18/07/17

vaccini: un salto nel buio

di Gianni Lannes

Il dubbio è il movente del progresso umano: la conoscenza ci rende liberi. Scienza? No, piuttosto scientismo e luoghi comuni istituzionali iniettati nell'opinione pubblica a dosi massicce da politicanti italidioti, camici bianchi prezzolati, giornalisti ignoranti e mafiosi d'alto rango. Nessuno scienziato conosce oggi le vere ragioni dell'apparire o del regredire delle epidemie, così come ci resta ignoto il perché della scomparsa della famigerata peste nera affacciatasi in Europa per la prima volta nel 1348. E la lebbra, è forse sparita in Occidente grazie ai vaccini? Per ragioni tuttora ignote essa iniziò a regredire a partire dalla metà del XIV secolo, quando appunto i vaccini non erano stati ancora inventati. Il sensibile miglioramento delle condizioni igieniche vi dice qualcosa?

Oggi il vero pericolo è una politica genetica fuori controllo che può introdurre, ormai negli esseri umani a partire dai neonati, pericolose mutazioni genetiche, per finalità politico-finanziarie, o meglio di dominio del genere umano, che non vanno certo nella direzione della salute né della libertà e per mezzo della quale è destinato a compiersi attraverso i programmi di vaccinazione di massa, ai quali docilmente la gente si sottopone a tappeto. Con quale diritto l'anno scorso Matteo Renzi in veste di primo ministro ha stipulato a Boston un accordo con la famigerata IBM già in affari con i nazisti nello sterminio degli ebrei? In cambio di un investimento a Milano, l'IBM ha preteso i dati sensibili dell'intera popolazione italiana, ovvero 61 milioni di fascicoli. Avete mai sentito parlare del decreto del presidente del consiglio numero 178 del 29 settembre 2015: "Regolamento in materia di fascicolo sanitario elettronico"? Perché i garanti italiani, Soro e Iannini (moglie di Vespa) non hanno reso di dominio il Memorandum of Understanding del 31 marzo 2016? La recente misura coercitiva (il decreto legge 73/2017 incostituzionale, ossia fuorilegge) del governo tricolore dopo l'imposizione vaccinale della White House vi suggerisce niente? L'Italia, però, non è una colonia e noi non siamo cavie.

La vaccinazione non è una misura terapeutica, bensì profilattica, vale a dire almeno teoricamente si tratta di agire su persone sane per impedire che si ammalino in futuro di una certa malattia. Il vaccino è un preparato derivante da una sospensione di batteri o virus, che possono essere vivi, attenuati o uccisi. Sono perciò detti “antitossici” quelli costituiti da batteri (del tifo, della tubercolosi, della peste, eccetera); sono detti “antivirali” quelli costituiti da virus (polio, rabbia, vaiolo, influenza, eccetera); altri vaccini sono ottenuti per manipolazione genetica. Il principio sul quale si basano le vaccinazioni pretende che inoculando nell’organismo questi virus o batteri, vivi, attenuati o uccisi, naturali o manipolati geneticamente, si sviluppino poi degli anticorpi che dovrebbero proteggere l’organismo contro la malattia di cui ha già ricevuto il virus o batterio, iniettatogli nel sangue, o assunto per via orale. Quasi sempre, su questi tessuti animali vi sono altri virus o batteri diversi da quelli di cui si vorrebbe l’immunizzazione, con la conseguenza che la loro introduzione nel sangue costituisce un salto nel buio: non si sa quali effetti potrebbero avere, a breve o a lungo termine. Prima che un bambino abbia raggiunto l’adolescenza, nel suo sangue saranno stati iniettati vaccini con sieri antitossine per vaiolo, idrofobia, tetano, meningite cerebrospinale, febbre tifoidea, difterite, polmonite, scarlattina, e così via. In tal modo, il sangue di un adulto diventerà una mistura di luridi estratti batterici, di materie contaminate da malattie e di veleni utilizzati in farmaci distruttivi. 

La letteratura scientifica attesta che qualsiasi intromissione nel sangue (iniezione) di qualsivoglia sostanza (anche le più innocue), è potenzialmente dannosa per l’organismo, che è programmato a usare l’apparato digerente per l’introduzione di qualsiasi sostanza proveniente dall’esterno, mai direttamente nel sangue. Le sostanze che accompagnano il vaccino vengono dette “formulazione” e contengono anzitutto dell’idrossido di alluminio (sostanza con alto potere di assorbimento che accoglie il vaccino vero e proprio); poi c’è un battericida e fungicida che è il thiomersal (tiosalicilato di mercurio); seguono formaldeide (nota sostanza cancerogena) e antibiotici (come neomicina). Le sostanze più pericolose sono l’idrossido di alluminio, Al(OH)3, e il mercurio. Il primo, depositandosi nel cervello è indicato, in generale, come responsabile del morbo di Alzheimer; il secondo è noto come metallo pesante ad alta tossicità che si accumula nei reni e nel fegato, con tempi di eliminazioni che vanno da 12 a 15 anni. Ma il mercurio è anche capace di produrre aberrazioni cromosomiche, capaci di riverbero sulle generazioni successive. In Italia il mercurio contenuto nei vaccini, grazie ad una provvidenziale deroga ministeriale firmata da Girolamo Sirchia nel 2003, non è più stato eliminato, ma ha cambiato soltanto nome.



A livello mondiale esiste una bibliografia scientifica prevalentemente in lingua inglese - in continuo aumento - sui danni da vaccino costituita da oltre un migliaio di titoli. Negli Stati Uniti d'America l’autismo colpisce l’infanzia con una percentuale altissima: un bambino ogni 166; senonché, nel 2005, un giornalista del Washington Times ha voluto confrontare questi dati con quelli degli Amish della Pennsylvania, una comunità religiosa di origine olandese, che vive separata dal resto della popolazione Usa e che non vaccina i propri figli. Ebbene, il reporter ha scoperto che presso gli Amish, invece di riscontrare i 200 casi di autismo, come avrebbe dovuto essere se quelli fossero stati in linea con la media nazionale, ne ha trovati solo tre (su bambini peraltro arrivati di da paesi dove erano stati vaccinati). Risultato questo che è in linea con lo studio del 2004 del Center for Disease Control di Atlanta, che concludeva rilevando come i bambini vaccinati abbiano 27 volte in più la possibilità di sviluppare autismo, rispetto a quelli non vaccinati. La correlazione tra mercurio e autismo è stata messa in evidenza da un ricercatore dei Centers for Disease Control federale, Tom Verstraeten, epidemiologo che ha esaminato i giganteschi archivi del CDC che contengono cartelle cliniche di centinaia di migliaia di bambini. Da lì è risultata evidente la relazione tra vaccinazioni (thimerosal) e aumento dei casi di disturbi mentali, dall’autismo, all’iperattività, al “disordine da deficit di attenzione”. L’autismo, sconosciuto in America fino al 1943, ha avuto la sua forte impennata nel 1991, proprio quando si sono introdotti altri tre vaccini per l’infanzia. Sulla tossicità dei singoli eccipienti, capaci di stimolare, in maniera altamente variabile, il sistema immunitario, in primo luogo abbiamo il mercurio del Thimerosal. L’Agenzia nordamericana per le sostanze tossiche annovera il mercurio tra le sostanze più pericolose e tossiche che esistono, dopo arsenico e piombo. La letteratura medica ne ha ovviamente riconosciuta la pericolosità quando lo si introduce nell’organismo coi vaccini. Per quanto riguarda il secondo importante componente dei vaccini, l’allumino, esso è risultato responsabile di iperplasia linfoide cutanea, anche detta pseudolinfoma cutaneo, ma è anche riconosciuto responsabile delle principali forme di encefalopatia, tra cui Alzheimer e Parkinson (in generale, l’accumulo di alluminio porta alla demenza). Il terzo importante componente della formulazione, la formaldeide, è una sostanza notoriamente citotossica e cancerogena.

Se sono in corso politiche malthusiane, attuate mediante i vaccini, i più indiziati sono l’antiepatite B e l’antipolio; quest’ultimo aumenta il rischio di linfoma non-Hodgkin, e dei tumori in generale come del resto fanno tutti i vaccini, cosa messa in evidenza più di 40 anni fa. Scrivono gli autori di una delle monografie più complete e aggiornate sul tema delle vaccinazioni: È vero, i vaccini sono uno dei capitoli più misteriosi della medicina; e volete sapere da quando lo sono diventati? Da quando il loro destino si è sinistramente intrecciato con quel ramo della virologia; quella che dal 1939 in poi è andata in cerca di armi batteriologiche; quella che alla fine degli anni Sessanta disponeva di ben 700 tipi diversi di virus, da manipolare, ibridare, coltivare su tessuti umani per consentire di divenire efficaci e letali anche sull’uomo; quella sulla cui storia giornalisti e ricercatori, che non vogliono guastarsi le carriere, evitano di indagare; 70 anni di ricerca virologica, apparentemente e ufficialmente volta a cercare le cause del cancro, ma realmente e sinistramente protesa alle armi batteriologiche, per fini bellici; quella che prima agiva dietro lo Special Virus Cancer Program, e metteva a punto con l’SV40 uno dei virus cancerogeni più potenti, mentre oggi col Progetto Genoma Umano (beatificato nel giugno 2000 da Clinton e Blair) lavora per trovare  l’arma batteriologica etnica, ossia quei microrganismi che colpiscano selettivamente solo certe razze. E i vaccini sono il veicolo di una guerra sotterranea contro i popoli; ecco perché il sistema dei brevetti deve impedire di rivelare quali virus essi veicolano insieme al vaccino vero e proprio. Ma più efficace del sistema dei brevetti c’è il collaborazionismo, il dogmatismo, la superstizione e il conformismo di intellettuali, medici e ricercatori, che non osano indagare, non vogliono vedere, temono di dire cose diverse da quelle che tutti ripetono pedissequamente.

riferimenti:

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2017/06/vaccinazioni-di-massa-e-schedatura-del.html 

http://www.epicentro.iss.it/problemi/vaiolo/Vaiolo_Storia.pdf 

fonte: http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/

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