Vaccini non sempre utili e non sempre sicuri, non testati come gli altri farmaci, e in alcuni casi pericolosi (letali) per i bambini. Vaccini non “spiegati”, imposti senza la necessaria trasparenza. E pagati dai cittadini con le tasse, a prezzi salatissimi: il costo è schizzato alle stelle dopo l’introduzione dell’obbligatorietà. In caso di problemi, chi paga? Sempre noi, con le imposte, perché è lo Stato a risarcire i danneggiati. Peggio ancora: il piano, evidente, mira a imporre l’obbligo a tutti, anche agli adulti (come in Argentina, dove alle vaccinazioni è vincolato il rinnovo del passaporto, come quello della patente di guida). Come chiamarlo, questo schifo? E poi: possibile che non ci sia un cane di politico che lo denunci? Non dovevano essere lì per quello, i 5 Stelle? Non a caso, infatti, sono stati votati da milioni di italiani. Molti dei quali oggi sono letteralmente inferociti: «Il mio voto non lo avranno mai più», annuncia Massimo Mazzucco, che accusa Giulia Grillo di essere la fotocopia di Beatrice Lorenzin. I militanti più irriducibili “perdonano” i grillini, perché se non cedessero al ricatto-vaccini finirebbero fuori dal governo? Tanto meglio, dice Mazzucco: se avessero il coraggio di denunciare il marcio, avete idea di come la prenderebbero, gli elettori? Se i 5 Stelle si dimettessero in nome della sicurezza sanitaria dei cittadini, il giorno dopo verrebbe giù l’Italia. Ma non lo fanno: e questo ci fa capire chi sono, veramente.
E’ indignato, Mazzucco, di fronte alle esternazioni di Giulia Grillo a “Mattino 5”, sull’ammiraglia di Mediaset: «Vaccinarsi è fondamentale», dice il ministro: «Giusto l’obbligo, quando serve». Aggiunge: «Quello che è mancato è l’informazione: ai cittadini bisogna spiegare l’importanza dei vaccini, che sono gratuiti e possono salvare da malattie gravi, in alcuni casi mortali». Davvero? «Detto da lei, che ormai sta dalla parte di Big Pharma, lamentare che in Italia è mancata l’informazione è fantastico: è veramente il capovolgimento del mondo in cui viviamo», protesta Mazzucco, in web-streaming su YouTube con Fabio Frabetti di “Border Nights”. Documentarista e video-reporter, Mazzucco aveva rivolto un preciso appello a Beppe Grillo perché ritirasse la sua firma dal “patto per la scienza” proposto dal virologo Roberto Burioni, massimo propagandista dell’obbligo vaccinale in Italia. Un appello firmato anche da Renzi e Mentana, che secondo Gianfranco Carpeoro – autore di una segnalazione alla magistratura – configurerebbe un reato di associazione a deliquere, attentando alla Costituzione laddove chiede di limitare la libertà d’opinione e anche la libera ricerca scientifica.
Burioni propone infatti di “fermare” – anche con la forza, per legge – le indagini indipendenti come quelle dei biologi italiani guidati da Vincenzo D’Anna, che hanno appena scoperto vaccini “sporchi” (con tracce di diserbanti e Dna di feti abortiti) e vaccini inefficaci, perché privi degli agenti immunizzanti indicati. Sempre Giulia Grillo dichiara, a “Presa diretta” su RaiTre: «In questo momento va posta particolare attenzione al morbillo, perché è in atto una diffusione abbastanza sostenuta che non riguarda solo i bambini ma anche gli adulti». Attenzione: «Invito anche gli adulti a fare il vaccino contro il morbillo – dice il ministro della salute – perché spesso sono loro che lo trasmettono ai bambini, e i casi più gravi li abbiamo avuti proprio tra gli adulti». Questo “retropensiero” esiste già da molto tempo, sottolinea Mazzucco: «La nostra beneamata Grillo sta solamente facendo il lavoro che evidentemente è stata messa lì a fare, perché è già da tempo che sento, tra le righe, che qualcuno appenapuò ci infila dentro anche gli adulti». Pericolo: «Tra “cominciare a pensare” anche agli adulti e arrivare all’obbligo, il passo è breve».
La cara Grillo dice che è mancata l’informazione? «Benissimo, allora la dia tutta, se vuole fare veramente il ministro della salute dei cittadini». Ovvero: «Dia i dati veri delle reazioni avverse, dica cosa si sono raccontati i virologi già 15 anni fa, in segreto fra di loro, ammettendo – nero su bianco – che sanno benissimo che c’è una correlazione statisticamente significativa tra vaccini e autismo». E magari Giulia Grillo informi gli italiani su quanto è successo a William Thompson, il medico americano che ha denunciato di esser stato «obbligato a distruggere tutti i documenti che rivelano la correlazione diretta tra vaccini e autismo». Faccia questa informazione, la Grillo, e smetta di «riempirsi la bocca di parole solo perché è il ministro della salute: questa è una vergogna assoluta». Aggiunge Mazzucco: «Il solo fatto di avere questa ministra della salute mi ha indotto a decidere di non votare mai più per i 5 Stelle: mai più, finché non avranno completamente capovolto questo tipo di politica. E se gli altri 5 Stelle stanno zitti, è anche colpa loro: sono complici di questo schifo».
Lo si può comprendere, Mazzucco, di fronte a quest’altra affermazione del ministro: «Se la popolazione autonomamente non si vaccina, certo che la si obbliga: prima si convince il cittadino, poi eventualmente lo si obbliga». Protesta Mazzucco: «Una cosa è obbligare ad allacciare le cinture di sicurezza: nessuno può discutere sul fatto che servano a salvarti la vita, e che non ci sono controindicazioni. Ma fin che tu non mi hai dimostrato che non ci sono danni da vaccino, e che il vaccino è veramente sicuro, tu non mi puoi obbligare». Questo dibattito, aggiunge Mazzucco, dura dall’800. Basta leggere quello che scriveva William White: «Vi sono poche cose, tra la gente di cultura, in cui le convinzioni siano così assolute e così poco informate come la vaccinazione. Ti diranno che ha eradicato il vaiolo e che non è assolutamente dannosa. E se oserai soltanto mettere in dubbio una di queste affermazioni, verrai etichettato come un sostenitore di quegli ignoranti e fanatici antivaccinisti».
«Se tu insisterai e chiederai quando, esattamente, il vaiolo sia stato eradicato, e quale sia esattamente il vaccino che non fa danni, ti verrà probabilmente risposto che queste faccende riguardano la medicina, e che i fatti non sono in discussione». Questo scriveva, White, nel lontano 1885, cioè 130 anni fa. «La situazione non è mai cambiata – dice Mazzucco – da quando è iniziato il dibattito sui vaccini: c’è sempre questa divisione plateale, manichea, tra il bene e il male – quelli che decidono cosa è giusto e cosa non è giusto – e quelli che protestano e cercano di difendere la libertà personale, la libertà individuale». Ma nell’Italia del 2018, il famoso “contratto di governo” firmato dai gialloverdi non prometteva di “superare la legge Lorenzin”? «Certo», commenta Mazzucco, sarcastico: ma “superarla” può vuol dire aggiungere altri 4 vaccini obbligatori. Salvo poi scoprire, come ha fatto il quotidiano “La Verità” diretto da Maurizio Belpietro, che – dopo la legge Lorenzin, incassato il business garantito dall’obbligatorietà – le case produttrici hanno fatto volare i prezzi dei vaccini: «Prima l’obbligo, poi la stangata».
Il costo delle vaccinazioni, a carico dello Stato, è aumentato del 62%. In soldoni: la spesa è cresciuta di 130 milioni tra il 2016 e il 2017. «La colpa non è dell’aumento del numero di immunizzazioni, ma del prezzo delle dosi, passato da 14,02 a 22,74 euro in media. Un affare, per le multinazionali del farmaco». Complimenti a Belpietro: ed è curioso – osserva Mazzucco – che la notizia non compaia sugli altri giornali. Dove sono, quelli che difendono la famosa informazione? Del resto, solo un altro quotidiano – “Il Tempo”, diretto da Franco Bechis – ha sparato la notizia-bomba dei vaccini “sporchi” scoperti dai biologi. E sui media è passata praticamente sotto silenzio anche la notizia della Puglia, unica Regione ad aver garantito un servizio di “farmacovigilanza attiva” per monitorare gli effetti delle vaccinazioni. Risultato-choc: in Puglia, 4 bambini su 10 hanno subito reazioni avverse. «La cosa pazzesca di questa storia – riassume Mazzucco – è che prima hanno introdotto l’obbligo, poi si sono messi a discutere il prezzo con le case farmaceutiche. Cioè: non si sono preoccupati di fissare il prezzo prima, per evitare sorprese. Così, quando ormai l’obbigo c’era (era legge), questi figli di buona donna hanno alzato i prezzi. La Lorenzin diceva: i vaccini sono gratuiti. Certo, all’Asl non devi pagare per l’iniezione, ma le tasse le paghi eccome. E quindi le case farmaceutiche vengono pagate con i nostri soldi». Paradosso assoluto: «Una presa per i fondelli meravigliosa: da una parte il cittadino deve pagarsi le vaccinazioni con le tasse, in più c’è l’obbligo vaccinale (quindi anche l’obbligo di pagare i vaccini). E in più, se per caso c’è un danneggiato da vaccino, chi lo risarcisce? Non la casa farmaceutica, coi soldi che le abbiamo appena dato, ma sempre noi cittadini, con i soldi dello Stato, perché è lo Stato che ti rimborsa».
Per Mazzucco, siamo di fronte a una frode clamorosa: «Da una parte siamo obbligati a pagare per farci vaccinare, e poi dobbiamo pure pagare per i danni che riceviamo, nel caso qualcosa vada storto. Gli altri invece si beccano i soldi e non rischiano nessuna denuncia». E non un politico che si alzi in piedi a denunciare l’incredibile raggiro. Anche Bianca Berlinguer e Mauro Corona, su RaiTre, insistono sull’obbligo dei vaccini? «E’ chiaro, quello che sta succedendo». Per Mazzucco «stanno arrivando degli ordini molto precisi, dall’alto: vogliono insistere su tutti i fronti mediatici, perché evidentemente hanno capito che la cosa non è passata. E per arrivare dove vogliono loro – cioè arrivare all’obbligo vaccinale imposto a tutti, anche agli adulti – bisogna battere tutti i tasti possibili». E Bianca Berlinguer si mette a fare propaganda anche lei, in questo modo, naturalmente senza essersi informata? Vergogna: dovrebbe ricordare ai suoi telespettatori, innanzitutto, che i vaccini «sono gli unici farmaci che non passano attraverso le forche caudine della sperimentazione». Fantastico: «In un bambino, così, puoi iniettare delle porcherie che in certi casi rischiano di ucciderlo, come è stato dimostrato». Un documento ufficiale delle case farmaceutiche, conferma Mazzucco, ammette che – nelle statistiche – almeno in 8 casi la famosa “sindrome da morte improvvisa” (la morte in culla) avviene nelle 24 ore che seguono alla somministrazione del vaccino esavalente. «Iniettare in un bambino un prodotto che rischia di ucciderlo, senza prima aver fatto la normale sperimentazione clinica, è un crimine vergognoso».
Come vedete, sintetizza Mazzucco, tutto quadra: l’intero sistema è concepito a protezione delle case farmaceutiche, non del bambino. «Il governo americano per primo, negli anni ‘80, ha deciso di creare il “tribunale dei vaccini”, nel quale è lo Stato – al posto delle case farmaceutiche – ad assumersi l’onere di risarcire i danneggiati da vaccino». Per Mazzucco, «vuol dire che da quel momento è partito il ricatto di Big Pharma». E questo tipo di legislazione è stato adottato in tutto il mondo, anche in Italia. «Quindi le case farmaceutiche sono libere di metterci quello che vogliono, nei vaccini. Non sono obbligate a sperimentarli, mentre tu sei obbligato a iniettarteli. E se per caso qualcosa va storto, non puoi nemmeno rivalerti su di loro». I militanti 5 Stelle piagnucolano: se osiamo alzare la voce sui vaccini, non ci lasciano più governare? «Bene, vadano a casa», replica Mazzucco. Dicano: “Noi volevamo eliminare l’obbligo vaccinale per motivi serissimi, ma non ce lo lasciano fare”. «Denuncino chi glielo impedisce e diano le dimissioni: così si tiene la schiena dritta. Troppo comodo, dire: se lo faccio, non mi lasciano governare. A cosa serve governare, se poi sei obbligato a piegare la schiena in questo modo? Ti ricattano le case farmaceutiche? Benissimo, le denunci e vai a casa. Non hai bisogno di fare per forza il ministro della salute».
Troppo comodo, insiste Mazzucco, «nascondersi dietro a questo, quando c’è di mezzo la vita, la salute degli altri». Tuttalpiù si potrebbero capire cedimenti e compromessi su questioni puramente economiche: sei obbligato a concedere le trivellazioni in mare? D’accordo: se non garantisci quel business, ti fanno cadere. «Lo capisco», dice Mazzucco: a volte tocca calarsi le braghe: «Ma non quando ci sono di mezzo la vita e la salute della gente». Per fare un esempio: «Provate a incontrare la mamma di un bambino danneggiato. Guardatela negli occhi. A quel punto mi dite ancora che si può permettere tutto questo, solo perché “altrimenti non ci fanno più governare”? No, devi denunciare. E oggi hai a disposizione l’intero palcoscenico italiano. Lo dici: Bruxelles ci impone l’obbligo vaccinale, pena la procedura d’infrazione. E quindi noi andiamo a casa, vedete voi per chi votare». Chiosa Mazzucco: «Sapete cosa succede, il giorno dopo? Viene giù il paese. Questo devi fare, se hai gli attributi». Se invece «ti piace stare lì a fare il ministro per avere il tuo stipendietto e l’accesso ai salotti che contano», allora non ci siamo. Come diceva, una volta, Beppe Grillo? «Vaffanculo».
fonte: LIBRE IDEE
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