Per giungervi bisogna prendere la superstrada per il Sempione ed uscire a Crodo, continuare sino a Baceno dove, al bivio, si devono seguire le indicazioni per la piana del Devero.
Giunti al parcheggio lasciare l'auto ed incamminarsi in direzione degli impianti invernali di risalita; passata la stazione della seggiovia continuare sino ad un bivio dove si seguono indicazioni per il lago Nero.
Giunti al parcheggio lasciare l'auto ed incamminarsi in direzione degli impianti invernali di risalita; passata la stazione della seggiovia continuare sino ad un bivio dove si seguono indicazioni per il lago Nero.
Si prende rapidamente quota e dopo circa 45 minuti di buona camminata si arriva alle baite dell'alpe Misanco; ci si ferma ad ammirare il panorama circostante che spazia dall'Arbola sino al Cervandone incombente sopra di noi.
Il Cervandone nell'epoca delle prime esperienze alpinistiche era noto come il Monarca del Devero, in quanto la sua molte incombente, la sua presenza centrale e la sua altezza maestosa danno la netta impressione che tutto possa girare intorno a questa montagna......
Dopo questa breve sosta si riprende a salire in direzione di un nuovo bivio: a sinistra si sale per il Monte Cazzola, a destra si arriva alla nostra destinazione.
Dieci minuti dopo aver imboccato il sentiero di destra si arriva ad ammirare le scure acque del lago Nero. Si prosegue aggirando il lago sulla destra seguendo l'evidente sentiero che in poco più di dieci minuti porta al ponticello di legno della Buscagna. L'ambiente è quello meraviglioso delle grandi praterie con i monti del Cervandone e del Cornera a fare da anfiteatro naturale a questo posto splendido.
Attraversato il ponte di legno si seguono le indicazioni per Buscagna ed in pochi minuti si giunge ad un gruppo di baite ottimamente ristrutturate. Facciamo una breve sosta per recuperare energie, riprendendo il nostro cammino seguendo fedelmente il sentiero che si stacca sulla destra delle baite e che in poco più di mezz'ora ci porta nuovamente nella piana del Devero.
Fabio Casalini
fonte: https://viaggiatoricheignorano.blogspot.it/
Fabio Casalini
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