l’Unione esperta in atrocità
Nuovi tecnici a Montecitorio? – Svolte in carriera grazie agli incontri off limits- I leaders rientrano nei ranghi- Haider e i caduti per l’Unione- Il caso Gianluca Buonanno- A cosa serve il diritto di voto?- Non ascoltate i cittadini- Brexit: scontro tra logge o precisa strategia del chaos?- Sotto falso nome: chi sono gli attuali leaders ucraini?- Siete sicuri di volere più Europa?
NUOVI TECNICI A MONTECITORIO?
Jean Jacques Rousseau affermava che il potere viene dal basso, cioè dagli strati più bassi della popolazione, e non dall’alto che si era soliti credere. Le sue linee sono state poi in seguito utilizzate per sedurre i popoli con l’idea che essi erano in grado di governare sé stessi a partire dalla Rivoluzione Francese. Ma è veramente così, oppure per l’èlite il popolo rappresenta soltanto un branco di pecore facilmente manipolabili? Sembra proprio di sì. Mai come negli ultimi trecento anni abbiamo visto tanto dispotismo e tanta ipocrisia sotto gli slogan: diritti umani, popolo sovrano ecc.Con la sempre più maggiore consapevolezza che ha ormai gettato gli italiani in una spirale di rassegnazione ed senso di impotenza, sono sempre più numerosi coloro che diventano consapevoli che non sia il voto popolare a determinare la vittoria di un candidato su un altro. Candidati che, dopo ben tre premier non eletti democraticamente, ma imposti dall’èlite delle banche e delle multinazionali, fanno tutti a gara per meglio servire la schiera degli ingordi e potenti padroni che hanno fatto a pezzi questo paese. Il paese in forte crisi e retrocessione versa ormai da anni nell’eurozona, senza ombra di unione fiscale: nè eurobonds, nessun fondo di riscatto dei debiti, nessuna messa in comune del debito pubblico, e nessun trasferimento dei bilanci dai paesi attivi ai passivi, come succede ad esempio nelle vere unioni, tipo gli Stati Uniti d’America. Anche nell’Unione monetaria Europea ciò dovrebbe essere la regola obbligatoria se la Germania non si opponesse con pietrificata ostinazione. (M.Blondet) Milioni di cittadini occidentali hanno accettato l’idea della propaganda, secondo cui la loro esistenza dipenderebbe dal successo di un pugno di mega-banche troppo grosse par fallire, e da un “mercato” di cui potrebbero fare a meno. Lo hanno accettato anche al costo di Austerity, tagli ai salari e alle spese sociali, svendite di aziende redditizie; e, col bail-in, il sequestro dei risparmi privati. Milioni di americani sono convinti che è meglio che le loro economia siano svalutate piuttosto che delle banche siano lasciate fallire. Come pure ancora tanti italiani sono grati all’Unione per aver liberato l’Italia dal Cav, anche a costo di uno spread al 400%, creato apposta da Draghi, Merkel e Sarko, per farci poi fare a pezzi da Mario Monti. Non consola più il fatto che Matteo Renzi possa essere deposto in favore di un altro premier, un quarto premier non eletto democraticamente ovviamente. L’euroligarchia sta puntando su un altro pentastellato Luigi Di Maio, attuale vicepresidente della camera, che si appresta a scalare la vetta della grande politica, non la politica al servizio dei popoli, definita spregiativamente “populista” (che ha fatto però guadagnare ai 5 stelle milioni di voti) ma quella dell’alta finanza, del servizio dei poteri forti. Del resto Di Maio, -faccetta furba e sguardo ambiziosissimo- lo si vede girare già da qualche anno negli ambienti della nobiltà nera della City di Londra. Ha capito benissimo che il potere non viene affatto al basso. La vicenda del pranzo di Di Maio il 22 aprile 2016 all’Ispi, l’istituto studi per la politica internazionale, dove si trovavano gli stessi protagonisti della riunione romana della paramassonica Trilateral Commission fondata da David Rockefeller è interessante in questo senso.1 Di Maio sta facendo lo stesso tour di presentazione che toccò a Renzi alcuni anni fa (andò perfino da Angela Merkel, da sindaco di Firenze, ricordate?). E’ normale e fisiologico: tutti i soggetti, soprattutto stranieri, che devono avere rapporti con l’Italia vogliono capire se hanno davanti un’altra Marine Le un altro Jeremy Corbin o un altro Norbert Hofer. 1
SVOLTE IN CARRIERA GRAZIE AGLI INCONTRI OFF LIMITS
I potenti della terra si riuniscono a porte chiuse lontani da occhi indiscreti. E’ in questi circoli off limits che si decidono le sorti delle economie, dei cittadini e degli stessi governi. Quest’anno il gruppo Bilderberg è stato a Dresda dal 9 al 12 giugno: tra gli italiani presenti John Elkann e Lilli Gruber. L’anno scorso partecipò Monica Maggioni, (già membro della Trilaterale) che sarebbe diventata presidente della Rai proprio dopo quella partecipazione. Tra i temi affrontati di quest’anno Russia ed elezioni USA, globalizzazione, l’accordo di libero scambio tra Ue e Usa (TTIP) e lo spettro dell’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea. 2
Il TTIP è un trattato di libero scambio e commercio negoziato dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti che sta molto a cuore all’èlite di potentati. Barack Obama vuole approvare il Ttip prima della fine del suo mandato L’obiettivo del trattto è l’eliminazione delle barriere doganali tra EU e USA che introdurrebbe nel mercato europeo senza alcun limite e senza nessuna etichetta identificativa, prodotti come la carne trattata con ormoni; frutta e verdura geneticamente modificata, (OGM) e pesticidi velenosi come il glifosato, tutt’ora banditi dall’Unione. Il trattato prevede sostanzialmente che le legislazioni di Stati Uniti ed Europa si pieghino alle regole del libero scambio stabilite da e per le grandi aziende europee e statunitensi, secondo alcuni faciliterebbe i rapporti commerciali tra Europa e Stati Uniti portando opportunità economiche, sviluppo, un aumento delle esportazioni e anche dell’occupazione. In realtà i prodotti delle multinazionali americane sono molto più economici di quelli degli agricoltori e allevatori europei e la loro introduzione con l’accesso al mercato agli appalti pubblici nel mercato europeo causerebbe inevitabilmente la chiusura di molte imprese locali; la perdita di 600.000 posti di lavoro; la scomparsa dei prodotti tradizionali, senza contare l’affossamento delle volontà governative e popolari in favore di quelle delle multinazionali.
Gli Stati Uniti, sono alla ricerca di nuovi spazi commerciali per resistere, da qui a un decennio, alla crescita cinese e difendere il dollaro come valuta di riferimento internazionale. Il nuovo trattato commerciale interatlantico potrebbe mandare in archivio anche le inchieste della procura di Trani su Deutsche Bank e agenzie di rating, 248 pagine di documenti riservati che riguardano la trattativa in corso fra Europa e Stati Uniti sul TTIP di cui finora tutti i dettagli sono rimasti segreti.
Riguardo le discussioni sul TTIP nei circoli Bilderberg, pure i giornali cosiddetti mainstream, oggi riportano tra i loro titoli i summit quasi segreti di Bilderberg, CFR, Trilaterale ecc. Summit dove spesso la presenza dei politici è solo un optional, ma senza ovviamente mai tradire la loro vile attitudine a speculare sul dubbio, tralasciando la descrizione dell’incisività e l’obiettivo dei “traguardi mondiali” di tali incontri che hanno gravi effetti nella vita politica, sociale ed economica dei vari paesi Ma va comunque sottolineato che questi gruppi paramassonici non sono altro che realtà più visibili con lo scopo di reclutare nuovi membri o scrutare i profili dei più promettenti, possibilmente non ancora iniziati: le decisioni, quelle vere infatti, vengono prese nelle virulente UR Lodges, alla quale fanno parte i più noti personaggi dell’economia del sistema bancario e della politica. E’ lì che vengono partorite primavere arabe; false flag; sanzioni ai danni degli stati cosiddetti canaglia; manipolazioni dei tassi d’interesse e tutti gli altri mali che ricadono su tutta l’umanità.
Il TTIP è un trattato di libero scambio e commercio negoziato dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti che sta molto a cuore all’èlite di potentati. Barack Obama vuole approvare il Ttip prima della fine del suo mandato L’obiettivo del trattto è l’eliminazione delle barriere doganali tra EU e USA che introdurrebbe nel mercato europeo senza alcun limite e senza nessuna etichetta identificativa, prodotti come la carne trattata con ormoni; frutta e verdura geneticamente modificata, (OGM) e pesticidi velenosi come il glifosato, tutt’ora banditi dall’Unione. Il trattato prevede sostanzialmente che le legislazioni di Stati Uniti ed Europa si pieghino alle regole del libero scambio stabilite da e per le grandi aziende europee e statunitensi, secondo alcuni faciliterebbe i rapporti commerciali tra Europa e Stati Uniti portando opportunità economiche, sviluppo, un aumento delle esportazioni e anche dell’occupazione. In realtà i prodotti delle multinazionali americane sono molto più economici di quelli degli agricoltori e allevatori europei e la loro introduzione con l’accesso al mercato agli appalti pubblici nel mercato europeo causerebbe inevitabilmente la chiusura di molte imprese locali; la perdita di 600.000 posti di lavoro; la scomparsa dei prodotti tradizionali, senza contare l’affossamento delle volontà governative e popolari in favore di quelle delle multinazionali.
Gli Stati Uniti, sono alla ricerca di nuovi spazi commerciali per resistere, da qui a un decennio, alla crescita cinese e difendere il dollaro come valuta di riferimento internazionale. Il nuovo trattato commerciale interatlantico potrebbe mandare in archivio anche le inchieste della procura di Trani su Deutsche Bank e agenzie di rating, 248 pagine di documenti riservati che riguardano la trattativa in corso fra Europa e Stati Uniti sul TTIP di cui finora tutti i dettagli sono rimasti segreti.
Riguardo le discussioni sul TTIP nei circoli Bilderberg, pure i giornali cosiddetti mainstream, oggi riportano tra i loro titoli i summit quasi segreti di Bilderberg, CFR, Trilaterale ecc. Summit dove spesso la presenza dei politici è solo un optional, ma senza ovviamente mai tradire la loro vile attitudine a speculare sul dubbio, tralasciando la descrizione dell’incisività e l’obiettivo dei “traguardi mondiali” di tali incontri che hanno gravi effetti nella vita politica, sociale ed economica dei vari paesi Ma va comunque sottolineato che questi gruppi paramassonici non sono altro che realtà più visibili con lo scopo di reclutare nuovi membri o scrutare i profili dei più promettenti, possibilmente non ancora iniziati: le decisioni, quelle vere infatti, vengono prese nelle virulente UR Lodges, alla quale fanno parte i più noti personaggi dell’economia del sistema bancario e della politica. E’ lì che vengono partorite primavere arabe; false flag; sanzioni ai danni degli stati cosiddetti canaglia; manipolazioni dei tassi d’interesse e tutti gli altri mali che ricadono su tutta l’umanità.
I LEADERS RIENTRANO NEI RANGHI
A questo punto non ci sorprenderà che nonostante i cambi di colore e di governo, il debito pubblico continui a crescere, la disoccupazione a salire e le sovranità popolari ad eclissarsi irrimediabilmete. Coloro infatti che determinano la realtà sono sempre ai loro posti al contrario dei politici, loro camerieri. Ricorderete sicuramente che Matteo Renzi nel dicembre del 2015 fu molto esplicito riguardo le sanzioni alla Russia, affermando pubblicamente che queste ci danneggiano gravemente. Anche in seguito al dilagare del “terrorismo islamico” (sic) affermò di non voler impegnare le forze armate italiane in Siria a “bombardare l’ISIS” – ossia ad ostacolare la vittoria russa contro i terroristi preferiti dall’Occidente: «Non rincorro le bombe degli altri» affermò il Renzo. Nessuna sorpresa quando in Italia, Germania e Regno Unito venne inviato l’ebreo askenazi Adam Szubin, sottosegretario al Tesoro Usa per il Terrorismo e l’Intelligence Finanziaria per discutere le sanzioni contro la Russia. Nella visita, dal 7 al 10 dicembre, l’americano si concentrerà con i governanti di quei paesi, e sulle correnti sanzioni contro la Russia per le sue attività di destabilizzazione in Ucraina, dice il comunicato ufficiale del Tesoro Usa. Sicuramente pochi di voi hanno mai sentito parlare di Szubin… E’ normale, pochi conoscono i volti di coloro che comandano da dietro le quinte. La sua strana funzione di Segretario al Tesoro per il Terrorismo gli dà la carica di poliziotto con poteri finanziari punitivi sugli stati satelliti insubordinati. La funzione di gestore della Intelligence Finanziaria significa che è quello che ha le leve su tutte le centrali europee come SWIFT, la camere di compensazione dove si registrano tutte le transazioni bancarie, transazioni magari segrete ma che invece le eurocrazie hanno aperto agli organi spionistici Usa, dalla Cia all’Fbi alla NSA. In poche parole significa che Szubin viene qui per distribuire lavate di capo, dare ordini e minacciare – perché ci sono evidente segni di insubordinazione.Szubin è quello stesso che a metà novembre ha congelato gli attivi di diverse personalità russe e della Banca di Alleanza Finanziaria Russa, per “il suo ruolo nelle transazioni finanziarie col governo siriano. Allora questo poliziotto e bastonatore ha dichiarato: “Gli Usa continueranno a colpire le finanze di tutti coloro che aiutano Assad a continuare a violentare il popolo siriano”. Del resto noi non siamo ancora così servi come gli Stati Uniti..ma siamo sulla buona strada. Vi basti semplicemente fare una visita a questo sito per rendervi conto della preponderanza dei “fratelli maggiori” non solo nel Ministero del Tesori USA, ma in tutti gli altri posti chiave della politica, dell’intrattenimento e dell’economia che ha un peso enorme per il resto del mondo, in particolare l’Unione Europea. 3 Quindi se avete visto Renzi cambiare repentinamente idea sulle sanzioni alla Russia dopo il 10 dicembre non sorprendetevi troppo: questi padroni sono pericolosi davvero. La minaccia di morte è dietro l’angolo. 4
HAIDER E I CADUTI PER L’UNIONE
A tal proposito credo che sia opportuno ricordare Jörg Haider governatore della Carinzia; leader e fondatore del piccolo partito di destra “Alleanza per il futuro dell’Austria”, morto misteriosamente in un incidente d’auto nel 2008, le cui cause non sono mai state del tutto chiarite. L’arrivo sulla scena politica di Haider alla guida allora del partito Fpö, definito xenofobo, antisemita e persino neonazista, scatenò una grave crisi: l’Unione europea isolò l’Austria a livello diplomatico. Ma nonostante le accuse di nazismo, razzismo e antisemitismo che Haider ha sempre rigettato, riuscì ad attirare le simpatia di una nutrita parte della popolazione austriaca. Nel 1999, il Fpö con uno straordinario successo elettorale diventò il secondo partito austriaco. Nel 2000, per mesi, nessun politico di punta in Europa voleva più stringere la mano agli esponenti del governo austriaco in quanto il partito faceva parte dell’esecutivo. Nelle elezioni del marzo 2004, Haider riuscì a ottenere il 42,5 % dei voti in Carinzia, venendo rieletto governatore della regione. Nel 2004 nel pieno disprezzo della democrazia e della libertà di voto, (Haider deteneva il 30% è opportuno ricordarlo) l’ambasciatore israeliano in Austria Nathan Meron, venne addirittura richiamato dal governo israeliano in segno di protesta. Alle ingerenze ebraiche Haider già nel 1999 aveva risposto con crudezza, senza troppi giri di parole invitando Israele a curare i rapporti con i suoi vicini, invece di interessarsi delle faccende degli altri. «Al contrario di Israele, l’Austria da vent’anni è impegnata in relazioni di pace col proprio vicinato, anche con gli ex nemici del tempo di guerra» affermò Haider. 5 Nel 2003 si pronunciò contro la guerra d’Iraq. Di ritorno da Baghdad, in una conferenza stampa, difese l’Iraq dalle accuse di terrorismo lanciate dagli Stati Uniti, e apparve in pubblico con una spilla arcobaleno, raffigurante la bandiera della pace, appuntata al bavero, per protestare contro l’invasione da parte degli Stati Uniti, definendo la dottrina USA “asse del male” e denunciando pubblicamente il sistema bancario, che definì Banken Mafia. In quell’occasione promise di “ripulire il fango delle manipolazioni bancarie”. La linea politica di Haider fu sempre in grande contrapposizione con l’Unione Europea a causa della perdita della sovranità nazionale per quanto riguarda numerosi temi, tra i quali, giustizia e diritto d’asilo, che con il trattato che riforma l’Unione divengono ipso facto di competenza di Bruxelles. Nelle elezioni legislative del 28 settembre 2008 il suo partito ebbe un clamoroso, quanto preoccupante successo per l’èlite. Haider morirà 13 giorni dopo le elezioni (l’11 ottobre) in un misterioso incidente autostradale. Sono numerosissime le inconguenze tra la dinamica dell’evento con la versione ufficiale, nonché l’alterazione della scena dell’incidente e i giornali che titolavano Haider era ubriaco. Ubriaco con solo l’1,8 di tasso alcolemico nel sangue! Gli indizi provano chiaramente che si trattò di omidicio infarcito tra l’altro di rivendicazioni di tipo esoterico: basti solo pensare al numero 11 (numero privilegiato che nel mondo esoterico simboleggia le combinazioni losche create da molti individui), e anche il luogo dell’ “incidente” chiamato Valle delle Rose. Anche le esequie verranno celebrate tra un mare di rose rosse, un dettaglio questo che non lascia nessun studioso di esoterismo indifferente, considerati gli omicidi compiuti dalla società segreta “Rosa Rossa”, -solita tra l’altro a firmare i suoi delitti- con il sostegno, ovviamente del solito Mossad.
IL CASO DI GIANLUCA BUONANNO
In altri articoli abbiamo descritto come l’èlite può fondare, finanziare, e servirsi non solo di partiti di sinistra, ma anche di quelli di destra quando questi risultano funzionali ai loro progetti. Ma cosa succede quando i singoli aderenti ad un partito vedano nella politica un leale servizio da svolgere per i cittadini, anziché una collaborazione senza coscienza con banche e poteri forti? E’ il caso di Gianluca Buonanno parlamentare della Lega Nord, convinto anti-europeista, benchè la Lega risulti abbia firmato il Trattato di Lisbona e non abbia mai inserito l’uscita dall’Unione nei suoi programmi politici. Una sorte analoga a quella di Haider toccherà a Buonanno, anch’egli morto in un falso incidente d’auto. Buonanno -come scriveva sulla sua pagina Facebook- stava per rilasciare rivelazioni dirompenti. Era stato al Parlamento Libico, convocato per la cerimonia di insediamento del generale Khalifa Haftar, capo supremo dell’esercito libico, che lo aveva invitato nel suo bunker, facendogli delle Rivelazioni Clamorose sull’Italia e sull’Europa e su coloro che che ne muovono i fili: «Davide ha battuto Golia» scriveva il parlamentare della lega nord « giovedì leggerò pubblicamente il messaggio che il Generale Khalifa Haftar mi ha lasciato!!!”.»
L’incidente a Buonanno avviene proprio il giorno delle elezioni: un chiaro messaggio rivolto a chi doveva capire. Forse il parlamentare europeo non aveva compreso fino in fondo il sistema massonico e luciferico nella quale viviamo e sulla quale e stata costruita l’Unione Europea che il parlamentare della Lega Nord aveva numerose volte pesantemente attaccato e irriso a Bruxelles. Ma aveva compreso, il Buonanno, che l’Unione comunica solo con i burocrati che hanno massacrato i cittadini. Memorabili rimangono gli attacchi alle banche e l’intervento in cui Buonanno attacca il Nazismo Economico della Germania, colpevole -dice Buonanno- di non aver mai rinunciato alle idee di conquista d’Europa.
Sull’attentato a Buonanno se n’è occupato Rosario Marcianò in una serie di articoli che non lasciano ad alcun credito alle versioni ufficiali. 7 Vediamone brevemente alcuni dettagli. Stando alle prime agenzie -che com’è noto sono le più attendibili e le prime a scomparire- Buonanno avrebbe tamponato una Mercedes ferma per un guasto nel mezzo dell’autostrada Pedemontana, notoriamente poco trafficata. Pure sui conduttori della Mercedes si cambierà più volte versione: prima turisti inglesi, poi un albergatore che accompagnava una coppia all’aeroporto di Malpensa. Dopo essere sceso dall’auto per verificare i danni il parlamentare europeo viene travolto da una terza auto. Infatti le prime foto scattate sul luogo dell’attentato mostrano Buonanno disteso sull’asfalto coperto da un drappo.Ma non si cercherà la terza auto. Anzi le prime versioni spariranno da tutte le fonti di “informazione” per dare spazio ad un tamponamento di superiore gravità nella quale Buonanno avrebbe trovato la morte sul colpo. E di chi sarebbe allora il corpo fotografato a fianco al veicolo?E’ più che lecito quindi sospettare che qualcuno capace di gestire il maistream, i servizi segreti e le indagini abbia lavorato alla costruzione e alla ricostruzione dell’accaduto. Osservando le condizioni dell’ auto del parlamentare europeo non sembra un tamponamento avvenuto ad una velocità superiore ai 65KM orari -come confermano i crash test- alla quale è impossibile morire. Lo dimostra anche il fatto che l’abitacolo è rimasto intatto, così pure la portiera, che ha ancora le cerniere perfettamente integre e che quindi può essere regolarmente aperta senza difficoltà.
Sull’attentato a Buonanno se n’è occupato Rosario Marcianò in una serie di articoli che non lasciano ad alcun credito alle versioni ufficiali. 7 Vediamone brevemente alcuni dettagli. Stando alle prime agenzie -che com’è noto sono le più attendibili e le prime a scomparire- Buonanno avrebbe tamponato una Mercedes ferma per un guasto nel mezzo dell’autostrada Pedemontana, notoriamente poco trafficata. Pure sui conduttori della Mercedes si cambierà più volte versione: prima turisti inglesi, poi un albergatore che accompagnava una coppia all’aeroporto di Malpensa. Dopo essere sceso dall’auto per verificare i danni il parlamentare europeo viene travolto da una terza auto. Infatti le prime foto scattate sul luogo dell’attentato mostrano Buonanno disteso sull’asfalto coperto da un drappo.Ma non si cercherà la terza auto. Anzi le prime versioni spariranno da tutte le fonti di “informazione” per dare spazio ad un tamponamento di superiore gravità nella quale Buonanno avrebbe trovato la morte sul colpo. E di chi sarebbe allora il corpo fotografato a fianco al veicolo?E’ più che lecito quindi sospettare che qualcuno capace di gestire il maistream, i servizi segreti e le indagini abbia lavorato alla costruzione e alla ricostruzione dell’accaduto. Osservando le condizioni dell’ auto del parlamentare europeo non sembra un tamponamento avvenuto ad una velocità superiore ai 65KM orari -come confermano i crash test- alla quale è impossibile morire. Lo dimostra anche il fatto che l’abitacolo è rimasto intatto, così pure la portiera, che ha ancora le cerniere perfettamente integre e che quindi può essere regolarmente aperta senza difficoltà.
La moglie, che sedeva nel sedile a fianco infatti subirà lievi lesioni e potrebbe raccontare la dinamica dell’accaduto, ma, assicurano, al momento dell’incidente dormiva (…) e adesso non è più in grado di parlare! E c’è di più: attraverso il numero di targa EZ-424XS, che risulta RUBATA ,si è riusciti a risalire al fatto che la Mercedes contro la quale Buonanno ha tamponato non può essere stata noleggiata, così come dichiarato dal presunto testimone albergatore. L’auto, infatti non era di proprietà di nessuno, tranne che della banca che aveva messo all’asta l’autoveicolo in questione, trasportato sul luogo del delitto solo per simulare un incidente!
Buonanno ha subito invero lo stesso servizio reso al leader di anti-europeista austriaco Jeoge Haider e quello, per fortuna non letale del leader di destra anti-europeista, protagonista della Brexit Nigel Farage, ex uomo d’affari e in seguito fondatore del Partito d’Indipendenza del Regno Unito, che aveva espresso ad alta voce simpatia per Putin e criticato aspramente la UE. Farage fu vittima di uno spaventoso incidente causato dalla manomissione volontaria di tutte e quattro le ruote. Miracolosamente sopravvissuto sarà lui stesso a raccontare l’attentato e le minacce di morte che lo avevano preceduto. 6
A COSA SERVE IL DIRITTO DI VOTO?
Tramite un processo caratterizzato da un persistente « deficit democratico », l’Europa sin dalla sua nascita ha portato i paesi ad ignorare o ad aggirare la volontà dei popoli, ogni volta che si è opposta ai loro disegni. Talvolta persino a calpestare l’esito schiacciante di un referendum, come accadde nel 2015, quando la Troika costrinse Atene a rinnegarlo. La Grecia ha adottato l’euro il primo gennaio del 2001. Nei sei anni successivi, sembrava una delle economie più forti dell’eurozona. Nel 2007 e nel 2008 iniziarono a vedersi i primi segni di recessione economica, che si aggrava drasticamente alla fine del 2009. Nella primavera del 2010 divenne evidente che la Grecia fosse a rischio default: per anni aveva accumulato debiti, soprattutto con banche e investitori stranieri, e non era in grado di ripagarli. Alexis Tsipras lo aveva giurato ai greci di liberarli dal Leviatano europeo. Per farlo Tsipras aveva puntato esclusivamente sul proprio “genio” , rifiutandosi persino di giurare sulla Bibbia il giorno della sua prima elezione. Si può avere la pace senza il Re della Pace, questo è almeno ciò che almeno Tsipras pensava prima che il suo paese venisse letteralmente travolto dal macigno europeo di cui sono solo i cittadini a doverne portare l’esoso fardello. Il 27 giugno, quando è stato indetto il referendum, Tsipras ha dichiarato che un “chiaro voto contro l’austerity” avrebbe aiutato la Grecia nelle trattative sulla rinegoziazione del debito. Secondo il primo ministro greco, le riforme imposte dai creditori sono “un ricatto per farci accettare severe e umilianti misure di austerità senza fine, e senza la prospettiva di poter crescere socialmente ed economicamente”. Le condizioni del piano di salvataggio imposero duri tagli alle casse dello stato greco, che fu costretto a tagliare stipendi, pensioni, fondi sociali e posti di lavoro nel settore pubblico. Solo una minima frazione dei 240 miliardi di euro che la Grecia ha ricevuto in totale dalla Troika tra il 2010 e il 2012 è arrivata nelle casse dello stato. La maggior parte è stata distribuita tra le banche da cui la Grecia prendeva prestiti prima della crisi finanziaria del 2008. Un totale di 140 miliardi di euro è stato usato per ripagare i debiti contratti in precedenza. Solo il 10 per cento del fondo è stato usato per riforme economiche e per aiutare i settori più colpiti dalla crisi. Secondo l’analisi del giornalista americano Timothy Lee, se la Grecia non avesse adottato la moneta unica avrebbe potuto far risollevare l’economia facendo stampare più carta moneta. 8
Davanti a questo apocalittico scenario i cittadini potevano rispondere se rimanere nell’eurozona o con un sì (in greco NAI) o se lasciare con un no (OXI). Com’era prevedibile stravinsero gli OXI, ma la Troika costrinse Atene a rinnegare il risultato costringendola ad accettare misure ancora più rigide rispetto a quelle proposte prima del referendum alla quale i greci avevano votato NO. 8 La Grecia diventerà quindi un paese fantasma: disoccupazione ai record storici; povertà estrema; salario mensile intorno ai 600 euro; crollo del PIL; condizioni preoccupanti per quanto riguarda la sanità pubblica. Un minuscolo paese di soli 11 milioni di abitanti, riceverà quindi le elemosine della UE in cambio della totalità delle sue risorse, travolto per giunta, dall’immigrazione di massa. Gli “aiuti” verranno dati invece alla Turchia di Erdogan: tre milioni di euro per tenersi i profughi (sic), mentre la Grecia viene comprata pezzo per pezzo dalla Germania.
Davanti a questo apocalittico scenario i cittadini potevano rispondere se rimanere nell’eurozona o con un sì (in greco NAI) o se lasciare con un no (OXI). Com’era prevedibile stravinsero gli OXI, ma la Troika costrinse Atene a rinnegare il risultato costringendola ad accettare misure ancora più rigide rispetto a quelle proposte prima del referendum alla quale i greci avevano votato NO. 8 La Grecia diventerà quindi un paese fantasma: disoccupazione ai record storici; povertà estrema; salario mensile intorno ai 600 euro; crollo del PIL; condizioni preoccupanti per quanto riguarda la sanità pubblica. Un minuscolo paese di soli 11 milioni di abitanti, riceverà quindi le elemosine della UE in cambio della totalità delle sue risorse, travolto per giunta, dall’immigrazione di massa. Gli “aiuti” verranno dati invece alla Turchia di Erdogan: tre milioni di euro per tenersi i profughi (sic), mentre la Grecia viene comprata pezzo per pezzo dalla Germania.
NON ASCOLTATE I CITTADINI
L’apocalittico scenario greco culmina infine con la clamorosa rielezione di Tsipras. Quanto trasparente c’è da chiedersi a questo punto? Le istituzioni UE sono progettate per separare i cittadini dal potere. Per curare gli interessi delle lobby senza pericolo per le loro cadreghe. Per fregarsene di manifestazioni, sondaggi e voti popolari. Per favorire senza scrupoli le oligarchie, il profitto e la finanza contro il lavoro, i cittadini e la sovranità popolare.
La conferma ce la dà la commissaria UE al commercio Cecilia Malmström. Intervistata dall’Independent sul TTIP e su come avrebbe conciliato il suo pervicace sostegno al trattato di scambio transatlantico con la massiccia opposizione popolare, la signora Malmström, collaboratrice di Jean-Claude Juncker, afferma:“Non ricevo il mio mandato dal popolo europeo.” 9 Gli fanno subito eco Laura Boldrini e il ministro dello sviluppo economico italiano Carlo Calenda: «sugli accordi commerciali non decidono i parlamenti». Parlando a Roma Jean-Claude Junker, il presidente della Commissione Europea ha esortato i primi ministri degli Stati Ue a “non perdere di vista il sentimento comune europeo”: “Ascoltate troppo l’opinione pubblica interna”ha tuonato Junker. Chiaro o no? 10
La conferma ce la dà la commissaria UE al commercio Cecilia Malmström. Intervistata dall’Independent sul TTIP e su come avrebbe conciliato il suo pervicace sostegno al trattato di scambio transatlantico con la massiccia opposizione popolare, la signora Malmström, collaboratrice di Jean-Claude Juncker, afferma:“Non ricevo il mio mandato dal popolo europeo.” 9 Gli fanno subito eco Laura Boldrini e il ministro dello sviluppo economico italiano Carlo Calenda: «sugli accordi commerciali non decidono i parlamenti». Parlando a Roma Jean-Claude Junker, il presidente della Commissione Europea ha esortato i primi ministri degli Stati Ue a “non perdere di vista il sentimento comune europeo”: “Ascoltate troppo l’opinione pubblica interna”ha tuonato Junker. Chiaro o no? 10
Cosa dovremmo allora dire sulle elezioni elettorali in Austria? Il candidato Norbert Hofer, esponente del partito della Libertà Austriaco sembrava in forte vantaggio rispetto ai suoi avversari. Hofer aveva incentrato la sua campagna sull’opposizione all’ingresso dei migranti e la denuncia dell’accordo concluso tra l’Unione Europea e la Turchia sui profughi, definito “fatale”. Al primo turno del 24 aprile ottiene un sensazionale 36,40% di voti. Tuttavia al ballottaggio del 22 maggio viene stranamente sconfitto dall’ecologista, esponente dei verdi Alexander Van der Bellen, dichiaratamente massone. Sempre più insistenti le accuse di brogli, per le elezioni presidenziali austriache, lo confermano i media austriaci. Casi di irregolarità ne sono stati denunciati a decine. Quello più clamoroso è quello della città di Linz, dove si è verificato un incredibile 598 % di affluenza alle urne, (598%, avete letto bene!) nel caso di voto ‘per conto terzi’. In poche parole avrebbe votato un numero cinque volte superiore degli aventi diritto! Invece dei 3.580 votanti registrati, ne sono stati contati 21.060! Conti che non tornano, schede dall’estero aperte in anticipo o annullate, spoglio fatto in fretta e furia. Ce lo chiede l’Europa! Infatti non molto stupito il fatto che la vittima dei brogli, Hofer, abbia deciso di non contestare lo spoglio. “Ricordati la fine di Haider” potrebbe essersi sentito dire … 11
BREXIT: SCONTRO TRA LOGGE O PRECISA STRATEGIA DEL CHAOS?
E allora cosa dire del democraticissimo voto per l’uscita della Gran Bretagna dell’Unione Europea, determinato dai cittadini? C’è già chi parla di un secondo referendum. Già, perché il voto del Regno Unito che ha sancito l’uscita dall’Unione Europea potrebbe essere disatteso. A fare il punto della situazione è Simon Tilford,vicedirettore del think-tank Centro per le riforme europee, il quale premette che ciò che è successo configura “una situazione disastrosa” e vede già un secondo referendum all’orizzonte.12 Il voto che avrebbe determinato (il condizionale è ancora d’obbligo) l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione è stato un vero colpo per massoni ed èltaristi che dopo l’uccisione della laburista europeista Jo Cox, per mano di un folle appartenente a gruppi neo-nazisti, -molto più verosimilmente una cavia dell’Mk-Ultra- avevano già festeggiato.
All’indomani dell’uccisione sacrificale della Cox i mercati esultano; “Euforia sui mercati” titolavano i giornali, già sicuri dell’esito del referendum! Chi segue attentamente la politica internazionale sa bene che ogni volta che gli elettori sono chiamati alle urne sull’onda di una forte emozione collettiva, soprattutto quando viene versato sangue innocente, l’esito diventa facilmente prevedibile e ha una portata tale da ribaltare il quadro politico. Un esempio recente, la Turchia: alle ultime elezioni politiche, il partito di Erdogan rischiava di perdere la maggioranza necessaria per completare le riforme costituzionali ma la bomba esplosa durante il corteo dei pacifisti ad Ankara ha modificato valori e percezioni degli elettori, inducendoli ad unirsi attorno alle istituzioni. Risultato: Erdogan vinse di nuovo. In Svezia ci fu un caso ancora più analogo a quello della Cox: nel 2003 gli elettori furono chiamati a votare in un referendum pro o contro l’introduzione dell’euro. I sondaggi davano i no in vantaggio, ma a quattro giorni dal voto, la portavoce del fronte del sì, una donna, Anna Lindh, venne aggredita e uccisa. Le analogie sono straordinarie, anzi stupefacenti: una donna della stessa età della Cox (42 anni), omicidio perpetrato da un folle. 13 Il giorno delle elezioni, -guardacaso-il Regno Unito fu colpito da una serie di nubifragi in cui si invitavano i cittadini a non uscire di casa: un capolavoro della geoingegneria clandestina assicurano gli esperti…ma né l’uccisione della Cox, né le bombe d’acqua sortirono l’effetto desiderato: l’uscita dall’Unione è stata votata da ben il 52% degli aventi diritto. Napolitano, appena letto il risultato del Brexit, si è affrettato a dire che “è incauto proporre questo tipo di referendum”. Come a dire che far votare i cittadini è sbagliato! Secondo Mario Monti il voto sarebbe addirittura un eccesso di democrazia! Tira un sospiro di sollievo quando pensa che in Italia l’articolo 75 della Costituzione vieta agli italiani di mettere lingua ai trattati internazionali. Menomale! Secondo Monti questo sarebbe un fattore positivo. Dall’Unione quindi non si può uscire, ma nessun elettore ha mai votato per entrare a far parte di questo mostro finanziario che si chiama Unione Europea. Viva la democrazia!
Sappiamo per certo che il Regno Unito, notoriamente chiamato British Israel, è da sempre una nazione transatlantica, e non ha mai avuto niente a che vedere con l’Europa. Tra l’altro l’UK, si è guardata bene dall’assumere l’euro, una moneta tedesca. L’Euro, è infatti il frutto più velenoso di questa deleterea Unione Massonica Europea. Ricordiamo soprattutto che la City è il polmone del mondo finanziario europeo, la cui geniale truffa della moneta emessa a debito -da loro lanciata- ha schiacciato (schiaccia ancora) tutti i popoli del mondo da ben oltre quattro secoli.
L’allarme lanciato dall’economista Giulio Sapelli, intervistato dal Fatto Quotidiano, non lascia spazio all’immaginazione: la Brexit rafforzerà il potere della Merkel e della Germania in tutta Europa. La Francia è in difficoltà, l’Italia non naviga in buone acque e ora non c’è nemmeno Londra a fare da controparte alla forza economica e politica di Berlino. E’ chiaro che con la brexit, senza il contributo della Gran Bretagna, gli italiani dovranno versare altri 5 miliari alla UE. 14 Un calcolo approssimativo mostra che 5 miliardi dovranno essere messi dai contribuenti italiani: 1 miliardo di euro l’anno supplementare. E’ chiaro inoltre che questo voto ha messo comunque in evidenza le opposte direzione delle logge: da un lato la massoneria britannica di Elisabetta II,
Sappiamo per certo che il Regno Unito, notoriamente chiamato British Israel, è da sempre una nazione transatlantica, e non ha mai avuto niente a che vedere con l’Europa. Tra l’altro l’UK, si è guardata bene dall’assumere l’euro, una moneta tedesca. L’Euro, è infatti il frutto più velenoso di questa deleterea Unione Massonica Europea. Ricordiamo soprattutto che la City è il polmone del mondo finanziario europeo, la cui geniale truffa della moneta emessa a debito -da loro lanciata- ha schiacciato (schiaccia ancora) tutti i popoli del mondo da ben oltre quattro secoli.
L’allarme lanciato dall’economista Giulio Sapelli, intervistato dal Fatto Quotidiano, non lascia spazio all’immaginazione: la Brexit rafforzerà il potere della Merkel e della Germania in tutta Europa. La Francia è in difficoltà, l’Italia non naviga in buone acque e ora non c’è nemmeno Londra a fare da controparte alla forza economica e politica di Berlino. E’ chiaro che con la brexit, senza il contributo della Gran Bretagna, gli italiani dovranno versare altri 5 miliari alla UE. 14 Un calcolo approssimativo mostra che 5 miliardi dovranno essere messi dai contribuenti italiani: 1 miliardo di euro l’anno supplementare. E’ chiaro inoltre che questo voto ha messo comunque in evidenza le opposte direzione delle logge: da un lato la massoneria britannica di Elisabetta II,
che si è espressa favorevolmente per la brexit- insieme ad alcuni magnati dell’establishment tra cui Ruppert Murdoch. Dall’altro la massoneria più reazionaria, che ha spinto tutto il suo ambaradam: giornali, TG, sondaggisti, ed economisti (pagati) per convincere sull’impossibilità di vita al di fuori dell’Unione Europea. L’esponente del Partito Conservatore nonché sindaco di Londra. Boris Johnson ha riferito, in una drammatica intervista, che tra gli obiettivi degli euroinomani signori di Bruxelles ci sarebbe quello di creare un super-stato. Un perfetto stile neo-nazista seppur attraverso metodi differenti di coercizione. 15 Vedremo nel tempo gli effetti della cosiddetta brexit. Due sole cose sono certe. La prima: chi ci ha guadagnato dai primi miliardi dolosamente andati in fumo sin dal primo giorno dell’uscita britannica sono gli speculatori internazionali, tra cui l’immancabile giudeo George Soros. La seconda: coloro che pagheranno il prezzo di questa manovra saranno le classi meno ambienti. Ora si apre una fase di incertezza: i mercati la faranno pagare alla Gran Bretagna, e l’establishment non si arrenderà facilmente: l’incubo di un tracollo finanziario; la svalutazione della sterlina, uniti alla proiezione di scenari apocalittici starebbero già conducendo il paese ad una sorta di isteria collettiva. Molti degli elettori sarebbero già lacerati dai sensi di colpa, secondo la propaganda ovviamente (!!)
SOTTO FALSO NOME: CHI SONO GLI ATTUALI LEADERS UCRAINI?
Nelle nostre nostre brevi cronache europee non possiamo non accennare al chaos di stampo nazista, scatenato in Ucraina, su istigazione USA, UE ONU, NATO, (ormai documentato) che nel tentativo di eliminare l’influenza russa dal paese si sono affidati all’ausilio degli snipers neo-nazisti. Dopo che il Presidente ucraino e filo-russo Viktor Janukovich ebbe annunciato che l’Ucraina abbandonava l’intenzione di firmare accordo di associazione dell’Unione europea, il 21 novembre 2013, le organizzazioni filo-occidentali costituite da residuati bellici e dell’immediato dopoguerra del collaborazionismo nazista dell’Organizzazione dei nazionalisti ucraini banderisti (OUN-B) e i loro successori, hanno lanciato una campagna di provocazioni volta non solo ad abbattere il governo del Primo ministro Mykola Azarov, ma a rovesciare il presidente democraticamente eletto Janukovich. Nell’ambito dell’accordo di associazione negoziato dalla UE con l’Ucraina, (DCFTA) non firmato, l’economia industriale dell’Ucraina è stata smantellata, il commercio con la Russia devastato (la Russia poneva termine al regime di libero scambio con l’Ucraina, per evitare che i propri mercati venissero invasi via Ucraina) e i giocatori dei mercati europei hanno arraffato materie agrarie e prime da esportare dall’Ucraina. Lo stesso regime di austerità mortale imposto ai Paesi mediterranei dell’Europa, con la truffa del piano di salvataggio della Trojka, è stato imposto all’Ucraina rafforzando le pressioni sulla Russia e per circondarla dagli eserciti della NATO. Mentre i resoconti stampa occidentali hanno promosso le manifestazioni di piazza Indipendenza di Kiev (Euromaidan come è ora chiamata) inizialmente come pacifiche, la realtà indica che fin dall’inizio le proteste coinvolgono neonazisti dichiarati, picchiatori neo-nazisti e “afghansy“, veterani delle guerre in Afghanistan, Cecenia e Georgia.
Secondo il parlamentare ucraino Oleg Tsarjov, 350 ucraini sono rientrati dalla Siria, nel gennaio 2014, dopo aver combattuto con i ribelli siriani, anche con i gruppi terroristi di al-Qaida, al-Nusra e lo Stato Islamico d’Iraq e Siria (SIIS). La rinascita neo-nazista dei banderisti è chiara dalla “rivoluzione arancione” del 2004, quando Viktor Jushenko fu piazzato come presidente dell’Ucraina con una campagna di piazza eterodiretta e fortemente finanziata dalla Fondazione Rinascimento Internazionale dell’onnipresente George Soros e da altre 2000 organizzazioni non governative di Europa e USA. Fonti ucraine riferiscono che il partito neo-nazista Svoboda effettuava addestramento paramilitare nell’estate del 2013, mesi prima che il Presidente Janukovich decidesse di respingere l’accordo di associazione con l’UE. Il carattere neo-nazista, razzista e antisemita di Svoboda non ha impedito, tuttavia ai diplomatici occidentali, tra cui l’assistente del segretario di Stato per gli affari europei ed euroasiatici Victoria Nuland, (vero cognome Nudelman. ebrea) d’incontrare pubblicamente il leader del partito Oleg Tjagnibok. La Nuland, ha addirittura riferito personalmente al Congresso di aver speso 5 miliardi di dollari per portare l’Ucraina nella sfera occidentale destabilizzando il governo Yanukovich. Accade spesso che i leaders dei partiti di estrema destra abbiano ottime relazioni con i neocons ebrei d’oltreoceano come nel caso dei rapporti tra il dittatore Jorge R. Videla in Argentina con l’askenazi jew Henry Kissinger per fare un esempio.
Gli stretti rapporti tra i gruppi nazisti e la CIA risultano di vecchia data e molto ben documenti già dal 1946, quando l’attivista e terrorista Mykola Lebed fu portato a New York City dove costituì una società di facciata della CIA, la Prolog Research Corporation, sotto il controllo di Frank Wisner, capo della direzione operativa della CIA negli anni ’50. Nel 1985, il dipartimento di Giustizia statunitense avviò un’indagine sul ruolo di Lebed nel genocidio in Polonia e Ucraina occidentale, ma la CIA la bloccò e alla fine fu abbandonata. 16 Come mai? L’ONU, l’UE e gli USA non riconoscono più la Carta e il Verdetto del Tribunale penale internazionale di Norimberga, dove i nazisti hitleriani e i loro seguaci furono condannati? Ormai non ci sono più dubbi: la piazza di Kiev ribattezzata Euromaidan è un prodotto inventato dagli USA con la complicità di UE e ONU. Giovani sanguinari neonazisti furono attivati per uccidere e creare disordini in tutto il paese: l’obiettivo di tutto ciò era cacciare il presidente Victor Yanukovich. Tra i principali protagonisti di Euromaidan troviamo tutti giornalisti, politici e attivisti coinvolti in affari illeciti, macabre uccisioni e scandali di pedofilia, come nel caso del deputato Oleg Lyashko, coinvolto in una maxitruffa finanziaria, e in una sporca vicenda di molestie a bambini di 12-14 anni dell’orfanotrofio di Yalta. Il 20 febbraio del 2014 è l’inizio di una guerra civile: i mercenari sparano sulla folla facendo circa 100 morti tra civili e poliziotti.
Ora è stato accertato che fu un’operazione targata CIA in combutta con i servizi segreti polacchi, lo ha documentato anche la BBC 17. Un europarlamentare polacco, Janusz Korwin Mikke ha pure riferitoche gli snipers sono stati addestrati in Polonia. In quell’occasione dalle autopsie degli uccisi risultò che i cecchini avevano sparato proiettili NATO. I cecchini ucraini erano insieme all’”opposizione democratica” e non mobilitati da governo di Yanukovich come si disse. Dopo i massacri invece le minacce da parte della UE, USA e ONU diventano sempre più pressanti contro il presidente, ritenuto responsabile dei massacri che sarà costretto a scappare e rifugiarsi in Russia insieme ad altri membri del governo. Con la cacciata del presidente ucraino i neocons piazzano alla presidenza del paese il giudeo Petro Poroshenko
che aveva preso parte alle manifestazioni di Euromaidan. Poroshenko -vero cognome Valtsman (ebreo) laurea in economia e, proprietario di alcuni canali nazionali, è un personaggio tristemente noto, già condannato per maxi-truffe e appropriazione indebita su scala internazionale. Nella sua brillante carriera è stato anche presidente della commissione Finanza e Banche. Vicinissimo all’ora presidente Jushenko è stato attivissimo nella privatizzazione delle imprese stradali fu accusato di aver favorito l’amico magnate ucraino ebreo Viktor Pinčuk nell’acquisto di una fabbrica di ferro per soli 70 milioni di dollari invece che 1.000 milioni. A causa degli scandali il Presidente Juščenko ha dimissionato l’intero Governo compreso Poroshenko e la cosiddetta principessa della “rivoluzione arancione” del 2004 Yulia Tymoshenko fortemente sostenuta dai neocons occidentali che però dopo la rivoluzione non venne invitata a candidarsi. Con Euromaidan la principessa esce dal carcere dopo il solerte intervento della corte europea per i diritti dell’uomo.
La Timoshenko -il cui vero cognome è Kapitelman (ebrea) donna d’affari anch’essa munita di laurea in economia e forte sostenitrice delle selvagge privatizzazioni- si trovava in prigione dopo la condanna del 2011 a sette anni per malversazione di fondi pubblici dopo aver siglato con la compagnia russa Gazprom un contratto di fornitura giudicato inutilmente oneroso per il paese. Già negli anni ’90 la principessa arancione fu protagonista delle grandi privatizzazioni e fu accusata di aver stoccato enormi quantità di metano facendo aumentare le tasse sulla risorsa. L’avvocato di Yulia Timoshenko, Sergey Vlasenko, è coinvolto nel traffico di organi umani espiantati dai soldati morti o feriti. Secondo le fonti investigative che hanno in possesso le email tra Sergey Vlasenko, il comandante del battaglione ucraino e il medico tedesco Olga Wleber, le conversazioni riguardavano la fornitura di organi umani in cambio dell’aiuto militare dall’Europa. 18 Con Poroshenko alla presidenza verrà piazzato Arsenij Jacenjuk come primo ministro. Jacenjuk, il cui vero cognome è Frotman, (ebreo anche lui). Nato nel 1974, vanta da molti anni una grande carriera nel mondo della finanza di altissimo livello: è stato ministro dell’economia in Crimea nel 2001, ed in seguito presidente della Banca Nazionale Ucraina e ministro per gli affari esteri. Secondo le fonti ufficiali è coinvolto nella misteriosa sparizione dell’oro ucraino. La sua visita negli USA non fu soltanto una visita ufficiale. Secondo le fonti investigative Jacenjuk-Frotman è riuscito a portare fuori dall’Ucraina il tesoro nazionale della somma di 20 miliardi di dollari, si tratta del tanto discusso oro sciita, il quale Jacenjuk ha consegnato sotto forma di garanzia in cambio di crediti. La missione di Jacenjuk-Frotman era compiuta. L’Ucraina a rischio default potrà contare sull’aiuto del FMI che sin da subito fornisce generosamente prestiti. Tuttavia con un colpo di scena, che causerà sconcerto a Bruxelles e tra gli Euroinomani, l’Olanda boccia l’accordo di associazione tra l’Unione europea e l’Ucraina. Il sogno euroinomane dell’Ucraina continua. Poroshenko: «Non ci arrenderemo». Meditate gente, meditate, se avete capito non potrete più fare a meno di meditare…
SIETE SICURI DI VOLERE PIU EUROPA?
Abbiamo visto come la Società delle Nazioni sia stata fondata e sostenuta dalle stesse forze occulte nella quale ci imbattiamo sempre nel corso degli eventi. Oggigiorno la massoneria, il sionismo e i suoi ausiliari parlano chiaramente della necessità di distruggere ogni sentimento nazionale e ogni principio di sovranità per giungere all’edificazione di un super-governo globale, ormai in fase di ultimazione. Allo stesso tempo, queste forze sviluppano con ogni mezzo la loro propaganda anti-militarista e falsamente pacifista diretta a svirilizzare i popoli. Trecento anni di rivoluzioni, guerre, abusi, stragi di ogni tipo, di cui milioni di innocenti hanno pagato con il loro sangue: era il prezzo della tanto agognata “democrazia”. Quanti secoli devono ancora passare per comprendere che UE e USA (che altro non sono che i soldati visibili dell’imperialismo dell’alta finanza) hanno mostrato la loro vera natura, assimilabile soltanto ad un altro totalitarismo che abbiamo ben conosciuto? Nella disperata ricerca di quest’ideale democratico l’occidente ha sostituito le regole di Dio per ritrovarsi a scegliere quelle del Mercato, assunto ad infallibile divinità; una divinità che non perdona, che non ha regole, nè pietà, e nemmeno giustizia. Siete sazi, o volete ancora più Europa?
Redazione Antimassoneria- Antimassoneria Copyright © 2016-
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http://antimassoneria.altervista.org/cronache-di-democrazia-europea-lunione-esperta-in-atrocita/
fonte: https://alfredodecclesia.blogspot.it
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