27/05/21

Mike Whitney: vaccini Covid - siamo sicuri che non peggiorino la situazione?



I casi di Covid sono aumentati bruscamente in quasi tutti i Paesi che hanno lanciato una campagna di vaccinazione di massa.(Guardatevi questo breve video prima che YouTube lo rimuova).


Perché sta succedendo una cosa del genere?

La vaccinazione di massa avrebbe dovuto ridurre la minaccia della Covid ma, nel breve termine, sembra peggiorarla molto. Perché? E perché la Covid ora sta “aumentando in 4 dei 5 paesi più vaccinati” al mondo? Secondo la rivista Forbes:

I Paesi con i più alti tassi di vaccinazione al mondo, tra cui quattro dei primi cinque più vaccinati, stanno lottando per contenere epidemie di coronavirus che sono, su base pro-capite, più severe di quella che attualmente sta devastando l’India, una tendenza che fa discutere gli esperti sull’efficacia di alcuni vaccini … e se sia il caso di allentare le restrizioni, anche con la maggior parte della popolazione già vaccinata.” (“Covid Surges…Here’s why the US should Worry””, Forbes).

Peggio dell’India? Come può essere? E perché otto membri “completamente vaccinati” della squadra dei New York Yankees sono risultati positivi alla Covid? Ecco la storia dall’Associated Press:

L’interbase dei New York Yankees, Gleyber Torres, è risultato positivo alla Covid-19, nonostante fosse completamente vaccinato e avesse già contratto il coronavirus nel periodo in cui il campionato era sospeso. Torres è tra gli otto Yankees “breakthrough positives.” Con questo termine si intendono persone che risultano positive [al SARS2] nonostante siano completamente vaccinate.” (NBC News)

E se questo non fosse già abbastanza incomprensibile, guardate cosa sta succedendo in Cambogia. La Cambogia aveva iniziato la sua campagna di vaccinazione all’inizio di febbraio quando il numero dei decessi era esattamente uguale a zero. Proprio così, il Paese non aveva avuto morti di Covid fino a marzo; poche settimane dopo aveva iniziato il suo programma di vaccinazione. Ed è stato allora che le morti avevano iniziato ad accumularsi, come si può vedere in questo incredibile grafico.

chart from  Joel Smalley Twitter

Allora, vediamo se riusciamo a capirci qualcosa. Non c’erano state vittime fino a prima del lancio della campagna di vaccinazione, ma, subito dopo le prime somministrazioni, erano iniziati i primi decessi. Pensate che ci possa essere una connessione? Pensate, forse,  che le morti potrebbero essere collegate ai vaccini?

Certo che lo sono. Ed è per questo che i media stanno cercando di nascondere questa storia sotto il tappeto. Non si adatta alla “narrativa ufficiale” sui vaccini, quindi hanno deciso di “farla sparire” del tutto. “Puf” e non c’è più! In realtà, è molto peggio di un insabbiamento perché, subito dopo l’elezione di Biden, il CDC ha cambiato i parametri di riferimento del test PCR, rendendo più difficile rilevare un caso positivo. In altre parole, hanno truccato il sistema, in modo da ridurre artificiosamente il numero delle persone “completamente vaccinate” che si ammalano di Covid dopo la vaccinazione. Il Dr. Michael Mercola spiega cosa sta succedendo dietro le quinte:

Ora, i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) hanno abbassato ulteriormente il valore del CT, in quello che sembra essere un chiaro sforzo per nascondere i casi di ‘sfondamento’ di COVID-19, i casi cioè in cui individui completamente vaccinati sono nuovamente diagnosticati affetti da COVID-19.” (“CDC embarks on a new Covid Coverup”, Mercola. com)

È tutto un grande gioco di scatole cinesi. Stanno barando per far sembrare che i vaccini stiano fermando l’infezione, quando le prove dimostrano il contrario. E, notate il nome deliberatamente fuorviante che i media hanno inventato per le persone che si ammalano di Covid dopo essere state vaccinate. Li chiamano “casi di sfondamento.”

Sfondamento“? Davvero?

Se i casi aumentano in quasi tutti i Paesi che lanciano una campagna di vaccinazione di massa, allora non c’è nessun “sfondamento.” È il risultato prevedibile di un esperimento fallito. Qui c’è di più da un articolo intitolato: “Tassi mondiali di Covid post-vaccinale”:

“... il governo aveva dato per scontato che, se ‘si vaccina un sacco di gente il problema scompare’, ma, quelli che tra noi avevano dei dubbi, questo non lo avevano dato per scontato. Soprattutto, dopo aver letto il documento informativo della FDA riguardante il vaccino COVID-19 della Pfizer-BioNTech, per esempio, molti di noi avevano incominciato a farsi delle domande; infatti, a pagina 42 si legge:

“I casi sospetti di COVID-19 verificatisi entro 7 giorni dall’inoculazione [di vaccino o di placebo] erano 409 nel gruppo vaccino e 287 nel gruppo placebo. È possibile che lo squilibrio nei casi sospetti di COVID-19 che si verificano nei 7 giorni dopo la vaccinazione sia dovuto alla reattogenicità del vaccino, che provoca sintomi sovrapponibili a quelli della COVID-19. Nel complesso, tuttavia, questi dati non sollevano la questione che la segnalazione di casi sospetti, ma non confermati di COVID-19, prevista dal protocollo, possa aver mascherato eventi avversi clinicamente significativi che, altrimenti, non sarebbero stati rilevati.” (“Covid rates post-vaccination around the world“, Inform Scotland)

Cosa??

Quindi, la FDA SAPEVA che le persone vaccinate avevano più probabilità di contrarre la Covid rispetto a quelle nel gruppo placebo, ma aveva comunque approvato i vaccini? È negligenza criminale o solo palese stupidità?

Per favore, rileggetevi il paragrafo precedente e decidete se avreste dato, o no, il “via libera” a questi discutibili intrugli.
Ancora dallo stesso articolo:

I grafici seguenti mostrano i dati mondiali provenienti da alcune località selezionate. Naturalmente, è fondamentale sottolineare che correlazione non è indice di causalità. E che ci sono Paesi in cui il lancio del vaccino non precede (o coincide con) l’aumento delle infezioni. Tuttavia, non sono stato in grado di trovare nessuna nazione in cui i casi di Covid abbiano iniziato a scendere dopo l’inizio della vaccinazione, o in cui un calo sia coinciso con l’inizio della vaccinazione. In Indonesia, per esempio, il tasso di Covid era già in calo quando era iniziata la vaccinazione e sembra che non sia stato influenzato nella sua traiettoria dal lancio del vaccino. Il lettore può consultare questi grafici direttamenteo sul sito web. Dateci un’occhiata e vedete cosa ne pensate.” (“Covid rates post-vaccination around the world”, Inform Scotland)

Ok, quindi l’autore sta cercando di essere il più caritatevole possibile nei confronti delle prestazioni dei vaccini. Dice che “correlazione non equivale a causalità,” il che significa: “Non fidatevi dei vostri occhi quando guardate i grafici” perché, in questo caso, trarreste l’ovvia conclusione che i vaccini aumentano enormemente le possibilità di ammalarsi di Covid nelle settimane successive. I grafici vi convinceranno anche che Fauci, Biden e i media hanno mentito [e mentono] spudoratamente sull’efficacia dei vaccini. (Per favore, guardate i grafici nell’articolo e giudicate voi stessi).
Ancora dallo stesso articolo:

Quello che è assolutamente chiaro guardando i dati mondiali, è che le vaccinazioni non sono certamente associate ad un calo affidabile dei casi di Covid in un qualsiasi lasso di tempo prevedibile. Questo, insieme alle osservazioni fatte durante la sperimentazione, è un problema che deve sicuramente essere affrontato. Cosa sta succedendo? È forse che le vaccinazioni vengono casualmente iniziate nello stesso momento in cui si verificano le epidemie? In molti luoghi? Oppure il vaccino non funziona immediatamente? Se no, perché no? … O il vaccino sta rendendo le persone più suscettibili all’infezione? Se questo è il caso … è un effetto temporaneo? Cosa lo causa? … Quanto tempo ci vuole perché l’aumentata suscettibilità diminuisca?”… Ci viene detto che tutti devono essere vaccinati (ma) come si può avere un libero consenso informato in queste condizioni? (“Covid-rates Post Vaccination around the World”, Inform Scotland)

Queste sono tutte ottime domande, purtroppo il dottor Fauci e colleghi non hanno nessuna intenzione di rispondere. Al contrario, i loro alleati nei media stanno facendo tutto il possibile per far sparire la storia e deviare l’attenzione su elusive “varianti,” che sono il diversivo del giorno. Sono per caso troppo severo?

Forse, ma forse non abbastanza. Date un’occhiata a questo estratto da un articolo su Conservative Woman intitolato “Tutte le ragioni per dubitare delle rassicurazioni dei produttori di vaccini“:

“Avevo riferito in precedenza di un sorprendente picco di decessi che si era verificato in concomitanza con una campagna di vaccinazione intensiva a Gibilterra, dove, come conseguenza, la piccola comunità locale aveva registrato il più alto tasso di mortalità Covid di tutto il mondo. Sappiamo anche che, sulla scia delle vaccinazioni Covid, ci sono stati migliaia di morti negli Stati Uniti, nell’UE e nel Regno Unito, spesso subito dopo la somministrazione

I produttori, le principali riviste mediche e la maggior parte dei governi insistono che queste morti non sono legate al vaccino. In molti casi, le morti e le malattie gravi vengono attribuite ad un’infezione virale [coincidente con la vaccinazione]. Ma stanno aumentando le prove che per alcuni, specialmente i deboli e gli anziani, sia proprio il vaccino a creare o peggiorare la stessa malattia da cui, in teoria, dovrebbe proteggere….

“…un fenomeno preoccupante che appare costantemente negli studi sul vaccino Covid è un picco di presunte ‘infezioni’ che si verifica proprio durante quel periodo di tre settimane e, di solito, subito dopo la somministrazione… I ricercatori sollevano la possibilità che la somministrazione del vaccino possa innescare ‘sintomi simili a quelli della Covid-19 compresa la febbre’ in persone recentemente esposte al virus… Suggeriscono che la causa di questo potrebbe essere una depressione immunitaria dovuta ad un calo di globuli bianchi post-vaccinazione, osservato in entrambi gli studi Pfizer e AstraZeneca, che rende i vaccinati più vulnerabili al virus nel breve termine.” (“Every reason to doubt the vaccine makers’ reassurances“, Conservative Woman)

Ok, quindi l’autore arriva alla stessa conclusione dell’articolo precedente; forse il vaccino rende le persone più suscettibili al virus abbassando le loro difese, favorendo quindi l’infezione. Questo è certamente un caso, ma ci sono altre possibilità che potrebbero essere infinitamente più gravi. Date un’occhiata a questo:

Non tutti sanno che questo vaccino è progettato per proteggerci inducendo le nostre cellule a sintetizzare proprio la tossina che rende questo virus più pericoloso di tutti i suoi predecessori della famiglia dei coronavirus. Questa tossina, conosciuta come proteina spike, può danneggiare non solo i polmoni ma può anche colpire organi come il cervello, il cuore e i reni.

Il ragionamento che giustificherebbe la somministrazione di questo vaccino è che l’esposizione temporanea alla tossina potrebbe fornire una protezione a lungo termine contro la malattia causata dal virus. Le prime indicazioni sono che questa strategia sta funzionando, anche se non è ancora certo fino a che punto il calo dei tassi di infezione registrato nelle popolazioni intensamente vaccinate sia stagionale e legato alle ondate infettive, o se sia un beneficio duraturo.

Ma c’è anche la possibilità molto realistica, supportata da esperimenti sugli animali e dagli studi sopracitati, che sia il vaccino stesso a produrre nelle persone vulnerabili i sintomi che vengono poi attribuiti alla Covid-19. Questa sintomatologia può essere particolarmente grave in individui che sono stati recentemente, o contemporaneamente, infettati dal virus naturale.

Ci sono quindi tutte le ragioni per dubitare delle rassicurazioni dei produttori secondo cui le morti e i gravi effetti collaterali che accompagnano la vaccinazione e che, in alcuni casi, sembrano attribuibili alla Covid-19, non sarebbero collegate ai vaccini. La situazione è abbastanza seria perché medici e scienziati chiedano una moratoria su ulteriori vaccinazioni Covid fino a quando i dubbi non saranno stati definitivamente fugati.” (“Every reason to doubt the vaccine makers’ reassurances“, Conservative Woman)

Quindi, potrebbe essere che qualcosa nel vaccino stesso stia uccidendo le persone. Questa è certamente una possibilità. Ovviamente, le aziende farmaceutiche e i funzionari della sanità pubblica respingono decisamente l’idea, ma i professionisti sanitari e gli scienziati pensano che il pericolo sia abbastanza significativo da richiedere che il programma di vaccinazione di massa sia temporaneamente interrotto.

Alcuni lettori ricorderanno che il Salk Institute aveva recentemente pubblicato uno studio dove si dimostrava che la proteina ‘spike’ distintiva della SARS-CoV-2 danneggia le cellule, confermando la COVID-19 come una malattia principalmente vascolare.

Ecco un estratto dell’articolo del 30 aprile 2021:

In questo nuovo studio, i ricercatori avevano creato uno “pseudovirus,” [un contenitore] con la superficie costellata dalla classica corona di proteine spike del SARS-CoV-2, ma che non conteneva alcun virus effettivo. L’esposizione a questo pseudovirus aveva provocato danni ai polmoni e alle arterie di un modello animale, dimostrando che la proteina spike, da sola, era sufficiente a causare il danno patologico. I campioni di tessuto avevano mostrato infiammazione a livello delle cellule endoteliali che rivestono le pareti delle arterie polmonari. (Nota: “Le cellule endoteliali vascolari rivestono l’intero sistema circolatorio, dal cuore ai capillari più piccoli”).

I ricercatori avevano poi replicato questo processo in laboratorio, esponendo le cellule endoteliali sane (che rivestono le arterie) alla proteina spike. Avevano dimostrato che la proteina spike danneggiava queste cellule legandosi al recettore ACE2. Questo legame interrompeva la tramissione chimica fra l’ACE2 e i mitocondri (gli organuli che generano energia per le cellule), causando danni e frammentazione dei mitocondri.

Studi precedenti avevano mostrato un effetto simile quando le cellule venivano esposte al virus SARS-CoV-2, ma questo è il primo studio che dimostra che il danno si verifica quando le cellule sono esposte alla proteina spike da sola.” (“The novel coronavirus’ spike protein plays additional key role in illness”, Salk.edu)

È impossibile sopravvalutare l’importanza di questo contributo scientifico. I ricercatori del Salk hanno confermato che il danno principale della Covid è causato dalla proteina spike, non dal virus. E, se questo è il caso, allora perché stiamo iniettando alla gente vaccini che addestrano le loro cellule a produrre proprio le proteine spike?

Non ha alcun senso.

E, alla luce di tutto questo, come dovremmo interpretare il fenomeno che abbiamo visto nei Paesi di tutto il mondo, il forte aumento dei casi dopo l’inizio delle vaccinazioni di massa?

Permettetemi di offrire una spiegazione plausibile, ma non ancora provata:

Il forte aumento dei casi e dei decessi dopo le vaccinazioni di massa NON è legato alla Covid “malattia respiratoria,” ma alla Covid “malattia vascolare.”

La componente vascolare è soprattutto il risultato delle proteine spike prodotte dalle cellule del rivestimento dei vasi sanguigni (endotelio) che attivano le piastrine che, a loro volta, causano coaguli di sangue ed emorragie. Il secondo fattore importante è la reazione autoimmune, in cui i linfociti killer attaccano il proprio organismo scatenando un’infiammazione diffusa (e un potenziale danno d’organo). In breve, le morti post-vaccinazione sono causate dalle proteine spike prodotte dai vaccini e non dalla Covid. Ancora una volta, guardate il grafico della Cambogia. Non c’erano state morti prima delle vaccinazioni. Tutti i decessi sono avvenuti dopo. Questo suggerisce che le morti sono dovute ai vaccini.

Una considerazione finale: a 118 milioni di Americani è stata somministrata una proteina spike che genera coaguli. Al momento, nessuno sembra sapere per quanto tempo queste proteine potenzialmente letali rimarranno intrappolate nel rivestimento dei vasi sanguigni o quali danni potrebbero eventualmente fare. In base a quanto sappiamo, non sarebbe questo il momento giusto per esercitare un po’ di cautela? Ora che i casi sono calati bruscamente in tutto il Paese, perché non rallentare con le vaccinazioni fino a quando non avremo una migliore comprensione dei rischi a lungo termine? Questo sarebbe l’approccio sensato, giusto? Rimandare le ulteriori somministrazioni fino a quando la sicurezza del prodotto non sarà stata garantita.

Se c’è mai stato un momento per la cautela, è questo.

Mike Whitney

Fonte: unz.com
Link: https://www.unz.com/
15.05.2021
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org

http://www.comedonchisciotte.net/modules.php?name=News&file=article&sid=9469

fonte: IL VOLO

il governo screma le statistiche sui decessi correlati ai vaccini



STORIA A COLPO D'OCCHIO

  • Secondo il dottor Peter McCullough, il trattamento precoce avrebbe potuto prevenire fino all'85% dei decessi per COVID-19. Anche il trattamento domiciliare precoce riduce al minimo la diffusione, poiché la quantità di tempo che sei contagioso può essere ridotta da due settimane a circa quattro giorni
  • Nonostante siano poco costosi e prontamente disponibili, i primi trattamenti sono stati tutti censurati e soppressi al fine di garantire una campagna di vaccinazione di massa globale
  • Più di 80 college e un numero qualsiasi di datori di lavoro stanno ora implementando la vaccinazione COVID obbligatoria. L'unico modo per loro di capire quali potrebbero essere le implicazioni di tale decisione è rivedere i dati VAERS. Non otterranno alcun indizio altrove, grazie alla soppressione universale delle informazioni
  • Si stima che circa 124 milioni di americani siano ora completamente vaccinati contro COVID-19. Al 30 aprile 2021, 3.837 sono morti poco dopo i loro colpi COVID. Questo è più di quanto sia morto per tutti i vaccini disponibili combinati dalla metà del 1997 fino alla fine del 2013, un periodo di 15,5 anni
  • Nel 1976, il governo degli Stati Uniti ha vaccinato 45 milioni di persone contro l'influenza suina pandemica. L'intero programma è stato cancellato dopo la segnalazione di appena 53 morti

Secondo il dottor Peter McCullough, vice capo della medicina interna presso il Baylor University Medical Center e noto per essere uno dei primi cinque ricercatori medici più pubblicati negli Stati Uniti, i vaccini COVID-19 stanno uccidendo "un numero enorme" di persone e il il governo lo sta semplicemente ignorando.

In una video intervista con il giornalista investigativo e fondatore di Liberty Sentinel, Alex Newman, McCullough afferma che il governo degli Stati Uniti, la Fondazione Bill & Melinda Gates e le agenzie sanitarie di tutto il mondo si sono impegnati a vaccinare la popolazione globale mentre si è seduto sui dati che mostrano il COVID 19 "vaccini" si stanno rivelando i vaccini più letali mai creati.

Trattamenti sicuri soppressi a favore di "vaccini" pericolosi

McCullough, che ha anche un master in sanità pubblica, ha fornito testimonianze in tre diverse udienze al Senato, condividendo i trattamenti che ha usato per aiutare i pazienti a riprendersi dal COVID-19 ed evitare il ricovero in ospedale. Riassume il suo protocollo nell'intervista.

Queste strategie sono anche dettagliate in "Base fisiopatologica e logica per il trattamento ambulatoriale precoce dell'infezione da SARS-CoV-2", pubblicato nel numero di gennaio 2021 dell'American Journal of Medicine. 1 Era anche un editore consulente di "A Guide to Home-Based COVID Treatment". 2

Durante una recente audizione del Comitato per la salute e i servizi umani del Senato del Texas, McCullough ha osservato che, secondo i dati disponibili, un trattamento precoce avrebbe potuto prevenire fino all'85% dei decessi per COVID-19. 3 Il trattamento precoce a domicilio riduce inoltre al minimo la diffusione, poiché il tempo che sei contagioso può essere ridotto da due settimane a circa quattro giorni.

Eppure, nonostante siano poco costosi e prontamente disponibili, i primi trattamenti sono stati tutti censurati e soppressi, apparentemente al fine di garantire questa campagna globale di vaccinazione di massa. In effetti, come osserva McCullough, non ci sono state linee guida chiarite sul trattamento COVID, nemmeno i protocolli ospedalieri.

L'intero obiettivo delle nostre agenzie sanitarie è stato il mascheramento, i blocchi e l'attesa di un "vaccino" per la terapia genica. I risultati sono stati devastanti. A cinque mesi dall'inizio della campagna di vaccinazione di massa , più di 10.000 negli Stati Uniti e nell'Unione europea sono già morti dopo essere stati vaccinati . A questo punto, qualsiasi altro vaccino sarebbe stato ritirato dal mercato.

Statistiche scioccanti mostrano quanto siano pericolosi i "vaccini" COVID

Ad esempio, nel 1976, il governo degli Stati Uniti ha vaccinato 45 milioni di persone contro l'influenza suina pandemica. L'intero programma è stato cancellato dopo la notizia di appena 53 morti, secondo Fox News. 4 Nota: il numero di decessi riportati dopo il programma di inoculazione del 1976 varia da tre a 53, a seconda della fonte. 5 , 6 , 7

Ora, le autorità sanitarie stanno scrollando di dosso più di 3.800 decessi 8 dopo la vaccinazione COVID-19 come casuali o irrilevanti. Pensaci. A cinque mesi dall'inizio della campagna di vaccinazione COVID-19, stiamo osservando un bilancio delle vittime che è superiore del 7.000% rispetto alla campagna di vaccinazione contro l'influenza suina , che è stata annullata dopo che il vaccino era ritenuto troppo rischioso.

Il “vaccino” COVID-19 è anche di un livello di grandezza più pericoloso del vaccino contro l'influenza stagionale. Come riportato da McCullough, in media, ci sono da 20 a 30 decessi segnalati a seguito del vaccino contro l'influenza stagionale, che viene somministrato a circa 195 milioni di americani ogni anno. 9

Confrontalo con queste nuove terapie geniche COVID-19. Finora, circa 124 milioni di americani sono completamente vaccinati contro COVID-19 e il conteggio dei decessi è già a 3.837, al 30 aprile 2021. 10

Peggio ancora, sembra il vaccino sistema di reporting degli eventi avversi (VAERS) è backlog da circa tre mesi, 11 quindi questo è probabile che sia un sottostima grave. Anche se la VAERS fosse stata completamente raggiunta, sarebbe una sottostima, poiché solo l'1% 12 , dal 13 al 10% 14 degli eventi avversi dopo la vaccinazione viene mai segnalato. Quindi, in realtà, potremmo guardare ovunque da 38.370 a 383.700 morti legate al vaccino COVID.

Un terzo confronto può essere effettuato con i vaccini nel loro complesso. Come riportato da Tucker Carlson, 15 maggio 6, 2021, i colpi di COVID-19 hanno già provocato più morti di tutti i vaccini disponibili combinati dalla metà del 1997 fino alla fine del 2013 - un periodo di 15,5 anni.

Nessun altro vaccino ha danneggiato così tanti

In un recente rapporto, l'Israeli People Committee (IPC), un organismo civile di esperti sanitari, ha concluso allo stesso modo che "non c'è mai stato un vaccino che abbia danneggiato così tante persone". Il comitato ha ricevuto 288 segnalazioni di decesso a seguito della vaccinazione COVID-19, il 90% dei quali si è verificato entro 10 giorni. Secondo questo rapporto (tradotto dall'ebraico): 16

“Secondo i dati del Central Bureau of Statistics nel periodo gennaio-febbraio 2021, al culmine della campagna di vaccinazione di massa israeliana, c'è stato un aumento del 22% della mortalità complessiva in Israele rispetto all'anno precedente.

In effetti, gennaio-febbraio 2021 sono stati i mesi più mortali dell'ultimo decennio, con i tassi di mortalità complessivi più elevati rispetto ai mesi corrispondenti degli ultimi 10 anni.

Tra la fascia di età compresa tra i 20 ei 29 anni l'aumento della mortalità complessiva è stato il più drammatico. In questa fascia di età, rileviamo un aumento del 32% della mortalità complessiva rispetto all'anno precedente.

L'analisi statistica delle informazioni dell'Ufficio centrale di statistica, combinata con le informazioni del Ministero della salute, porta alla conclusione che il tasso di mortalità tra i vaccinati è stimato a circa 1: 5000 (1: 13000 tra i 20 ei 49 anni, 1: 6000 a 50-69 anni, 1: 1600 a 70+).

Secondo questa stima, è possibile stimare il numero di morti in Israele in prossimità del vaccino, ad oggi, a circa 1000-1100 persone ".

CDC nega rischi letali

Il contrasto nella risposta del governo alle morti per vaccino COVID-19 rispetto alla campagna di vaccinazione contro la pandemia di influenza suina del 1976 è "allarmante", dice McCullough.

Il 19 febbraio 2021, i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie hanno rilasciato una dichiarazione in cui afferma che "non ci sono stati problemi di sicurezza" con le iniezioni di mRNA di Pfizer e Moderna. 17 Dei 113 decessi riportati a quel tempo, nessuno era ritenuto correlato ai vaccini.

Quindi, nel maggio 2021, dopo aver esaminato 1.600 decessi segnalati a VAERS con un gruppo anonimo di medici della Food and Drug Administration degli Stati Uniti, il CDC ha dichiarato che nessuno dei decessi era correlato al vaccino - questo nonostante il 24% dei decessi si sia verificato entro 48 ore di iniezione e il 16% entro 24 ore. Il problema è che ci vorrebbero diversi mesi per indagare su quel numero di morti, quindi la probabilità che si tratti di un'indagine approfondita è scarsa o nulla.

"È impossibile per medici regolatori senza nome, senza alcuna esperienza con COVID-19, pensare che nessuna delle morti fosse correlata al vaccino", dice McCullough a Newman.

"Quindi, penso che questo sia stato effettivamente un lavaggio, come abbiamo visto altrove ... Siamo seduti, in questo momento, sul maggior numero di morti da vaccino [e] ci sono state decine di migliaia di ricoveri, tutti attribuibili al vaccino, e [stiamo ancora] andando forte ".

Il motivo per cui non senti notizie negative su questi "vaccini" è perché le principali reti di media e le parti interessate nei vaccini COVID-19 hanno formato una "coalizione di credibilità di notizie affidabili" che cerca di impedire che qualsiasi informazione negativa sui vaccini COVID entri media popolari "perché sono preoccupati per l'esitazione del vaccino", dice McCullough.

Soppressione dei dati relativi al VAERS in corso

Al 30 aprile 2021, 3.837 persone sono morte e 16.014 persone hanno riportato lesioni gravi e disabilità a seguito di iniezioni di COVID-19. 18 Tra questi decessi c'erano due quindicenni e un sedicenne. Ci sono state anche 235 segnalazioni di aborto spontaneo o parto prematuro al 30 aprile 2021. 19

Puoi controllare tu stesso le ultime statistiche usando openvaers.com. 20 I cosiddetti fact checker stanno ovviamente facendo gli straordinari per soffocare le voci sulle tendenze mostrate nei dati VAERS.

Un recente articolo 21 di verifica dei fatti di The Post and Courier cita esperti sconosciuti e sconosciuti che affermano che morire a causa del vaccino COVID-19 "non è un risultato di cui le persone dovrebbero preoccuparsi" e che "nonostante la disinformazione condivisa sui social media che fornisce un database federale sulla sicurezza dei vaccini "- ovvero il database VAERS -" non vi è alcuna prova che alcun paziente sia morto a seguito dell'assunzione di un vaccino COVID-19 negli Stati Uniti. "

PolitiFact ha anche recentemente eliminato il VAERS come "terreno fertile per la disinformazione". 22 Ha avvertito che i post sui social media che riportano i dati VAERS non devono essere considerati attendibili, poiché "i rapporti VAERS non sono verificati" e "non sono sufficienti per determinare se un vaccino causa un particolare evento avverso".

Sebbene entrambe queste affermazioni siano vere, PolitiFact non riesce ad affrontare il problema evidente che sia il CDC che la FDA, che gestiscono congiuntamente VAERS, stanno ignorando le tendenze di danno chiaramente emergenti. Il difensore ha contattato il CDC l'8 marzo 2021, con un elenco di domande sulle segnalazioni di lesioni da vaccino, e dall'11 maggio - 64 giorni dopo - non aveva ricevuto risposta. 23

"[VAERS] è l'unico posto in cui l'America, i responsabili politici e altri, avranno una giusta scossa nella comprensione della sicurezza", afferma McCullough. Sottolinea che più di 80 college e un numero qualsiasi di datori di lavoro stanno ora implementando la vaccinazione COVID obbligatoria e l'unico modo per loro di capire quali potrebbero essere le implicazioni di tale decisione è rivedere i dati VAERS. Non otterranno alcun indizio altrove, grazie alla soppressione universale delle informazioni.

Nel complesso, sembra che l'intera missione di VAERS e di altri database simili sia stata messa da parte. L'obiettivo principale del sistema è quello di "rilevare eventi avversi vaccinali nuovi, insoliti o rari" come un modo per monitorare la sicurezza dei vaccini.

Come notato da McCullough, dopo cinque morti segnalate in cui si sospetta che un prodotto medico sia coinvolto, la FDA emetterà un avviso di scatola nera - un avviso ai consumatori che li avverte che il farmaco potrebbe causare la morte. A circa 50 morti sospette, il prodotto viene ritirato dal mercato.

Il sistema sta chiaramente fallendo se ogni singola segnalazione di lesioni gravi o morte, comprese tutte quelle che si verificano entro poche ore e in persone senza problemi di salute sottostanti, viene semplicemente cancellata come una coincidenza. Semplicemente non è credibile.

L'UE segnala oltre 7.700 morti

Segni di rischi letali sono evidenti anche nei dati dell'Unione Europea, dove il sistema EudraVigilance aveva ricevuto 7.766 segnalazioni di decesso dopo la vaccinazione COVID al 17 aprile 2021. 24

Di questi, l'iniezione di mRNA di Pfizer ha rappresentato il maggior numero di morti con 4.293, seguita da Moderna con 2.094 morti, AstraZeneca con 1.360 morti e Johnson & Johnson con 19 morti. Come notato da McCullough:

“Secondo la mia opinione professionale, il vaccino più sicuro sul mercato era il vaccino J&J, che è stato estratto per eventi di coagulazione del sangue molto rari. Abbiamo vaccinato 7 milioni di persone, ma le stime sono per gli altri due vaccini disponibili [Pfizer e Moderna], i tassi di coagulazione del sangue sono probabilmente 30 volte quelli di J&J, e questi altri stanno andando forte ".

Mancano mesi alla sorveglianza attiva del vaccino

La FDA ha anche ammesso che la sua analisi dei dati sulla sicurezza dei vaccini sarà ritardata di settimane, se non di mesi. Proprio quando la pandemia ha colpito, erano in procinto di passare dalla sua rete di monitoraggio della sicurezza dell'immunizzazione rapida post-licenza (PRISM), che è stata utilizzata per monitorare gli effetti collaterali del vaccino pandemico H1N1, a un nuovo sistema chiamato efficacia e sicurezza biologica Sistema (MIGLIORE).

Nel frattempo, si affidano a un mosaico di sistemi di segnalazione passivi, tra cui VAERS, Vaccine Safety Datalink e un sistema di auto-segnalazione basato sul telefono chiamato v-safe.

Poiché tutti questi sono basati su auto-segnalazioni volontarie, possono perdere reazioni potenzialmente letali e impreviste. Entro la fine di marzo 2021, solo il 6,4% di tutti gli individui vaccinati si era iscritto a v-safe, ad esempio 25 , il che significa che la stragrande maggioranza non è sottoposta a sorveglianza per gli effetti collaterali.

Mentre BEST sarà un sistema di sorveglianza attivo in grado di esaminare i dati di 100 milioni di persone e confrontare effettivamente i tassi di eventi avversi tra individui vaccinati e non vaccinati per rilevare le tendenze, siamo a mesi di distanza da questo tipo di analisi.

Nel frattempo, le persone continuano a morire, e senza una buona ragione, considerando che la letalità del COVID-19 è alla pari con l'influenza stagionale per la maggior parte dei gruppi di età. 26 , 27 , 28 , 29 , 30

Segni di malaffare abbondano

A questo punto, l'elenco delle prove di illecito è estremamente lungo. Per una carrellata di diverse questioni chiave, vedere il documento peer-reviewed "COVID-19: Restoring Public Trust during a Global Health Crisis - An Evidence-Based Position Paper to Assicurarsi Ethical Conduct". 31

In esso, l'autore conferma le accuse di McCullough di condotta scorretta e sfrenata tra i funzionari della sanità pubblica, la soppressione attiva di trattamenti sicuri ed efficaci e misure pandemiche attuate sulla base di supposizioni errate e menzogne.

Come notato da McCullough nell'intervista in primo piano, le pubblicità per i vaccini COVID-19 sono state lanciate in violazione della legge prima che la licenza della FDA fosse completa. Gli studi iniziali non erano nemmeno stati completati. Ad oggi, nessuno dei “vaccini” COVID-19 è stato autorizzato.

Hanno solo l'autorizzazione all'uso di emergenza (EUA) e nessuno può garantire la loro sicurezza. Tutti questi fatti sono il motivo per cui sono completamente opzionali e legalmente non possono ancora essere resi obbligatori, anche se molte scuole e aziende stanno tentando di farlo.

McCullough sottolinea anche che negli studi sul vaccino COVID-19, sia i gruppi vaccinati che i gruppi di controllo avevano un tasso di infezione inferiore all'1%, che è più o meno il più basso possibile, in termini di rischio. Ciò significa che anche l'impatto globale sulla salute pubblica della vaccinazione COVID-19 è destinato a essere inferiore all'1%, in altre parole, privo di significato.

Sottolinea inoltre che in tutto il mondo stiamo assistendo a circa il 60% dei casi di COVID-19 attivi in ​​individui completamente vaccinati. Nello studio di McCullough, i pazienti COVID-19 che ha visto nelle due settimane prima di questa intervista, circa il 60% era completamente vaccinato e non c'è differenza nella presentazione della malattia tra individui vaccinati e non vaccinati.

Il conteggio delle morti può aumentare durante l'autunno e l'inverno

Mentre il bilancio delle vittime dei vaccini COVID-19 è già a un livello storico, temo che potrebbe aumentare di molto mentre ci muoviamo attraverso l'autunno e l'inverno. La ragione di ciò è perché una delle più grandi carte jolly di questi vaccini è il potenziamento dipendente dagli anticorpi (ADE) o il potenziamento immunitario paradossale (PIE).

Ho dettagliato questo problema in diversi articoli, tra cui "In che modo il vaccino COVID-19 può distruggere il tuo sistema immunitario " e "Le persone vaccinate saranno più vulnerabili alle varianti? "In sintesi, ADE significa che invece di migliorare la tua immunità contro l'infezione, il vaccino in realtà aumenta la capacità del virus di entrare e infettare le tue cellule, provocando una malattia più grave di quanto non fossi stato vaccinato. 32 , 33

L'autunno e l'inverno sono le stagioni in cui si verifica la maggior parte delle infezioni da coronavirus, sia essa SARS-CoV-2 o altri coronavirus responsabili del comune raffreddore. Se l'ADE si rivela un problema comune con queste iniezioni, gli individui vaccinati possono infatti risultare a un rischio significativamente più elevato di COVID-19 grave e una reazione immunitaria potenzialmente letale a causa del priming patogeno.

Un altro rischio potenziale è quello dell'immunopatologia Th2, una forma di potenziamento cellulare in cui una risposta difettosa delle cellule T innesca un'infiammazione allergica. Questa condizione può in alcuni casi sovrapporsi all'ADE e, come l'ADE, può essere pericolosa per la vita. 34

Dal mio punto di vista, ci sono ancora così tante potenziali vie di danno e così tante incertezze, incoraggerei tutti a fare i compiti, continuare a leggere e imparare, valutare i potenziali pro e contro, ignorare tutte le tattiche di pressione e prendersi il tempo necessario per decidere se per ottenere una di queste terapie geniche COVID-19 .

Se tu o qualcuno che ami avete già ricevuto un vaccino COVID-19 e state riscontrando effetti collaterali, assicuratevi di segnalarlo, preferibilmente a tutti e tre questi luoghi: 35

  1. Se vivi negli Stati Uniti, invia un rapporto su VAERS
  2. Segnala l'infortunio su VaxxTracker.com , che è un tracker di eventi avversi non governativi (puoi presentare in forma anonima se lo desideri)
  3. Segnala la lesione sul sito web della difesa della salute dei bambini
  4. fonte https://articles.mercola.com/sites/articles/archive/2021/05/18/covid-vaccine-mortality.aspx?ui=59ed2e7639939da92ff0e3fd8a4becd1e38e467e8312fec7760fac1ab9753aaf&sd=20210422&cid_source=dnl&cid_medium=email&cid_content=art1HL&cid=20210518&mid=DM887789&rid=1160825309                           
  5. fonte: ALTRA INFORMAZIONE

 

18/05/21

metalli pesanti e microfibre nelle mascherine: danni per salute e ambiente


Proponiamo ai nostri lettori questo articolo per mostrare le continue incongruenze e contraddizioni a cui si presta il mainstream.

Nonostante non esistano studi che possano garantire l’efficacia delle mascherine nella prevenzione del contagio, in questo articolo, dove vengono riportate informazioni allarmanti riguardo l’effetto negativo che le mascherine posso avere sulla nostra salute e, più in generale, sulla salute del nostro pianeta, a causa della presenza di metalli pesanti e microplastiche che, da oltre un anno, a tonnellate vanno a finire nei nostri mari e oceani, in questo articolo appunto le mascherine vengono comunque descritte come utili, addirittura “essenziali per porre fine alla pandemia”.

Siamo di fronte ancora una volta alla più palese dimostrazione di cosa resta al giorno d’oggi dell’informazione italiana. Chiunque non abbia ancora compreso l’impatto negativo che queste mascherine avranno nel medio/lungo termine o è colluso o è ignorante. Ciò che resta di questo articolo è la spaventosa dimostrazione della presenza di metalli pesanti ed inquinanti tossici nelle mascherine, un fatto di cui tutti devono essere messi a conoscenza.

Al termine dell’articolo vi alleghiamo lo studio italiano in peer review sulla degradazione delle mascherine chirurgiche nell’ambiente. Buona lettura!

* * *

ilsalvagente.it

di Ettore Cera

La presenza di metalli pesanti e il rilascio di microfibre dalle mascherine minacciano la salute dei cittadini e quella dell’ambiente. L’allarme arriva da due distinte ricerche condotte rispettivamente dall’Università di Swansea, nel Galles, e dall‘Università di Milano-Bicocca.

Partiamo dai metalli pesanti rilasciati dai dispositivi di protezione, che a contatto con l’acqua, diventerebbero un veicolo pericoloso di inquinamento e rappresenterebbero una seria minaccia per la salute umana. I ricercatori britannici hanno scoperto che le mascherine, fondamentali per proteggerci dal Covid, rilasciano nell’ambiente piombo, antimonio, cadmio e rame.

Inquinanti tossici

I test effettuati dall’università gallese, come riporta il quotidiano La Repubblica, hanno rilevato la presenza di “livelli significativi di inquinanti in tutte le mascherine testate”, con la presenza di “micro e nano particelle e metalli pesanti rilasciati nell’acqua durante tutti i test”. Questi hanno “un impatto ambientale sostanziale” con danni per la salute pubblica, e anche a basse dosi possono rivelarsi tossici. “L’esposizione ripetuta potrebbe essere pericolosa poichè le sostanze trovate hanno legami noti con la morte cellulare, la genotossicità e la formazione del cancro“, viene spiegato nella ricerca. Inoltre questi inquinanti tossici hanno proprietà bioaccumulative minacciando la catena alimentare e quindi l’uomo.

Il professor Sarper Sarp, capo del progetto, ha dichiarato che “tutti noi dobbiamo continuare a indossare le mascherine perché sono essenziali per porre fine alla pandemia. Ma abbiamo anche urgente bisogno di più ricerca e regolamentazione sulla loro produzione, in modo da ridurre i rischi per l’ambiente e la salute umana”.

Una chirurgica rilascia in mare fino a 173mila microfibre al giorno

L’altra allerta arriva da uno studio dell’Università di Milano-Bicocca: una mascherina chirurgica nell’ambiente marino rilascia fino a 173mila microfibre al giorno. La ricerca evidenzia i rischi ambientali dovuti allo smaltimento non corretto dei dispositivi di protezione anti-Covid.

Il risultato della ricerca condotta da un team di chimici del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della terra dell’ateneo milanese dal titolo “The release process of microfibers: from surgical face masks into the marine environment” con autori Francesco Saliu, Maurizio Veronelli, Clarissa Raguso, Davide Barana, Paolo Galli, Marina Lasagni, è stato recentemente pubblicato sulla rivista Environmental Advances.

Lo studio ha approfondito il meccanismo di degradazione foto-ossidativa delle fibre di polipropilene presenti nei tre strati delle mascherine chirurgiche e ha fornito un primo dato quantitativo relativo alla cessione di microplastiche. Per le mascherine, infatti, così come succede per molti altri oggetti di uso quotidiano, il dato relativo alla stabilità oltre il limite di utilizzo non era disponibile in letteratura.

Il lavoro sperimentale è stato condotto sottoponendo mascherine usa e getta disponibili commercialmente ad esperimenti di invecchiamento artificiale, designati per simulare ciò che avviene nell’ambiente, quando una mascherina abbandonata inizia a degradarsi a causa dell’esposizione agli agenti atmosferici e, in particolare, alla radiazione solare. Un processo che può durare diverse settimane prima che il materiale giunga al mare, dove è poi sottoposto a stress meccanici prolungati indotti dal moto ondoso. È qui che avviene il maggior rilascio di microfibre. Le misure condotte con tecniche di microscopia elettronica e microspettroscopia infrarossa hanno evidenziato come una singola mascherina chirurgica esposta alla luce UV-A per 180 ore sia in grado di rilasciare centinaia di migliaia di particelle del diametro di poche decine di micron.

Gli effetti di queste microfibre sugli organismi marini sono ancora da determinare. A questo proposito è in corso una collaborazione con i ricercatori del MaRHE center, il centro di ricerca e alta formazione dell’Ateneo alle Maldive. Come già acclarato per altre tipologie di microplastiche, quali ad esempio quelle prodotte dalla degradazione dei materiali utilizzati per il confezionamento di alimenti o generate durante il lavaggio di tessuti sintetici in lavatrice, sono possibili sia danni da ostruzione in seguito ad ingestione, sia effetti tossicologici dovuti alla veicolazione di contaminanti chimici e biologici. Preoccupa inoltre la presenza di frazioni sub-micrometriche, potenzialmente capaci di attraversare le barriere biologiche.

“Speriamo che questo nostro lavoro possa sensibilizzare verso un corretto conferimento delle mascherine a fine utilizzo e promuovere l’implementazione di tecnologie più sostenibili”, hanno commentato Francesco Saliu e Marina Lasagni, rispettivamente ricercatore e docente del dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della terra di Milano-Bicocca.

Fonte: https://ilsalvagente.it/2021/05/10/metalli-pesanti-e-microfibre-nelle-mascherine-danni-per-la-salute-e-lambiente/

Pubblicato il 10.05.2021

fonte: COME DON CHISCIOTTE

Lo studio

Mascherine impatto ambientale