a cura di Paola Mangano
“Restauri Nicora di Mauro Nicora & C. sas”
“Restauri Nicora di Mauro Nicora & C. sas”
Premessa
Il mio primo incontro con la Piazza Ducale di Vigevano risale a circa dodici anni fa.
Lo definirei come una passione travolgente che da quel primo momento non mi ha più abbandonato. Rappresenta in pieno il mio gusto architettonico e pittorico; un ampio e pur raccolto spazio pubblico che, nonostante i rifacimenti e ritocchi subiti nel tempo, mantiene intatta l’atmosfera e il sapore di quel primo rinascimento che sarà per sempre vanto e gloria della cultura all’interno di quello che fu il ducato di Milano. La piazza, recinto internamente vuoto e prospetticamente ordinato nel quale ogni interruzione dei limiti spaziali, pur necessaria per l’arrivo di strade, è accuratamente evitata o dissimulata per non infrangerne la continuità, ha mantenuto per tutti i cinque secoli trascorsi dalla sua edificazione il ruolo di centro di vita civile e mercantile. Nonostante lo scorrere incessante degli anni con gli inevitabili cambiamenti di usi e costumi questo splendido progetto architettonico mantiene inalterato il richiamo della vita del borgo ove l’uomo moderno, estraniandosi dal caos cittadino, riesce ancora a ritrovare la pacata serenità dell’incontro, della chiacchera, del piacere dell’intrattenimento tant’è che lo spazio ha assunto negli anni l’appellativo di “piazza salotto”. E in questo turbinio di atmosfere ed emozioni ho avuto la fortuna, in quanto co-titolare della Restauri Nicora, di essere coinvolta nel ritrovamento e restauro di una porzione di affreschi originali quattrocenteschi, unici superstiti del primario impianto decorativo pittorico che possiamo, senza ombra di dubbio definire essere al riguardo la scoperta del secolo. Gli studi che ho svolto, perché si potesse affrontare con consapevolezza un intervento del genere, mi hanno portato ad accumulare tutta una serie di carteggi che ho ritenuto interessante riassumere in questo volume. Molti sono gli approfondimenti inerenti a tale argomento portati a termine da autorevoli studiosi e a cui mi sono appassionatamente rivolta. Ritengo però che essi siano per lo più indirizzati ad un pubblico di accademici e perciò poco confacenti alla grande divulgazione. Allo stesso tempo ho potuto constatare che in commercio esistono pubblicazioni a riguardo fin troppo stringate, sicuramente idonee per lo sprovveduto turista di passaggio ma non sufficientemente approfondite per potersi rivolgere all’amante dell’arte più competente ed attento. Per questo motivo il sunto di tutti questi mie anni di ricerche, messo a punto in questa pubblicazione ed arricchito dalle relazioni tecniche di restauro dei lavori eseguiti, mi pare conciliare al meglio la voglia di conoscenza con una lettura scorrevole e leggera adatta ad un pubblico vario che ama l’approfondimento senza doversi scontrare con la compostezza didattica dell’accademismo.
Lo definirei come una passione travolgente che da quel primo momento non mi ha più abbandonato. Rappresenta in pieno il mio gusto architettonico e pittorico; un ampio e pur raccolto spazio pubblico che, nonostante i rifacimenti e ritocchi subiti nel tempo, mantiene intatta l’atmosfera e il sapore di quel primo rinascimento che sarà per sempre vanto e gloria della cultura all’interno di quello che fu il ducato di Milano. La piazza, recinto internamente vuoto e prospetticamente ordinato nel quale ogni interruzione dei limiti spaziali, pur necessaria per l’arrivo di strade, è accuratamente evitata o dissimulata per non infrangerne la continuità, ha mantenuto per tutti i cinque secoli trascorsi dalla sua edificazione il ruolo di centro di vita civile e mercantile. Nonostante lo scorrere incessante degli anni con gli inevitabili cambiamenti di usi e costumi questo splendido progetto architettonico mantiene inalterato il richiamo della vita del borgo ove l’uomo moderno, estraniandosi dal caos cittadino, riesce ancora a ritrovare la pacata serenità dell’incontro, della chiacchera, del piacere dell’intrattenimento tant’è che lo spazio ha assunto negli anni l’appellativo di “piazza salotto”. E in questo turbinio di atmosfere ed emozioni ho avuto la fortuna, in quanto co-titolare della Restauri Nicora, di essere coinvolta nel ritrovamento e restauro di una porzione di affreschi originali quattrocenteschi, unici superstiti del primario impianto decorativo pittorico che possiamo, senza ombra di dubbio definire essere al riguardo la scoperta del secolo. Gli studi che ho svolto, perché si potesse affrontare con consapevolezza un intervento del genere, mi hanno portato ad accumulare tutta una serie di carteggi che ho ritenuto interessante riassumere in questo volume. Molti sono gli approfondimenti inerenti a tale argomento portati a termine da autorevoli studiosi e a cui mi sono appassionatamente rivolta. Ritengo però che essi siano per lo più indirizzati ad un pubblico di accademici e perciò poco confacenti alla grande divulgazione. Allo stesso tempo ho potuto constatare che in commercio esistono pubblicazioni a riguardo fin troppo stringate, sicuramente idonee per lo sprovveduto turista di passaggio ma non sufficientemente approfondite per potersi rivolgere all’amante dell’arte più competente ed attento. Per questo motivo il sunto di tutti questi mie anni di ricerche, messo a punto in questa pubblicazione ed arricchito dalle relazioni tecniche di restauro dei lavori eseguiti, mi pare conciliare al meglio la voglia di conoscenza con una lettura scorrevole e leggera adatta ad un pubblico vario che ama l’approfondimento senza doversi scontrare con la compostezza didattica dell’accademismo.