30/05/17

Angela Celentano è stata espiantata



di Gianni Lannes

L'ennesimo depistaggio amplificato dai mass media. Trovata Celeste Ruiz ma il Dna dice che non è Angela Celentano. Sfuma la pista messicana sulla bimba di tre anni scomparsa nel 1996. E’ stata ritrovata Celeste Ruiz, la ragazza messicana che nel 2010 scrisse ai Celentano sostenendo di essersi riconosciuta nelle foto della bambina scomparsa e di stare bene. Da quel momento, Celeste era irrintracciabile. La ragazza è stata individuata proprio in Messico. Secondo gli accertamenti già compiuti, la ragazza non è Angela Celentano, la bambina di tre anni scomparsa nel pomeriggio del 10 agosto 1996 sul Monte Faito, a pochi chilometri da Napoli. Attualmente Celeste Ruiz si trova in Italia e sarà presto interrogata dalla Procura di Torre Annunziata. La trasmissione Chi l’ha visto, che segue da tempo il caso, precisa che “l’Interpol ha rintracciato una psicologa messicana, che vive in Francia, la cui immagine è stata utilizzata da chi si è finto Angela Celentano con la famiglia su internet. La procura di Torre Annunziata ha confermato che il test del Dna ha escluso che si tratti della bambina scomparsa nel 1996 dal Monte Faito”. La camorra oltre all'interramento di rifiuti industriali provenienti dall'estero e dal nord Italia, è anche nel giro del traffico di organi umani dagli anni '80. Chi ha beneficiato allora degli organi sottratti a questa bimba? E perché mai le indagini giudiziarie non si sono mai orientate concretamente sulla pista del traffico di organi umani?

Bambini e adolescenti non sono numeri ma esseri umani, uccisi prima di tutto dall’indifferenza generale. Il dato ufficiale al 31 marzo 2017 è approssimato per difetto ma significativo: ai 27.995 piccoli fantasmi conteggiati dal commissario straordinario del governo, vanno aggiunti altri 5.170 irreperibili, spariti dai centri di accoglienza governativi. Il totale, appunto, fa per ora 33.165 desaparecidos. Si tratta di vite spezzate: dagli abusi sessuali all’espianto di organi e tessuti praticato impunemente in alcune cliniche private del nord Italia. Non a caso il belpaese non ha ratificato la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla tratta degli organi umani. Quando si arriva a uccidere neonati, pargoli e fanciulle per abusarne e depredarli della vita, si è già da un pezzo nella fase avanzata della barbarie.



riferimenti:

Gianni Lannes, BAMBINI A PERDERE, Lpe, Cosenza, 2016.

http://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=4/05225&ramo=S&leg=17

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