02/06/18

Claretta Petacci fu anche violentata, prima di essere uccisa

Sommerso dalle polemiche per aver dato della “scrofa” a Claretta Petacci? Gene Gnocchi è un comico finito, da almeno dieci anni, e non ha più niente da dire. Fa battute sceme sul calcio, sulla “Gazzetta dello Sport”, ma davvero non ha più niente da dire, da almeno 10-15 anni. Avendo fatto bingo, cioè essendo stato inserito nella trasmissione de “La7” di Floris, ha cercato in ogni modo di attirare su di sé l’attenzione con delle cose trash, di cattivo gusto: delle autentiche idiozie, visto che una verve comico-satirica non ce l’ha più da anni. E ha utilizzato una foto del degrado di Roma – del presunto degrado di Roma, perché io a tutto questo degrado di Roma “per colpa dei pentastellati” non ci credo: penso che siano degli inetti, politicamente, ma non credo che la responsabilità della situazione di Roma sia esclusivamente loro. Gene Gnocchi ha preso la foto di un maiale che fruga tra i rifiuti e ha detto che quel maiale si chiamava Claretta Petacci. Ora, la Petacci rappresenta una pagina dolorosa della nostra storia. Claretta Petacci è stata violentata, ripetutamente. E successivamente trucidata, assieme a Mussolini – non voglio dire da chi, perché non lo so precisamente (alcuni se ne sono assunti la responsabilità, altri no, altri parzialmente) – senza che avesse nessuna responsabilità: né di guerra, né di pace.
Quella di Mussolini è stata un’esecuzione, dettata da una specie di tribunale partigiano, per delle colpe precise. La Petacci invece è stata trucidata soltanto perché era l’amante di Mussolini. Poi è stata appesa a testa in giù assieme a Mussolini a piazzale  Gene GnocchiLoreto: tra l’altro, visto che l’avevano violentata, hanno deciso di far vedere la sua nudità a tutti quanti, finché un prete pietoso non l’ha coperta in qualche modo, cucendole addosso qualcosa con una spilla da balia. E’ una pagina vergognosa, che non ha nessun tipo di giustificazione: è una vergogna. E’ una delle tante vergogne della nascita di questa repubblica. Gene Gnocchi, nella sua ignoranza e stupidità, era convinto di fare satira – ma la satira deve colpire un potente, un individuo in vita, un personaggio scomodo: cosa che Gene Gnocchi si guarda bene dal fare, essendo un vile. Lui ha preso una persona che non si può più difendere, ha preso uno stereotipo italiano di indifendibilità (chi può difendere l’amante di Mussolini?) e ha fatto quello che ha fatto. Io trovo che sia una persona da emarginare da qualunque circuito televisivo, se fa queste cose. Spero che lo faccia il pubblico: spero che il pubblico faccia registrare un robusto calo di ascolti, nella trasmissione di Floris, quando compare la faccia inguardabile di Gene Gnocchi.
Dopo l’abbandono di Crozza, quello spazio fa fatica perché è di competenza dell’agente di Floris. Cioè, l’agente di Floris ha deciso che in quello spazio ci devono andare solo artisti “suoi”. Quindi ha messo prima “Luca e Paolo”, poi Gene Gnocchi Carpeoro(con successo dubbio, perché non fa ascolti) e pare che abbia chiesto l’autorizzazione alla Rai per mettere la Littizzetto. Quindi, tutta roba sua. In Rai funziona così: ormai ci sono questi baroni, che hanno i loro “feudi” garantiti dall’emittente, e quindi comandano loro, fanno tutto loro. Questo agente si chiama Beppe Caschetto e nasce come collaboratore di un grande produttore televisivo, mio amico: Bibi Ballandi. Caschetto era un impiegato della Regione Emilia Romagna che, prima di mettersi in proprio, aiutava Ballandi a fare eventi sulla riviera romagnola. E adesso è diventato Caschetto, cioè uno che mette e toglie la gente dalla Rai quando vuole lui. Va bene, niente da eccepire: la Rai è quello che è, quindi è giusto che venga “feudizzata” da gente come questa.
(Gianfranco Carpeoro, dichiarazioni rilasciate a Fabio Frabetti di “Border Nights” durante la diretta web-streaming “Carpeoro Racconta”, su YouTube, il 20 gennaio 2018).

fonte: http://www.libreidee.org/