28/11/15

Vucciria di Renato Guttuso



è un dipinto di Renato Guttuso realizzato nel 1974. Viene considerato il suo dipinto più celebre. Il quadro con realismo crudo e sanguigno come le carni esposte nel famoso omonimo mercato di Palermo, esprime una delle tante anime della città siciliana, ed è talmente forte il segno dell'artista e il senso del colore che sembra sprigionare il vocio e la cantilena quasi araba dei vanniaturi del celebre mercato palermitano che dà il nome al quartiere ed emanare i profumi dei prodotti tipici, frutta e verdura, esposti sulle bancarelle, ingredienti saporosi per la cucina siciliana,

fonte: Wikipedia

Tavistock Institute

 l’Istituto del controllo delle masse


Le origini di Tavistock

Ho scritto questo articolo nel 2006 inizialmente per la rivista Nexus, lo ripubblico qui perché è un articolo che deve essere letto per comprendere come viene creata la cosiddetta opinione pubblica.

Ora hanno fatto anche il libro che fornisce ancora più informazioni: L’Istituto Tavistock

Pochi sanno quanto il Tavistock Institute ha influenzato e influenzi tuttora, sia direttamente che indirettamente e in quale profondità, la nostra vita.

Fu istituito nel 1921 per studiare i disturbi mentali, derivati dall’esposizione al terrore che si genera in battaglia, sui soldati inglesi che sopravvissero alla I guerra mondiale. Il suo scopo era quello di stabilire, sotto il controllo dell’Ufficio della Guerra Psicologica dell’Esercito Britannico, il “punto di rottura” dell’uomo in condizioni di stress.

Tavistock sviluppò le tecniche del lavaggio del cervello di massa che furono usate per la prima volta sui prigionieri americani della guerra in Corea.

I suoi esperimenti con i metodi di controllo delle masse sono stati ampiamente usati sui cittadini americani, un subdolo e oltraggioso attacco alla libertà per mezzo di psicologia applicata ad aree di territorio circoscritte.

Nel 1932, un rifugiato politico tedesco, Kurt Lewin, diventò il direttore del Tavistock Institute, e un anno dopo andò negli Stati Uniti sempre come “rifugiato”, in realtà il primo di molti infiltrati, e fondò la Clinica di Psicologia di Harvard, da dove fu originata la campagna di propaganda per orientare i cittadini americani contro la Germania e coinvolgere l’America nella II Guerra Mondiale.

Nel 1938 Roosevelt fece un accordo segreto con Churchill che permetteva al Consiglio Esecutivo per le Operazioni Speciali inglese di controllare l’indirizzo politico degli Stati Uniti, in pratica cedendo la sovranità del popolo americano all’Inghilterra.

Per mettere in pratica questo accordo Roosevelt inviò il generale Donovan a Londra perché venisse indottrinato prima di istituire l’OSS (l’attuale CIA). La CIA da sempre opera secondo le direttive impostate dal Tavistock Institute. Il Tavistock Institute ha originato il bombardamento di massa sulla popolazione civile tedesca ordinato da Roosevelt e da Churchill, come mero esperimento di terrore di massa, mantenendo le registrazioni dei risultati come se si stessero osservando delle “cavie” in “condizioni di laboratorio controllate”.

Tavistock oggi

Nel 1947 il Tavistock Institute ha assunto la sua forma definitiva e d’allora è una organizzazione indipendente che cerca di abbinare, alla pratica professionale, la ricerca nell’ambito delle scienze sociali.

I problemi che si incontrano nel porre in esistenza una istituzione, quelli inerenti alla sua struttura organizzativa e alle varie modifiche, vengono esaminati dal Tavistock Institute in ogni settore — governo, industria, commercio, assistenza sanitaria, assistenza sociale, educazione ed istruzione, ecc. — a livello nazionale ed internazionale e i suoi clienti si estendono dai piccoli gruppi di comunità fino alle multinazionali.

Un’area in crescita è lo studio di nuovi programmi sperimentali particolarmente nel campo della salute, dell’educazione e nello sviluppo di comunità.

Ci sono tre elementi che rendono insolito, se non unico, il Tavistock Institute:
è indipendente per il fatto che si auto-finanzia, con nessun supporto dal governo o da altre fonti
essendo orientato alla ricerca si pone fra, ma non inserito, il mondo accademico e l’ambito della consulenza
i campi di suo interesse includono l’antropologia, l’economia, i comportamenti delle organizzazioni, le scienze politiche, la psicoanalisi, la psicologia e la sociologia.

L’ideologia delle Fondazioni americane è stata creata dal Tavistock Institute. L’istituto iniziò occupandosi della “scienza del comportamento” seguendo le linee Freudiane del “controllo” degli esseri umani diventando il centro mondiale dell’ideologia delle fondazioni. Il raggio di azione dei suoi network ora si estende in tutto il mondo e comprende le diverse fondazioni, istituti di ricerca e di ogni altro genere, università, servizi segreti, multinazionali, per citarne alcuni, la lista è molto lunga.

Al personale di molte multinazionali è richiesto che si sottoponga all’indottrinamento fornito da uno o più istituti fra quelli controllati da Tavistock.

Rammollire l’individuo

Tutte le tecniche delle fondazioni americane e di Tavistock hanno un unico scopo: stroncare la forza psicologica di un individuo e renderlo debole, impotente e controllabile.

Qualsiasi tecnica che induce al crollo dell’unità familiare e dei principi morali che una famiglia può dare ai suoi membri, viene usata dagli scienziati di Tavistock come arma di controllo di massa.

I metodi della psicologia Freudiana comportamentale inducono disturbi mentali permanenti destabilizzando il carattere di chi si sottopone a quei trattamenti.

Alle vittime viene poi raccomandato di “instaurare nuovi rituali di interazione personale”, che significa indulgere in brevi rapporti sessuali che realmente lasciano i partecipanti alla deriva senza stabili relazioni sociali nella loro vita.

Il Tavistock Institute ha sviluppato un potere così grande negli Stati Uniti che nessuno riesce ad ottenere un posto di rilievo in qualsiasi campo se non è stato addestrato nella scienza comportamentale a Tavistock o in uno dei suoi centri consociati. Praticamente non c’è campo, da quello dell’istruzione a quello della salute, che non sia sotto l’influenza di Tavistock.

C’è un denominatore comune che identifica tutte le strategie di Tavistock: l’uso di droghe.

L’infame programma della CIA denominato MK Ultra causò parecchi morti. Durante il programma a degli ufficiali della CIA fu somministrato LSD, a loro insaputa. Il Governo americano ha dovuto pagare milioni di dollari ai familiari delle vittime ma i colpevoli non furono mai incriminati. Il risultato di tale esperimento fu la “contro cultura” del LSD degli anni ’60, “l’amore libero” e la “rivoluzione studentesca”, che fu finanziata con 25 milioni di dollari dalla CIA. Tutte le registrazioni degli esperimenti sono state distrutte dal capo del MK Ultra.

La CIA condusse anche esperimenti in Canada e pagò il Dr. Herbert Kelman per svolgere ulteriori esperimenti di controllo mentale. Negli anni ’50 versò moltissimo denaro al presidente dell’Associazione degli Psicologi Canadesi (CPA) per dare a 53 pazienti del Royal Victorian Hospital di Montreal, forti dosi di LSD e perché registrasse le reazioni che avvenivano. Per settimane i pazienti ricevettero dosi di LSD mentre dormivano seguite da elettroshock e comandi ipnotici.

I programmi della CIA, preparati da Tavistock, hanno sempre conclusioni nefaste perché tutti gli sforzi dell’istituto sono diretti a causare crolli ciclici in diverse aree geografiche.

Oggi il Tavistock Institute opera con un network di Fondazioni, raccogliendo fondi per oltre 6 miliardi di dollari nei soli Stati Uniti, pagati dai contribuenti. Il suo operato si estende al mondo intero, compreso la piccola Italia. 10 grandi istituzioni sotto il suo diretto controllo con altre 400 succursali, 3000 altri gruppi di studio nei soli Stati Uniti, e altri istituti di ricerca danno origine a programmi di diverso genere per promuovere il controllo delle masse e le scienze comportamentali.

Ci sono istituti e fondazioni di fama mondiale controllati direttamente o indirettamente, anche se il legame spesso non è facilmente riconducibile a Tavistock, ed è necessario seguire il filo d’Arianna attraversando lussuosi corridoi ed uffici per scoprire i due estremi della linea che collega le varie istituzioni.

Uno di questi è il MASSACHUSETTS INSTITUTE OF TECHNOLOGY (MIT), quasi tutti pensano che sia un’Istituzione puramente americana, ma non è così.

Puoi comprendere il potere di Tavistock dal potere delle istituzioni stesse da esso controllate.

Alcuni clienti del MIT sono:
American Management Association
Il Comitato per lo Sviluppo Economico
GTE (General Telephone Electronics)
L’Istituto per l’Analisi della Difesa (IDA)
NASA
L’Accademia Nazionale delle Scienze
Il Concilio Nazionale delle Chiese
Sylvania
TRW (uno dei maggiori produttori di apparecchiature per l’industria ed il governo americano incluso per i servizi di informazione, aerospaziali, militari.)
L’Esercito degli Stati Uniti
Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti
La Marina degli Stati Uniti
Il Ministero del Tesoro degli Stati Uniti
Volkswagen

Si possono aggiungere la Fondazione Rockfeller e l’istituto Carnegie e altre ad essi correlati, sono davvero tanti, ma lo scopo di tutto questo si riassume in poche parole: “Controllo del comportamento di masse e individui.”

L’ente che possiamo considerare come il braccio destro di Tavistock è la Società per la Ricerca e lo Sviluppo, (Research And Development Corporation ) meglio nota con il suo acronimo RAND.

La RAND controlla la linea di condotta politica degli Stati Uniti ad ogni livello. Specifica regolamentazione elaborata dalla RAND che diventa operativa include i programmi per i missili intercontinentali balistici, linee di condotta da tenere con gli stati esteri, i programmi spaziali, progetti sul nucleare, analisi delle industrie, centinaia di progetti militari, i programmi della CIA che utilizzano peyote e LSD e droghe più moderne per l’alterazione di stati mentali.

Alcuni clienti americani della RAND, fra i molti, includono:
AT&T (American Telephone and Telegraph Company)
Chase Manhattan Bank
IBM (International Business Machines)
National Science Foundation
Il Partito Repubblicano
TRW
L’Aeronautica degli Stati Uniti
Il Dipartimento della Salute degli Stati Uniti
Il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti

Le tecniche usate, apparentemente diverse e dai differenti nomi si riassumono in questo: “Lavaggio del cervello”.

Gli operatori sono di solito psicologi, psichiatri, sociologi, esperti di droghe e altri personaggi esperti di de-programmazione. Tavistock ha addestrato psichiatri nelle tecniche di lavaggio del cervello che a loro volta le hanno esportate in università di diversi stati del mondo. Alcuni di essi si sono resi responsabili di aver programmato e diretto azioni di “pulizia etnica” e di terrorismo internazionale. Jovan Rascovich e Radovan Karadviz sono due psichiatri serbi addestrati nelle tecniche di Tavistock, ideatori della Grande Serbia e responsabili della “pulizia etnica” in Bosnia.

Le tecniche del lavaggio del cervello di Tavistock giunsero anche all’Università Patrice Lumumba di Mosca che sfornò psichiatri che entrarono nelle file del terrorismo internazionale, molti dei quali leaders o consiglieri diretti di leaders di gruppi terroristici.

Analizzando queste informazioni, si può comprendere che le tecniche del terrorismo e quelle di coloro che dichiarano di combatterlo hanno la stessa origine.

La paura e il condizionamento

Per poter condizionare esseri umani in massa è necessaria la paura come “catalizzatore”, come “co-agente”. Le persone spaventate accettano maggior controllo su se stesse, rinunciando alla propria sovranità in cambio di maggiore protezione. Quando delle persone, “rammollite” privandole dei valori etici e morali, hanno paura, diventano facilmente effetto di messaggi di qualunque genere, accettano soluzioni assurde come la pena di morte, la pulizia etnica o l’impiego di kamikaze come mezzi per ottenere pace e giustizia, aumentando il caos esistente e la richiesta di misure restrittive.

Qualunque cosa i media dicano viene accettato come verità, quando è solo un testo preparato dalle agenzie di PR, che come fondamento ha solo la fantasia di chi l’ha scritto e la sua abilità di far sembrare bianco il nero. Un esempio di questo lo trovi negli spazi che vengono sempre più inseriti nei palinsesti delle varie TV dedicati agli “opinionisti”.

Facciamo un esempio per capire come funziona. Viene posto un quesito: “Si dovrebbe permettere la vendita di farmaci da banco anche nei supermercati?” Appaiono immagini di persone intervistate, scelte fra le più adatte, alcune a favore, altre contro, poi l’opinionista conclude dicendo che i pareri opposti si equivalgono (così non si da torto a nessuno) e che comunque è meglio che i farmaci rimangano in farmacia. Ma avrebbe potuto dire che è giusto che vengano venduti anche nei supermercati, tutto dipende da chi è il cliente rappresentato, le associazioni di farmacisti o quelle delle derrate alimentari.

Io credo che la soluzione che verrà adottata sarà un compromesso fra i due potenti gruppi: i farmaci potranno essere venduti anche nei supermercati, ma in un’area confinata, come il banco del pane o del pesce, e al banco dei farmaci ci dovrà essere un laureato in farmacia che dovrà consigliare i clienti e che quindi si accerterà che non vi siano indebiti acquisti, ecc. Il tutto verrà fatto passare come un beneficio per chi compra, perché costeranno meno, essendoci concorrenza, e per i nuovi posti creati per impiegare i laureati in farmacia che non possono aprirsene una propria. Tutti, incluso governo, sindacati, le varie associazioni di consumatori, faranno bella figura, per lo meno fino a quando la maggior parte delle persone rimarrà convinta che i farmaci curino.

Tavistock è strettamente legato con la psichiatria e l’industria farmaceutica, perché ha bisogno di entrambe le cose per attuare i suoi piani.

Un clima di tensione genera ansietà e “depressione” e prontamente arriva l’aiuto del cartello farmaceutico con gli psicofarmaci, dando un’ulteriore spinta al degrado dell’umanità.

La paura delle “gravi malattie” come cancri, tumori, Aids, pandemie ecc. viene utilizzata per spillare soldi “per la ricerca” per cure che ovviamente non verranno mai trovate, sia perché i presupposti sono errati, sia perché non c’è alcuna intenzione da parte della medicina e della ricerca ortodossa di farlo.

I programmi per raccogliere fondi sono preparati in modo accurato a partire dalla campagna dì sensibilizzazione, la scelta del periodo (E’ Natale, siamo tutti buoni,Jingle bells, Jingle bells, ecc.) le emozioni da coinvolgere (compassione, speranza, paura). La maggior parte delle donazioni andrà all’industria farmaceutica e agli istituti da essi controllati che faranno la “ricerca”, il resto per pagare tutto il carrozzone della rappresentazione, gli spettacoli abbinati, gli organizzatori, i conduttori delle varie trasmissioni e i benefits per chi ha collaborato affinché la festa riuscisse.

La verità è che non occorrono nuovi farmaci (ovvero nuove combinazioni di sostanze tossiche), ma bisognerebbe educare le persone e portarle alla comprensione che i farmaci realmente non hanno mai guarito nessuno, a meno che per guarigione non si intenda repressione di sintomi o compressione di un tumore “con un po’ di chemio,” facendo credere che il male sia regredito.

Tavistock è un istituto molto particolare, non parteggia per una corrente politica o un’altra. Infatti, si trova un gradino al di sopra delle lotte di vario genere che affliggono il pianeta. Che vinca la destra o la sinistra, la Russia o l’America, la Cina o la Corea, o il terrorismo, a Tavistock non importa niente, l’importante è che ci sia instabilità, insicurezza e paura, condizioni necessarie per il condizionamento delle masse.

Il Cambiamento

Se ti stai domandando perché vi siano organizzazioni che si stanno dando un gran da fare al punto che tutto può sembrare fantascientifico, allora occorre qualche spiegazione in più.

In natura niente è immutabile, tutto cambia. Le varie civiltà si sono formate e si sono evolute nella direzione impostata dalle regole formulate dai leader della comunità, fino a quando i principi su cui esse si fondavano sono stati mantenuti in esistenza. Quando al potere sono giunti individui prepotenti e disonesti, oltre che emeriti imbecilli come statisti, le civiltà sono decadute per poi estinguersi.

Gli scienziati di Tavistock, ma non solo loro per fortuna, studiando il momento in cui le varie civiltà hanno iniziato il loro declino hanno rilevato che tale declino avviene quando gli individui non si attengono più ai principi che sono il sostrato stesso della civiltà.

I principi sono punti di riferimento che permettono ad un individuo di orientarsi favorevolmente nella vita. Senza di essi un individuo è alla deriva, non sa più cosa è giusto o sbagliato e le sue azioni sono spesso basate su conclusioni che lo fanno cadere sempre più in basso, fino al punto che non può più rialzarsi.

Gli esperti di Tavistock, e i loro colleghi che operano nelle migliaia di sedi degli istituti consociati sparsi in quasi tutto il mondo “occidentale”, applicando i fattori che sono causa di decadimento della società, provocano tramite i media, opinion leaders, agitatori di varia natura, eventi che portano a sostanziali cambiamenti favorevoli per i loro clienti, siano essi multinazionali o governi. In questo modo, stili di vita, che non possono condurre che verso la distruzione di chi li adotta, vengono introdotti per causare i cambiamenti voluti a favore dei clienti.

In che modo e per chi un cambiamento verso la distruzione può essere desiderabile?

Una guerra è favorevole per i fabbricanti e mercanti di armi, per le aziende che si occuperanno della ricostruzione, ecc. La falsa informazione sulla salute e sull’alimentazione, crea una popolazione ignorante e dalla salute in precario equilibrio, a favore dell’universo della salute e delle multinazionali delle derrate alimentari.

Il risultato di quei cambiamenti indotti con la tecnologia di Tavistock, è una popolazione che riesce a differenziare sempre meno il vero dal falso e con diminuita capacità di valutare il vero valore delle cose.

Tale popolazione accetterà, senza protestare molto, servizi scadenti, tassazioni elevate, trattamenti per malattie che in realtà sono progressivi avvelenamenti, riduzione di diritti ecc. Questo favorisce, per esempio, la facile vendita di prodotti scadenti di breve durata sul mercato, con immenso spreco delle risorse dei singoli cittadini a favore dei produttori di tali “beni”. La qualità non è più una costante, ma un lusso.

Per Tavistock il nemico è la verità in quanto le sue tecniche si fondano sulla menzogna. Tutte le operazioni e programmi che vengono portati avanti da individui addestrati a Tavistock o da altre istituzioni satelliti hanno un nobile intento apparente di aiuto e solidarietà, dietro al quale si nasconde quello vero: il malvagio intento di controllare il comportamento di ogni individuo a favore dei grandi interessi economici del pianeta.

Conclusione

A seguito di quanto hai letto nell’articolo, osserva i conduttori delle varie trasmissioni TV e dei vari TG e ti accorgerai che stanno vendendo per qualcuno, fosse anche solo per mezzo di un commentino buttato lì, apparentemente per caso. Ti ricordi la pandemia aviaria? Non ne parla più nessuno. Ma allora tutto il mondo dei media è entrato in movimento e ha fatto un bel can can. I governi hanno comprato milioni di dosi di vaccini, sono stati stampati manuali di sopravvivenza contro la pandemia, molte persone chiedevano in farmacia il “vaccino contro la pandemia, quella malattia lì degli uccelli”. Ogni tanto veniva data notizia che il tale istituto di ricerca aveva trovato il vaccino contro il virus dei polli, e così via. Bene hai assistito all’attuazione di un programma elaborato con le tecniche di Tavistock. E non puoi non aver notato che alcuni direttori di telegiornali non si lasciano scappare l’occasione di raccomandare di vaccinarsi per l’influenza ad ogni momento.

Oggi è necessario osservare e chiedersi, quando tramite i media viene sottoposto un affare vantaggioso che richiede la nostra approvazione, per chi sarà vantaggioso, come il passaggio dalla lira all’euro, tanto per fare un esempio. Altrimenti i polli saremo noi, e un po’ già lo siamo, ma siamo ancora in tempo per far regredire la mutazione.

22/11/15

e così compriamo dall’Isis i capolavori distrutti per finta

Poche settimane fa Paolo Gentiloni e Dario Franceschini, rispettivamente ministri degli Esteri e dei Beni e delle attività culturali e del Turismo, celebravano il “successo” per il “sì” del Consiglio esecutivo dell’Unesco alla proposta italiana di istituire meccanismi per l’uso dei “caschi blu della cultura”. Una task force internazionale dunque che dovrà intervenire laddove il patrimonio dell’umanità viene messo a rischio da catastrofi naturali o da attacchi terroristici. La decisione è infatti arrivata dopo i video pubblicati dallo Stato Islamico sulla distruzione dei siti archeologici (Nimrud, Hatra, Khorsabad, Palmira) in Iraq e in Siria da parte dei suoi miliziani. Peccato però che gli indignati non fanno altro che rinsaldare la strategia mediatica e le casse del Califfato invece che impedire questo scempio. In realtà dietro alla furia iconoclasta si nasconde un business da milioni di dollari. A rivelarlo è stata l’archeologa francolibanese Joanne Farchakh, intervistata dal giornalista Robert Fisk per l’“Independent”.
«L’Isis prima vende le statue, i reperti, qualunque cosa richiesta dai compratori sul mercato internazionale», racconta al quotidiano inglese: «Prende il denaro e poi fa saltare in aria il tempio da cui queste cose provenivano così da distruggere tutte le Isisprove». Da un lato dunque le riprese possono essere vere e proprie messe in scena per nascondere questo commercio di statue, ceramiche, mosaici, bassorilievi, monete, frontoni di pietra e affreschi; dall’altro può accadere che la demolizione avviene solo parzialmente così da non far sapere quali pezzi sono stati venduti dopo il saccheggio. La scoperta di questo traffico occulto che coinvolge Stato Islamico, compratori privati delle capitali del mondo dell’arte e gruppi organizzati della criminalità turca, i quali permetterebbero il transito verso l’Europa e gli Stati Uniti, è stato ampiamente documentato da diversi esperti. Tra questi Mark Altaweel, archeologo americano di origini irachene nonché docente all’Università College di Londra, il quale in un’intervista rilasciata all’emittente televisiva “Russia Today” ha mostrato i siti di antiquariato inglesi che vendono a prezzi stratosferici resti artistici provenienti da Siria e Iraq.
Altaweel è una figura molto autorevole, tanto che il quotidiano “The Guardian” si era fatto portare quest’estate a spasso nella regione per svolgere un’inchiesta volta a scoprire il luogo di provenienza di molti oggetti sparsi nel mercato occidentale dell’antiquariato. Le sue conclusioni vanno nella stessa direzione di quelle di Joanne Farchakh che nell’intervista ha spiegato come «l’Isis ha saputo imparare dai suoi errori, quando iniziò a distruggere i siti in Siria e in Iraq, arrivarono con i martelli, gli autocarri, distrussero ogni cosa più velocemente possibile e ne fecero un filmato brevissimo. Nimrud venne fatta saltare in aria in un giorno, ma il filmato che ne uscì fu di soli 20 secondi. Non so quanta sia l’attenzione che si può catturare con un video Joanne Farchakhcosì breve». Ora però che ci sono i compratori è cambiata la strategia. L’arte è un business raffinato quanto quello del petrolio e delle armi.
Adesso infatti – spiega l’archeologia francolibanese –  «l’evento viene annunciato da una grande esplosione, poi arrivano, frammentate, le sequenze dettagliate di quello che è avvenuto». Come con la distruzione di Palmira, dove sono state documentate prima le esecuzioni dei soldati siriani nel tempio romano, poi sono stati mostrati gli esplosivi legati attorno alle antiche colonne, ancora la decapitazione del coraggioso custode in pensione del tempio e soltanto alla fine la distruzione del sito. Un evento costruito ad arte sia per i media, che ormai si erano rifiutati di mandare in onda altro sangue, sia per i mercanti d’arte, perché “più a lungo dura la devastazione, più salgono i prezzi dei reperti rubati”. Insomma i “caschi blu della cultura” più che recarsi nelle aree minacciate dallo Stato Islamico dovrebbero seguire il traffico occulto che conduce nelle principali capitali occidentali.
(Sebastiano Caputo, “Dietro alla furia iconoclasta dell’Isis un business da milioni di dollari”, da “Il Giornale” del 9 novembre 2015).

fonte: www.libreidee.org

19/11/15

le origini del conflitto tra sunniti e sciiti

M.O

di Salvatore Lazzara
Chi sono i sunniti? I sunniti costituiscono da sempre la maggioranza dei musulmani. Il loro nome deriva da Sunna, la tradizione dei detti di Maometto a cui si ispirano insieme al Corano. Affermano la legittimità dei primi califfi, successori e compagni di Maometto, e quindi delle successive dinastie che governarono l’Impero musulmano. Per i sunniti il Califfo rappresenta l’unità dei credenti e non ha alcuna valenza religiosa. La loro dottrina e gli aspetti del loro credo si andarono definendo nel corso dei primi secoli di espansione dell’Islam, adattandosi in più occasioni a mediare tra tendenze contrapposte e costumi locali. L’elaborazione formale giuridica convisse infatti accanto alla pietà mistica delle confraternite. Oggi, come nel corso di tutta la loro storia, i sunniti conoscono al loro interno visioni diverse.
Profeta e nascita dei sunniti-. Muhammad (nome completo: Abu- l-Qasim Muhammad ibn ʿAbd Allah ibn ʿAbd al-Muttalib al-Hashimi) nacque a Mecca intorno al 570 d.C. e morì a Medina nel 632. Era parte del clan hashimita della potente tribù araba dei Quraysh. Fu il Profeta e il fondatore della religione musulmana, secondo la tradizione islamica, incaricato da Dio (Allah), attraverso l’angelo Gabriele (Jibril), di diffondere la sua Parola (il Corano) tra gli Arabi, allora politeisti. È la corrente che si formò dopo la morte del profeta Muhammad tra coloro che appoggiarono la nomina a califfo (khalifa, vicario, successore) di Abu Bakr, uno dei primi compagni, convertiti all’Islam e uno dei suoceri di Muhammad (era il padre di ‘Aisha, la giovane e battagliera sposa). I sunniti sono i seguaci della sunna (pratica, tradizione) secondo quanto raccontato dai compagni del Profeta (sahaba) negli ahadith (hadith, al singolare), detti e fatti di Muhammad. Essi si considerano il ramo ortodosso dell’Islam.
Diffusione e tradizione-. La maggior parte dei musulmani sono sunniti. Circa l’80% del totale. I sunniti, chiamati anche Ahl al-Sunna, credono che la sunna del Profeta – di cui sono parte, insieme al Corano, la collezione di ahadith – debba essere seguita come esempio da tutti i musulmani. Gli ahadith, decine di migliaia, riportati da amici e compagni della prima ora, furono scelti da ricercatori e storici dei secoli XI e XII, sulla base di criteri di affidabilità in una isnad (catena di trasmissione) che doveva arrivare, a ritroso, fino a Muhammad. I sunniti accettano solo detti riferiti esclusivamente dal Profeta e non dei suoi discendenti.
Clero e Imam-. Non c’è un vero e proprio clero. Chiunque, preparato islamicamente, può essere un imam, cioè colui che guida la preghiera, il culto, o essere chiamato shaykh. Il mondo arabo sunnita brulica di shuyukh (plurale di shaykh), perché è sufficiente essere benestante, o anziano, o avere un ruolo di visibilità e responsabilità in gruppi, associazioni, comunità, o nella società, per ottenere tale titolo onorifico, in segno di rispetto o deferenza. Sono invece i saggi, gli studiosi (‘ulema’, mufti, mullah) che dominano il discorso religioso con le loro prediche, in particolare su internet o in televisione. L’Imam è colui che guida la preghiera, cioè colui che sta davanti ai fedeli e conduce il culto; e i quattro fondatori delle scuole giuridiche. Il titolo imam era usato parallelamente a quello di Khalifa.
Testi sacri, religione e politica-. Sono il Corano e gli ahadith. Secondo i sunniti stato e religione non sono separabili.
Scuole di giurisprudenza-. I sunniti prevedono scuole (madhhab, strada, cammino) di giurisprudenza (fiqh), che seguono le linee di quattro grandi pensatori: malikita, shafi’ita, hanbalita e hanafita. Tali scuole giuridiche si formarono entro il XII secolo: il sunnismo segue un pensiero fermo a quella epoca, con alcune riforme apportate nei secoli successivi, fino al riformismo islamico dell’Ottocento-Novecento, quello che portò poi alla formazione del neosalafismo e del fondamentalismo in generale. Nell’elaborazione delle leggi del diritto islamico i sunniti praticano il taqlid, inteso come accettazione, imitazione, emulazione.
Pilastri del culto e professione di fede-. Per i sunniti sono 5: 1) la testimonianza di fede, al-shahada; 2) la preghiera rituale, al-salah; 3) l’elemosina canonica, al-zakah; 4) il digiuno durante il mese di Ramadan, sawm o siyam; 5) il pellegrinaggio a Mecca almeno una volta nella vita, hajj. Per la Professione di fede (shahada), si ripete la formula: «Testimonio che non c’è divinità se non Iddio, e Muhammad è il suo Profeta».Questa frase è ripetuta anche durante il richiamo alla preghiera, l’adhan.
Atteggiamento nella preghiera-. I credenti eseguono le preghiere con le mani congiunte all’altezza del diaframma, e su un tappeto. Stanno l’uno vicino all’altro, e alla fine del ciclo di orazioni, girano il capo a destra e poi a sinistra.
Donne-. Il ruolo delle donne e quello degli uomini, sia nelle società sciite sia in quelle sunnite, differisce in molti aspetti, e dipende da stato a stato. Alcuni studiosi prevedono il jihad al-Nikah (un «matrimonio temporaneo per il jihad»): tale pratica legittima la partecipazione femminile al jihad attraverso il proprio corpo offerto ai jihadisti impegnati nelle guerre contro i nemici. (In realtà, a fronte di qualche decina di ragazze che si offrono volontarie, sperando nella ricompensa del paradiso, tale pratica è usata per legittimare decine di migliaia di stupri commessi – ad esempio – ai danni di bambine e ragazzine siriane sia in Siria che nei vari campi profughi).
Velo islamico, feste, cibi e bevande-. L’uso del velo per le donne musulmane è obbligatorio sia nel mondo sunnita sia nel mondo sciita, in base ai versetti di due sure del Corano (XXXIII, 59 e XXIV, 31). I sunniti celebrano solo due feste: Eid al-Fitr, che segna la fine del mese di digiuno, Ramadan, e la Eid al-Adha, festa del sacrificio, alla fine del pellegrinaggio (hajj) a Mecca. Per i cibi e le bevande: è vietata la carne di maiale, così come il consumo di alcolici.
Chi sono gli sciiti? Sostengono che il legittimo successore di Maometto fosse ‘Ali, suo genero. Il loro nome viene infatti da Shi‘at ‘Ali, che vuol dire «Partito di ‘Ali».Politica e religione si saldano in tale rivendicazione, perché secondo gli sciiti Dio non poteva lasciare la comunità musulmana senza una guida religiosa. Sostengono così l’illeggitimità dei Califfi e delle dinastie sunnite, affermando che eredi di Maometto sono gli Imam, guide spirituali, e allo stesso tempo discendenti e successori di ‘Ali. Sull’identificazione di questi imam, gli stessi sciiti però si divisero ben presto in sette diverse. Lo sciismo oggi più diffuso nel mondo islamico è quello cosiddetto Imamita, o duodecimano, perché identifica una successione di dodici imam. Imamiti sono gli sciiti iracheni e anche quelli dell’Iran, dove lo sciismo venne imposto come religione ufficiale a partire dal 1500. Di seguito la tabella sintetica degli sciiti:
Profeta e nascita degli sciiti-. Nessuna differenza con i sunniti sulla figura di Muhammad. Da shiʿa, shi‘at ‘Ali, «partito di ‘Ali», cugino e genero di Muhammad. Si costituì, secondo la tradizione sciita, nel giorno di Ghadir Khum, quando Muhammad alzò la mano di ‘Ali mostrando che lui sarebbe stato il suo successore (khalifa) nella direzione della comunità islamica, umma. Gli sciiti credono che il califfato spettasse a ‘Ali e che gli fu ingiustamente sottratto con la nomina di altri tre successori, prima di lui – Abu Bakr, ‘Omar e ‘Uthman – che loro non riconoscono. Costituiscono il secondo gruppo dell’Islam.
Diffusione, tradizione e clero-. Il 10-15% dei musulmani è costituito da sciiti delle diverse correnti (duodecimana, la principale, e poi ismaelita, zaidita). Lo sciismo (si veda la cartina) è diffuso in Iran (la maggioranza della popolazione), Iraq (un terzo della popolazione musulmana), Pakistan (20%), Arabia Saudita (15%), Bahrein (70%), Libano (27%), Azerbaigian (85%), Yemen (50%), Siria, Turchia, e in altre parti del mondo, compreso l’Occidente. Sono chiamati Ahl al-Bayt, la gente della Casa. Anche loro seguono gli ahadith, ma accettano anche detti di discendenti del Profeta. Lo sciismo ha un clero organizzato, preparato in università specifiche di scienze islamiche o nelle hawza (scuole teologiche). Per diventare shaykh c’è bisogno di una cerimonia, mentre, per salire nella gerarchia, il credente deve continuare a studiare, fino a diventare mullah e poi ayatollah. Nello sciismo l’ayatollah (ayatu-l-Lah, segno di Dio) è considerato il più alto dignitario del clero. È un titolo conferito a coloro che hanno ottenuto meriti, sia per proclamazione che per nomina da parte di un altro ayatollah. Per diventare ayatollah, oltre agli studi specifici e una grande conoscenza della religione, il fedele deve essere un discendente diretto di Muhammad.
Imam, testi sacri, religione e politica-. L’imam è colui che deve guidare la religione in assenza del Profeta. Per i Duodecimani sono 12 gli imam, tutti discendenti di Muhammad, e dotati di infallibilità. Il 12° imam è l’imam occulto, il Mahdi. Quello dell’imamato è un concetto-chiave che distingue sciiti da sunniti. I Testi sacri sono uguali a quelli dei sunniti, con un’estensione per gli ahadith. Gli sciiti hanno una tradizione di indipendenza dei leader religiosi rispetto a quelli politici. Tuttavia, lo stato è soggetto al clero, il quale monitora e decide se un governante è degno di governare e se rispetta le linee guida islamiche.
Scuole di giurisprudenza-. La maddhab sciita è la jafarita, ma ce ne sono molte altre, e ogni credente segue le scuole che ritiene meglio, senza imposizioni preordinate. Lo sciismo non accetta l’imitazione di giuristi morti, ma segue quelli in vita. Inoltre, i saggi/studiosi sciiti di scienze religiose divergono dai loro colleghi sunniti perché danno molto più peso all’esercizio della ragione e dell’intelletto. Per esempio, al posto del qiyas (una delle fonti del diritto musulmano, usul al-fiqh, che si basa sul principio di analogia per induzione, analizzando casi simili), gli sciiti usano lo ‘aql o ijtihad, «raziocinio individuale». Rappresenta lo sforzo di riflessione che gli ‘ulema’ (scienziati, studiosi di scienze islamiche) o i mufti (accademici islamici cui è riconosciuta la capacità di interpretare la legge, la shari‘a) intraprendono per interpretare le fonti della legge (usul al-fiqh) e formare opinioni legali qualificate, dando regole al fedele e informandolo sulla liceità o meno di un’azione.
Pilastri del culto-. Nello sciismo duodecimano ci sono 10 pilastri, chiamati «ausiliari della fede» (furuʿ al-din): 1) al-salah (in persiano, namaz); 2) sawm; 3) al-zakah (2,5% della ricchezza; non prevede donazioni in denaro, ma in oro, grano, animali, prodotti); 4) khums, una tassa annuale del 20% circa del reddito da donare agli imam e ai bisognosi; 5) hajj; 6) jihad, la lotta sulla via di Dio (ce ne sono di molte tipologie); 7) amr-bil-Marouf, incoraggiare, prendere parte a ciò che è buono; 8) nahi anil munkar, rigettare, proibire ciò che è male; 9) tawalla, esprimere l’amore per il bene (per gli amici di Dio, i suoi Profeti, coloro che desiderano e sostengono la giustizia, la verità); 10) tabarra, esprimere odio e rifiuto per il male (verso i nemici di Dio, dei Profeti e dell’Umanità, e verso gli oppressori).
Professione di fede (shahada), e atteggiamento nella preghiera-. Gli sciiti aggiungono «e ‘Ali ibn Abi Talib è amico di Dio». Gli sciiti pregano con le mani in parallelo rispetto al corpo, davanti alle cosce. La preghiera è realizzata con l’ausilio di una pietra (turbah) su cui va a posarsi la fronte, nella genuflessione sopra il tappeto. Essa termina pronunciando tre volte il takbir («Allahu akbar», Dio è il più grande).
Donne-. Per gli sciiti, due donne sono considerate come modello per tutte, e hanno un ruolo particolarmente importante: Fatima Zahra (figlia del profeta Muhammad, moglie di ‘Ali e madre di Hasan e Hussayn) e Zaynab, la figlia di ‘Ali e Fatima. Nel mondo sciita è permesso il mut‘a: matrimonio a tempo tra un uomo e una donna non sposata. Il matrimonio, siglato attraverso un contratto e il pagamento di una somma di denaro a compensazione, può durare da qualche ora a anni. In realtà si tratta di un’istituzione pre-islamica, condannata dagli ayatollah iraniani e avversata dal sunnismo che la considera al pari della prostituzione. Il mut‘a viene riconosciuto come una sorta di salvacondotto legale per i rapporti sessuali non finalizzati alla procreazione (prevista all’interno del matrimonio permanente).
Feste, cibi e bevande-. Gli sciiti festeggiano anche: Mawild, l’anniversario della nascita del Profeta, della figlia Fatima e di tutti e 12 gli imam; l’Eid al-Ghadir, per ricordare la nomina di ‘Ali come successore di Muhammad; la morte di tutti gli imam, e in particolare Ashura, in cui viene ricordato il martirio di Hussayn a Karbala. Quaranta giorni dopo Ashura c’è la festa di ‘Arba‘iyn, a ricordo della visita dei suoi familiari al sepolcro. Nella consumazione dei cibi e delle bevande, non ci sono differenze con il sunnismo.
Qual è l’origine dei loro contrasti? È di natura politica, e risale al primo periodo della storia dell’islam. Benché dal punto di vista rituale lo sciismo imamita non presenti grandi divergenze rispetto al sunnismo, esso si differenzia per la diversa concezione della succesione di Maometto. La visione sciita ispirò contrasti e anche feroci rivolte nei primi secoli dell’islam. Ma le rivendicazioni sciite di avere un discendente di Maometto alla guida della comunità hanno conosciuto solo brevi e rari successi, e più spesso sonore sconfitte in oltre mille e quattrocento anni di storia. Nel corso dei secoli gli sciiti sono stati una minoranza perseguitata, quando non confinata in aree impervie. La loro storia di sofferenze è ben rappresentata dall’imam Hussein, il figlio di ‘Ali, fatto trucidare dal califfo omayyade sunnita nel 680 d.C. a Kerbela, nell’odierno Iraq.
Qual è l’origine della loro rivalità in Iraq? La maggioranza della popolazione irachena è Sciita, per effetto della conversione di tribù nomadi solo a partire dal 19° secolo. Si tratta di una forma di sciismo imamita arabo, con una storia diversa da quello iraniano, da cui è diviso da rivalità e anche visioni diverse su Khomeinismo e sulla Repubblica islamica nata nel 1979. Gli sciiti iracheni sono sempre stati poco influenti dal punto di vista politico, anche per le loro divisioni. Il sunnita Saddam Hussein ne diffidò, soprattutto negli Anni 80 segnati della guerra con l’Iran. Con la fine di Saddam e la presenza americana, gli ultimi anni hanno rappresentato un’occasione storica per le loro aspirazioni politiche. Ma il loro nuovo ruolo deve fare i conti con il malcontento sunnita, e con la crescente contrapposizione confessionale segnata da attentati e persino minacce jihadiste ai santuari sciiti di Najaf e Kerbela.
 http://spondasud.it/2014/09/le-origini-del-conflitto-tra-sunniti-e-sciiti-5005
fonte: alfredodecclesia.blogspot.it

17/11/15

ritratto di giovane donna di Rogier van der Weyden


DETTAGLIO DELLE MANI

è un dipinto olio su tavola (37x27 cm) di Rogier van der Weyden, databile al 1460 circa e conservato nella National Gallery of Art di Washington.

Storia

Non si conosce l'originaria collocazione del dipinto né l'identità dell'effigiata, che alcuni hanno ipotizzato possa essere Maria di Valengin, figlia illegittima del protettore di van der Weyden Filippo il Buono, duca di Borgogna.

Agli inizi del XIX secolo l'opera si trovava probabilmente nelle collezioni di Leopold Friedrich Franz, principe di Anhalt, alla Gotisches Haus, di Wörlitz, vicino Dessau. Passato ai suoi eredi, nel 1925 venne immesso nel mercato d'arte, finendo prima alla Bachstitz Gallery dell'Aia e poi ai Duveen Brothers, che lo vendettero ad Andrew Mellon nel 1926. La collezione Mellon fu poi il nucleo originario del museo statunitense fin dalla sua fondazione nel 1937.

Descrizione e stile

Secondo la tipologia tipica della pittura fiamminga, il ritratto è presentato di tre quarti, su uno sfondo scuro e neutro. La donna è ritratta a mezza figura, con le mani appoggiate sul bordo inferiore del dipinto, come se vi si trovasse una balaustra. I dettagli, trattati come al solito con grande meticolosità, la presentano come una dama della nobiltà, vestita di un abito scuro ravvivato dalla cinta rossa con una ricca fibbia, In testa un velo semitrasparente, fermato da spilli, copre la complessa acconciatura, con la rasatura alta della fronte tipica della moda del XV secolo, e dà alla donna un aspetto vagamente monacale con i due lembie rettangolari che ricadono sulle spalle, sui quali sono visibili le pieghe della stiratura. Un velo di materiale simile copre la profonda scollatura.

Il volto è curatissimo nella fisionomia e lascia intravedere anche i caratteri psicologici della figura, che appare composta, nobile ed elegante, sfuggendo con lo sguardo il contatto con lo spettatore.

Straordinaria è la descrizione delle mani affusolate, di grande bellezza formale, sobriamente decorate da due semplici anelli.

Un'opera simile si trova nella National Gallery di Londra, ma è di minore intensità.

fonte: Wikipedia

trittico Portinari di Hugo van der Goes



è un dipinto olio su tavola (253x141 cm i pannelli laterali, 253x304 quelle centrale) di Hugo van der Goes, databile al 1477-1478 e conservato nella Galleria degli Uffizi a Firenze.

Storia

Il trittico, dedicato all'Adorazione dei pastori, venne dipinto a Bruges dal celebre pittore fiammingo su commissione del fiorentino Tommaso Portinari, banchiere a capo della filiale locale del Banco mediceo che visse per più di quarant'anni con la sua famiglia nella città oggi in Belgio. Le tavole vennero poi trasportate per nave fino a Pisa, con l'aiuto di Niccolò di Giovanni Capponi, su una nave che fece prima scalo in Sicilia, e successivamente risalirono l'Arno su imbarcazioni fino a Firenze, dove l'opera giunse il 28 maggio 1483. Fu issata all'altezza di Porta San Frediano da sedici uomini e trasportata alla chiesa di Sant'Egidio nell'Ospedale di Santa Maria Nuova, di antico patronato dei Portinari, con un corteo vigilato da Meo di Tingo, il messo dell'Arcispedale.

Sebbene a Firenze si conoscessero già opere fiamminghe ed avessero nel tempo ispirato a più riprese gli artisti locali, il Trittico era l'opera di maggiori dimensioni fino ad allora trasportata in città, ed ebbe un effetto di folgorante scalpore sulla scuola artistica locale. Ammiratissimo, talvolta citato fedelmente (come nell'Adorazione dei pastori di Domenico Ghirlandaio ed altre opere degli anni 1480), era ancora lodato da Vasari (che chiamò l'autore "Hugo di Anversa") e Ludovico Guicciardini nel XVI secolo.

Nel 1567 subì uno smembramento, quando vennero anche distrutti gli affreschi di Domenico Veneziano e altri in sant'Egidio. I pannelli però non furono fortunatamente dispersi e fu possibile ricomporli in seguito, nel 1871. Nelle guide del XIX secolo venne scambiato per opera di Andrea del Castagno o Domenico Veneziano. Nell'anno 1900 pervenne agli Uffizi assieme a un gruppo di opere importantissime, che costituivano la donazione di Santa Maria Nuova.

La datazione tradizionale dell'opera era al 1475 circa, basata su una stima dell'età dei figli del committente ritratti nei pannelli laterali (a sinistra Pigello e Antonio col padre, nati rispettivamente nel 1474 e il 1472, a destra Margherita, nata nel 1471, con la madre Maria). La studiosa Hatfield Strens ha poi rintracciato e pubblicato una serie di documenti sull'arrivo del dipinto a Firenze, ipotizzando una conclusione nel 1478, essendo inverosimile che il dipinto fosse stato lasciato fermo per tre anni.

Descrizione

Pannello centrale

L'Adorazione del Bambino, basata su una delle visioni di santa Brigida di Svezia, ha luogo in uno scenario grandioso, in cui figure celesti e terrene sono rappresentate a fianco, come se si incontrassero. Nel pannello centrale la stalla è dipinta come una loggia con colonne posta al margine di una città della quale si intravedono alcuni edifici: si tratta dell'allusione al palazzo abbandonato di Re Davide, lontano progenitore di Cristo, riconoscibile per il simbolo dell'arpa scolpito sulla lunetta del portale e per l'iscrizione con la sua profezia di un bambino che nascerà da una vergine.

Al centro campeggia la figura di Maria, tutt'altro che stilizzata, bensì vibrantemente umana e luminosa, inginocchiata e con le mani giunte e rivolte in basso, al Bambino poggiato in terra tra raggi che ne rivelano la santità: si tratta della rappresentazione di Gesù come "Luce del mondo", infatti la sua figura rischiara alcuni degli astanti, come si vede bene ad esempio nell'angelo sopra di esso. Tutt'intorno sono disposti a semicerchio gli altri astanti: a sinistra san Giuseppe, con la veste rossa, il bue e l'asinello e due angeli che volano in alto; in prima fila due gruppi di angeli in posizione simmetrica, due vestiti di bianco a sinistra e cinque con vesti più elaborate a destra; dietro di essi si trovano i tre pastori, ritratti con grande realismo nei loro umili vestiti e che vennero copiati anche dal Ghirlandaio, con un quarto che sta arrivando sullo sfondo; chiudono il cerchio due angeli vestiti di azzurro, mentre in cielo se ne levano altri in volo.

Tutti i personaggi raffigurati sono descritti, contemporaneamente, con rigore realistico, energia, immediatezza e brillantezza.

La bella natura morta in primo piano, con i due vasi di fiori ed il covone di frumento (che richiamano Betlemme, in ebraico "la casa del pane"), sono delle allegorie dell'eucaristia e della passione di Gesù. Il frumento ricorda l'Ultima cena, dove Cristo spezzò il pane. I gigli rossi simboleggiano il sangue della Passione e gli iris bianchi la purezza, mentre gli iris purpurei e l'impettita aquilegia rappresentano i sette dolori della Vergine; i garofani alludono invece alla Trinità. Così, questa scena della nascita di Gesù prefigura la sua morte di resurrezione. Lo zoccolo in terra indica che qualcuno è scalzo: in quel tempo si credeva che pestare il suolo scalzi fosse garanzia della sacralità, come il terreno su cui camminò Mosè quando Dio gli comandò: "Togliti i sandali dai piedi, poiché il luogo sul quale tu stai è una terra santa" (Esodo 3,5).

Sullo sfondo, van der Goes dipinse scene relative al soggetto principale, in questo caso l'Annuncio ai pastori da parte dell'angelo.

Pannelli laterali

I pannelli laterali continuano spazialmente quello centrale, con la prosecuzione del paesaggio in quello di destra e dell'arco dell'edificio in quello di sinistra. Vi sono raffigurati i membri della famiglia Portinari inginocchiati in preghiera presentati dai rispettivi santi protettori. Le figure dei committenti sono rimpicciolite dalle proporzioni gerarchiche.

Il pannello di sinistra è dedicato agli uomini e vi si vede Tommaso Portinari con i due figli Antonio e Pigello, presentati da san Tommaso (con la lancia), e sant'Antonio Abate (con la campana); il pannello di destra mostra le donne: Maria di Francesco Baroncelli, moglie di Tommaso, e la figlia Margherita, accompagnate da santa Maria Maddalena (con il vaso degli unguenti) e santa Margherita (con il libro e il dragone). La Maddalena in particolare è sontuosamente abbigliata ed ha un'acconciatura tipica del Quattrocento, con i capelli rasati sulla fronte e raccolti in un'ampia ed elaborata crocchia.

Le scene di corredo sullo sfondo sono a sinistra la fuga in Egitto e a destra i Re Magi sulla via di Betlemme.

Pannelli esterni

I pannelli laterali sono chiudibili, come tipico nelle pale d'altare nordiche, e sono dipinti con un'Annunciazione a monocromo. Rispetto ai modelli a sua disposizione, l'artista ritrasse Maria e l'angelo in nicchie particolarmente profonde, creando un effetto spaziale mai così accentuato. La figura della Vergine è abbastanza convenzionale, con la colomba dello Spirito Santo che le sta per discendere sul capo, mentre quella dell'angelo è assai più originale, presa in una posa vacillante con tutti gli arti piegati, come se stesse per cadere in ginocchio.

Stile

L'opera presenta alcune caratteristiche tipiche della pittura fiamminga, come la spazialità unificata dalla luce, la visione particolareggiata e nitida della realtà, l'atmosfera vibrante, la linea dell'orizzonte particolarmente rialzata, che fa sembrare il suolo come un piano inclinato su cui i santi torreggiano come se stessero per cadere sull'osservatore. La spazialità appare così ampia e profonda, con il paesaggio, punteggiato di abitazioni e castelli, che si perde in lontananza sfumato dalla foschia.

I fiorentini del tempo furono soprattutto colpiti dall'uso della luce che, tramite la pittura a olio, permette di definire al meglio il "lustro" cioè la rifrazione particolare di ogni superficie.

fonte: Wikipedia

16/11/15

Parigi: strage di Stato e controllo di massa





di Gianni Lannes


La paura collettiva è la più efficace arma di controllo delle masse, basta iniettarla ogni tanto anche a piccole dosi. Senza scrupoli chi comanda manda in onda, come da copione, l’ennesima macelleria di civili (ben 128 persone assassinate a sangue freddo). Possibile che i servizi di sicurezza francesi, tra i più efficienti al mondo, non sapessero niente? Mai sentito nominare Eurogendfor? Una mattanza ha diversi scopi: intanto spaventa e distrae l’opinione pubblica, porta fuori scena temi scottanti per piazzare sul proscenio un episodio cruento.

La Direzione generale della sicurezza esterna (Dsge) ha sviluppato uno dei sistemi di ascolto e intercettazioni di massa più estesi al mondo; un sistema che si basa sulla collaborazione sugli operatori via cavo Alcatel e Orange e si avvale delle intese spionistiche con Nsa e Government communications headquarters (quartier generale delle comunicazioni del governo britannico). Nel 2011 Parigi ha investito una montagna di denaro pubblico in Osmos e Bull, due multinazionali al vertice nel settore delle intercettazioni e delle comunicazioni in rete. I loro programmi analizzano in tempo reale il contenuto del traffico e individuare quasi chiunque. Insomma, il governo Valls sta perfezionando tecniche e tecnologia per entrare sempre più nelle vite private dei francesi, ma anche all’estero (vedi Italia).

Così per restringere ulteriormente i diritti civili e far approvare una legge liberticida evitando le maglie della Corte europea dei diritti civili che impone che qualsiasi ingerenza nella vita privata sia «prevista dalla legge», c’è voluto un primo attentato a gennaio ed un altro ancora. Insomma, hanno preso ad esempio il governo di Washington che l’11 settembre 2001 mise in atto gli attentati a New York per legittimare la guerra contro Afghanistan e Irak.

In nome della sicurezza la gente è disposta a tutto. Ma quale emergenza islamica. L’attuale primo ministro Manuel Valls ha presentato così la legge sull’intelligence come una delle principali risposte a questi eventi di morte, sostenendo di voler «rafforzare le capacità giuridiche di agire dei servizi di intelligence» (conferenza stampa, 21 gennaio 2015).

Il 19 marzo 2015 il disegno di legge - presentato dal deputato socialista Jean-Jacques Urvoas, viene adottato dal Consiglio dei ministri. E Valls lo stesso giorno nella conferenza stampa conferma mentendo che «non ci sarà alcuna sorveglianza di massa dei cittadini».
La favola del terrorismo (islamico) a Parigi risponde alla solita ipercollaudata strategia del terrore di stampo Central intelligence agency: Del resto, chi ha inventato l’ISIS?  Inoltre il Pentagono preme per imporre più spese militari a favore della Nato, per la cosiddetta difesa in Ue. Non si dimentiche in Francia esiste il partito organizzato e più anti europeo del vecchio continente Europa: il Front National di Le Pen.

In definitiva: spaventare la gente e continuare a tamburo con messaggi subliminali tv del tipo: «tutta la Ue non solo la Francia è sotto attacco… ci vogliono misure eccezionali di controllo (dichiarazione fulminea del fantoccio Hollande). Approvare norme che con il pretesto del terrorismo sopprimono qualsiasi tipo di protesta (in particolare contro la Ue). E poi, militarizzare definitivamente il Continente: strategia dell’ eccezionalità che diventa normalità senza che la gente lo comprenda minimamente. Infine, mantenere lo stato di allarme costante attraverso attacchi periodici per far accettare misure sempre più restrittive e sempre più pericolose per quel residuo di democrazia ormai ridotto a niente.

Singolare coincidenza: il primo ad intervenire con messaggi del tipo 11 settembre è stato appunto mister Obama, e una frazone dopo Hollande ha rincarato la dose dichiarando «Siamo terrorizzati. Non sappiamo da dove vengono questi terroristi». E’ una strategia del pericolo indefinito e ignoto che giustifica una protezione dello Stato limitando sempre più la libertà del cittadino. In Italia lo hanno già sperimentato negli anni ’70, e sappiamo perché. Io so e ho le prove.






fonte: sulatestagiannilannes.blogspot.it

in Italia si vendono e si comprano i bambini!


di Gianni Lannes


In Europa sparisce un bimbo ogni due minuti. Chi li ha visti? Secondo i dati dell’Unione europea, ben 630 mila minori soltanto nel 2013: si tratta di pargoli autoctoni. Ma anche i cosiddetti “stranieri” ossia “minori non accompagnati” svaniscono nel nulla. Ma come fanno a rendersi irreperibili, mese dopo mese, in particolare bimbi da zero a 10 anni d’età? C’entra forse qualcosa l’indifferenza generale, oppure è soltanto una questione di lauti e crassi affari sulla pelle di esseri umani indifesi? I rapporti del ministero del lavoro e delle politiche sociali dal febbraio 2012 attestano questo fenomeno in costante aumento. La terra principale d’approdo dal “terzo mondo” è l’Italia. Esaminando le statistiche redatte dalla Direzione generale dell’immigrazione e delle politiche sociali, si evince che bambini e ragazzini da zero a 17 anni di età, diventano irreperibili subito dopo essere stati presi in consegna dalle strutture di accoglienza per minori. Eppure, le autorità istituzionali non rispondono mai alla giustizia terrena, di queste scomparse in tenerà età. E non si tratta di ricongiungimenti familiari. Come mai nessuno se ne occupa o preoccupa, tanto meno una trasmissione televisiva della Rai, come CHI L'HA VISTO? E' imbarazzante sapere che il governo Renzi ha sottratto indispensabili risorse economiche alle strutture della Polizia di Stato, specializzate sui crimini contro i minori. Lo stessoRenzi non risponde agli atti parlamentari incentrati sulla violenza contro i bambini. Perchè?


Un dettaglio evidenzia che dal 2014 nel report ministeriale su base mensile, non è più riportata la ripartizione dei minori segnalati per tipologia di collocamento.

Già nel 2009, il ministro dell’interno Roberto Maroni - contestato assurdamente dall’Aido - segnalava con dati oggettivi, la sparizione di un migliaio di bambini, usati dagli specialisti in camice bianco per rifornire il mercato parallelo degli organi umani, che ha la sua base principale proprio nell’insospettabile Italia, come aveva accertato nel 2005, l'allora procuratore della Repubblica di Trieste, Nicola Maria Pace.
  
«Le "evidenze" di questo traffico, aveva spiegato Maroni, derivano dall'analisi incrociata dei dati sui ragazzi extracomunitari scomparsi dopo esser arrivati a Lampedusa e le segnalazioni relative al traffico d'organi inviate dai paesi d'origine alla polizia italiana tramite Interpol. Nel 2008, ha fatto sapere il titolare del Viminale, "su 1.320 minori approdati a Lampedusa, ovviamente portati da qualcuno, circa 400 sono spariti e di loro non abbiamo più notizie".

Le denunce degli altri paesi e le indagini. La traccia del traffico d'organi,aveva aggiunto Maroni, è rintracciabile "negli esposti provenienti da diversi paesi del mondo che nel corso degli anni, e anche nel 2008, sono stati portati all'attenzione della polizia italiana, che ha iniziato un'attività di indagine". Evidenze, inoltre, che "si incrociano con un dato che è assolutamente negativo e molto preoccupante e che riguarda i minori extracomunitari che spariscono ogni anno in Italia"».

Pregiata carne da macello per vivisezionatori e pedofili d’alto rango, protetti  da immunità e leggi disumane. Ogni anno - secondo le statistiche ufficiali Ue - il numero dei minori scomparsi aumenta sempre più soprattutto nel belpaese, terra di primo approdo dal terzo mondo. Le autorità fanno finta di niente e la gente ignora o non vuol sapere di questo inferno in terra che annienta esseri umani indifesi e non accompagnati. Insomma, un buco nero dentro il cuore e occhi tappati per non vedere. Non si tratta solo di “stranieri”, ma anche di italiani. Attenzione, però, questo è un tabù sociale. Guai a parlarne in pubblico.

Basta esaminare gli scarni e sottostimati dati del Viminale, per capire il dramma di pargoli sbarcati in Italia e spariti nel nulla a migliaia, compresi i piccoli da 0 a 6 anni privi di accompagnatori, per non dire di tutti gli altri sventurati in tenera età che riforniscono il mercato degli organi umani di ricambio, in Occidente.

Questi bambini valgono moltissimo: sono roba da esportazione. Basterebbe che l’autorità giudiziaria procedesse ad intercettazioni e ad indagini mirate sull’espianto illegale di organi. Dal canto suo, il governo Renzi non risponde addirittura agli atti parlamentari relativi alla violenza sui bambini e smantella le unità della Polizia postale dedite a questo fenomeno affaristico sulla pelle dei bambini. E nessuno fa niente. Perché la magistratura italiana non interviene in ossequio semplicemente ai suoi doveri previsti dalla Costituzione repubblicana? Perché la Chiesa cattolica tace? Per quale ragione papa Begoglio non dice nulla in proposito? Perché i parlamentari non fiatano? e Perché i mass media ignorano il fenomeno? La civiltà umana può dirsi tale solo se tutela realmente i bambini.

riferimenti:













fonte: sulatestagiannilannes.blogspot.it

15/11/15

Fukushima Fallout


Fukushima Fallout: Nuovo report, si attendono fino a 1 milione di decessi per cancro

Christina Sarich
naturalsociety





In un nuovo rapporto pubblicato da Fairewinds Energy Education (FEE), "Il cancro è in aumento nel Post-Fukushima in Giappone", si apprende che la fusione nucleare multi-core in corso presso la centrale di Fukushima Daiichi ha prodotto danni circa 230 volte superiori alla normalità, alla situazione prefallout, con i tumori della tiroide nella prefettura di Fukushima, questo disastro potrebbe tradursi in ben un milione di altre contaminazioni da cancro a causa dell'incidente accaduto nel marzo del 2011.
 Cinque anni dopo stiamo ancora ricevendo gli stringenti effetti della catastrofe di Fukushima su questo pianeta e la sua gente.
Gli stimati medici professionisti giapponesi e la Tokyo Electric Power Company (TEPCO) confermano un collegamento diretto con l'elevato numero di tumori in Giappone con il tracollo dell'impianto di Daiichi.

Il Rapporto afferma che gli scarichi radioattivi pesanti del sito saranno la causa dei casi di cancro in corso in tutta l'area circostante.

La TEPCO ha recentemente confermato in un comunicato stampa che i lavoratori esposti alle radiazioni nel tentativo di pulizia e riparazione degli ultimi 4 anni hanno sviluppato la leucemia, e professionisti del settore medico confermano che l'incidenza del cancro alla tiroide nella prefettura di Fukushima sono cresciuti al tasso di 230 volte più alto  del tasso normale. (alla TEPCO è stato chiesto di misurare la radiazione ricevuta dai lavoratori durante il lavoro sul sito.)


Nel video qui sopra, è possibile vedere Arnie Gunderson, Ingegnere Capo, discutere della vera ricaduta prevista per Fukushima.

















fonte: alfredodecclesia.blogspot.it