05/07/16

il Grillo voltagabbana!


di Gianni Lannes

«Il Movimento cinque stelle è in Europa e non ha nessuna intenzione di abbandonarla», è scritto nel post dal titolo “Brexit o Bremain? Oggi si vota. Ecco dieci punti per capire meglio”. «Se non fossimo interessati all'Ue - si legge ancora - non ci saremmo mai candidati». La coerenza del comico, leader pentastelluto? Un optional. Piuttosto una presa per i fondelli degli elettori italidioti. Come per altre roventi tematiche - signoraggio e guerra ambientale - il ragionier ligure, prima ha catalizzato il consenso popolare e poi ha innestato la marcia indietro tutta.

A Bruxelles da ben due anni, però, i grillini sono alleati con l'Uk Independent Party. Questi xenofobi inglesi al primo punto del programma hanno l'uscita dall'Europa. Con gli eurodeputati capitanati da Nigel Farage i grillini hanno  allestito il gruppo "Europa della Libertà e della Democrazia diretta". Con il razzista Farage, mister Grillo ha scolato solo birra?

Nel predetto intervento editoriale in salsa grullesca, non c’è alcun riferimento al defunto referendum sulla permanenza nell'euro, promesso dal M5s a più riprese, in caso di conquista del governo. Spicca invece una rassicurante professione di fede europeista. «L'Italia è uno dei paesi fondatori dell'Ue, ma ci sono molte cose di questa Europa che non funzionano - scrive Grillo nel post - l'unico modo per cambiare questa 'unione' è il costante impegno istituzionale, per questo il M5S si sta battendo per trasformare l'Ue dall'interno».




Ecco la loro democrazia diretta: sceglie il padrone di M5s (come da atto notarile), ovvero Giuseppe Piero Grillo, cooptato nell’ottobre 2008 dal governo degli Stati Uniti d’America, previo incontro a Roma, dall’ambasciatore Spogli, come si legge in un rapporto desecretato nel 2012 al dipartimento di Stato a Washington. Al contempo, sono spariti i referendum su euro ed Europa. Ma cosa credevate facesse l'individuo assoldato dallo zio Sam? Un movimento civetta costituito dai poteri forti per contenere il dissenso in un contenitore altamente controllabile. Il fine? Impantanare la protesta popolare in un vicolo cieco. Il M5s che ha pure alla base tante persone oneste, ma in cui gravitano comunque onorevoli rampanti senz'arte né parte, con tali piroette scherza con il fuoco. Con la stessa rapidità con cui ha raccattato voti, perderà consensi elettorali inesorabilmente. Una recita a copione? Alla prova dei fatti Grillo appare più eterodiretto e telecomandato dall'estero dell'ineletto Renzi.  

In Italia i partiti ed i movimenti devono essere considerati come dei taxi: Enrico Mattei lo attestava nei primi anni ‘60. A distanza di tanto tempo, il suo insegnamento è di cogente attualità.

riferimenti:








fonte: https://sulatestagiannilanns.blogspot.it

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