12/07/17

vaccini: affari sui bambini



di Gianni Lannes

Con un punteggio di 93,11 su 100 l'Italia è prima nella classifica stilata dal Bloomberg Global Health Index. Gli italiani sono i più sani del mondo, nonostante i problemi provocati dai politicanti parassiti. Il merito è soprattutto del nostro stile di vita. Ma se noi italiani siamo il popolo più sano del mondo, perché proprio noi dobbiamo essere il popolo con il maggior numero di vaccinazioni obbligatorie? Il governo italidiota telecomandato dai poteri finanziari stranieri impone un bombardamento vaccinale su neonati, bambini e adolescenti. A tirare le fila di tutto questo lurido gioco sulla pelle di chi si appena affacciato alla vita, troviamo anche mister Guerra, direttore generale del ministero "salute", già consigliere d'amministrazione della Glaxo ma non solo, quella multinazionale che ha puntato un miliardo di euro sul mercato dei vaccini in Italia, costantemente accanto alla ministressa Lorenzin, e Pasqualino Rossi, il corrotto prescritto, piazzato dalla stessa Lorenzin in Europa ad occuparsi, tra le altre cose, della sicurezza dei farmaci. A chi fosse sfuggita c’è un imbarazzante prestazione televisiva della ministressa Lorenzin alla trasmissione Piazza Pulita: la diplomata non sa che la pertosse è un batterio, non un virus ("che cammina e saltella!").
Attraverso il decreto legge 7 giugno 2017 il governo tricolore insiste sul problema di ipotetici rischi per la salute causati dalle malattie infettive, peraltro non documentati, mentre non affronta le reali gigantesche epidemie, con strascico di innumerevoli malati e morti, provocati dalle malattie degenerative legate all’inquinamento, alle patologie ambientali e agli scorretti stili di vita imposti dalle industrie e dai mass media.

Le reazioni avverse ai vaccini, che sono il vero nocciolo della questione, sono largamente sottostimate, poco studiate, soprattutto quelle a lungo termine, negate. Farmaci che richiederebbero sperimentazioni di decenni, vengono autorizzati dopo pochi giorni di prove. Tra i nuovi vaccini introdotti ce ne sono alcuni a monitoraggio addizionale, che in soldoni significa che useranno i bambini italiani come cavie, giacché i vaccini possono essere testati solo su adulti consenzienti.
Ma se la madre attraverso il latte materno trasmette i propri anticorpi al bambino allora perché i bambini allattati al seno non li si vaccina dopo lo svezzamento, anziché vaccinarli a 2/3 mesi? E inoltre, se la madre da piccola è stata vaccinata contro polio, difterite e così via, e ha fatto morbillo, varicella, ha gli anticorpi di questi virus e li trasmette al figlio attraverso il latte, per cui prima di vaccinarlo non sarebbe più appropriato verificare attraverso analisi se il bambino ha già quegli anticorpi? Invece no. Una raffica di iniezioni che non ha eguali al mondo e non ha alcuna giustificazione medica: infatti non è in corso alcuna epidemia, come ha ammesso il primo ministro uscente Paolo Gentiloni. Un crimine contro i minori italiani. Attentato alla salute pubblica, alto tradimento, associazione a delinquere di stampo mafioso, conflitti di interesse, e tanti altri reati ancora. Guai seri all’orizzonte per i governanti tricolore, a partire da Lorenzin, Mattarella e Gentiloni. Che ora dovranno fare i conti con gli innumerevoli genitori delle vittime designate dall’estero.
Di scientifico non c’è proprio niente alla base del decreto legge sfornato il 7 giugno 2017 con la firma anche di Mattarella, che impone a neonati, bambini e adolescenti l’inoculazione in un anno di ben 12 vaccini. Questa norma incostituzionale ovvero fuorilegge dovrà obbligatoriamente essere convertita in legge entro 60 giorni dal Parlamento a pena di decadenza. Una follia che non ha eguali al mondo, stabilita a Washington il 29 settembre 2014, calpestando la sovranità dell'Italia. Nel comunicato stampa numero 387 dell’Aifa è scritto testualmente:
«Italia capofila per le strategie vaccinali a livello mondiale. Washington, 29 settembre 2014 – L’Italia guiderà nei prossimi cinque anni le strategie e le campagne vaccinali nel mondo. È quanto deciso al Global Health Security Agenda (GHSA) che si è svolto venerdì scorso alla Casa Bianca. Il nostro Paese, rappresentato dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, accompagnata dal Presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) prof. Sergio Pecorelli, ha ricevuto l’incarico dal Summit di 40 Paesi cui è intervenuto anche il Presidente USA Barack Obama. “È un importante riconoscimento scientifico e culturale all’Italia, soprattutto in questo momento in cui stanno crescendo atteggiamenti ostili contro i vaccini – ha dichiarato il prof. Pecorelli - Dobbiamo intensificare le campagne informative in Europa, dove sono in crescita fenomeni anti vaccinazioni. Si tratta di un’operazione che l’Italia intende condurre con il coinvolgimento attivo di tutti gli attori, incluse le Università. Per prevenire la diffusione di malattie da tempo eradicate nei paesi occidentali e che, oltre all’impatto drammatico che hanno su decessi e patologie evitabili, impongono costi rilevanti ai sistemi sanitari”. “Sul tema della salute dobbiamo rafforzare la cooperazione internazionale - ha affermato il Ministro Lorenzin - Il tema dei vaccini sarà una delle  priorità durante il semestre italiano di Presidenza Europea.  Il nostro Paese si trova al centro dell’area mediterranea e le molte crisi internazionali hanno portato a nuovi imponenti flussi migratori. È necessario rafforzare i controlli nei confronti di malattie endemiche riemergenti come polio, tubercolosi, meningite o morbillo. Se vogliamo evitare il collasso dei sistemi sanitari del Vecchio Continente dobbiamo rafforzare i processi di vaccinazione verso tutte le persone che vivono in Europa. L’Italia, attraverso l’operazione Mare Nostrum, ha svolto oltre 80.000 controlli sanitari negli ultimi mesi. Abbiamo già sufficiente esperienza per coordinare campagne di prevenzione contro nuove possibili epidemie”».
Il presidente dell’Aifa, Sergio Pecorelli (rettore dell’università di Brescia), è stato costretto a dimettersi dall’incarico per i suoi giganteschi conflitti di interesse in ambito vaccinale. Non è l’unico caso che getta parecchie ombra sulla manovra della ministressa targata Alfano che si circonda di dirigenti ministeriali condannati e prescritti, ma non solo. All’incontro negli States era presente anche il rappresentante diplomatico italiano Ranieri Guerra, lo stesso funzionario che ha partecipato il 7 giugno scorso alla conferenza stampa accanto al ministro Lorenzin. Proprio nel curriculum di Ranieri Guerra si legge: «Consigliere d’amministrazione della Fondazione Glaxo Smith Kline - nonché - della Società Exosomics Siena presso Siena Biotech Fondazione Monte dei Paschi ». Ma che singolare coincidenza da portare all’attenzione della magistratura e dell’opinione pubblica. Per la cronaca documentata: la GSK è una delle multinazionali più corrotte del mondo, e in Italia aveva già pagò 600 milioni di lire il ministro della sanità De Lorenzo, per rendere obbligatorio con la legge 165/1991 un vaccino. Nel 2004 la Guardia di Finanza italiana ha accusato circa 5000 individui di corruzione, tra le quali 273 dirigenti della GlaxoSmithKline. Secondo l'accusa, la GlaxoSmithKline e le aziende a lei precedenti hanno speso 152 milioni di lire in "regali" come fotocamere, computer, vacanze e contanti per medici, farmacisti e altre figure. Prescrivere farmaci in cambi di regali o denaro costituisce in Italia il reato di comparaggio. Nel 2002 un'identica controversia si è manifestata in Germania.
Nel 2015 la Glaxo Smith Kline annuncia tagli di personale. Poi nell’Aprile 2016 la GSK cambia improvvisamente strategia industriale e non solo non licenzia più, ma decide di investire in Italia o meglio in Toscana. 

Il 12 aprile 2016, infatti, Il Sole 24 ore scrive: «Vaccini e farmaci, Glaxo scommette 1 mld sull'Italia. GlaxoSmithKline (Gsk), la multinazionale britannica del pharma, raddoppia e decide di scommettere ancora un miliardo in Italia nei prossimi quattro anni. Un investimento sostanzioso e forse addirittura sottostimato rispetto ai programmi mondiali di Gsk, che proprio dalle attività nel nostro Paese conta di incrementare il business del gruppo. A partire da quelle del polo toscano dei vaccini di Siena e di Rosia, il cuore rispettivamente della R&S e della produzione di settore, dopo il mega scambio di attività (vaccini contro oncologia) con Novartis perfezionato l'anno scorso. Non a caso proprio ai vaccini, col business strategico anti meningite, sarà riservato il 60% degli investimenti (600 mln), contro il 40% dedicato al pharma tradizionale. Leader mondiale nei vaccini con 3,7 miliardi di sterline di fatturato su 23,9 totali, è da questo settore (profittevole in due casi su 10 nel mondo) che la multinazionale britannica si aspetta una autentica escalation nei prossimi anni. Fino ad arrivare a 6 miliardi di sterline entro il 2020. Lo spiega nella sua visita in Italia Luc Debruyne, presidente mondiale di Gsk vaccini, già ad della società in Italia: «Abbiamo in portafoglio il motore dell'innovazione. Perché i vaccini sono innovazione e insieme sono il fulcro della prevenzione. Dunque della sostenibilità non solo della nostra impresa, ma dei sistemi sanitari in tutto il mondo».E l'Italia, ci spiega Debruyne, rappresenta una tappa non certo casuale dei programmi della società: «Abbiamo acquisito un'eccellenza e su questa continueremo a puntare. Scommettere ancora sulla ricerca e sulla produzione qui, non era scontato. Ma ci crediamo. Siamo pronti a scommettere 600 mln di investimenti nei prossimi quattro anni nell'eccellenza e nella qualità dei vaccini in Italia, salvaguardando l'occupazione». Parole e previsioni condivise in pieno, se non rafforzate, dal presidente e ad di Gsk spa Italia, Daniele Finocchiaro: «Gsk cerca e investe nelle eccellenze in tutto il mondo e in Italia ne ha trovate diverse: unendo all'investimento in R&S nei vaccini quelli effettuati in ricerca clinica e in quella cooperativa sulla terapia genica con Telethon, insieme a quelli previsti negli stabilimenti di Parma e Verona, arriveremo nel prossimo quadriennio ad investire approssimativamente un miliardo di euro nel nostro Paese»…. «Per questo Gsk crede nell'eccellenza italiana», sottolinea ancora Finocchiaro. «E in questa eccellenza continueremo a investire, chissà forse anche di più», promette Debruyne. Se l'Italia saprà essere un Paese «ospitale» per gli investitori.

Cosa avevano promesso ai politicanti tricolore alla Glaxo Smith Kline per indurla a non licenziare, ma addirittura investire in Italia una cifra astronomica e in un modo così repentino? Altra coincidenza. Poco dopo il grande annuncio economico: esattamente il 27 settembre 2016 «Il premier Matteo Renzi presenta il Piano nazionale industria 4.0 in Auditorium GSK a Verona».


A proposito di Europa. Sulla bocciatura dell'introduzione dell'obbligo dei vaccini in Svezia lo scorso maggio nulla è stato detto dai media nostrani.  Il sistema sanitario svedese ha ritenuto "inaccettabile" la mozione della Arkelsten, ossia la proposta di introduzione dell'obbligo vaccinale.
Benché si cerchi di zittire le voci dissidenti in tutti i modi possibili, comprese le radiazioni, ed intimorire in tal modo anche altri, i personaggi che dissentono da questo modo di fare vaccini sono molti, compreso il premio Nobel Montagnier, medico, biologo, virologo. Chissà se radieranno anche lui, o se qualche cima verrà a dirci che si tratta di persona poco attendibile. A queste persone non viene dato alcuno spazio mediatico, mentre il Burioni nazionale, che ha conflitti d'interesse devastanti essendo titolare di diversi brevetti tra cui uno per l'antiepatite B, è l'onnipresente voce della verità assoluta.
Infine, considerata l' imposizione istituzionale, da cittadino ira esigo l'obbligo di vaccinazione certificata per 12 i vaccini a tutti gli stranieri in Italia.
Noi non siamo a disposizione come popolazione italiana per fare da cavie ai vaccini. Se dobbiamo essere assolutisticontro i rischi derivanti da tutte queste malattie, bisogna essere drastici fino in fondo.

riferimenti:























https://www.youtube.com/watch?v=F8L81IlKlMw

fonte: http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/

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