ho fatto questo contro ogni mio principio di integrità morale. Ora sento avvicinarsi la grande notte e questo segreto non morirà con me, ma, come ogni verità, trionferà. Questa è la sola speranza per il genere umano. Ho visto la verità ed essa ha rinvigorito il mio spirito donandomi la libertà! Ho fatto il mio dovere nei riguardi del mostruoso complesso industriale militare. Ora la lunga notte comincia ad avvicinarsi, ma ci sarà un epilogo. Come la lunga notte dell’Antartico termina, così il sole brillante della verità sorgerà di nuovo, e coloro che appartengono alle tenebre periranno alla sua luce…
Perché io ho visto “quella Terra oltre il Polo, quel Centro del Grande Ignoto“.
Fonte tratta dal sito .
fonte: https://wwwblogdicristian.blogspot.it

The Clinton Killary Family

Vi presento Bill
Clinton nacque come Williams Jefferson Blythe III a Hope, in Arkansas e crebbe a Hot Springs. Prima della sua nascita, colui che viene ritenuto il padre ufficiale morì in un incidente stradale e sua madre sposò un tizio di nome Roger Clinton, il cui cognome sarebbe stato adottato da "Will il Viscido" all'età di 14 anni. Sembra che i documenti relativi siano andati persi, così come accadde a quelli di Adolf Hitler, forse anch'egli della stirpe dei Rothschild. 

Secondo alcune voci Clinton sarebbe addirittura figlio di Winthorp Rockefeller, un governatore dell'Arkansas e certamente egli ha goduto del supporto della 'macchina manipolatrice' guidata da quella famiglia. David Rockefeller si incontrò con Bill Clinton a Winrock a metà degli anni '80, la tenuta fatta costruire da Winthorp Rockefeller. Tra le principali famiglie di Illuminati è uso comune far nascere bambini per poi farli allevare da un'altra famiglia sotto un altro nome. Altrimenti se ogni presidente o primo ministro fosse un Rothschild o un Rockefeller, difficilmente il complotto potrebbe essere tenuto nascosto, quindi in tal modo è possibile aggirare l'ostacolo. Questo significa che in realtà molti di loro non sono identificabili di primo acchito tramite la genealogia. Ciò che per loro conta non è il nome, ma la stirpe.

Grazie alla sua appartenenza alla stirpe (33°della Massoneria, Ordine DeMolay, Skull & Bones, Trilateral Commission, Bilderberg Group, Consiglio per le Relazioni Estere, Borsa di studio Rhodes), Bill Clinton ebbe un precoce supporto non solo politico. Divenne governatore dell'Arkansas a soli 32 anni e a 46 il terzo più giovane presidente nella storia degli Usa. L'Arkansas è un centro molto importante per le operazioni degli Illuminati, non a caso il Rito Scozzese della Massoneria americana comprende numerosi adepti in quella zona ed è proprio da questa organizzazione che sarebbe nato il Ku Klux Klan. 


L'emblema del KKK è simile alla Croce Maltese, la stessa utilizzata dai Cavalieri di Malta e dai Cavalieri del Cerchio d'Oro, che giocarono un ruolo di primaria importanza nella manipolazione della guerra civile americana a opera dei Rothschild. Il Ku Klux Klan è praticamente il vecchio ordine dei Cavalieri del Cerchio d'Oro sotto un altro nome, controllato dalla medesima forza.

Il padre adottivo di Bill Clinton fu Parson Wo Vaught, iniziato del 32° del Rito Scozzese. Clinton è membro di parecchie società segrete, tra cui l'Ordine di DeMolay (controllato dai massoni e noto anche come DeMolay International) che sostiene di essere fedele al leader e martire dei Cavalieri Templari Jacques de Molay, che venne arrestato e in seguito arso vivo in Francia durante l'epurazione dei Templari agli inizi del XIV secolo.




Corruzione stupefacente
Durante gli anni trascorsi in Arkansas all'insegna della più sbalorditiva corruzione, Clinton ebbe il sostegno della moglie Hillary, socia dello Studio Legale Rose di Little Rock. Si erano incontrati mentre entrambi studiavano legge (sic!) alla Yale e il loro finto matrimonio si sarebbe rivelato di estrema utilità per entrambi nella loro ingorda ricerca del potere. Quando divenne governatore dell'Arkansas, Bill Clinton si trovava al centro di una complessa rete di traffici di droga, riciclaggio di denaro e corruzione. L'Arkansas Development Finance Authority di Bill Clinton riciclava denaro sporco proveniente dal traffico di droga e questo ente (ADFA) di facciata gli serviva anche per concedere prestiti ai suoi amici affaristi, che a loro volta avrebbero sostenuto le spese per la sua elezione.

C'erano cento milioni di dollari in cocaina che ogni mese andavano e venivano dalla pista di atterraggio di Mena, in Arkansas, ma dove li mettevano tutti quei soldi? Li giravano a diverse banche in giro per il mondo, prima da una banca della Florida, poi della Georgia, a seguire alla Citicorp di New York, fino a spedirli oltreoceano. Al centro di questa operazione c'era l'amico più intimo di Clinton, Dan Lasater, successivamente incarcerato per reati connessi alla cocaina. Lasater si serviva della droga per agganciare le ragazze e costringerle a concedere favori sessuali. L'ufficiale di polizia Doc Delaughter che rivelò informazioni dettagliate sul caso Lasater, subì vessazioni da parte del suo dipartimento di polizia durante le indagini e ciò accadde a causa della connessione tra la polizia di stato e l'ufficio del Governatore Clinton. Lasater trascorse meno di un anno in una prigione di minima sicurezza per i suoi reati connessi alla droga, e quando venne rilasciato Clinton gli concesse totale perdono! 



Le leggi approvate dal Gov. Clinton aiutarono la Tyson Foods a diventare la più grande multinazionale dello stato. Il proprietario, Don Tyson, ricevette 10 milioni di dollari dalla ADFA e non ripagò mai neppure un centesimo. Ma in cambio sborsò 700 mila dollari per la campagna elettorale di Clinton. Il tenente Doc Delaughter disse di avere su Tyson prove sufficienti da poter avviare un'indagine su un possibile racket per la distribuzione della droga. Questa corruzione a più livelli e tutti connessi tra loro, era davvero sbalorditiva!

Il primo prestito concesso dalla ADFA era destinato alla Park-O-Meter il cui segretario-tesoriere era Webb Hubbell (dello studio legale Rose). Indovinate chi aveva verificato, valutato e accettato la richiesta? Webb Hubbell e Hillary Clinton! La Park-O-Meter invece di produrre parchimetri, costruiva compartimenti 'retrofit' per ogive di aerei, che venivano poi inviati all'aeroporto di Mena. Le ogive servivano per contrabbandare gli stupefacenti, sia rispedendoli al paese di origine che immettendoli sul mercato americano. 

Dopo essere stato eletto alla Casa Bianca nel 1992, Bill Clinton nominò Webb Hubbell Procuratore Generale incaricato dagli Usa. Subito dopo, tuttavia, Hubbell tornò in Arkansas per dichiararsi colpevole di aver frodato alcuni clienti dello studio legale Rose di Hillary Clinton, per un ammontare di mezzo milione di dollari.




Clinton e il traffico di droga
Una delle più vaste operazioni di narcotraffico d'America venne organizzata nel 1982 all'aeroporto di Mena e vide coinvolto Barry Seal, un pilota della DEA o Drug Enforcement Administration, un ente antidroga. Sì, avete letto bene. Gli Illuminati si servono della Neolingua per dare alle loro organizzazioni di facciata dei nomi che descrivono esattamente l'opposto di ciò che dovrebbero fare! La maggioranza della gente non sospetterà che un ente antidroga come la DEA possa gestire un traffico di stupefacenti, e l'idea è proprio questa. Alla Dea ci sono agenti onesti, così come nell'FBI, nella CIA e via dicendo, che però sono confinati ai loro compartimenti all'interno della piramide e non hanno nessun potere decisionale. Seal spostò il suo commercio illegale in Arkansas a causa degli alterchi che aveva avuto con le autorità nel suo stato natale, la Louisiana. Guarda caso, in Arkansas non avrebbe avuto alterchi di nessun genere con Clinton!



Il 1983 fu l'anno più proficuo del contrabbando della cocaina. Vennero usati 4 aerei piazzati all'aeroporto di Mena: un paio di Cessna e un paio di Panther, acquistati unicamente per contrabbandare la cocaina. Questi aerei erano dotati di speciali portelli da carico illegali che potevano essere aperti in volo per sganciare la droga e i soldi su altri luoghi dell'Arkansas, stato di cui allora Clinton era governatore. Nei dieci anni in cui si svolse il traffico di droga di Mena, del quale nella zona erano tutti a conoscenza, non ci fu alcun procedimento giudiziario! Tuttavia, quando Clinton divenne presidente degli States annunciò per prima cosa, indovinate? "Una lotta alla droga!" - proprio come aveva fatto Bush Senior... Allo stesso tempo Clinton revocò il 'test antidroga' che veniva effettuato a caso sui membri dello staff della Casa Bianca (che ospitava e ospita moltissime persone dipendenti dalla cocaina, proprio come lui e sua moglie) ed eliminò 121 posti di lavoro dall'Office of National Drug Control. Clinton era anche coinvolto, insieme a Bush Senior e alla CIA, nel traffico di droga con il Nicaragua e i cartelli colombiani, con tanto di centri di addestramento per terroristi Contras a poche miglia a nord di Mena.

Barry Seal non venne mai incriminato per i suoi crimini di droga. Fu invece assassinato, perchè aveva iniziato a parlare apertamente di ciò che sapeva sul narcotraffico dei Contras e della connessione con i cartelli colombiani. Come fu possibile nascondere tutte queste cose per i Clinton e i Bush, e farla franca senza dover nemmeno affrontare un'indagine penale?

Visto il coinvolgimento dei Clinton e dei Bush nei narcotraffici della CIA, vale la pena ricordare che Mohamed Atta, il capo dei dirottatori dell'11/9 (ovviamente secondo la versione ufficiale dei fatti), gestiva il traffico di droga per conto della CIA attraverso la scuola di volo dell'aeroporto di Venice, in Florida, lo stato di cui era governatore Jeb Bush! Dati i legami strettissimi coi i traffici di droga della CIA, non è assolutamente possibile che i Bush e i Clinton non fossero al corrente di ciò che stava accadendo a Venice e del coinvolgimento di Atta. 




Avete tenuto il conto dei cadaveri. Hillary & Bill?
Gli anni dei Clinton sono imbrattati di omicidi e morti sospette sia in Arkansas che a Washington. Il 23 agosto 1987 due ragazzi, Kevin Ives e il suo amico Don Henry, uscirono a fare una passeggiata nei pressi dell'aeroporto di Mena. In seguito vennero ritrovati morti sulle rotaie di una linea ferroviaria. Il medico esaminatore di stato, Fahmy Malak, un uomo nominato dai Clinton, dichiarò che le morti erano state accidentali. I genitori dei due ragazzi dissentirono e chiesero una seconda perizia, richiesta che venne accolta con resistenza da parte di tutte le autorità. Tramite una ordinanza del tribunale ottennero il permesso di richiedere dei campioni e tutto ciò che era in possesso del laboratorio criminale perchè lo si potesse riesaminare, ma Malak impedì che il materiale venisse consegnato. Alla fine venne dimostrato che, prima che i due corpi fossero messi sulle rotaie, Don Henry era stato accoltellato alla schiena e la testa di Kevin Ives era stata schiacciata. Malak continuò a sostenere che si era trattato di un incidente, dicendo che i due ragazzi si erano addormentati sulle rotaie. 



Sei persone che parlarono alla polizia dell'omicidio dei due ragazzi furono uccise a loro volta. Keith McKaskie sapeva cosa lo aspettava. Salutò la sua famiglia ed i suoi amici nel 1988 e qualche giorno più tardi venne assassinato. L'anno seguente, Jeff Rhodes, un giovane di Benton, in Arkansas, telefonò al padre e gli disse di doversi allontanare dalla città perchè sapeva troppo riguardo alla morte dei due ragazzi e di McKaskie. Due settimane dopo venne ritrovato morto, ucciso da un'arma da fuoco. Keith Coney stava fuggendo con la sua moto per salvarsi la vita, quando andò a schiantarsi contro un camion; Gregory Collins venne freddato con un colpo d'arma da fuoco; Richard Winters e Jordan Ketelson furono entrambi uccisi con un fucile da caccia.

Il capo della Drug Task Force della contea di Saline, che aveva scoperto le prove del coinvolgimento del dipartimento di polizia dell'Arkansas nel contrabbando di droga e nell'occultamento di elementi nell'omicidio dei due ragazzi, fu costretto a nascondersi. Tutto questo accadeva mentre il futuro presidente Clinton era governatore dell'Arkansas. Viste le innumerevoli prove, svolgere indagini sui Clinton o rivolgere accuse nei loro confronti, sembrerebbe un'occupazione davvero pericolosa.

Danni Casolaro, un giornalista investigativo che stava conducendo una indagine sui Clinton, venne ritrovato morto in un hotel della West Virginia. Paul Wilcher, un avvocato di Washington, stava indagando sui Clinton e avrebbe dovuto incontrare l'ex procuratore legale di Danny Casolaro. Wilcher venne ritrovato morto nel bagno del suo appartamento, mentre era ancora seduto sul water.

Il pubblico ministero Charles Black aveva chiesto al Governatore Clinton i fondi necessari a proseguire le indagini sul narcotraffico di Mena. I soldi non arrivarono mai, ma in compenso la madre di Black venne brutalmente assassinata. La polizia disse naturalmente che tra le due cose non c'era alcun collegamento. Ed Willey, manager della commissione finanziaria per la campagna elettorale di Clinton, morì a causa delle ferite provocate da un'arma da fuoco. Verdetto: "suicidio".



Kathy Ferguson, moglie di Danny, poliziotto dell'Arkansas e guardia del corpo di Clinton, riferì di un cospicuo numero di "incidenti" sessuali in cui era coinvolto Clinton, e disse che suo marito aveva portato una dipendente statale di nome Paula Jones nella stanza d'albergo di Clinton, dove costui si sarebbe calato i pantaloni e le avrebbe fatto delle proposte. Kathy Ferguson venne trovata morta con una pistola in mano. Verdetto: "suicidio". Suo marito Danny affermò che quanto aveva detto Kathy non era vero, quando evidentemente lo era, e Clinton patteggiò la questione in tribunale con Paula Jones. 

Il procuratore Gary Johnson era vicino di casa di Jennifer Flowers, una delle donne con cui Clinton negò di avere avuto una relazione sessuale. Sulla porta d'ingresso di casa sua Johnson aveva una telecamera di sicurezza che catturò l'immagine di Clinton mentre entrava nell'appartamento della Flowers con una sua chiave personale. Johnson registrò la sequenza su una videocassetta, con cui avrebbe potuto provare che Clinton aveva mentito, ma venne aggredito in casa sua e riportò terribili lesioni. I delinquenti rubarono la videocassetta con le immagini di Clinton. 

Joe Parnell Walker, investigatore della Resolution Trust Corporation sollecitò un'indagine sul fallimento della Madison Guaranty Savings and Loans Company, una società collegata ai Clinton e la vicenda sarebbe diventata nota come l'"Affare Watergate". Walker cadde dal balcone di un appartamento di Arlington, in Virginia. Verdetto: "suicidio". 

Victor Raider II fu co-direttore della campagna presidenziale di Clinton, ma venne eliminato. Raider e suo figlio Montgomery morirono nello schianto del loro piccolo aereo. Herschel Friday era membro del comitato di Raider e un pilota esperto. Morì nell'esplosione del suo aeroplano. Era una giornata limpida quando il dentista Ronald Rogers si recò con il suo aereo a un incontro per parlare di Clinton con un giornalista; prima ancora di arrivare, l'aereo andò a schiantarsi. 

Luther Parks di Little Rock aveva avviato una ricerca sulle attività sessuali dei Clinton, i quali gli dovevano 81mila dollari per essersi occupato del servizio di vigilanza durante la campagna presidenziale; sua moglie disse che Parks aveva minacciato di rivelare le informazioni di cui era in possesso, a meno che non venisse pagato. Gli spararono. Il figlio di Parks, Gary, disse che suo padre conosceva nomi, date e luoghi - tutto ciò che riguardava le relazioni dei Clinton e di essere a conoscenza del fatto che entrambi facessero uso di droga. Poco prima che suo padre venisse ucciso, i fili del telefono di casa furono tagliati, il sistema di allarme disattivato e i files sui Clinton rubati. 

In Arkansas non viene effettuata alcuna autopsia sul corpo di una persona giudicata suicida, anche se le prove indicano che si è trattato di omicidio. Questa legge venne introdotta da Bill Clinton in una delle sue ultime azioni da governatore. E come si colloca Hillary Clinton in uno scenario del genere? Certamente ebbe un ruolo centrale in tutto ciò che faceva il marito, perfetta sostenitrice e persino istigatrice degli eventi.




L'uomo che sapeva troppo
La morte più pubblicizzata tra quelle connesse a Bill & Hillary Clinton fu quella di Vincent Foster, socio dirigente dello Studio Legale Rose di Hillary e consigliere alla Casa Bianca quando Bill diventò presidente. La sua morte per "suicidio" avvenne durante le indagini legate all'affare Whitewater. I Clinton dissero che il loro investimento nella Madison Savings and Loans Company si era rivelato una perdita. Secondo altri si trattò invece di un imbroglio per sottrarre denaro federale, il fatto indiscutibile è che costò ai contribuenti 60 milioni di dollari. 

Robert Fiske venne nominato "pubblico accusatore" speciale per condurre le indagini sul Whitewater, e quella stessa settimana lo Studio Legale Rose cominciò a stracciare tutti i documenti. Uno degli addetti alla "stracciatura", Jeremy Hedges, disse che c'erano le iniziali di Foster ovunque, dai file in carta di manilla, alla scatola che li conteneva e persino sulla carta intestata dello studio legale Rose. Quella medesima settimana c'era stato un altro "falò" all'interno dell'edificio della Worthen Bank in cui erano andati distrutti casualmente i doc relativi alle indagini sul Whitewater! 

Vincent Foster venne trovato morto il 20 luglio 1993, qualcuno gli aveva sparato. Ufficialmente il suo corpo fu rinvenuto nel Fort Marcy Park, vicino alla George Washington Parkway, sulla riva ovest del fiume Potomac. Naturalmente il verdetto fu "suicidio" e venne emesso prima che fosse eseguita un'autopsia o una perizia balistica! In realtà Foster venne ritrovato nella sua auto e non all'interno del parco e il testimone che per primo trovò il corpo insistette nel dire che vicino al cadavere non c'era nessuna pistola, a dispetto della versione ufficiale che mentiva sostenendo che Foster l'avesse ancora in mano. Come sempre accade in questi falsi suicidi, la prova di fondamentale importanza sparì, compresa la memoria della segreteria telefonica di Foster, che era stata cancellata.

Nel marzo del 1994, quando le congetture sull'accaduto non si erano ancora esaurite, la Casa Bianca mise in circolazione una fotografia del corpo di Foster sul luogo del ritrovamento che avrebbe dovuto confermare la tesi del suicidio. La pistola si trovava nella sua mano destra, ma Foster era mancino. La foto mostra il corpo circondato da foglie di colore marrone, ma la morte era avvenuta d'estate, e i reporter che eravano arrivati quasi subito dopo il fatto dissero che sul terreno in quel momento non c'erano foglie. La Casa Bianca, inoltre, ammise (dopo cinque mesi dalla morte di Foster) che quattro membri dello staff di Clinton avevano passato al setaccio l'ufficio di Foster la notte stessa in cui egli morì. Dissero che la perquisizione era stata fatta per motivi di "sicurezza nazionale". No, per la sicurezza dei Clinton! Nonostante tutto ciò che era accaduto, nel 1996 Clinton venne rieletto.  




Serial Killary Clinton for President 
All'epoca del traffico di droga, della corruzione e degli omicidi, Hillary Clinton ha sempre rappresentato la forza e il potere a sostegno di Bill, come ha messo in evidenza Barbara Olson, consulente investigativa per una commissione del Congresso che svolse indagini su Clinton. Nel suo libro Hell to Pay ella descrive che "scandalo dopo scandalo, tutte le strade portano a Hillary". La Olson ha così descritto gli spregevoli metodi con cui Hillary Rodham Clinton controllava gli eventi alla Casa Bianca:

"Hillary non è semplicemente aiutante e complice in questa operazione segreta della polizia. Ne è invece principale istigatrice e organizzatrice. Nella vita politica dei Clinton è stata lei a sperimentare per prima l'utilizzo dei detective privati. E' stata lei ad assumere e tenersi buoni i professionisti del 'marcio' e gli artisti della diffamazione. Hillary Clinton cerca niente di meno che una carica che funga da piattaforma dalla quale esercitare il vero potere e una vera leadership mondiale".

Hillary Clinton sarà molto sollevata al pensiero che Barbara Olson non sia più in circolazione per smascherarla durante la sua campagna elettorale. Sembra che la Olson fosse fra i passeggeri del volo 77, l'aereo che l'11/9 avrebbe colpito il Pentagono...


[Nota: Questo è solo un aperitivo sulla storia della famiglia Clinton, ma ci sarebbe molto altro ancora da raccontare sulle macabre attività e atrocità da loro ordinate e commesse. Alcuni resoconti si possono trovare nel libro Trance-Formation of America della sopravvissuta Cathy O'Brien, vittima MKUltra ex-Modello Presidenziale, una schiava dalla mente controllata abilitata ad operare con i personaggi alienati ai vertici della Casa Bianca]   


Tratto dai libri: Cospirazione Globale e Inferno da Pagare
Vedi anche: HILLARY CLINTON: UNA PSICOPATICA A CAPO DELLA PSICOGUERRA

fonte: https://freeondarevolution.blogspot.it

17/11/16

Pasolini Pier Paolo...





di Gianni Lannes

Il più grande e sublime poeta del XX secolo fu assassinato in Italia, la notte fra l’1 e il 2 novembre dell’anno di grazia 1975. La verità giudiziaria su questo omicidio su commissione, fatto passare dalle autorità tricolori per una “bravata”, non è ancora emersa dopo tanti anni. Eugenio Cefis, il vero capo della P2 è passato incolume a miglior vita, senza che la magistratura abbia avuto il coraggio di sfiorarlo, quale mandante occulto di questo delitto. L'eretico Pasolini nel belpaese fu perseguitato, soprattutto dalla magistratura.

Il 14 novembre del 1974, un anno prima di essere ammazzato, Pasolini aveva scritto quello che chiamò il “romanzo delle stragi”, pubblicato dal Corriere della Sera con il titolo “Che cos’è questo golpe?”.

«… Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembra regnare l’arbitrarietà, la follia e il mistero…».

Pasolini corsaro non scriveva solo contro il potere, ma anche contro e per coloro che, all’opposizione del potere, sono il futuro potere. Il corsaro non è forse all’opposizione dell’opposizione? E’ uno status difficile, perché non è uno status; bensì un movimento continuo, permanente della critica. E’ doloroso. Il dolore, inutile in sé, è utile se fa nascere conoscenza.

Nel realizzare l’inchiesta sui “bambini a perdere” mi sono imbattuto in situazioni denunciate invano dall'ex magistrato Carlo Palermo all’autorità giudiziaria; tragiche vicende nelle quali numerosi minori erano stati abusati, seviziati ed assassinati, in particolari ville dell’Italia settentrionale, specie sul lago di Como, ma non solo. Ciò mi ha fatto venire in mente, un film particolare di Pasolini, ossia “Salò o le 120 giornate di Sodoma”. Proprio nel 1975, ignoti avevano sottratto al regista le pizze originali del film.
Le ultimissime parole pubbliche di Pasolini furono pronunciate il primo novembre 1975, e sono di cogente attualità. Puoi uccidere un uomo ma le sue idee vivranno per sempre:  

«Voi siete i grandi conservatori di questo ordine orrendo basato sull’idea di possedere e sull’idea di distruggere».

riferimenti:

https://www.youtube.com/watch?v=LFgmN7O0i30 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=pasolini 

https://www.youtube.com/watch?v=9k1Kv4XKE00

fonte: https://sulatestagiannilannes.blogspot.it