31/12/16

vaccini: atto di costrizione

Lo so: pochi leggeranno queste righe e pochissimi ne terranno conto.
È noto anche in alto loco che mia moglie ed io, fastidiosi ficcanaso, analizziamo i vaccini (Costituzione, art. 9 e art. 33) dall’inizio degli Anni Duemila trovandoli costantemente inquinati da micro- e nanoparticelle scientificamente incompatibili con l’organismo umano. È altrettanto noto anche in alto loco che noi poniamo domande maleducate sugli additivi dei vaccini, sui tantissimi medici che della buona pratica medica s’infischiano saggiamente (ieri, ad esempio, due genitori mi riferivano che la loro figlia è stata vaccinata contro il morbillo dopo aver contratto la malattia), su come la legge sia giustamente calpestata, su come, per il nostro bene, vengano impartite informazioni palesemente false (vedi la deliziosa favola dell’epidemia di meningite e lo scherzetto simpatico sull’attività salvifica dei vaccini anche contro malattie verso le quali non hanno niente a che vedere), su come sia possibile mettere in circolazione vaccini senza sperimentazione (lo si fa per non privarci di un mezzo di salvezza), su come siano fatti i controlli (la ferraglia fa bene alla salute) e su come sia possibile travestire da esperti dei burloni. La nostra opinione su quei personaggi è certamente erronea e deve assolutamente esserne vietata la manifestazione anche se l’art. 21 della Costituzione ci darebbe diritto di farlo. Per fortuna, però, della Costituzione ci si fa giustamente beffe.
Negli ultimo tempi noi, evidentemente nemici della salute e della santità delle industrie farmaceutiche, siamo oggetto d’intimidazioni che, se andassero a segno, chiuderebbero ricerche fondamentali per la salute di un numero enorme di persone e, dunque, tutt’altro che benvenute. Quindi, il “consiglio” di chi si preoccupa per noi è quello d’indossare un bavaglio bello stretto e di smetterla di disturbare il salottino buono.
Dunque, lo ripeto per l’ennesima volta, non chiedetemi consigli sanitari di nessun genere e meno che mai a proposito dei vaccini. L’art. 32 della Costituzione è fortunatamente morto e sepolto e se n’è persa anche la memoria. Idem per l’art. 41 per quanto riguarda l’impresa delle industrie farmaceutiche (“Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.”) Voi fate quello che vi pare, e se, grazie al cielo, il tentativo di spaventarvi è riuscito e vi ha reso saggi, vaccinatevi con tutti i vaccini disponibili. E non dimenticate di vaccinare i vostri figli e i vostri nonni. E non vi passi per la testa di leggere i foglietti illustrativi che accompagnano obbligatoriamente le confezioni: è noto che i produttori di vaccini fanno di tutto perché la gente non usi la loro mercanzia e, così, scrivono cose tanto spaventose quanto false solo per scoraggiare la gente che tanto vorrebbe vaccinarsi.
La Medicina? La Biologia? La Legge? La Morale? Tutta roba che al massimo troverete tra i rifiuti indifferenziati. Il Progresso è altra cosa.
Comunque sia, se proprio non potete farne a meno, leggete i miei libri e i miei articoli prima che io stesso li distrugga, e non scrivetemi più. Io sono un pentito. Sappiate che tutto ciò che ho scritto e detto è frutto della mia fantasia malata, che ho commerciato con il demonio, che i vaccini sono pulitissimi (le immagini di microscopia elettronica sono volgari fotomontaggi), che i vaccini hanno salvato il mondo e che, se non vorremo schiattare tutti di malattie solo in apparenza scomparse da tempo immemorabile, dovremo costringere tutti, se è il caso ricorrendo a violenze ancora più efficaci di quelle cui si fa ricorso oggi, a vaccinarsi contro qualunque malattia, comprese quelle che non vediamo da decenni. L’immunità di gregge non è affatto una cretinata inventata per vendere vaccini e mai sorretta da uno straccio di ricerca. L’immunità di gregge è una verità rivelata e, anzi, in tutta modestia propongo di portare il limite del 95% al 105%, vaccinando il cofano dell’automobile e il sofà di casa senza dimenticare il pesce rosso e il canarino. Come diceva il principe De Curtis in arte Totò, finalmente oggi riconosciuto grande scienziato, “abbundantis abbundantis.”
A tutti voi un augurio di un 2017 felice e a me l’augurio che il rogo mi salvi l’anima.

fonte: www.stefanomontanari.net

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