31/10/17

Piazzale Loreto, sacrificio rituale: morte del nuovo Cesare

Piazzale Loreto: macelleria messicana o rito esoterico? Giorgio Galli, eminente politologo italiano, propende per la seconda ipotesi. Per questo firma il breve saggio pubblicato in appendice nel volume “Mussolini e gli Illuminati”, nel quale Enrico Montermini, giovane ricercatore indipendente, rivisita l’intera parabola del Duce, “da piazza San Sepolcro al rito sacrificale di piazzale Loreto”. L’autore mette in luce il legame occulto tra il fascismo, la massoneria italiana e gli ambienti della super massoneria finanziaria anglosassone. Una lettura raggelante, quella della fine del dittatore interpretata in chiave esoterica: Mussolini ucciso sul Lago di Como e quindi “battezzato”, da morto, in uno strano rito di purificazione, per poi essere tradotto a Milano, fotografato cadavere con in pugno uno scettro (come l’Imperatore dei tarocchi) e infine appeso a testa in giù, per richiamare un altro degli “arcani”, l’Appeso, simbolo del potere capovolto. Tutto questo a piazzale Loreto, cioè «non a caso, nella piazza milanese dedicata alla Madonna», visto che – nella folle visione dei registi del macabro spettacolo – proprio «nel grembo della beata vergine» doveva “nascere”, simbolicamente, il nuovo Cristo. Un secondo avvento del messia, «propiziato dalla caduta del nuovo Giulio Cesare».
Delirio? Eppure coincide alla lettera con la cronologia di quei drammatici giorni. Montermini sostiene che l’atroce scempio di piazzale Loreto parrebbe la diligente attuazione della “profezia” pronunciata nel 1908 dall’esoterista inglese Annie Besant, Mussolinileader della Società Teosofica fondata da Helena Petrovna Blavatsky. La Besant parla per la prima volta di un nuovo periodo, il passaggio dall’Età dei Pesci all’Età dell’Acquario, segnata dal ritorno di Cristo sulla Terra, preceduto però dalla reincarnazione di Giulio Cesare, che dovrà regnare e poi cadere. Ma che c’entra Mussolini con le visioni di certo esoterismo? C’entra eccome, assicura Montermini, che si incarica di indagare cercando «l’altra faccia della storia, quella che si nasconde dietro gli avvenimenti narrati nei libri». Basta verificare chi favorì la nascita ufficiale del fascismo, il 23 marzo 1919 in piazza San Sepolcro a Milano: «Intorno a Mussolini troviamo sempre personaggi legati al substrato del mondo esoterico: massoneria e altri ordini iniziatici ancora più segreti e potenti, e naturalmente molto meno conosciuti, come la paramassoneria finanziaria con i suoi circoli elitari». La tesi: «Mussolini fu selezionato, fu aiutato ad arrivare al potere». Lo dimostrano «forze politiche ed esoteriche, presenti a piazza San Sepolcro nel momento in cui fu fondato il fascismo».
Secondo Montermini, documenti alla mano, Mussolini ricevette una vera e propria investitura dal mondo delle società segrete, da parte di un personaggio in apparenza folkoristico, Regina Teruzzi, che in realtà «era la medium di un gruppo di potentissimi e autorevolissimi cultori della tradizione romana, l’aristocrazia nera dedita alla tradizione pagana». Personaggi di spicco: il duca Giovanni Antonio Colonna Di Cesarò, noto cultore della teosofia e dell’antroposofia (che poi diventerà ministro delle Poste del governo Mussolini) e don Leone Caetani, anche lui appartenente a una delle più antiche e potenti famiglie dell’aristocrazia nera romana, il cui fratello – Celaso Caetani – diventerà ambasciatore d’Italia a Washington subito dopo la Marcia su Roma (una nomina irrituale, di provenienza non diplomatica, che suscitò scandalo alla Farnesina). Questi personaggi «invitarono la Teruzzi nel “dies natalis” del fascismo per dare a Mussolini la loro investitura». Lei, la medium, «gli Jósef Leopold Toeplitzprofetizzò che sarebbe diventato “console d’Italia”», cioè autocrate. Investitura “profetica” che avvenne a Palazzo Castani, in piazza San Sepolcro, «sede notoria della massoneria milanese».
La sala per il ricevimento, aggiunge Montermini, fu messa a disposizione da Cesare Goldman, «israelita, altissimo dignitario della massoneria italiana». Nella regia dell’operazione c’era anche il maggiore sponsor del fascismo “antemarcia”, cioè la Banca Commerciale Italiana, massonica, allora diretta da Jósef Leopold Toeplitz, «seguace dell’eresia “franchista”, una setta ereticale ebraica che aveva mischiato l’antico sapere cabalistico ebraico con i riti orgiastici delle religioni gnostiche del mondo antico». Tra i fondatori del fascismo, in quella occasione, «troviamo un lungo elenco di personaggi associati alla massoneria». Lo stesso gran maestro del Grande Oriente d’Italia, Domizio Torrigiani, «dice che una centuria di massoni milanesi fu tra i fondatori dei Fasci di Combattimento». Mussolini – deduce Montermini – fu accuratamente selezionato dalle società segrete «per rimettere in piedi l’Italia», piegata dagli scioperi insurrezionali del “biennio rosso”, con le fabbriche di armi occupate dagli operai.
Il futuro Duce «era perfettamente consapevole di quei piani». La cosa non sorprende: «Già all’indomani della Prima Guerra Mondiale era molto vicino alla massoneria». Per un certo periodo «andò d’amore e d’accordo con le logge, e questo spiega l’aiuto che la massoneria ha dato al successo della Marcia su Roma, soprattutto in termini di desistenza, da parte degli apparati repressivi dello Stato». Fino al 1922, continua lo storico, Mussolini ebbe stretti rapporti con Torrigiani, il leader del Goi. E alla vigilia della Marcia su Roma iniziò a intrattenere rapporti (durati fino al 1925) anche con Raoul Palermi, il “venerabile” della Gran Loggia d’Italia, la massoneria “scozzese” di Piazza del Gesù. «Non a caso Mussolini era circondato da massoni, basta guardare le foto della Marcia su Roma, i cui “quadrumviri” sono tutti affiliati alla massoneria: Italo Balbo, Michele Bianchi, Emilio De Bono e Cesare Maria De Vecchi». Montermini esibisce un’altra foto storica, quella della stretta di mano tra il capo del fascismo e il sovrano, Vittorio Emanuele III, all’indomani della marcia. Un momento solenne, con la frase Vittorio Emanuele III e Mussolinipassata alla storia («Sire, vi offro l’Italia di Vittorio Veneto») suggellata da una stretta di mano particolare, “massonica”. Il Savoia era massone? Sì, secondo documenti dell’intelligence Usa: era il numero uno della Gran Loggia, al di sopra di Palermi. «E nel libro – rivela Montermini – dimostro che era massone lo stesso Mussolini», anche se poi, nel 1925, il dittatore non esiterà a mettere fuorilegge le società segrete.
Nel volume, Montermini cita le testimonianze di Cesare Rossi (segretario del Duce, affiliato alla Gran Loggia d’Italia) e Michele Terzaghi (deputato del Pnf, alto dignitario della Gran Loggia): entrambi confermano che Mussolini ricevette “in punta di spada” la consacrazione al 33esimo grado del “rito scozzese antico e accettato”. Terzaghi testimonia che Palermi consegnò a Mussolini il brevetto massonico del 33esimo grado “ad honorem” e gli esibì la Dichiarazione di Principi contenuta nel Manuale massonico degli Apprendisti, su cui Mussolini appose di suo pugno le parole “Visto e approvato”. «Firmò un impegno scritto con la massoneria». Glielo ricorderà lo stesso Palermi molti anni dopo, nel 1934, in una lettera autografa – rintracciata da Montermini – in cui il “sovrano gran maestro” della Gran Loggia d’Italia rinfresca la memoria al Duce, rammentandogli come “onorò” quella dichiarazione massonica «il 12 novembre 1922, all’HotelRaoul Palermi Savoia». Quel documento, scrive Palermi a Mussolini, «fu riprodotto nei libri di Piazza del Gesù». Aggiunge il gran maestro, sempre rivolto al dittatore: «Il prezioso originale fa ora parte di un museo di quegli americani fedeli, ai quali ci rivolgemmo all’indomani della trionfante Marcia su Roma. Ricordate?».
Quella lettera, secondo Montermini, certifica in modo evidente l’affiliazione di Mussolini nella massoneria, da cui poi prese le distanze sacrificando la libera muratoria «sull’altare dei Patti Lateranensi», privilegiando il rapporto con l’altro super-potere italiano, il Vaticano. Ma anche la soppressione formale delle comunioni massoniche «rientrava in un disegno più vasto, di cui Mussolini era al corrente: azzerare la massoneria italiana per poi rifondarla, in ossequio al progetto anglosassone di “nuovo ordine mondiale”». Secondo il ricercatore, «Mussolini firmò la sua condanna a morte quando si rifiutò (sulla base probabilmente degli impegni presi con Churchill il 15 gennaio 1927 a Roma) di adempiere alla sua parte dell’accordo, cioè permettere alla massoneria di ricostituirsi e riprendere a operare, rifondata su più Filippo Naldisolide basi spirituali. Ma c’erano anche stringenti ragioni finanziarie: per esempio, i tentativi dell’Agip di mettere le mani sul pozzi di petrolio iracheni di Mosul». Forse non è casuale neppure la scelta della “forca” di piazzale Loreto: un distributore di carburante della Standard Oil, poi Esso, compagnia fondata da John Davison Rockefeller.
Gli storici sottolineano il primo Mussolini, antimassonico: da direttore dell’“Avanti” fu il regista del congresso che, nel 1914, dichiarò incompatibile l’appartenenza alla massoneria con la militanza nel partito socialista. Ma la vera storia del Duce è oscillante e contraddittoria, obietta Montermini: appena un anno dopo quel congresso, quando Mussolini ruppe con la direzione del Psi e venne cacciato dal partito (politicamente era un uomo finito) a salvarlo, letteralmente, fu il massone Filippo Naldi, «altissimo dignitario di Piazza del Gesù», che mise in piedi il “Popolo d’Italia” affidandone la direzione a Mussolini. Dopo l’ascesa al potere (e il successivo scaricamento della massoneria, che l’aveva aiutato nella Marcia su Roma), il Duce subì diversi attentati «di matrice esoterica», tra cui quello di una donna irlandese, Violet Gibson, che il 7 aprile 1926 gli sparò, ferendolo al naso. «Il Mussolini ferito da Violet Gibsongesto di una pazza», si disse, ma Montermini non concorda: la Gibson aveva conosciuto Colonna Di Cesarò (il promotore di piazza San Sepolcro) durante una riunione della Società Teosofica a Monaco di Baviera. E tentò di uccidere Mussolini «poche ore dopo la morte di Giovanni Amendola, massone e teosofo». I mandanti? «A Londra», sospetta Montermini.
Sul fascismo, sostiene lo storico, premevano gli antesignani del New World Order (la finanza“illuminata” di Wall Street) ma anche «il progetto del paganesimo guerriero indoeuropeo e il Movimento Sinarchico d’Impero, francese», ispirato al parigino Joseph Alexandre Saint-Yves, marchese d’Alveydre, teorico della “sinarchia”: il governo oligarchico delle élite visto quasi come una forma di religione. «Quelli che nel libro chiamo “gli Illuminati” esercitavano fortissime pressioni su Mussolini, ma erano divisi al loro interno sulla spartizione del potere». Poi però un accordo lo trovarono, perlomeno sulla fine del Duce italiano: «A inchiodare Roosevelt e Churchill è una intercettazione dei servizi segreti tedeschi», racconta Montermini. Il presidente americano e il premier britannico «stabilirono nel 1943 che Mussolini doveva essere ucciso». Per la cronaca: «Roosevelt era un 32esimo Il libro di Monterminigrado del rito scozzese e Churchill un 33esimo grado, come il successore di Roosevelt, Harry Truman, presidente degli Stati Uniti quando Mussolini venne ucciso».
La morte del dittatore, catturato a Dongo il 27 aprile 1945, e avvenuta l’indomani nel pomeriggio a Giulino di Mezzegra, secondo la storiografia ufficiale, per Montermini sarebbe avvenuta in circostanze controverse e non del tutto chiarite. In particolare, racconta il ricercatore, la popolazione locale rimase turbata dallo strano “rito” cui sarebbe stato sottoposto il cadavere del dittatore: spogliato e lavato a una fontana, «come una sorta di rito battesimale di purificazione». Qualcosa di anomalo, al punto da «spingere gli abitanti della zona a far benedire quei luoghi, poi, dai parroci». Montermini parla di «modalità esoteriche della fine di Mussolini, trascurate dagli storici forse perché privi degli strumenti per penetrare quel linguaggio allegorico e simbolico». L’autore sostiene che la scena dell’esecuzione sia stata alterata, e il cadavere «spostato dal luogo del delitto al cancello di Villa Belmonte», prima di raggiungere Milano il 29 aprile. Il corpo di Mussolini, insieme a quello di Claretta Petacci e dei 16 “gerarchi” fucilati, fu condotto a piazzale Loreto: il luogo dove, il 10 agosto 1944, erano stati giustiziati 15 partigiani, i cui corpi erano stati dileggiati e lasciati esposti al sole per l’intera giornata, impedendo ai familiari di raccoglierne i resti.
Secondo Montermini, però, la scelta di piazzale Loreto può avere anche un’altra spiegazione, lugubremente simbolica: la preparazione del “nuovo avvento di Cristo”. Fra le tante immagini, scattate e filmate dai “combat filmakers” della Quinta Armata americana agli ordini del Moral Operations Branch dell’Oss (futura Cia), ce n’è una che mostra il corpo di Mussolini ricomposto, con nella mano destra «qualcosa di simile a uno scettro», proprio come l’Imperatore nei tarocchi. «E’ una foto stra-pubblicata ma con l’inquadratura ristretta sui volti di Mussolini e della Petacci, escludendo lo scettro». Per Montermini quella messinscena «è il secondo atto della cerimonia: la consacrazione». Cosa si voleva consacrare? «Mussolini è consacrato come il nuovo Giulio Cesare di cui parlava la Besant nel 1909, nella conferenza “Il secondo ritorno di Cristo sulla Terra”». In altre parole «un Giulio Cesare esoterico, in previsione di propiziare il ritorno di Cristo sulla Terra. E dove altro poteva Il corpo di Mussolini con lo scettro, accanto alla Petaccireincarnarsi, Gesù Cristo, se non nel grembo della vergine Maria, ossia – a livello metaforico, sempre – al centro di piazzale Loreto, la piazza dedicata alla Madonna di Loreto?».
Non è finita: «Terza e ultima fase del rituale, Mussolini viene appeso a testa in giù», come appunto l’Appeso dei tarocchi. La cosa ha «un duplice significato: il sacrificio (ecco quindi l’atto sacrificale per propiziare qualcosa) e l’iniziato, cioè colui che si fa ricettacolo passivo di forze cosmiche, e questo può avvenire soltanto in una fase successiva alla consacrazione esoterica di Mussolini quale novello Giulio Cesare». Per Montermini, si tratterebbe di un dramma simbolico in tre atti – battesimo, consacrazione “romana” e capovolgimento – che suggerisce l’identità dei mandanti, cioè gli alti vertici delle società segrete, gli Illuminati del tempo e la massoneria angloamericana. Fantasie? Non proprio. «Giorgio Galli si è misurato con le tesi del mio libro, arrivando alla mia stessa conclusione: i fatti di piazzale Loreto, così come raccontati nei libri di storia per 70 anni, sono da riscrivere», ribadisce Montermini. «La mia intuizione la si può analizzare e discutere, ma non liquidare: non si può più fare finta di niente». Aggiunge il ricercatore: «Tendiamo a dare spiegazioni sempre razionali della storia, ma la storia la fanno gli esseri umani, con le loro convinzioni Enrico Monterminianche religiose. Io non credo in questo tipo di attività occulte – precisa l’autore – ma dal punto di vista storico non possiamo negare il fatto che esistano persone che credono in queste cose, e spesso queste persone sono ai vertici della società».
Politica, burocrazia, forze armate: «Non è indifferente sapere che tutte queste persone, che occupano posizioni di potere, credono in una dottrina esoterica che rappresenta il mondo in un certo modo, e che vuole dare un certo indirizzo anche spirituale all’attività quotidiana degli affiliati», sottolinea Montermini. «Ma non c’è solo la massoneria, c’è anche la massoneria deviata, quella dei contro-iniziati, i gruppi esoterici che si ispirano alla massoneria come tipo di organizzazione ma portano avanti un pensiero, una filosofia, una dottrina esoterica diversa, in tutto o in parte, da quella massonica». Lo sappiamo: «Ci sono maestri spirituali che hanno tra i loro adepti personaggi potentissimi, in grado di condizionare la politica degli Stati e quindi la vita di milioni di persone. E dal punto di vista storico, far finta che questa cosa non esista è una mistificazione», concude Montermini. «Si presuppone che i fatti abbiano sempre una consequenzalità logica, negando quindi la presenza dell’irrazionale all’interno della storia: una visione “magica” del mondo che è stata insegnata all’interno dei circoli esoterici, magici, alchemici». Se i grandi poteri non potevano non essere con Mussolini, al momento della sua prodigiosa ascesa, forse non c’è da stupirsi troppo se poi qualcuno sostiene che la sua caduta sia stata davvero “celebrata” come un terribile sacrificio rituale.
(Il libro: Enrico Montermini, “Mussolini e gli Illuminati. Da piazza San Sepolcro al rito sacrificale di piazzale Loreto”, Edizioni Sì, 214 pagine, 16 euro. In appendice, nel volume, uno studio di Giorgio Galli, “Piazzale Loreto: macelleria messicana o rito esoterico?”. Molte dichiarazioni di Montermini, in merito al contenuto del libro, sono rintracciabili in filmati su YouTube come “Da piazza San Sepolcro al rito sacrificale di piazzale Loreto” e “Mussolini e gli Illuminati”).

fonte: http://www.libreidee.org/

sacrifici umani. Testimonianze di sopravvissuti




Nota. Quello che leggerete è probabilmente la cosa più atroce che abbiate letto in vita vostra e che mai leggerete.


Nessun film o romanzo dell'orrore aveva mai neanche immaginato una cosa del genere, perché se un romanzo o un film veicolassero la verità, il romanziere o il regista verrebbero uccisi.

In Italia scompaiono circa 2000 minori l'anno, di cui quasi la metà non verrà mai ritrovata.

La maggior parte scompare senza che nessuno se ne occupi, nel silenzio più totale dei media.

A questa cifra dobbiamo aggiungere quella relativa a bambini Rom, e a extracomunitari senza permessi di soggiorno.

Si calcola in circa 100.000 l'anno i bambini che scompaiono nel nulla nel mondo.

Questo è il racconto della fine che fanno alcuni di loro.

Questo è quello che si potrebbe scoprire, se la denuncia di Paolo Ferraro dovesse proseguire.

Le persone che hanno inoltrato questa denuncia non sono state uccise o internate, unicamente per il nome di altissimo livello dell'avvocato che ha presentato la denuncia.



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22 novembre 1999


Al Procuratore della Repubblica di XXXX
Al Procuratore della Repubblica di XXXX
Al Procuratore della Repubblica di XXXX
Al Procuratore della Repubblica di XXXX



Oggetto. Esposto riguardante fatti ripetuti di violenze fisiche e psichiche nei confronti di bambini, organizzazione di riti satanici, di messe nere, di riesumazioni di cadaveri, di sacrifici umani, di esperimenti di controllo della mente.



Il presente esposto viene presentato dal dottor XXXX


Quanto si espone costituisce sintesi di circostanze emerse nel corso del trattamento medico di tre pazienti seguite per anni a causa e in ragione di alcuni gravi disturbi di carattere psichiatrico.

I fatti emersi nel corso di questi trattamenti hanno consentito la ricostruzione di alcuni episodi di estrema gravità, i quali, se da una parte risultano aver determinato gli stati patologici delle pazienti, dall’altra presentano evidenti aspetti di rilevanza penale.

Le pazienti, oggi intenzionate a denunciare i fatti, hanno, a tal scopo, liberato il proprio medico curante dal segreto professionale, mosse dallo scopo di consentire la individuazione degli eventuali responsabili di illeciti penali e di far conoscere le situazioni e i fatti da esse vissuti, normalmente non divulgati per la delicatezza, la scabrosità, la generica avversione verso gli argomenti trattati, che riguardano violenze sessuali nei confronti di bambini, riti satanici, messe nere, riesumazioni di cadaveri, sacrifici umani, esperimenti di controllo della mente.

Tracce di tali episodi non di rado compaiono nelle cronache nazionali e internazionali, anche se, il più delle volte, le notizie che si apprendono sono superficiali, prevalentemente di provenienza di adepti con esperienze limitate.

Per contro, di norma, rimangono nell’ombra le reali modalità di effettuazione di questi rituali, i quali spesso prevedono la utilizzazione di bambini e minorati psichici e fisici, che vengono sacrificati con atti di estrema cruenza. Rimangono parimenti sconosciuti i condizionamenti fisio-psichici (che vengono praticati regolarmente), le segregazioni e subornazioni di soggetti psicolabili, le efferatezze rituali, le sparizioni di individui (in particolare modo bambini), e, soprattutto, le responsabilità organizzative di tali atti, i quali presentano, nel corso del tempo, connotazioni di vere e proprie associazioni segrete protette da vincoli omertosi fondati sulla violenza e sulla compressione psichica delle volontà.

Nei casi esposti si è in presenza di una pluralità di soggetti, nati, cresciuti, vissuti in queste esperienze e da queste logorati, sotto il profilo fisico e psichico, al limite della umana tollerabilità.

Le denuncianti, uscite con estrema fatica dal tunnel di queste drammatiche esperienze (non solo personali ma familiari), intendono chiedere giustizia e verità sui fatti subiti, che hanno condizionato integralmente la propria vita.

I fatti esposti possono apparire talora inverosimili, naturalmente nei termini della comune conoscenza dei rituali descritti. Le stesse descrizioni delle denuncianti – in particolare quelle che riferiscono violenze subite nella più giovane età – possono presentare lacune e imprecisioni, causate dai naturali vuoti di memoria dell’età, dai propri stati psicologici, dalle inconsce rimozioni, le quali solo attraverso pazienti sedute di psicoterapia vengono colmate con drammatiche rievocazioni, “rivissuti”, ricordi, cui seguono ricerche di riscontri oggettivi.

Nella presenta denuncia vengono, comunque, esposti solo episodi che si ritengono clinicamente attendibili, oggetto di consolidati “rivissuti”, frutto di ricostruzioni eseguite nel corso di numerosi anni di trattamento medico.

I “segni” fisici e psichici lasciati talora sulle vittime, i riscontri eseguiti nella individuazione di persone e di luoghi (in particolare di quelli più recentemente identificati), la analogia con alcuni fatti verificatisi anche all’estero (in particolare in Belgio e negli Stati Uniti), impongono la richiesta di accurati accertamenti della magistratura.


I fatti particolari e personali che si denunciano riguardano l’esistenza di un insieme coordinato di abusi, di riti distruttivi, di metodologie di controllo della mente, persino di tentativi di produzione e di sperimentazione di soggetti controllati a fini operativi, il tutto nel quadro di attività svolte da organizzazioni o persone in vista del raggiungimento di maggiori poteri personali sopraffattori.

Le tre pazienti oggetto del presente esposto attualmente continuano le cure. Gradualmente la loro storia si va delineando con sempre maggior chiarezza e precisione, mentre la loro condizione fisica e psico-ambientale (benché con ovvie oscillazioni durante i periodi di nuovi “rivissuti”) continua a progredire verso una vita pienamente normale.

In America tali soggetti vengono definiti “sopravvissuti”, ancora vivi, cioè, malgrado il condizionamento loro imposto dai soggetti che le hanno soggiogate dai primi anni di vita e descrivono situazioni che, nei casi più “completi” (ovvero più compiutamente ricordati e ricostruiti), iniziano nella prima infanzia con maltrattamenti e talora incesti, proseguono con situazioni di abusi sessuali molto gravi, a cui seguono o si accompagnano riti satanici o di iniziazione, che infine talora sfociano in veri e propri esperimenti di controllo della mente. In questo contesto si ha anche notizia di “impianti” (in parti del corpo) di strumenti miniaturizzati riconducibili ad esperimenti di controllo della mente.

Tutto ciò avviene secondo una logica rigorosa e secondo un filone principale inverso per gravità soggettiva: si riscontrano, cioè, dapprima maltrattamenti e incesti, poi abusi multipli, quindi riti satanici, ed infine il tentativo di utilizzo di persone con l’impiego strumentazioni tecniche e di sperimentazioni mediche e/o chirurgiche fino al vero e proprio addestramento militare per chi viene fatto accedere a questo stadio.

Esaminando casi analoghi riguardanti individui americani, canadesi, inglesi, svedesi, ecc. emergono situazioni sovrapponibili almeno in alcuni punti salienti.

Talora il “sistema” appena descritto – ideato da tale psichiatra Morton Prince – parrebbe abbia raggiunto l’obbiettivo di produrre in alcuni soggetti frammentazione dell’identità individuale, con creazione di vere e proprie “personalità” interscambievoli, per cui spesso non è dato conoscere con chi si stia interloquendo, e cioè se con la personalità “naturale” o con un suo “alias”.

La specifica letteratura elenca numerosissimi di questi casi: esperimenti medico-psicologici di “lavaggio del cervello”, di “programmazione” (secondo il programma Morton Prince, Greenbaum, Estabrook, ecc.), di “impianti”, e, talora, terribili esperienze di incesti, riti satanici cruenti, uso di persone come “cavie” medico-chirurgiche-militari.

Numerosi di questi “survivors” stranieri sono risultati in contatto o utilizzati da organizzazioni chiuse e razziste, del tipo Templari, Illuminati, Ku Klux Klan, logge massoniche ed altri. Anche per le attuali pazienti – come si dirà – esistono indicazioni di contatti con associazioni più o meno occulte.

Ciascun “sopravvissuto” ha comunque subito traumi, torture, condizionamenti, e visto scene che altri non hanno subito o visto.

In tutto questo c’è comunque una sostanziale uniformità, analoga a quella constatata nelle testimonianze dei sopravvissuti al lager nazisti (ad es. Mengele nel lager di Auschwitz): nei lager si cercava di usare le vittime come cavie e probabilmente molte sono state volutamente lasciate in vita per poter controllare in seguito l’esperimento stesso (per l’individuazione di malattie autoimmuni, di altre malattie del sangue, ecc.).

Nei fatti oggi esposti sono presenti analoghi casi di violenze di sperimentazioni fisio-psichiche (caratteristica – come si vedrà – è la distinzione degli adepti in “topi”, ovvero idioti, e “gatti”, ovvero soggiogati).

Nella esposizione che segue, per ragioni di naturale prudenza e in considerazione di una possibile divulgazione della presente denuncia, i nomi delle pazienti, delle persone e dei luoghi segnalati, sono indicati per esteso nelle note in calce al presente testo.








1. Caso L.B.


Le gemelle L.B. e P.B. abitano dell’est del B.

Nacquero a V. nel 1960.

Hanno una sorella maggiore di tre anni, F., anch’essa rimasta coinvolta nei fatti, ma ormai psicopatica e non recuperabile.

I loro genitori (come anche quelli della terza paziente, K.) vissero --- familiari estremamente contrastati, in situazioni limite di patologia --- ambientale, di malattia psichiatrica e alcolismo, di fatti criminosi.

In entrambe le famiglie il padre è deceduto quando le figlie erano ancora ragazzine, ufficialmente per cirrosi epatica, il padre delle gemelle; sui --- carcere, il padre di K..

In entrambe le famiglie, la madre (A.F. e M.R.B.) è attualmente ricoverata --- servizi psichiatrici.

L., dopo essersi sposata si trasferì a C., ove attualmente risiede con il marito, lavora come bidella in una scuola, e ha due figli: un bambino, nato l’11.12. --- , e una bambina, nata il 24.8.1997.


Fu comunque sua sorella P., dopo un anno circa di cura presso altro psichiatra per una patologia tra la depressione e una grave forma ossessiva, ad iniziare per prima l’attuale terapia (l’11 dicembre 1993).

Poi, con passaggi molto differenti per le due gemelle, con alcuni rivissuti analoghi, e con la certezza di aver partecipato anche a fatti differenti, i rivissuti di L. --- e precisi, poterono poco per volta far breccia nelle strutture allora spesso --- di P., mentre le “personalità multiple” di quest’ultima (con cambiamenti --- di pronuncia impressionanti) poterono venire ricondotte a situazioni --- pseudo-copiature di altre persone.


Una svolta importante nella loro terapia si ebbe nell’autunno del ’97, quando L. rivisse le atrocità commesse da un tedesco ex-nazista, H.W. nelle --- B.


Tra gli oggetti del padre (dopo la di lui morte) le sorelle hanno rinvenuto alcune fotografie di questi criminali rimontanti al 1964. In una di queste è rappresentato il citato H.W. (v. All. 1).


Il padre morì nel febbraio del 1989 di cirrosi epatica.

Fin dal giorno in cui L. nacque, lei e la gemella P. subirono violenze di tipo fisico e psicologico da parte della madre (già all’epoca ammalata, sia pur non in maniera palese all’esterno).

All’età di 32 anni, costei rimase nuovamente incinta.

Come risulta dalle rievocazioni delle due gemelle durante separate sedute di terapia, la madre abortì in casa aiutata da una vecchia signora, infermiera non diplomata, attualmente deceduta. Tale dott. G.G. (personaggio ricorrente in numerosi episodi) prescrisse i farmaci necessari per evitare una infezione e pretese “in pagamento” di poter abusare di L. (che all’epoca aveva due anni). Come rievocato in drammatici rivissuti, la bimba fu stuprata e “ricucita” dallo stesso dottore.

Dopo questi fatti, il padre iniziò a violentare le due gemelle (avevano circa 3 anni).


Da allora la madre iniziò a portarle di notte ad assistere a riti strani che si svolgevano al cimitero.

Venivano disseppelliti cadaveri. Ai bambini venivano fatte mangiare parti del corpo del defunto quali fegato, cervello. I bimbi venivano fatti entrare in loculi, poi chiusi con materiale (tipo cartongesso), da cui dovevano liberarsi. Essi venivano anche chiusi dentro le casse con i morti per un certo tempo (10-15 minuti).

Tali atti venivano definiti “prove di resistenza” e apparivano far parte di un progetto anche più vasto.

Questi riti satanici si protrassero per circa un anno con scadenza mensile (dai 3 ai 4 anni di vita delle gemelle).

Vi partecipavano oltre la madre, il parroco vicario del paese, un ex imprenditore tessile di nome F.M. e altre persone.

La signora anziana che aveva praticato l’aborto divenne “di famiglia”.


All’età di 4 anni le due gemelle vennero “concesse” anche a un importante imprenditore tessile della zona.

Gli incontri (anche con filmini) avvenivano in una villa (sita a P.), ove questo signore risiede tutt’oggi. La madre conduceva le gemelle fino a un certo punto della strada, poco frequentata dal traffico; arrivava quindi una grossa macchina con autista in divisa e cappello; le gemelle venivano bendate e portate a soddisfare i piaceri di questo signore.


Il padre continuò a violentare L. fino agli otto anni. Talora, quando era ubriaco, in piena notte, le portava a casa di un altro signore ove si trovavano altre 7 od 8 persone, sempre ubriache. Il padre e la madre gestivano un bar in paese e le persone sopracitate lo frequentavano; alcuni assistevano, altri praticavano violenze. Di questi uomini che assistevano ne sono rimasti in vita due.


Un giorno arrivò a casa un invito del seguente contenuto: “Portate i vostri bambini a trascorrere una settimana di divertimento sul lago di Como”. Arrivava da una associazione di industriali.

Tutta la famiglia si recò (allora e in qualche occasione successiva) in quella villa, oggi individuata.

Questi episodi avvennero nel 1964-1965.

Vi erano persone in divisa militare con stemma americano, nazisti con svastica, uomini politici e industriali che parlavano portoghese e spagnolo.

Va notato che, eseguite ricerche sulla storia della menzionata villa, sono stati rinvenuti riscontri alla utilizzazione “americana” e “ufficiale” della medesima (v. All. 2).

Sulla base dei comuni ricordi, quel primo invito dette luogo a un lungo festino con orge che durò circa una settimana.

Uno dei nazisti era quel certo H.W. di cui le gemelle hanno rinvenuto una foto.

Era presente anche il dott. G.G., all’epoca residente a M.

Vi parteciparono numerosi individui appartenente ad associazioni varie che dettero inizio a un programma di addestramento in cui ai bambini venne iniziato l’insegnamento ad eseguire “ordini”.

Erano presenti numerosissimi bambini (forse un centinaio), provenienti da varie parti d’Italia e dell’Europa dell’est, rumeni, zingari, tedeschi, anche portatori di lievi handicap.

Uno dei “giochi” che venne praticato fu “stana la volpe” o “nascondino”: durante il “gioco” alcuni dei bambini (oggetto di quelle ricerche) vennero anche uccisi con un colpo di pistola alla tempia.

Un altro “gioco” consisteva nell’andare a fare il bagno nelle sottostanti grotte sul lago in cui erano allevati coccodrilli. Alcuni bambini vennero mangiati.

Alla sera, dopo i “festeggiamenti”, i bimbi venivano condotti in un seminterrato con volte fatte a cupola su mattone.

Era un posto tetro che assomigliava ad una chiesa in stile romano, con calici, altari, bandiere e vecchi stemmi.

In questo posto L. ricorda di essere stata drogata e violentata ripetutamente da uomini e donne alcuni incappucciati di nero, altri di beige. Quelli incappucciati di nero avevano una croce rossa molto grande sul davanti del vestito. I bambini non predestinati a morire dovevano assistere ai sacrifici di quelli invece uccisi, i quali furono massacrati a colpi di scure, sventrati, svenati. Vennero estratti i loro organi interni. Il loro sangue, raccolto in coppe, fu bevuto. Vennero mangiati cuore, cervello, fegato (organi che in termini satanici danno forza e vitalità).

Il sopracitato dott. G.G. praticò aborti.

Una sera di uno di questi festini alcuni bambini (5-6) vennero rinchiusi in una camera con letti a baldacchino con drappeggi e tendaggi di colore viola. Erano tra loro L. e le sue sorelle.

L., in un momento di disperazione, diede fuoco alle tende. In breve tutto si infiammò. L’incendio si propagò per gran parte della villa. Intervennero elicotteri. Vi fu una gran confusione. La gente scappò.

L., dopo l’episodio dell’incendio da lei appiccato, ricorda di non essere stata più condotta nella villa.


Poco dopo questi fatti, L. e P. vissero analoghe esperienze a O.B. ove ritrovarono gli stessi personaggi già visti e conosciuti a Como.

Era un vecchio edificio adibito alle cure termali, abbandonato da anni, di proprietà della C. Fino a non molti anni addietro (anni ’80), costituiva noto ritrovo di soggetti dediti a riti satanici. Ora la struttura è pericolante e inagibile.

In questi luoghi avvenne quello che L. definisce genocidio e crimine verso l’umanità.

Arrivarono pullman e camion carichi di bambini soprattutto dalla Romania, in gran parte portatori di gravi handicap.

Vennero praticati riti satanici in cui furono massacrati numerosi bambini (sempre maschi), smembrati e sciolti nelle vasche (un tempo usate per le cure termali) nella soda caustica.

Altri bambini più piccoli vennero fatti mangiare dai pitoni.

Alla fine dei riti, le femmine che assistevano con i genitori dovevano ripulire il tutto. Si lavorava tutta la notte. Gli adulti (anche il padre di L.) tagliavano i corpi facendo uso anche di seghe circolari.

Tutto doveva sparire.

La madre di L. e P. in quel luogo era vestita da suora e si faceva chiamare suor Angelica.

In una occasione arrivarono cassoni carichi di ubriachi e barboni. Anche il padre delle sorelle e un loro zio vennero utilizzati per prelevarli di notte alla stazione di B.

Anch’essi, dopo essere stati sottoposti a sperimentazioni varie, fecero la stessa fine.

Molti dei cadaveri, non potendo essere smaltiti in breve tempo, vennero sepolti nelle vecchie cappelle di famiglia e nei giardini del cimitero di O., ove esiste ancora oggi il santuario della Madonna nera.


In quello stesso periodo, presso l’ospedale pubblico di B. e presso una locale clinica privata di B., vennero compiuti esperimenti sul corpo e sul cervello, con scosse elettriche, iniezioni, intubazioni e operazioni strane soprattutto su adulti.

Gli esperimenti venivano praticati da alcuni medici americani e tedeschi che insegnavano anche ai dottori del posto. Uno di questi era G.G., un altro B., ancora oggi neuropsichiatra infantile al consultorio di B.

Questi “esperti” stranieri vennero fatti venire tramite alcuni industriali di B.

Nella sede della associazione venivano portate a fare dei test attitudinali anche una decina di bambine per volta.

Sedute davanti a un tavolo ovale con grande schermo sul fondo, ognuna aveva un pulsante in mano e un casco in testa con fili elettrici collegati al casco e alle mani.

Iniziava la proiezione con filmati di cartoni oppure spot pubblicitari tipo “Ava come lava”, “tu non sei nero sei solo sporco”, “le stelle di Negroni sono tante … qualità”. La voce che usciva dal casco era tenue e dolce, ma con il velocizzarsi delle immagini essa si faceva sempre più tetra e metallica. I cartoni venivano interrotti con strane immagini, ad es.: una macchina rossa viaggiava a forte velocità; dal casco veniva impartito il comando di fermarla con il pulsante, a chi non lo faceva veniva data una lieve scossa elettrica. Poi sullo schermo appariva un grande occhio e la voce proveniente dal casco iniziava a impartire ordini; con tono freddo e una ripetuta frequenza la voce diceva: “Se fallimento ci sarà solo la morte porre fine al tuo problema potrà. I bambini non devono piangere, sporcano il silenzio. I bambini non devono nascere. Sesso non amore. Bambini kaputt. Il tempio del potere va venerato con il silenzio e la devozione. Assoluta è l’obbedienza che si deve al venerabile. Il venerabile vede tutto con il suo occhio che dall’alto controlla e legge dentro al tuo cervello, lui tutto può, lui tutto sa. Ogni pensiero traditore verrà punito con la morte. Il venerabile siede sopra a Dio e più di lui potere ha. Non pensare, guarda e segui il comando”.

Il progetto programmato dagli americani si chiamava “Gatto–Topo”.

I gatti erano destinati, tramite i vari addestramenti e lavaggi del cervello, a diventare esecutori, i topi erano coloro che dovevano morire.


L., essendo stata catalogata “idiota”, arrivò solo fino a un certo punto del programma, poi fu scartata e non vi ebbe più accesso.

Gli esperimenti a O.B. cessarono in seguito alla occasionale uccisione, durante le orge, di un capo nazista.

Su L. – a quanto dalla stessa rievocato – vennero ripetutamente inflitte scosse elettriche. Gli elettrodi partivano dalla testa ai piedi.

Un altro esperimento fu quello di infilarle aghi e un casco collegato a dei fili e ad una macchina che emetteva forti vibrazioni.

A O.B., per punizione, oltre a varie umiliazioni, venivano strappate le unghie dei piedi e infilati lunghi aghi che davano la scossa.


Successivamente a questi fatti ne seguirono, per qualche tempo, anche altri (sia pur di minore gravità) in occasione di colonie estive per bambini organizzate da B. Anche in questi casi (che ci si riserva di descrivere più compiutamente in prosieguo riguardando fatti verificatisi in altre località) si riscontrano analoghi episodi.








2. Caso P.B.


A differenza di L.B., la sorella gemella P. è rimasta coinvolta più a lungo nelle esperienze citate e con tappe successive.

Unica delle tre pazienti, le ha proseguite oltre i dieci anni alla clinica V. e alla sede della associazione.

Il suo addestramento è dunque continuato anche dopo i venti anni, con test di abilità sempre più rigorosi (e angosciosi), per consentire una sua utilizzazione attiva.

Solo nel periodo più recente essa ha manifestato la sua disponibilità a denunciare i fatti, pian piano riuscendo a rievocare episodi da lei vissuti in stato di dissociazione e condizionamento mentale, e, quindi, in altra personalità.

Determinanti sono stati i suoi ricordi (convergenti con quelli della sorella) nella parte in cui hanno recentemente consentito di ricostruire particolari significativi relativi ai “festini” organizzati nella villa di Como e di riconoscere la villa stessa.


L’edificio si identifica nella villa del B.

Fu in questi luoghi che lei e la sorella vennero condotte in diversi fine settimana negli anni 1964-1965.

Anche se lontani nel tempo, tali fatti risulteranno di estrema importanza perché susseguiti da altri ad essi ricollegati e da questi appare possibile tentare di ricostruire “l’organizzazione” di affiliati in qualche modo di certo tutt’ora operante.

L’edificio in questione viene descritto minutamente come una costruzione molto articolata con un grande parco. E’ raggiungibile solo con le barche. L’imbarco avveniva, allora, a O.

A quei festini parteciparono allora anche altre famiglie e numerosi personaggi che apparivano importanti (politici, militari, appartenenti al mondo dello spettacolo, ecc.), talora anche con compagnie femminili.

Si vestivano in costumi (tipo festa in maschera).

Compivano atti sessuali di gruppo utilizzando i bambini con cattiveria e torture.

Alcuni filmavano questi rapporti.

Nelle grotte sotto la villa venivano allevati alcuni coccodrilli e grossi serpenti, ai quali venivano dati in pasto i bambini morti.

A volte vi era un signore che appariva un santone. Aveva il compito di educare i bambini al coraggio obbligandoli a buttarsi in una vasca in cui vi era un coccodrillo. Era necessaria raggiungere i bordi per salvarsi.

I bambini venivano anche fatti combattere tra di loro e costretti a bere bevande fatte con foglie.

Anche qui venivano organizzati “giochi”. Uno di questi era quello del “coniglio”, scelto tra i bambini. Gli altri bambini ed essi stessi dovevano cercarlo nel grosso parco, ove si trovavano le trappole. Il designato veniva poi ammazzato, scuoiato e servito su un vassoio.


La sorella P. tentò il suicidio in seguito ad una crisi esistenziale (così definita dalla psichiatra) il 28 dicembre 1988.

Otto mesi dopo si suicidò una sua amica di nome I.M., strangolandosi nel letto nell’agosto del 1989.

La sorella maggiore di questa ragazza tentò più volte il suicidio e tentò anche di uccidere il figlio di pochi mesi.

Il 9 febbraio del 1994 si suicidò un’altra amica buttandosi da un ponte.

Entrambe queste ragazze erano state anch’esse vittime a O.B.








3. Caso K.


K. era nata a I. il 29 marzo 1969, terza di sei figli M., F., Mo., D.

Il padre, G., fu una specie di avventuriero, abusante sessuale delle figlie, piccolo truffatore, vincitore in una nota trasmissione televisiva, assassino dell’amante e suicida in carcere pochi giorni dopo l’arresto in flagrante.

La madre fu alcoolista, incendiaria (secondo un figlio tre volte), tranquillamente confessa (a proposito dell’incendio è stata molto precisa e quasi fiera del fatto): successivamente all’ultimo incendio è a carico dei servizi psichiatrici e tra un ricovero e l’altro vive in un altro alloggio.

K. subì le prime violenze in Sardegna.

Assieme al fratello S. fu, nel ’74, portata via dal collegio delle suore di C. Subì quindi varie vicissitudini, non sistematiche, a Torino.

Venne usata in messe nere (che sembrano riconducibili ai rituali della Loggia L.) tre volte nel marzo del 1980.


Il 24 dicembre 1991, K. Iniziò il trattamento di psicoterapia presentandosi con il cognome della famiglia adottiva.

Il motivo principale addotto come necessità di cura era un sintomo fisico: un sanguinamento vaginale considerato ingiustificato dal ginecologo: esso infatti cessò quando poco per volta si rivelò trattarsi di un “rivissuto” abusi sessuale da parte di una suora del collegio in S. (nel 1972 circa).

Fin dalle prime volte in cui veniva da sola (in seguito venne quasi sempre accompagnata dal suo partner di allora che fu di grandissimo aiuto) piuttosto che parlare disegnava e scriveva.

Il suo primo foglio (All. 3) rappresenta: due schizzi di facce, una di bambina senza lineamenti con i capelli a caschetto, l’altra di donna con le sole labbra e pettinata in modo particolare – un grande punto interrogativo, un fiorellino e parole scritte in stampatello grande – “viaggi, uscire, scappare, conoscere, rifugiarsi. Femminilità respinta, noia. Velo, mistero, buio, nascosto, ansia… voglio stare tranquilla”.

Per tutto il corso della cura, si è cercato di permetterle un orario senza limitazioni – affinché i rivissuti potessero essere raccolti contestualmente al loro emergere – consentendole di telefonare ogni volta che ne sentisse il bisogno (nel 1994 le telefonate furono 535).

Già nei disegni e scritti del ’92 comparvero anticipazioni su alcuni fatti che sarebbero stati approfonditi sei anni dopo: ad esempio raffigurazioni di “caschi” e di apparecchiature collegate al cervello.

Solo nel ’98, improvvisamente, durante una riunione di gruppo, l’aiuto reciproco intercorso tra L. e K., tra K. e P. di rivissuti analoghi ma ancora incerti, permise loro di migliorare nei ricordi relativi ai “caschi”, anche se in ordine a episodi avvenuti in tempi e luoghi diversi e con particolari significati ben differenti.

Il terzo e ultimo incendio appiccato dalla madre di K. avvenne il 6 gennaio del 1980, mentre nell’alloggio si trovava anche K.: questo episodio è sicuramente confermato.

K. presenta una vasta e profonda cicatrice – tipo ustione – nella regione glutea sinistra: il “rivissuto dell’incendio si sviluppò estesamente durante parecchie settimane (a partire dal 2 settembre 1992) con disegni molto precisi e con il riattivarsi dei sintomi fisici tipici degli ustionati (dimagrimento rapidissimo, irritazione della bocca, faringe, bronchi, esofago, tosse, ecc.): senza poter però trovare alcun riscontro di ricovero in qualsivoglia ospedale, laddove invece i disegni e le scritte annesse indicavano chiaramente una situazione di ricovero ospedaliero (compreso il particolare di una stanza con vasi di piante grasse sul davanzale).

In questo caso può constatarsi una differenza tra ricordi veri e “ricordi manipolati”: la cicatrice esiste ed è incontrovertibile; l’incendio è senza dubbio esistito – presente nelle concordi testimonianze e nel fatto che l’alloggio risulta ancora annerito anche vent’anni dopo – ; la sindrome da ustioni, da come è stata rivissuta è molto probabile che sia esistita, ma non è documentata.

Comunque i “ricordi veri” smentiscono quella che si è rivelata essere soltanto una specie di illazione pseudo-logica o un conglobamento di fatti diversi: se la “memoria vera” afferma cioè “non essere stata l’incendio la causa della cicatrice”, al di là di quanto parrebbe logico, ciò può rendere più attendibili altri ricordi rievocati attraverso rivissuti conclusivi, soggettivi e oggettivi, coordinanti tempi e situazioni.

Esiste ad esempio un disegno del ’92 (All. 3) in cui sullo stesso foglio si trova la prima delle rappresentazioni del “casco” vicino alla gamba ustionata affiancata ad un punto interrogativo: con un divario di sei anni, i “caschi”, l’addestramento, le basi NATO, gli esperimenti “spaziali” dei primi anni ’70 in Sardegna e probabilmente Francia meridionale si sono precisati nella memoria a partire soltanto dall’estate del ’98 e l’oscillazione dei rivissuti, per ora del tutto incerti con un unico dato: malessere immediato che fa rifuggire dal pensare a qualsiasi cosa riguardante la cicatrice.

In sostanza dall’esame coordinato dei rivissuti e delle ricostruzioni si dovrebbe concludere che detta cicatrice costituisca traccia fisica di un esperimento eseguito sulla paziente.


Nel periodo 1992-1994 la cura proseguì in modo intensivo: vennero alla memoria parecchi episodi molto traumatizzanti riguardanti la famiglia e in particolare una aggressione subita del tipo “arancia meccanica”.

Venne chiarita la crisi coniugale dei genitori, gli eccessi della madre culminati nell’incendio, il ricovero di costei in casa di cura, la crisi del padre con l’assassinio finale dell’amante…, il ricovero dei figli in una Comunità alloggio (“la Tenda”), le proposte di adozione, l’adozione definitiva nella famiglia di una delle assistenti della comunità, M. sposata a G. E infine, nel ’91, il trasferimento a casa di M.B. e l’inizio della terapia.

Dal punto di vista tecnico la cura non sarebbe stata possibile senza la presenza costante e l’abnegazione di M.B. Ad esempio nella vacanze del ’94 una grave crisi suicidiaria (per precipitazione da una scogliera) venne da lui sventata. La gestione delle peggiori crisi (da lui chiamate “teatrini”) fu controllato introducendo la presenza del medico attraverso un telefono a viva-voce. A lui fu possibile affidare l’uso – saltuario ed efficacissimo all’occorrenza – di tranquillizzanti (lorazepam, sufficiente in dosi molto basse); tale farmaco agisce infatti come una relativa anestesia che può aiutare a meglio sopportare le riattivate sofferenze.

Con l’aiuto di M.B. i ricordi poterono dunque essere trasmessi anche indipendentemente dalle sedute e dalle telefonate volontarie di K. (vedi ad es. una delle giaculatorie delle messe nere trascritte durante il rivissuto di K.).

Rilevante è un episodio emerso il 30 settembre 1992, data in cui K. riempì un foglio di scritte (All. 3). In esso era scritto in stampatello: “Prima della comunità o dopo? In via Servais! Durante il fatidico week end passato con mia madre?” – il week end dell’incendio – e scontornato: “Nervoso mal di pancia” “buio” e ancora in piccolo: “buio, buio, buio”. Soprattutto lo riempie completamente di una parola in corsivo con scrittura non sua: “C., C., C…”; in fondo al foglio, sempre in un corsivo e una volta sola, “G.”.

Dopo gravissime e prolungate crisi con spunti anche furiosamente aggressivi, il 29 dicembre 1994, ore 22,40 in una seduta a tempo indeterminato K. descrisse la sua partecipazione alle messe nere.

Da allora molti dei capitoli accennati e incompiuti si chiarirono.

In via C. abitava R.C. un piccolo pregiudicato amico di G.. Dopo l’incendio e il ricovero della madre, K. era stata data in affidamento alla maestra C. (assieme a G.L., il sabato, R. prelevava K. dall’affidataria, la conduceva a casa sua in via C. (dove abitava ed abita tuttora), la violentava in più modi (K. non aveva ancora 11 anni) ed infine la accompagnava – almeno per tre settimane di seguito – in una villa sulla collina ove avvenivano messe nere; per poi restituirla la domenica alla maestra affidataria.

La crisi di violenza e disperazione di K. con le aggressioni mirate contro M. appartenevano al rivissuto di “via C.”, e M. fungeva da transfert di R.


Dopo questo episodio si susseguirono crisi violentissime di malessere e terrore. Scene di terrore insopportabile segnalarono riconoscimenti. Episodi già comparsi di improvviso piombare in una condizione catatonica – cioè di apparente “sonno” ma al contrario seduta dritta e rigida (e con molta sofferenza soggettiva) – divennero molto più frequenti e tipici allorquando ci si stava avvicinando ad un particolare importante (ad es. in una perlustrazione con M. per cercare “la Villa” cadde in questo stato passando vicino ad un edificio in apparenza qualsiasi: sulla base di un controllo eseguito con la guida telefonica ci si accorse che si trattava di un immobile molto noto).

Piccole dosi di “Lorazepam” riuscirono a far svoltare i “teatrini”, talora carichi di violenza e di opposizione, in pianto e in un incremento dei rivissuti.

K. si rivelò decisa a denunciare le messe nere e i “mollicci” partecipanti e a chiedere aiuto a tutti quelli con cui aveva avuto a che fare allora (le assistenti sociali; don M. il fondatore della Comunità alloggio e le sue assistenti; la madre; e soprattutto la madre adottiva).

Il giorno 25 febbraio ’97 in un faticosissimo rivissuto K. ricordò a memoria (come per le altre pseudo-preghiere) il testo completo della peggiore di esse (All. 3).

Negli anni 1998-99, in un periodo di avidità di letture, interessi storici e filosofici, avvenne uno sblocco di rivissuti riguardanti vicende di tutt’altra natura rispetto a quelle precedenti.

Sino ad allora era parsa esser stata solo vittima.

Da questi ultimi “rivissuti” relativi all’epoca in cui era vissuta in Sardegna (nel 1974-1975), risultò esser stata anche addestrata a divenire carnefice con l’inizio di un vero e proprio addestramento militare.

Tali ricordi presentano evidenti coincidenze di contenuto con particolari emersi nei rivissuti delle altre due pazienti L.B. e P.B., in particolare nei fatti che si riconducono alle esperienze di queste vissute nella villa sul lago di Como.

Le più rilevanti coincidenze riguardano l’inquadramento dei bambini nei c.d. “gatti” e “topi”.

I bambini – a cominciare da più o meno quattro anni – venivano divisi in due gruppi: quelli inaffidabili, destinati ad essere usati come “cavie” o comunque sacrificati, i “topi”. Ad esempio L., la ribelle, era un “topo”.

Per i bambini che apparivano idonei – e che venivano definiti i “gatti” – il percorso doveva proseguire fino all’età adulta.




Particolari significativi


Si allegano alcuni manoscritti delle tre pazienti (All. 4).

In relazione alle particolarità delle loro famiglie, l’esponente Dott. XXXX ha potuto riscontrare uniformità nelle effettuate audizioni, estese, per quanto possibile, anche ai familiari indicati.

Si allega ancora documentazione varia relativa a O.B., alla setta degli E. e alla loggia L. (All. 5).

Quanto ai fatti essenziali sui quali viene prospettata l’opportunità di intervento della magistratura, si precisa che, nei limiti consentiti a questa parte, si sono potute constatare analogie e situazioni sovrapponibili tra le esperienze esposte dalle tre pazienti e analoghi casi riguardanti individui stranieri (All. 6).

Esistono in particolare alcuni riferimenti relativi a due soggetti americani (uno dei quali residente in passato a New York ora a Princeville Hawaii) – con cui si è in contatto – i quali sarebbero incorsi a Como in esperienze rapportabili a quelle descritte dalle esponenti (All. 7).

L.B. ha fornito alcune informazioni sulle persone di L.: G.G. è, in tale paese, attualmente medico condotto specialista in chirurgia, cardiologia, pediatria e igiene; D.F.P., ora ottantenne e in precarie condizioni di salute, era alla guida della I.; nella villa gli abitanti del paese sostengono vengano tenute anche oggi sedute sataniche.



Omissis.....



Elenco degli allegati:

1) fotografie di alcuni personaggi (in particolare H.W.);
2) materiale informativo sulla villa di Como;
3) disegni e scritti della paziente K.;
4) manoscritti delle pazienti L. e P.;
5) documentazione varia relativa a O.B., alla setta degli E. e alla loggia L.;
6) documentazione riguardante individui stranieri;
7) riferimenti relativi a un soggetto americano (residente a Princeville) incorso in esperienze rapportabili a quelle di Como.

Fonte tratta dal sito .

fonte: http://wwwblogdicristian.blogspot.it/

28/10/17

l'Enrico IV, di Caravaggio



Nella chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma c’è uno di quei tanti musei gratuiti che solo la città più straordinaria del mondo è capace di regalare. Sono i tre famosi quadri del ciclo di San Matteo, realizzati da Michelangelo Merisi detto il Caravaggio fra il 1599 e il 1602, che riempiono di una densità quasi insostenibile la cappella Contarelli, in fondo alla navata sinistra. 

I quadri, soprattutto il primo che racconta la conversione del Santo, sono giustamente molto famosi, ma probabilmente meno famosa è invece una interpretazione molto convincente di quei capolavori che non sempre viene evidenziata, poche volte dai libri di storia dell’arte, saltuariamente da qualche storico, da quasi nessuna guida o compendio più o meno ufficiale sull’artista.
Si potrebbe partire, nell’indagine, da una banalissima considerazione ritrattistica, una somiglianza abbastanza evidente riscontrabile nelle fattezze del Santo stesso, nel momento in cui è ritratto dal Caravaggio seduto al tavolo dell’osteria, dove entra Gesù a chiamarlo, e con Gesù entra lo straordinario taglio di luce che lo illumina, lo indica e lo chiama.


Si può cercare fra i ritratti storici dei più svariati artisti: è il ritratto sputato di Enrico IV (Enrico di Navarra).
Per un velocissimo ripasso di storia, basterà ricordare che Enrico IV fu colui che, per essere adeguatamente riconosciuto come Re di Francia, si convertì, altrettanto velocemente e dopo un passato di fede ugonotta, fede poi repressa ferocemente nel sangue durante la famosa “notte di San Bartolomeo” proprio in occasione delle nozze fra Enrico e la “Regina Margot”, al cattolicesimo apostolico di Roma (sua la famosa frase “Parigi val bene una messa”).


La casualità potrebbe anche restare tale, se non fosse che il dipinto si trova in una chiesa (e fin qui niente di strano), ma in una chiesa che sebbene si trovi a Roma è in realtà, ed è sempre stata, una chiesa francese (San Luigi dei francesi, appunto).
A questo punto, è lecito supporre che dietro la conversione di San Matteo vi sia anche una allegoria della conversione del famoso Re di Francia alla chiesa cattolica di Roma.
In questa ottica trova spiegazione convincente la rappresentazione apparentemente anacronistica dei personaggi che vestono in modo evidente abiti del seicento, cioè contemporanei alla realizzazione del quadro e non all’episodio biblico ritratto, così come pure mobili e arredamenti del locale.
Ad essere ancora più maliziosi, i personaggi indossano i pantaloni alla zuava tipici del periodo, chiamate proprio con termine di origine francese, culottes.


E per ultimo indizio, le modifiche dell’artista.
Le più recenti tecniche radiografiche hanno mostrato come una prima versione del dipinto presentasse la sola figura di Gesù, sulla soglia del locale, ad indicare e a chiamare alla conversione il futuro Santo.
San Pietro, accanto a lui, è una aggiunta successiva del pittore.


Sembra quindi possibile, se non probabile, che i committenti, avendo ben chiaro il significato che quella tela doveva avere e che proprio per quello la avevano commissionata al più famoso pittore dell’epoca, nel vederla abbiano detto al Caravaggio (e qui, concedeteci un po’ di teatralità, lavoriamo di fantasia): “Si… è molto bella… ma qui si vede solo Cristo che chiama San Matteo alla conversione, non è ben chiaro che colui che in realtà è Enrico si converte non semplicemente al cristianesimo, ma alla chiesa di Roma, cattolica e apostolica! Insomma, dov’è la chiesa di Roma?”
Et voilà! (alla francese): ecco che a fianco di Cristo compare anche San Pietro, quale migliore allegoria per la chiesa Romana? Per come conosciamo Caravaggio, è certo che non fosse uomo da farsi imporre facilmente le scelte artistiche, ma non è difficile immaginare che lui stesso, profondamente religioso, non abbia disdegnato la proposta, o che sia stata proprio una sua idea, indirizzata magari da un teologo come spesso avveniva per il lavoro dei pittori, per rendere completa e soddisfacente la rappresentazione. Sta di fatto che sotto questa luce un capolavoro già di per sé eccezionale assume anche un significato storico assolutamente unico e prezioso.


Volendo proseguire su questa ipotesi storica, va notato come anche il quadro che lo fronteggia, il martirio dello stesso Santo, riproduce anch’esso personaggi con abiti dell’epoca e che anche lì le radiografie hanno mostrato come la prima stesura dell’artista fosse addirittura più caotica e violenta, tanto da far pensare ad un richiamo non troppo velato proprio alla strage degli Ugonotti sopra citata, (il martirio avviene per di più in una chiesa davanti ad un altare, e anche questo potrebbe richiamare il contesto della notte di San Bartolomeo, scatenatasi come detto in occasione delle nozze reali).


Ciò che stupisce, ogni volta che si scoprono questi preziosi risvolti nella storia dell’arte, è quanto spesso la storiografia ufficiale sembri quasi tralasciarle, o trattarle con sufficienza, come se l’arte non avesse mai niente a che fare con la politica, come se non fosse la politica stessa, quasi sempre, a determinarne il corso e anche la grandezza artistica delle opere e degli uomini che le produssero.
Fermo restando che capolavori come quelli del Caravaggio appaiono come tali anche guardandoli senza saperne alcunché, perché alla fine la forza di simili artisti riesce a sovrastare qualsiasi conoscenza e qualsiasi connotazione storica per colpire esclusivamente i sensi scavalcando qualunque sovrastruttura, resta il fatto che ancora troppo spesso, e a volte davvero in modo assai colpevole, studiosi e scrittori lasciano fuori aspetti che potrebbero essere così essenziali per comprendere a fondo la grandezza di un’opera, nonché i risvolti di fatti storici apparentemente noti a tutti.
Se cercate questa lettura dei capolavori della cappella Contarelli la troverete accennata qua e là, di certo su un libro ogni cinque o sei, e una delle fonti dalla quale la potrete sentire spiegata e dettagliata come merita, anche se necessariamente un po’ enfatizzata, non sarà un critico d’arte, né uno storico, né un giornalista di pagine culturali, bensì un attore e scrittore di teatro, e cioè Dario Fo (non sarà un caso che l’Accademia di Svezia ha deciso di assegnargli il Nobel, di certo non perché era un attore divertente).


Michelangelo da Caravaggio, Ciclo di San Matteo
Roma, Cappella Contarelli in San Luigi dei Francesi


Alessandro Borgogno

fonte: https://viaggiatoricheignorano.blogspot.it/


Alessandro Borgogno vive e lavora a Roma, dove è nato il 5 dicembre del 1965. Il suo percorso formativo è alquanto tortuoso: ha frequentato il liceo artistico e poi la facoltà di scienze biologiche, ha conseguito poi attestati professionali come programmatore e come fotoreporter. Lavora in un’azienda di informatica e consulenza come Project Manager. Dal padre veneto ha ereditato la riservatezza e la sincerità delle genti dolomitiche e dalla madre lo spirito partigiano della resistenza e la cultura millenaria e il cosmopolitismo della città eterna. Ha molte passioni: l’arte, la natura, i viaggi, la storia, la musica, il cinema, la fotografia, la scrittura. Ha pubblicato molti racconti e alcuni libri, fra i quali “Il Genio e L’Architetto” (dedicato a Bernini e Borromini) e “Mi fai Specie” (dialoghi evoluzionistici su quanto gli uomini avrebbero da imparare dagli animali) con L’Erudita Editrice e Manifesto Libri. Collabora con diversi blog di viaggi, fotografia e argomenti vari. Le sue foto hanno vinto più di un concorso e sono state pubblicate su testate e network nazionali ed anche esposte al MACRO di Roma. Anche alcuni suoi cortometraggi sono stati selezionati e proiettati in festival cinematografici e concorsi. Cerca spesso di mettere tutte queste cose insieme, e forse a volte esagera

ex agente della CIA spiega minuziosamente il governo ombra USA

Kevin Shipp è stato un ufficiale della CIA, è stato decorato, ma si è rifiutato di accettare gli atti di criminalità e la relativa copertura da parte del Governo. In un importante evento di sensibilizzazione pubblica, organizzato il 28 luglio 2017 in California da Dane Wigington, ha fatto un intervento scioccante e illuminante sui numerosi e mostruosi crimini governativi che avvengono ormai in modo sistematico. E ha spiegato anche la persecuzione di chiunque voglia dire la verità su questa dilagante tirannia.
FULGIDO ESEMPIO DI CORAGGIO E DI CHIAREZZA DI KEVIN SHIPP
Lo stato di cose che tutti noi conosciamo, è stato costruito attraverso la falsificazione e con le oscure agende imposte dalla struttura di potere globale. Il coraggio che Kevin Shipp ha mostrato nell’esporre la criminalità e la tirannia annidata nel governo USA, serve come fulgido esempio a tutti noi. Abbiamo disperatamente bisogno di altri individui nelle agenzie governative e nell’esercito, che portino avanti l’esempio di Kevin.
OCCORRE FERMARE UN GRUPPO CRIMINALE E FUORI CONTROLLO
Tutti noi abbiamo un ruolo essenziale nella battaglia per il risveglio e la consapevolezza delle masse, e per dare agli eroi come Kevin il sostegno necessario per andare avanti. Se abbiamo qualche possibilità di fermare questo gruppo criminale e completamente fuori controllo che controlla gli USA e gran parte del mondo, dobbiamo tutti far sentire le nostre voci, dobbiamo tutti aderire alla lotta per il bene di tutti.
Paolo De Santis*****
INTERVENTO SCIOCCANTE DI KEVIN SHIPP A LUGLIO 2017 IN CALIFORNIA (Titolo, sottotitoli e sintesi di VV – Traduzione di Francesco Vaccaro)
ESERCITO PERSONALE A DISPOSIZIONE DEL PRESIDENTE USA
Il presidente ha un suo esercito segreto personale. Operatori specializzati che vengono mandati in altri paesi su ordine presidenziale per missioni segrete e assassinii al fine di rovesciare governi. E di questo nessuno sa niente. Poi abbiamo la FBI che fa ispezioni. Possono venire a farsi gli affari tuoi e ordinare al tuo supervisore di ispezionare tutti i tuoi documenti finanziari. E, se si prova a fare qualche obiezione, il supervisore può venire incarcerato.
COMPLESSO MILITARE-INDUSTRIALE E STATO PROFONDO MANIPOLANO IL PROCESSO ELETTORALE IN AMERICA
Dovete capire che il Council for Foreign Relations è direttamente legato alla CIA. Sono collegati a filo diretto con i media mainstream, Washington Post, New York Times, CBS e altri. Loro forniscono queste informazioni private perché siano pubblicate e formino l’opinione del pubblico americano. Poi c’è lo stato profondo, che sta sotto il monolitico governo-ombra che va ben oltre la Costituzione. La maggior parte dello stato profondo, ossia il complesso militare-industriale, non sta in realtà violando la Costituzione, ma controlla i funzionari elettorali. Il complesso militare-industriale sono sicuro che tutti lo conoscete, ma quello che probabilmente non conoscete è quello che Eisenhower definiva il complesso militare-industriale-congressuale, per il fatto che il Congresso è legato in modo profondo al complesso militare-industriale e allo stato profondo. I quali, insieme, manipolano il processo elettorale. Ed è questo che cercherò di dimostrarvi.
BASILARE IMPORTANZA È QUELLA DI CONTROLLARE IL CONGRESSO
Come ho già detto, il Congresso è legato strettamente al complesso militare, tanto quanto la Lockheed Martin è legata alla General Dynamics. Chi è il principale rappresentante del popolo nel governo? È il Congresso, giusto? E se controllano il Congresso noi non abbiamo più una voce in capitolo. L’idea è questa. Hanno in mano i contraenti dei Servizi Segreti. Qui si parla di miliardi di dollari che vengono dalle vostre tasse. Qui si parla di 4,8 miliardi di dollari/anno solo per influenzare il Congresso, fiumi di soldi per le lobby elettorali. Ci sono poi le lobby straniere saudite e israeliane che hanno una forte influenza sul governo, arrivando a vantare un notevole potere sulle decisioni di Washington.
48 MEMBRI SOTTO L’INFLUENZA DELLE 5 MAGGIORI APPALTATRICI
C’è poi la Federal Reserve, la banca segreta, la stessa banca segreta che ha appena dato un paio di trilioni di dollari a delle società sconosciute del complesso militare-industriale. E questo, ci viene detto, non può essere rivelato perché la loro attività è segreta. Qui c’è un esempio del potere manipolatorio che il complesso militare-industriale ha nel Congresso che ci rappresenta e che dovrebbe essere la voce del popolo. Al centro c’è il Comitato Congressuale dei Servizi Armati, dove 48 membri, tra cui senatori e membri del Congresso, decidono quanti trilioni di dollari si spendono nel complesso militare-industriale e nei servizi segreti. Queste delibere saranno fatte in seguito in segreto. Nessuno sa quanto decideranno di spendere. Guardate qui. Vorrei mostrarvi come i 48 membri siano sotto l’influenza delle 5 maggiori appaltatrici del complesso militare-industriale.
LOCKHEED MARTIN POSSIEDE UN POTERE STRATOSFERICO
Lockheed Martin è la maggiore fonte di informazioni di sorveglianza per la CIA, la NSA e l’FBI. Lo sapevate? Sapevate che ha creato un programma che traccia tutte le telefonate, le email e i pagamenti che state effettuando? Lockheed Martin ha un potere così grande che è quasi equivalente a quello di un secondo governo privato ed è pesantemente finanziata dalle imposte dello stato. L’imposta che ogni americano paga a questa compagnia è di 260 dollari/anno per essere spiato attraverso la NSA e la CIA. Tracciano le nostre azioni, i nostri pacchi attraverso il servizio postale. Hanno sviluppato il programma bio-metrico fatto per tracciare gli americani. Poi ci sono Northrop Grumman, Raytheon, Boeing e Booz Allen Hamilton. Quest’ultima, secondo le rivelazioni di Edward Snowden, per 30 anni è stata il braccio destro della CIA, la quale ha anche fondato i servizi segreti per il governo dell’Egitto.
IL TRAFFICANTE DI ARMI PIÙ IMPONENTE SIAMO NOI CON LE NOSTRE TASSE
I 48 membri del Comitato Congressuale dei Servizi Armati sono potentemente influenzati da queste 5 enormi corporazioni. Un trilione di dollari spesi per il complesso militare-industriale. Soldi che vengono dalle nostre tasse. 46 miliardi derivano da vendite militari all’estero. Indovinate chi è il trafficante di armi più grande del mondo. Siamo noi. Indovinate chi fornisce armi, proiettili, carri armati, missili ai governi stranieri più di chiunque altro al mondo. Siamo noi.
I 48 MEMBRI RICEVONO 60 MILA DOLLARI AL MESE A TESTA DA JOHN McCAINE
A questa presentazione si aggiunge l’immagine simbolo del complesso militare-industriale, il senatore John McCaine. Se avete fatto attenzione, egli è in ogni talk-show ed in ogni programma televisivo. E che cosa promuove? La guerra, le armi e le operazioni sotto-copertura, i rovesciamenti di governi come in Ukraina e in Siria. E sapete perché? Perché McCaine dà ai 48 membri del Comitato ben 694.508 dollari ogni anno.
LA GUERRA È UN GRANDE AFFARE DAVVERO
Questo perché la guerra è un grande affare per lui. Vedete allora come il complesso industriale-militare manipola il Senato e il Congresso degli Stati Uniti? Di manipolazioni ce ne sono molte. Vediamo allora quali sono. Quello che molta gente non sapeva finora è che c’è un servizio segreto per ciascun complesso industriale. È segreto e non se ne sa nulla, e al centro c’è il governo-ombra, la CIA, la NSA, la NGA, cioè i servizi segreti geo-spaziali, e la RNO, il servizio di satelliti-spia per la sorveglianza spaziale.
UN GOVERNO SEGRETO DALLE PROPORZIONI MASTODONTICHE
Questo è il governo segreto, importante e massiccio, molto massiccio. Attorno abbiamo 5 conglomerati degli appaltatori dei servizi segreti proprio come nel complesso militare. Per esempio la Leidos Holdings, una imponente corporation che svolge la maggior parte dei compiti secretati per la NSA e per la CIA, e di cui nessuno sa niente. La CSRA, un’altra organizzazione molto grande.
LA CACI REGINA DELLE TORTURE ACQUATICHE E TERRESTRI, LA SAIC REGINA DELLE FRODI E DEI FALLIMENTI FASULLI
E poi la CACI che si occupa di torture acquatiche, ed è ridicolo far credere che essa si limiti solo al water-boarding, alla simulazione di annegamento, pratica oltre alla quale non avrebbe alcuna legittimità. Poi c’è la SAIC che ha gestito il programma Trailblazer della NSA per la sorveglianza domestica. La SAIC ha perso 7 miliardi di dollari di tasse, ammanco che è stato assunto e coperto dallo stato. Alla SAIC sono riconducibili frodi, abusi d’ufficio, spreco di denaro pubblico e fallimenti vari. Il governo americano insabbia tutto. In totale, in queste sue operazioni, la SAIC ha perso tutti questi soldi. Qualcuno ve ne ha mai parlato? Sono certo che no.
50 MILIARDI OGNI ANNO AI SERVIZI SEGRETI
La Booz Allen Hamilton è la compagnia nella quale ha lavorato Edward Snowden. Ha parlato di 50 miliardi di dollari/anno, provenienti dalle vostre imposte, che finiscono nei servizi segreti del complesso industriale, di cui nessuno conosce l’esistenza. Tutto questo è top secret, lavoro non registrato o unreported work. Non si compila nessun rapporto. Loro non sono responsabili di nessuna azione. Non dipendono dal Congresso e spesso non sono responsabili delle loro azioni nemmeno verso il Presidente.
USA PAESE POVERO E DECADENTE MA CAPACE DI SCIALACQUARE 1000 MILIARDI ALL’ANNO
Devo soltanto condividere con voi un punto che mi appassiona molto. Il nostro paese sta soffrendo. Negli Stati Uniti c’è molta povertà. Ci sono strutture decadenti. Eppure il governo-ombra ha a disposizione 50 miliardi di dollari come budget di spesa per i servizi segreti, 598 miliardi per la difesa, 150 per i costi delle basi militari all’estero, che per la maggior parte non sono più necessarie. E 5,9 miliardi per aiuti militari all’estero, ad esempio al Pakistan e ad altri paesi, a cui non stiamo neanche molto simpatici. Ma stiamo dando loro questo denaro pubblico per supportare certi programmi. Pensate che all’Arabia Saudita abbiamo fornito 2 miliardi di equipaggiamenti militari, eppure loro ci odiano. La dottrina fondante Wahabita è “Odiare l’Occidente”, ma li stiamo appoggiando con miliardi dei nostri dollari.
LE TASSE PAGATE DAL POPOLO AMERICANO TRAFUGATE E RUBATE DAI VIOLATORI SERIALI DEI DIRITTI UMANI IN AMERICA E FUORI
E 4 miliardi ogni anno per i lobbisti del Congresso, al fine di influenzare il Congresso e i Senatori. Gli 800 e oltre miliardi delle entrate fiscali servono per tutto questo, mentre il budget per la sicurezza sociale non quadra. Hanno rubato i nostri soldi. Le casse della previdenza sono vuote. Harry Truman creò la CIA, una sinister and mysterious agency. Dopo 4 o 5 anni di operazioni la CIA è andata molto fuori dei binari, per violazione di diritti umani e altre cose del genere. Egli fece una affermazione sul Washington Post del 22/12 1963 e la cito qui: “C’è qualcosa nel modo in cui la CIA ha funzionato che ha gettato un’ombra sulla nostra storica posizione di libertà, e sento che dobbiamo correggere tutto questo”. Ironicamente, l’articolo stava proprio sul Washington Post.
PER DONALD RUMSFELD AMMAZZARE MEZZO MILIONI DI IRAQUENI È UNA INEZIA
La CIA e il governo-ombra controllano tutte le agenzie di Intelligence, e si dice che il direttore nazionale dei servizi, sia ritornato nella CIA per esercitare un controllo, ma in realtà non è così. La CIA ha ancora adesso il controllo sulle altre 16 agenzie di Intelligence. Da ricordare le intenzionalmente falsificate informazioni di Intelligence fornite al Presidente riguardo la realtà in Iraq, che portarono al peggiore sbaglio militare della storia degli Stati Uniti d’America. Costò la vita a 500.000 civili iracheni. Donald Rumsfeld, una delle facce del governo-ombra, quando gli fu chiesto “Non si sente responsabile della morte dimezzo milione di persone?”, lui rispose qualcosa come “Cose che succedono”.
GUERRE ALL’ESTERO, DRONI, TORTURE ED UCCISIONI, SENZA CONTROLLO, SENZA IMBARAZZO E SENZA RIMORSO
Il governo-ombra ha il potere, fuori della Costituzione Americana, di iniziare guerre all’estero sotto copertura e di gestire i programmi di tortura. Ad oggi i droni usati per la lista presidenziale delle uccisioni, hanno distrutto 8 cerimonie di matrimonio, e tutto per uccidere un solo singolo terrorista. Questo lo chiamano danno collaterale, visto che le vite umane valgono poco per il governo ombra, e questo vale pure per le nostre vite. Vi invito a leggere Operation Gladio the Unholy Alliance di Paul Williams dove viene documentato come la CIA abbia inscenato degli attacchi terroristici in Italia e abbia ucciso 491 persone. La CIA è stata creata senza l’approvazione del Congresso. Dal 1947 non c’è stata nessuna votazione. La Costituzione è stata completamente violata. Quindi la CIA è una organizzazione anomala che funziona fuori dal processo costituzionale, e questo spiega i problemi che abbiamo appena visto.
UFFICIALI NON ELETTI CON IN MANO UN ENORME POTERE E TOTALE IMPUNITÀ
Il personale CIA è costituito da ufficiali non eletti con in mano un potere enorme, incluso quello di mandarci in guerra. Voi non li avete eletti, e non passano per il Congresso, ma agiscono attraverso programmi segreti. La CIA fu fondata nel ’47 con l’Atto di Sicurezza Nazionale, e Truman se ne pentì perché ne rimase tagliato fuori. Nell’atto costitutivo del ’47 si parla della autorità data alla CIA e si dice che si permette ad essa di eseguire funzioni e compiti in conformità alle direttive del Consiglio di Sicurezza Nazionale. Non c’è nessuna definizione precisa di ciò che la CIA possa o non possa fare. Non c’è nessuna restrizione su cosa la CIA possa o non possa fare, e quindi essa ignora la Costituzione in piena impunità.
MISSILI DI HILLARY CLINTON ALL’ISIS, VIA ARABIA SAUDITA E QATAR
Senza nessuna sorveglianza da parte del Congresso la CIA agisce del tutto al di fuori della Costituzione. E opera impunemente. Esiste una seria falla nella Costituzione visto che si permette che le azioni segrete non siano controllate dai membri del Congresso, i quali ne restano ignari. Come nel caso del traffico di armi a Bengasi. Io facevo parte dei membri di quella commissione, e quasi nessuno dei membri sapeva che Hillary Clinton riforniva di armi Bengasi attraverso l’Arabia Saudita e il Qatar. Armi che finivano poi nelle mani di Al Khaeda e dell’Isis.
FOLLE CONFLITTO INTERNO USA TRA GOVERNO ELETTO E GOVERNO-OMBRA
Ci viene detto che siamo in una nuova guerra fredda con la Russia, ma lo siamo davvero? I media mainstream ci dicono che la Russia ha manipolato le nostre elezioni e che ha forzato i nostri sistemi informatici. Ma quello che non ci dicono è che c’è invece una guerra fredda interna dentro Washington tra il governo eletto e il governo-ombra. C’è una guerra in corso. Qualcuno se ne è accorto? È una cosa folle. Il governo-ombra è un enorme complesso di segretezza, di sorveglianza e di programmi sotto copertura di cui nemmeno il Congresso ne è completamente al corrente.
VIOLENZE DEL DIRETTORE CIA CONTRO I SUOI STESSI DIPENDENTI
Il governo-ombra ha la dimensione di 23 Campidogli o 3 Pentagoni. Ha spiato il senato durante la scrittura del rapporto sulle torture. Il direttore della CIA John Brennan ha forzato il computer del personale durante il vertice per vedere se erano state scoperte le torture che la CIA aveva effettuato. Ed è così che agiscono, inducendo la paura.
UN DONALD TRUMP FUORI DAGLI SCHEMI STA TERRORIZZANDO IL GOVENO-OMBRA
Donald Trump pensa così fuori dagli schemi che può causare preoccupazioni. Alcuni pensano che sia un patriota. Altri pensano che sia un narcisista, o un fascista, o un uomo d’affari, eccetera. Ma quel che veramente è accaduto è che lui ha terrorizzato il governo-ombra. E questo vi dovrebbe far piacere in qualche modo. La sua prima dichiarazione fu “Andrò alla CIA ed esamineremo i programmi, per vedere cosa hanno fatto, in particolare voglio sapere i fatti riguardanti l’assassinio di John Fitzgerald Kennedy”. E come pensate che la CIA e la NSA abbiano reagito a questo, ben sapendo di nascondere un sacco di scheletri negli armadi?
I SERVIZI SEGRETI HANNO SEI DIVERSI MODI DI SCOVARTI E POSSONO ELIMINARE CHIUNQUE, INCLUSO IL PRESIDENTE
Chuck Shumer, senatore facente parte del governo profondo, è uscito con una intervista dicendo che se scavalchi i servizi di Intelligence, loro con la NSA e la CIA hanno 6 modi di trovarti. Come dire che un boia può eliminare chiunque, persino il Presidente, quando passa la linea. Questo è quanto afferma e ne è totalmente sicuro. L’unico precedente così drammatico nei rapporti tra i poteri forti è stato quello di Allen Dulles (1893-1969), uno degli uomini più malvagi che abbia mai messo piede sulla Terra. J.F. Kennedy lo aveva licenziato per aver portato avanti operazioni sotto copertura senza averglielo riferito. Allen Dulles allora mise in piedi una cerchia di ex ufficiali di alto livello per lavorare contro il Presidente e abbatterlo politicamente.
LA STORIA DI JOHN KENNEDY E DEL SUO CARNEFICE ALLEN DULLES INSEGNA MOLTE COSE
Noi sappiamo che J.F.Kennedy è stato assassinato. Indovinate chi hanno messo a capo della Commissione Warren. Indovinate chi si è messo a capo dell’inchiesta sull’assassinio di Kennedy: Allen Dulles. Ed è lui che indica quali agenti della CIA possono testimoniare e dire certe cose al posto di altre. La volpe messa a guardia del pollaio. L’uomo licenziato da Kennedy è finito ad indagare sull’assassinio dello stesso. Ed era chiaro a tutti che Dulles lo volesse far cadere.
GIGANTESCO PROGRAMMA DI SORVEGLIANZA RIVELATO DA EDWARD SNOWDEN
Vorrei fare un cenno su quelli che io chiamo gli occhi e gli orecchi del governo-ombra. NSA e CIA occupano i primi due posti. Ed è per questo che mi focalizzo su di loro. Hanno sviluppato un gigantesco programma di sorveglianza. Immaginiamo un miliardo e mezzo di bit di informazioni al giorno su di me soltanto, ma anche su di voi, le email e il loro contenuto, le telefonate e i messaggi. Tutto quello che è digitalizzato la NSA lo sta raccogliendo e classificando. Due anni fa hanno riformato il programma della NSA a causa di Edward Snowden. Se lui non ci fosse stato, non ci sarebbe stata alcuna riforma. Lei non crede signor ex-investigatore Kevin Shipp che Edward Snowden sia stato un vile traditore? No, penso che sia un eroe. Io ero un agente del controspionaggio e, se non fosse stato per lui, non si sarebbe saputo che la CIA violava i diritti sanciti dal 4° emendamento e che sui cittadini si raccoglievano un miliardo e mezzo di bit al giorno.
IL CONGRESSO USA DOVREBBE CONTROLLARE LA CIA MA OPERA PER IL MANTENIMENTO DEI PRIVILEGI
Se voi foste nel governo-ombra, e voleste controllare la gente, chi controllereste? Ma ovviamente il Congresso, ed è questo che stanno facendo. Il Congresso secondo la legge è autorizzato a controllare la CIA controllandone il budget. Come suona? La CIA secreta e trattiene tutti i documenti necessari al Congresso per controllarla, riuscendo a paralizzarlo. Attualmente il Congresso non è composto da costituzionalisti ma da statisti senza la minima intenzione di cambiare sistema. Loro sono parte dello stato. Vogliono restare al loro posto mantenendo i grossi privilegi di cui godono. Non vogliono cambiare nulla. Il governo-ombra ha influenza su entrambi i partiti, Democratico e Repubblicano.
BILL CLINTON E BUSH, UNA BELLA COPPIA DAVVERO
Bill Clinton e Bush padre coinvolti nello scandalo dell’Irangate e del traffico di armi, nelle violazioni interne, nelle violazioni delle leggi internazionali, nel traffico di droga in Sud-America. Questi sono Clinton e George Bush che hanno lavorato in coppia. Poi c’è la lista nera del Presidente, il programma droni, il traffico di armi in Siria, il supporto ai cosiddetti ribelli moderati dell’Esercito Siriano Libero (anti Assad) che il governo-ombra continua a finanziare. Questo esercito è andato in un villaggio cristiano e ha massacrato deliberatamente la popolazione locale, dai bambini alle madri e agli anziani, per conto del governo americano. Molti dei radicali dell’Esercito Libero sono passati all’Isis, guidano carri armati statunitensi, usano armi e proiettili statunitensi.
ASSASSINIO DI GHEDDAFI E ROVINA DELLA LIBIA DECRETATE DA HILLARY CLINTON
Hillary Clinton ha preso mentre era Secretary of State molti milioni di dollari dall’Arabia Saudita e altre centinaia di migliaia da Wall Street, versati alla Clinton Foundation. Ha intenzionalmente rovesciato Gheddafi, il quale stava cercando di pacificare i suoi rapporti con gli USA. Il Colonnello era pure disposto a lasciare la Libia e a trasferirsi all’estero. Ma la Clinton ha invece ordinato quello che io ritengo l’assassinio brutale di Muhammar Gheddafi. Hanno rovinato l’intero paese e molti miliardi di dollari sono finiti al mercato nero.
STRAGI DI CIVILI IN SIRIA, NONCHÉ DISTRUZIONI DI SITI ARCHEOLOGICI, FINANZIATE DELIBERATAMENTE DALLA CIA
Nella guerra in Siria, fino ad ora, sono stati uccisi 475.000 civili, ed in più 100.000 soldati di Assad sono morti. Fatte le debite proporzioni è come se negli USA fossero stati uccisi 1 milione di americani da un governo straniero. In Cile la CIA ha supportato e pagato i tagliagole che hanno torturato e ucciso 40.000 civili e che sono pure responsabili di altri 200.000 scomparsi. Noi sappiamo che la CIA pagava degli ufficiali di Pinochet i quali sapevano delle violazioni dei diritti umani e delle esecuzioni ignobili di civili.
CARCERE PER JOHN KIRIAKOU DENUNCIATORE DEI PIANI DI TORTURA
Ecco altre violazioni della Costituzione? Mettere a tacere gli informatori sbattendoli in prigione nel migliore dei casi. Come accaduto a John Kiriakou, ex CIA, per aver rivelato al mondo il programma sulla tortura.
LA LISTA NERA DEL PRESIDENTE
Il programma dei droni assassini. Qualcuno lo ha mai votato? Il Presidente ha una lista nera di persone da uccidere. Signor Presidente, chi vuole uccidere oggi? Ah, non so, facciamo il Tal dei Tali. E non deve essere necessariamente un terrorista. La motivazione è infatti basata sul profilo comportamentale della persona.
NEGLI USA LA COSTITUZIONE È SOSPESA DAL 2001
All’indomani dell’11 Settembre 2001 George W. Bush dichiarò guerra al terrorismo con un atto molto importante, sospendendo la Costituzione dato lo stato di emergenza. Barack Obama, appena arrivato alla Sala Ovale, decise di prolungare lo stato di emergenza, situazione nella quale ci troviamo tuttora oggi.Osservate questa foto dove G.W. Bush infila la medaglia presidenziale della libertà al collo del direttore della CIA George Tenet, premiandolo per aver preso parte diretta alle falsità che portarono alla guerra in Iraq e all’uccisone di oltre mezzo milione di persone, e per aver trattenuto e nascosto informazioni fondamentali sull’11 Settembre, prima che avvenisse il fatto.
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SULLE TORRI GEMELLE BOCCA TOTALMENTE CUCITA DA PARTE DELLA CIA: COSA MAI C’È DIETRO?
La CIA stava seguendo due terroristi che si accingevano a compiere l’attacco e dei quali si conosceva l’identità. Dopo l’attacco alle Torri Gemelle e al Pentagono è stata l’unica agenzia federale a rifiutarsi di fornire qualsiasi informazione su ciò che sapeva. E poi ha insabbiato tutto. George Tenet, ideatore del programma di torture e delle prigioni segrete. Più di qualunque altro direttore della CIA nella storia USA ha invocato il privilegio del segreto di stato per chiudere i casi di denunce nei suoi confronti. Ma provate a indovinare chi era il capo del personale durante gli anni precedenti all’11 Settembre. Proprio il nostro sinistro amico John Brennan che verrà poi premiato e che diventerà direttore della CIA.
TUTTI TEMONO CINICHE RAPPRESAGLIE E NESSUNO CANTA
Il rapporto sull’11 Settembre avrebbe dovuto spiegare agli americani i fatti di quel giorno. Ma la CIA si è rifiutata di fornire qualunque informazione alla Commissione d’Inchiesta. La domanda che dovremmo porci è la seguente. Se continuano a succedere queste cose in così vasta scala, perché non c’è quasi mai nessuno che canti? Sono coinvolte migliaia di persone. Perché nessuno dice niente? C’è un preciso programma governativo atto a silenziare e distruggere totalmente gli informatori, e anche le loro famiglie se necessario.
DATEVI DA FARE E CREATE UNA TEMPESTA MEDIATICA NAZIONALE
Cosa si può fare al riguardo? Ci sarebbe da parlare per ore. Cosa possiamo fare noi americani sapendo che abbiamo un governo-ombra che da dietro le quinte controlla il governo eletto? Cosa si può fare? Beh, avviando dei movimenti civili di base in tutto il paese. Tutti i grandi movimenti, da quelli di Martin Luther King a Gandhi, iniziarono da una persona che aveva deciso di averne abbastanza e che avrebbe finalmente fatto a modo suo. Costituite migliaia di gruppi! Causate una tempesta sociale, mediatica, culturale!
LA CIA STA TREMANDO SAPENDO CHE IL POPOLO DISPONE DI INTERNET
Nell’ultimo video abbiamo registrato un milione di visite. Dovete scatenare una tempesta sociale e mediatica. Loro sanno che abbiamo internet e ne sono spaventati. Licenziateli tutti. Licenziate senatori e congressisti e costituzionalisti e statisti ad ogni livello. Sbatteteli fuori. Pretendete una riforma totale delle Agenzie di Intelligence. Quello che vorrei vedere come ex-agente della CIA è una completa riforma e possibilmente lo smantellamento di questa oscura e sinistra organizzazione.
LE VIOLAZIONI IN ATTO SONO UN AUTENTICO CRIMINE MORALE E POLITICO
Qualcosa deve essere fatto. Questo governo, così come è stato creato, appartiene al popolo. Il Congresso e il Senato sono i vostri organi rappresentativi. Non la CIA, non il complesso militare-industriale. Un governo basato sulla Costituzione e al servizio del popolo, e non il contrario. Le violazioni governative della Costituzione sono un crimine. Il governo ha infranto leggi costituzionali. Stanno usando le vostre tasse per fare tutte queste porcherie. L’arma dei tiranni è quella della paura.
RICONQUISTIAMO ASSIEME LA LIBERTÀ DALLA TIRANNIA AL POTERE
Il governo-ombra vuole che voi tutti abbiate paura. Nel 2012 decisi di non temerli più. E quando decidi di non avere più paura, ti senti finalmente libero. La paura è la loro unica arma. Per concludere, mi piace lasciare al pubblico americano e del mondo intero questa citazione di Thomas Jefferson, perché è fondamentale. “Quando il popolo ha paura del governo c’è tirannia. Quando il governo ha paura del popolo c’è libertà”. Grazie a tutti.
Kevin Shipp
Fonte tratta dal sito .

fonte: http://wwwblogdicristian.blogspot.it/