27/05/16

Italia: il paradiso dei pedofili

Dopo più di 3 mesi il governo Renzi non risponde a questo atto parlamentare!

di Gianni Lannes

L'ultimo tabù: è l'epidemia sociale del terzo millennio, il cancro dilagante grazie all'omertà istituzionale e alla latitanza di anticorpietici. L’associazione Meter, impiegata da anni contro la pedofilia e pedopornografia, di recente ha denunciato alla Polizia postale italiana 40 video che riportano decine di bambine, di età compresa tra i 5 e i 12 anni, legate e stuprate, dentro stanze di hotel nella provincia di Siracusa, da soggetti adulti che riprendono con telecamere le scene; sono state 130 le denunce soltanto nei primi 14 giorni del 2016, con centinaia di riferimenti e migliaia di foto e video dove sono immortalati i soprusi e le violenze che ricevono le vittime. I video e le foto venivano inviate ad un server, locato in Nuova Zelanda, per essere trasmessi nei canali web di tutto il mondo; l'archivio pedo-pornografico contiene più di 6 mila file tra video e foto, con 1.430 bambini e neonati coinvolti in torture sessuali. A Roma, Napoli, Bologna e Milano, nonché in altre città del belpaese accade anche di peggio in mezzo alla strada, come nel caso delle stazioni ferroviarie (Termini docet). In media su centomila casi all'anno, i mass media ne riportano appena qualcuno, su cui si accaniscono morbosamente invece di scandagliare l'indicibile realtà. Potere economico, potere politico, potere militare, potere religioso, potere medico e potere giudiziario sono direttamente implicati nel lucroso fenomeno.

I bimbi sono ormai merce di consumo nell'economia capitalistica globalizzata, particolarmente in Italia che ha soppiantato il Belgio. Nello Stivale, isole comprese, gli italiani "brava gente" chiudono gli occhi e fanno finta di niente, mentre migliaia di minori vengono abusati quotidianamente sotto l'occhio delle istituzioni. Sia chiaro: la pedofilia è il male assoluto sedimentato anche in Vaticano, da schiacciare ad ogni costo.

E Matteo Renzi che fa? A quanto pare se ne infischia della violenza sessuale inflitta a bambini e adolescenti. Eppure la legge 3 agosto 1998 («Relazione sullo stato di attuazione della legge recante norme contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia e del turismo sessuale in danno di minori, quali nuove forme di riduzione in schiavitù»), numero 269, all’articolo 17, comma 1, stabilisce che: «Il  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  presenta  ogni  anno al Parlamento una relazione sull’attività svolta ai sensi del comma 3.  
L’ineletto Renzi già convegnista a Firenze con il pedofilo pluricondannato Rodolfo Fiesoli, padrone del famigerato Forteto, non ha presentato le relazioni per gli anni 2015 e 2016 e non ha risposto a ben 40 atti parlamentari in materia, compresa l'interrogazione numero 4/05225 del 4 febbraio 2016. Vi sembra poco, o non abbastanza il favoreggiamento di un gravissimo reato penale in danno di minori, per licenziarlo in tronco chiedendogli il conto?

riferimenti:





fonte: https://sulatestagiannilannes.blogspot.it

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